ontro gli insetti dannosi ora si usano le vibrazioni

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ontro gli insetti dannosi
ora si usano le vibrazioni
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Al posto delle sostanze chimiche, per
evitare l'accoppiamento e la riproduzione degli insetti dannosi, hanno immesso nella pianta di vite micro-vibrazioni con un apparecchio elettronico e hanno ottenuto risultati sorprendenti. I ricercatori della Fondazione Edmund Mach di San Michele
hanno realizzato un interessante studio, il primo in pieno campo a livello mondiale, appena pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica internazionale Plos One.
Il lavoro è stato svolto da Anna Eriksson, Gianfranco Anfora e Valerio Mazzoni del gruppo di ricerca di «Chimica ecologica» del Centro ricerca e innovazione, in collaborazione con ricercatori dell'Università di Pisa e del
National Institute of Biology di Lubiana, con il supporto dell'azienda Cbc
di Milano.
Il metodo di confusione sessuale basato su micro-vibrazioni artificialmente introdotti nei tessuti delle
piante si è dimostrato molto efficace, impedendo l'accoppiamento di
oltre il 90% delle coppie saggiate, a
fronte di un tasso di insuccesso del-
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le coppie di insetti usate come controllo, vale a dire non sottoposte a
disturbo vibrazionale, intorno al 20%.
È stata utilizzata come specie modello la cicalina della vite Scaphoìdeus
titanus, vettore del fitoplasma agente causale della Flavescenza dorata,
una grave patologia della vite. Gli ambienti di studio, localizzati nei vigneti della Fondazione Mach a San Michele, sono stati due: semicampo
(tunnel sperimentali con piante di vite in vaso) e pieno campo (piante di
tre anni). In entrambi i casi, le piante erano allineate per un tratto di dieci metri e le micro-vibrazioni venivano applicate attraverso un mini-shaker applicato al filo di sostegno principale. Nei mesi di luglio e agosto,
coppie di maschi e femmine sono state rilasciate a più riprese e mantenute ogni volta per 16 ore consecutive
in gabbie contenenti le singole piante, nel caso del semicampo, oppure
in manicotti inglobanti alcuni tralci
delle piante di campo.
La confusione sessuale è ormai riconosciuta come un importante meto-
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do di controllo ecocompatibile degli
insetti che ha trovato notevole diffusione in numerose aree agricole, specialmente in Trentino. Immettendo
nell'ambiente feromoni sessuali femminili, i maschi di certi insetti (soprattutto lepidotteri) vengono, appunto, confusi e quindi resi incapaci
di trovare una partner con cui riprodursi, evitando così l'utilizzo di insetticidi. «Questi promettenti risultati sono molto importanti - sottolinea Roberto Viola, direttore del Centro ricerca e innovazione della Fondazione Edmund Mach - perché ipotizzano una innovativa strategia di
confusione sessuale per il controllo
di insetti dannosi alle colture agrarie». Esistono, infatti, numerosi insetti la cui comunicazione sessuale non
si basa su feromoni cioè odori ma
bensì sull'emissione di vibrazioni specifiche in grado di fornire precise indicazioni sulla posizione degli individui. Ciò significa che il segnale vibrazionale permette al maschio di
trovare la femmina qualora questi
vengano a trovarsi sulla stessa pianta.