La “coscienza muscolare” di Duchenne de Boulogne e il “senso di innervazione muscolare” di J.-M. Charcot: dall’anatomia elettrica alla lesione dinamica. Liborio Dibattista Annali della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bari, 2000, XLIII. George Guillain, il biografo ufficiale del grande clinico parigino J.-M. Charcot, narra1 come questi avesse accolto nel 1862 alla Salpêtrière Duchenne che ormai da vent’anni operava a Parigi e aveva già pubblicato le sue opere più importanti, mentre il loro primo incontro risaliva all’epoca in cui Charcot prestava la sua opera come interno nel servizio di Rayer. Secondo Guillain fra i due ci fu uno scambio fecondo di tecniche: Charcot insegnò a Duchenne l’istologia del sistema nervoso mentre questi lo educava all’arte della fotografia. Il rapporto fra i due fu, oltre che professionale, importante anche sul piano umano: quando Duchenne fuggì a Londra nel 1870, temendo un’invasione tedesca dopo Sedan, consegnò a Charcot i suoi averi e sarà quest’ultimo a vegliarlo nelle sue ultime ore dopo un’emiplegia che lo portò a morte in poche settimane nel settembre del 1875. 2 Altri Autori3 hanno evidenziato l’importanza che il rapporto con Duchenne doveva avere sullo sviluppo della metodologia e del pensiero neurologico di Charcot: la sua minuziosa esplorazione della contrattilità elettro-muscolare, per citare l’espressione tecnica che usavano Duchenne e Charcot, doveva condurre alla descrizione precisa di quadri atassici, distinti da quadri atrofici e, in quest’ambito, all’enucleazione di forme cliniche peculiari (l’atrofia muscolare progressiva, la malattia di Aran Duchenne) che dovevano poi ricevere da Charcot la base anatomopatologica; inoltre, la passione per la fotografia doveva condurre alla realizzazione da parte di Charcot e della scuola della Salpêtrière di una metodologia di documentazione visiva dei disturbi neurologici che divenne una caratteristica della scuola stessa4. Fatto singolare, non è stata abbastanza sottolineata invece la circostanza di quanto la tecnica dell’elettrizzazione localizzata fosse anch’essa divenuta patrimonio quotidiano dell’armamentario diagnostico-terapeutico della clinica di Charcot. Infatti l’analisi delle frequenze dei lemmi mostra come: “électrique”, “électriser” e “électrisation” compaiano 118 volte nei primi tre tomi delle Oeuvres complètes di Charcot.5 Invero nell’opera di Charcot è riscontrabile un eclettismo metodologico importante: egli introduceva nella sua pratica clinica ogni strumento che le sue doti di infaticabile lettore ed esploratore della letteratura scientifica gli consentivano: sarà così per la faradizzazione (anzi, egli riprende anche la galvanizzazione e la stimolazione per scintilla, che Duchenne aveva abbandonato) come per la metalloterapia del dr Burq6, per lo studio del campo ottico negli isterici come per le tecniche istologiche e microscopiche . Ma l’elettrodiagnostica riveste un’importanza cospicua nel lavoro quotidiano alla Salpêtrière: lo studio delle tabelle di concordanze sui termini di galvanizzazione e faradizzazione mostra quanto il ricorso a tali tecniche fosse routinario nella esplorazione strumentale dei casi clinici osservati alla Salpêtrière. (Appendice 1) 1 Una certa parte dell’opera di Duchenne è oggi particolarmente richiamata nei testi che si occupano di neuroscienze.7 Sono gli aspetti legati ad un utilizzo “darwiniano” del suo testo del 1862: Mécanisme de la physionomie humaine ou analyse électro-physiologique de l’expression des passions. Ma la sua opera principale resta quella sull’Electrisation localisée, che ebbe altre due edizioni, oltre a quella del 18558. Essa è divisa in quattro ampie sezioni, nella prime delle quali Duchenne espone i principi teorici della sua tecnica di stimolazione elettrica delle strutture anatomiche9 , iniziando dalla delucidazione delle proprietà fisiologiche dei vari tipi di elettricità (strofinio, contatto, induzione), descrivendo i metodi di elettrizzazione che si possono usare e gli strumenti che sono stati introdotti in clinica allo scopo di applicare l’elettricità alla fisiologia e alla patologia umana.10 Nella seconda parte sono descritte le ricadute di tali metodiche nello studio elettrofisiologico di particolari gruppi muscolari, dai muscoli motori delle dita della mano, del braccio, della spalla, del diaframma alla elettrofisiologia dei muscoli del volto. La terza parte dell’opera si occupa dello studio, grazie alla faradizzazione, delle atrofie e delle paralisi sia locali che generali, mentre l’ultima parte riguarda le applicazioni terapeutiche. Con un atteggiamento storico di tipo presentista11 è possibile avviare verso la rottamazione della scienza prescritta tutta l’ossatura principale del testo di Duchenne: quella riguardante appunto la teorie e la tecnica di elettrizzazione, tenendo per buona solo la parte clinica e soprattutto le acquisizioni di diagnostica differenziale che portarono Duchenne ad enucleare la atrofia muscolare progressiva grassosa o pseudoipertrofica, la malattia di Aran Duchenne, a distinguere questi quadri dalle atrofie di origine spinale e destinando invece all’oblio quella sorta di bric-à-brac di reofori e bottiglie di Leyda, apparecchi volta-faradici e correnti centripete con i quali il Nostro ottenne quella «remarquable série de petites cliniques neurologiques».12 Ma far questo significherebbe rendere davvero un cattivo servigio alla storia della medicina e alla storia tout-court. Alla storia della medicina perché non sarebbe comprensibile il contributo di Duchenne a prescindere dal mezzo con il quale è stato ottenuto e alla storia della scienza perché l’opera di Duchenne de Boulogne si inseriva in un dibattito epocale sull’elettricità animale e sulle applicazioni di essa, dibattito nel quale Duchenne interveniva citando Matteucci e Becquerel e creando una terminologia: L’applicazione dell’elettricità di tensione, di strofinamento, potrebbe essere chiamata elettrizzazione statica e quella dell’elettricità per contatto conserverebbe il nome di galvanizzazione. Ma, sotto quest’ultima denominazione, si è designato fino ad oggi indifferentemente, nella pratica medica, l’uso dell’elettricità di contatto e quella d’induzione[…] Poiché è necessario creare un termine che designi esattamente l’elettricità di induzione o la sua applicazione, non è il caso di dedurlo dal nome dello studioso che ha scoperto questo tipo di elettricità? Così , come Galvani ha lasciato il suo nome all’elettricità di contatto, allo stesso modo si dovrebbe secondo me, dare all’elettricità di induzione il nome di Faraday. In conseguenza, questa elettricità verrebbe chiamata faradismo, gli apparecchi che la producono apparecchi faradici, e la sua applicazione sarebbe designata con il nome di faradizzazione. Questa denominazione mi sembra tanto più felice in quanto stabilisce una distinzione ben netta tra l’elettricità di induzione e l’elettricità di contatto, nello stesso tempo in cui consacra il nome di uno studioso al quale la medicina deve una scoperta ben più preziosa per la terapia che quella di Galvani.13 Questo passo de l’Électrisation localisée mi sembra chiarire come l’interesse dello storico per quest’opera possa andare ben al di là di una serie di quadretti nosologici di neurologia: Duchenne ha chiarito sin dalla prima pagina della prefazione la sua posizione nei riguardi della querelle sulla natura del fluido nervoso che, dalla pubblicazione dell’articolo di Galvani nel 1791, sta coinvolgendo due generazioni di fisiologi14 : Dirigere e limitare la potenza elettrica negli organi significa aprire all’osservazione un campo inesplorato. La localizzazione di questa potenza permette, in effetti, di studiare certe proprietà fisiologiche degli organi, così come le loro alterazioni patologiche. 2 Tale è stata l’idea madre delle ricerche che perseguo da una dozzina d’anni. L’agente elettrico e l’influsso nervoso – ho pensato – senza essere identici, hanno fra loro una grande analogia; tuttavia la volontà non possiede allo stesso grado dell’elettrizzazione localizzata il potere di limitare la forza nervosa in ciascun organo.15 Questa affermazione merita una riflessione: la prima parte del periodo nega identità all’elettricità e al fluido nerveo, la seconda parte vanta la possibilità che ha l’elettrizzazione localizzata di individuare, grazie ad una maggior precisione rispetto alla forza nervosa guidata dalla volontà, fasci muscolari e strutture che normalmente realizzano gruppi muscolari devoti ad un determinato movimento. Quanto alla mancata identificazione fra corrente elettrica e fluido nervoso, la posizione di Duchenne sembra rientrare a pieno titolo nell’agnosticismo di stampo francese sulla questione: come è stato fatto rilevare da E. Clarke16, a metà dell’800 in Francia le teorie tradizionali avevano ancora una rilevanza tale da frenare l’accoglimento dei risultati dei fisiologi tedeschi, Brücke, Ludwig e soprattutto du Bois Reymond: nell’Anatomie e physiologie di Longet del 1842 il rapporto tra elettricità e impulso nervoso è ancora quello rilevato da Cuvier ne Le Regne animal venticinque anni prima: la forza elettrica agisce da stimolo, al pari di luce, calore, pressione, percussione, odore, nello scatenare la “forza nervosa”, ma non ci sono prove che possano condurre ad affermare l’identificazione fra le due forze, esse sono magari analoghe, ma la forza nervosa è molto verosimilmente una forza sui generis. Tra l’approccio tedesco e quello francese alla questione esistono sia differenze concettuali di fondo, essendo i primi condotti dalla Naturphilosophie a una ricerca delle valenze vitali delle forze bioelettriche, mentre i secondi preferiscono accumulare prove sperimentali vivisezionando animali in ossequio alla filosofia degli ideologues, sia diversità di approcci operativi, privilegiando i francesi le esperienze in vivo, mentre oltre Reno si accorda maggior credito alla esperienza in vitro. La posizione di Duchenne de Boulogne è ancora la posizione di Longet; egli, mentre lavora con l’elettricità non solo nega l’identità tra essa e fluido nerveo, ma dopo averne suggerito la mera analogia si ingegna a dimostrarne le differenze. Una di queste è appunto la minore capacità di discernimento che ha il fluido nervoso controllato dalla volontà sulla contrazione di singoli muscoli, rispetto a quanto ottenibile “dirigendo e limitando” la potenza elettrica sui fasci muscolari individuali. Peraltro questa operazione non è semplice né facile: gli organi animali sono tutti immersi in un “milieu” alcalino, formante un conduttore unico e comune. La possibilità di limitare l’eccitazione elettrica all’uno o all’altro di tali organi è legata certo a fatti , diremmo noi “tecnologici”, cioè alla possibilità di avere apparecchi più o meno sofisticati e perfezionati, con reofori umidi o secchi, a tampone o ad ago, ma ovviamente questo non è sufficiente: la tecnica va applicata da medici , cioè da tecnici con conoscenze esatte ed approfondite di anatomia e fisiologia e non basta, ché questa arte è sottoposta a regole fisse che si acquisiscono solo con la pratica stessa. Orbene, questo confronto tra fluido nerveo e fluido elettrico, organizzato secondo le tecniche e gli apparecchi che negli anni Duchenne è venuto perfezionando, conduce a due importanti osservazioni. La prima è la possibilità di disegnare una “anatomia elettrica”, una miologia minuta del vivente come non è mai stato prima resa possibile né dall’osservazione clinica, né dalla necroscopia in sala settoria. Infatti la clinica si limita all’osservazione della esecuzione normale di un movimento o alla sua abolizione, ma un movimento è il risultato dell’azione coordinata ed armoniosa di molti muscoli o addirittura di interi gruppi muscolari, mentre la necroscopia soffre delle ben note difficoltà interpretative che hanno costituito “ostacolo epistemologico” da sempre: l’osservazione sul cadavere non è trasferibile al vivente per l’impossibilità di interpretare e tradurre strutture “morte” in funzioni del vivente e questo vale a fortiori per muscoli e nervi che del vivente realizzano il “proprium”: il movimento.17 E’ così che invece Duchenne con i suoi reofori si propone come il Laënnec della miologia, l’apparecchio volta-faradico è l’equivalente dello stetoscopio: permette lo 3 studio di queste strutture organismiche in vivo, sia in condizioni fisiologiche sia in condizioni patologiche, quindi realizza le condizioni per una anatomia patologica del vivente, relativamente alla miologia e alla patologia dell’innervazione dei fasci muscolari. Le contrazioni muscolari, se fossero isolate e indipendenti le une dalle altre non mancherebbero di produrre incidenti o deformità: è ciò che dimostrerò con la sperimentazione elettro-muscolare. Non è così nello stato fisiologico; le azioni dei muscoli sono sinergiche, ed è solo grazie alla patologia elettro-muscolare, che è servita allo stesso tempo da controllo all’elettro-fisiologia, che ho potuto studiare la parte di ciascun muscolo nelle azioni muscolari sinergiche e nelle configurazioni normali che ne risultano.18 La seconda conseguenza è che, per Duchenne, la contrattilità elettro-muscolare non è necessaria all’esercizio dei movimenti volontari. da questo fatto scientifico del tutto nuovo scaturisce la non-identità del fluido nervoso e dell’agente elettrico. Io sono stato inoltre condotto ad ammettere che i movimenti volontari hanno luogo in virtù di una proprietà sconosciuta fino a oggi, proprietà che io chiamo coscienza muscolare e che si perde in certe condizioni patologiche.19 Quindi, oltre al veto tradizionale delle scuola francese di identificare fluido nerveo e forza elettrica, Duchenne aggiunge di proprio l’osservazione che, trattandosi di agenti che si comportano differentemente in rapporto alla realizzazione dei movimenti muscolari, essi sono differenti nel senso che, mentre i movimenti muscolari idiotipici sono suscettibili di essere evocati dall’elettricità, sia direttamente, sia attraverso la sapiente stimolazione dei tronchi nervosi afferenti, i movimenti volontari dei muscoli sono prodotti da una proprietà affatto nuova, che Duchenne battezza “coscienza muscolare”. Al concetto di coscienza muscolare Duchenne dedica un intero Capitolo, il quinto della seconda parte de l’Electrisation localisée. Esso si apre con una dichiarazione eclatante: «l’irritabilità non è necessaria alla motilità. Questo è il titolo di una memoria da me indirizzata all’Accademia delle Scienze nel 1946 e sulla quale attendo ancora un giudizio. Se ci si rammenta le grandi e sapienti discussioni sollevate dall’irritabilità halleriana, che fino ad ora si è creduta inseparabile dalla vita, la proposizione posta in cima a questo articolo deve provocare l’incredulità» 20 Per Duchenne, irritabilità e contrattilità elettro-muscolare sono sinonimi, per cui la sua affermazione verte sul fatto che in alcune paralisi da lui osservate, il ritorno della motilità volontaria non coincide con il ritorno della contrattilità eccitata con la faradizzazione; in particolare le paralisi da intossicazione da piombo, le paralisi da lesioni traumatiche dei nevi e la paralisi del facciale possono presentare a volte questo paradossale decorso: in caso di recupero della motilità volontaria, i muscoli interessati rimangono ineccitabili alla stimolazione elettrica. Da questa discrepanza Duchenne deduce l’esistenza della “coscienza muscolare”, responsabile direttamente della contrattilità volontaria. L’Observation XLII è il resoconto clinico del caso di un imbianchino, tal Pastoli, che viene all’osservazione di Duchenne nel reparto di Bouillaud , alla Charité, dopo che invano in altri ospedali hanno cercato di trattare le sue coliche saturnine e la paralisi del radiale di destra che si manifesta con l'impossibilità di estendere la mano sull'avambraccio e le dita, tranne il pollice. Il professor Bouillaud ha così pregato Duchenne di sottoporre il malato ai suoi apparecchi elettrici nella speranza di fargli recuperare l’uso della mano grazie alla faradizzazione. Duchenne constata l’impossibilità di evocare la contrattilità elettro-muscolare degli estensori delle dita, sia con i reofori a spugna umida sia con l’elettropuntura ed inoltre annota che il muscolo grande supinatore è invece indenne dalla paralisi21. Ebbene dopo ventidue sedute di faradizzazione, il medico francese osserva che la contrattilità volontaria dei muscoli interessati è ricomparsa, nonostante il permanere delle loro ineccitabilità faradica. Questo caso è da Duchenne considerato paradigmatico per la sua affermazione: l’irritabilità non è necessaria alla motilità, anche se è costretto ad ammettere che, il 4 più delle volte, dopo il ritorno dei movimenti volontari, si vede ricomparire «à un faible degré, il est vrai», anche la contrattilità elettro-muscolare.22 Il primo articolo del quinto capitolo è completato da altri due resoconti, le osservazioni quarantatreesima e quarantaquattresima che riprendono, dandone conto con lievi modificazioni, il concetto della dissociazione – in pazienti affetti da intossicazioni da piombo – tra contrattilità volontaria di gruppi muscolari, di solito gli estensori delle dita, e irritabilità halleriana o eccitabilità faradica degli stessi. Ma è con l’articolo secondo, che si intitola appunto De l’existence d’une propriété musculaire nouvelle, la conscience musculaire, che Duchenne entra nel vivo della dimostrazione che gli sta a cuore. Per la comprensione di ciò che segue è necessario premettere che Duchenne, nel primo capitolo dell’opera ha distinto una contrattilità elettro-muscolare da una sensibilità elettro-muscolare. La prima è la contrazione del muscolo prodotta dalla corrente faradica portata direttamente sul muscolo stesso o indirettamente sul nervo afferente. La seconda non è niente altro che la sensibilità profonda delle masse muscolari, evocata mediante stimolazione faradica portata con i reofori umidi o con gli aghi. Tale sensibilità può essere ovviamente abolita nelle anestesie profonde, cioè in quegli stati dove oltre ad essere abolita la sensibilità termico-tattile e dolorifica cutanea , è abolita anche la sensibilità muscolo-osseo-tendinea. Ebbene i soggetti che soffrono di tale condizione – l’anestesia profonda - sono quelli presso i quali è possibile dimostrare con più chiarezza l’esistenza (o meglio il venir meno) della coscienza muscolare. Infatti, tali soggetti 1. Eseguono normalmente i movimenti volontari quando possono aiutarsi col senso della vista, viceversa se sono privati della capacità di vedere, vanno incontro a diversi disturbi della motilità, disturbi che possono essere distinti fondamentalmente in due categorie: nella prima categoria ci sono coloro che, privati della possibilità di vedere, eseguono lo stesso i movimenti, ma perdono la coscienza dell’estensione degli stessi, del peso degli arti, della resistenza opposta al movimenti. Questi soggetti sono quelli che hanno perduto quel tipo particolare di sensazione che Charles Bell ha chiamato “muscular sens”. La seconda categoria, molto meno numerosa della precedente, è composta da soggetti che , se gli si impedisce di vedere, non eseguono alcun movimento, anche se credono di stare muovendosi e tutt’al più mostrano un conato di moto e una grande sorpresa quando, tolto l’ostacolo alla vista , si accorgono che il loro arto non si è affatto mosso, sorpresa incrementata dalla constatazione di poter eseguire rapidamente lo stesso movimento ad occhi aperti. 2. Invitati a stringere il pugno ad occhi aperti, una volta chiusi gli occhi, sono incapaci di riaprirlo se vengono invitati a farlo.23 Si potrebbe concludere da questi punti che un grado profondo di anestesia muscolare è in grado di produrre l’arresto della contrazione volontaria. Ma per rinforzare queste conclusioni, Duchenne introduce la sua specialità, la stimolazione faradica: 3. Negli stessi soggetti delle esperienze precedenti, ottenendo il ritorno della sensibilità profonda muscolare grazie alla eccitazione elettrica localizzata, si osservava il ritorno della contrattilità volontaria, mentre se la stimolazione elettrica è tale da provocare il solo ritorno della sensibilità cutanea superficiale, le masse muscolari permanendo insensibili, la contrattilità volontaria rimane soppressa.24 A questo punto Duchenne è in grado di tirare le sue conclusioni: I. II. Sembrerebbe esistere un senso che risiede nel muscolo e che serve al compimento della contrazione muscolare volontaria, è esso che, senza dubbio, eccitato dal cervello e reagendo a suo turno su questo organo, gli chiarisce, per così dire, sulla scelta dei muscolri di cui provocare la contrazione. Io propongo di chiamarlo coscienza muscolare. Non bisogna confondere la coscienza muscolare che, nell’atto dei movimento volontari, sembra precedere e determinare la contrazione, con la sensazione che dè il senso di pesantezza, di resistenza, etc, e che è stato chiamaro senso muscolare da Ch.Bell e più giustamente da M. Gerdy sensazione di attività muscolare. Quest’ultima è il risultato o il prodotto della contrazione muscolare. Si deve distinguere anche la contrazione muscolare dalla sensibilità muscolare generale, sensibilità caratterizzata dal dolore che risulta 5 III. IV. V. da una causa estena, l’eccitazione elettro-cutanea, la pressione, la contusione, etc. La coscienza muscolare può esistere indipendentemente dalla sensazione di attività muscolare. Essa è necessaria alla contrazione muscolare volontaria e alla cessazione di tale contrazione. Tuttavia, il senso della vista è l’ausiliario della coscienza muscolare e può farne le veci. La perdita simultanea della coscienza muscolare e del senso della vista, produce necessariamente la paralisi dei movimenti volontari.25 Infine Duchenne si sente in dovere di esporre alcuni casi clinici da cui ha estrapolato questa concezione, per provare che le sue congetture si poggiano su “fatti ben osservati”; e così, vengono esposti tre casi clinici, di cui il più completo ed esteso è l’observation XLVII che narra di una diciottenne, Désirée, che viene all’osservazione del medico di Boulogne nel servizio di M. Briquet alla Charité e presenta tutte le caratteristiche suddescritte: una anestesia superficiale e profonda diffusa a quasi tutto il corpo, l’impossibilità di deambulare o anche solo muovere le gambe se non può guidarle con lo sguardo, l’impossibilità di controllare la forza di contrazione delle mani e via di seguito. L’esame di Duchenne della malata conferma che essa presenta in maniera molto accentuata il fenomeno oggetto dell’articolo in questione: l’alterazione della coscienza muscolare. Nella descrizione di Duchenne , in particolare nella sensazione di attività muscolare e nella descrizione del suo deficit, il lettore contemporaneo esperto di neurofisiologia potrà riconoscere i caratteri della sensibilità propriocettiva, adombrati attraverso la narrazione di atassie e adiadococinesie. Ma il termine propriocezione entra nell’uso neurofisiologico con Sherrington26, in sostituzione a sua volta del termine coniato da Charles Bastian: senso kinestetico. E’ quest’ultimo ad occuparsi a lungo del senso muscolare, dal 1869, con un articolo apparso sul British medical Journal27 . La proposta invece della coscienza muscolare di Duchenne è poco chiara, nella sua commistione di elementi motori e sensitivi, nel suo risoluto affermare la necessità di tale sensazione per la motilità volontaria28 e tale concetto di coscienza muscolare avrà poca fortuna: nella stessa opera di Duchenne, nella terza e quarta parte dell’Electrisation localisée non si trova più un’occorrenza di coscienza muscolare e nemmeno di senso muscolare a dimostrazione che lo stesso autore non intende sfidare più di tanto l’accademia delle Scienze che si rifiuta di giudicare il suo antihalleriano pamphlet. Curiosamente, la localizzazione nel muscolo dell’organo di tale sensibilità è profetica: attualmente si ritiene che i recettori della sensibilità propriocettiva cosciente siano i fusi neuromuscolari. Non è qui il luogo per ricostruire la storia del concetto di “senso muscolare”, ma è necessario richiamarne i momenti fondamentali al fine di capire quanto la proposta di Duchenne sia lontana dal concetto di Charles Bell e quanto e come sia il prodotto del luogo e del tempo in cui è stata formulata. Nel 1826 C. Bell proponeva nel suo On the nervous circle, un «circuito nervoso» che aveva relazione più con la doppia innervazione, motrice e sensitiva, del muscolo che non con l’arco riflesso vero e proprio. Orbene, la porzione sensitiva di questo circuito prendeva il nome di «muscle sense». Lo stesso autore, qualche anno più tardi, nel 1829, nell’edizione del suo popolare manuale scritto a quattro mani con John Bell congetturava che mentre il cervello aveva il controllo della motilità muscolare, il «senso muscolare» afferisse in qualche modo al cervelletto29; su questo tema concordava Foville che considerava il cervelletto come il nucleo centrale della sensibilità, mentre il cervello era responsabile della motilità volontaria, peraltro parcellizzata in regioni differenti. Peraltro Foville ammetteva che la sensibilità fosse necessaria a coordinare la motilità volontaria: “the true regulator of movements is sensibility”30 Sulle stesse posizioni era Todd che appunto sosteneva che il cervelletto fosse il centro del «muscular sense», connesso al centro principale della sensibilità, che Todd individuava nel talamo e la funzione di questo senso speciale a sede cerebellare era appunto la coordinazione dei movimenti. Quasi contemporaneamente, Marshall Hall, affrontando direttamente la questione dell’arco riflesso, distingueva tre differenti principi responsabili dell’azione muscolare: la volontà, l’apparato motorio involontario della respirazione e 6 l’irritabilità Halleriana. A questi poi aggiungeva un quarto principio a cui dava specificamente il nome di «riflesso»31. La designazione di Hall, di «arco riflesso» riscosse un successo immediato, entrando nell’uso tecnico molto più rapidamente del «circuito nervoso» di Bell che, peraltro, non era messo dal suo Autore propriamente in relazione con l’attività riflessa che ancora oggi si designa con questo nome, ma appunto indicava la presenza di un «senso muscolare», la cui esistenza era fermamente negata da Hall.32 Ma, tornando a Duchenne, certamente un aiuto alla comprensione dei fattori che lo portarono a formulare una concezione così controversa ci viene dalla considerazione del tipo di patologie sulle quali ha appoggiato le sue considerazioni. La paziente tipo sulla quale sono state realizzate le esperienze di controllo della abolizione e di ritorno della coscienza muscolare, la diciottenne Désirée è un isterica, non per caso essa si trova nel servizio di M. Briquet33. Anche Duchenne, quindi, come più tardi Charcot, ha a che fare con questa grande sfinge34 – peggio, questo proteo della patologia e anche egli si trova in evidente difficoltà nel gestire la singolare sintomatologia presentata da questi soggetti: sente infatti il bisogno di cautelarsi dal rischio di simulazioni Una sola obiezione potrebbe, se fosse fondata, invalidare queste esperienze…si potrebbe credere in effetti che i soggetti di queste osservazioni abbiano simulato l’anestesia. Per rispondere a questa obiezione, dirò che mi sono premunito contro questa causa d’errore e che, prima di ammettere la verità dei fenomeni che essi accusavano, non ho mai mancato di fare subire ai malati la prova dell’eccitazione elettro-cutanea o muscolare, prova che, al bisogno, si rende più sensibile di quella del fuoco[…]Quanto alle illusioni dalle quali avrei potuto essere ingannato, spero di avere offerto tutte le garanzia possibili, sperimentando pubblicamente e in presenza di scienziati colleghi il cui solo nome è un’autorità.35 Cioè Duchenne , che ha confessato che “benché abbia visto questa anestesia svilupparsi nell’uomo sotto l’influenza di cause reumatiche, è principalmente nell’isteria che io l’ho osservata più frequentemente”, è ben conscio del rischio che corre poggiando le sua considerazioni su questo tipo di pazienti. Ma la sua assicurazione si basa su due cardini : sul ricorso alla stimolazione elettrica per assicurarsi che l’anestesia non sia simulata, il che è ben poco in considerazione del fatto che le pazienti in questione sono capaci di produrre anestesie “reali” e che possono – Charcot lo dimostrerà ampiamente – essere soggette a paralisi e contratture muscolari a comando, la seconda “prova” è il fato che le esperienze sono state realizzate in presenza di un gran numero di osservatori, fra i quali si trovano illustri colleghi. Ma, quanto alla testimonianza di “savants confrères”, i teatrini del venerdì messi in scena di lì a qualche anno nel salone della Salpêtrière, non impediranno neanche al “gran cesare della facoltà”36 di essere ingannato dalle rappresentazioni delle sue isteriche. Quasi una anticipazione proprio di quelle esperienze pubbliche condotte da Charcot davanti al tout-Paris, anche la malata di Duchenne è in grado di ripetere un numero interminabile di volte la performance: «souvent la malade a perdu par de nouvelle attaque ce qu’elle avait gagné la veille, de sorte qu’il m’a été possible de renouveler chaque jour ces expériences.»37 Anche Charcot dedica un intero e corposo capitolo all’esposizione delle conoscenze contemporanee e delle sue esperienze relative al “senso muscolare”. Si tratta del secondo capitolo dell’Appendice al III tomo delle OC, intitolato appunto: “Le nozioni di senso muscolare e il movimento volontario.” Nella tavola delle concordanze del lemma “conscience” sui tre tomi delle OC, solo gli ultimi tre lemmi sono in relazione con il senso muscolare e sono tutti riuniti nella lezione da noi citata, mentre come si vede dalle concordanza sul lemma “sens”, il senso muscolare è citato in Charcot per ben 33 volte su un totale di 186.(Appendice 2) Insomma, la “coscienza muscolare” di Duchenne, ancorché maestro del cattedratico della Salpêtrière, è destinata evidentemente a diventare prestissimo un relitto della storia della medicina. Peraltro vedremo che J.-M. Charcot nella lezione sul senso muscolare si appresta a proporre un “senso d’innervazione muscolare” che ha più di una analogia con la “coscienza muscolare” di Duchenne. 7 La lezione in questione appare sul Progrés Médical del 3 ottobre 1885 ed è ripresa dal dott. Melotti nel suo Nuove lezioni sulle malattie del sistema nervoso ed in modo particolare sull’isterismo nell’uomo.38 con un titolo però affatto differente: “Intorno alla genesi ed alla natura delle paralisi psichiche”. Il senso di innervazione muscolare è, per Charcot, la rappresentazione motoria che precede l’esecuzione di un movimento volontario e che si localizza nelle cellule motrici della circonvoluzione frontale ascendente mentre il senso muscolare (che Charcot accredita a Bastian correttamente come senso kinestesico) propriamente detto è all’opposto costituito da sensazioni che si originano in periferia e che vengono poi condotte ai centri corticali superiori. Ora, tali rappresentazioni motrici sono quelle indispensabili all’esecuzione del movimento, per cui se esse vengono meno, pur in presenza di rappresentazioni visive o kinestesiche, il movimento volontario ne risulterebbe abolito. Sono stato condotto ad ammettere, insieme a molti autori, che le rappresentazioni motrici che precedono necessariamente il compimento di un movimento volontario, si effettuano nei centri corticali dove esse trovano il loro substratum organico, e più precisamente, nelle cellule nervose motrici di questi centri. Esse sarebbero sostanzialmente costituite del «senso di innervazione» , di «scarica nervosa» come è anche chiamato,e avrebbero, ripeto, un’origine centrale. Le nozioni fornite da ciò che viene chiamato propriamente il «senso muscolare» (Senso Kinestesico di Bastian), consisterebbero al contrario in impressioni che vengono dalla periferia e cioè dalla pelle, dai muscoli, dalle aponevrosi, dai tendini, dalla capsule articolari39 I ‘molti autori’ che hanno condotto ad ammettere la rappresentazione corticale dei movimenti volontari, sono fisiologi, ma anche psicologi e filosofi, che Charcot ha letto e meditato (i passi citati sono presenti in testi che fanno parte della biblioteca personale di Charcot nell’omonimo fondo alla Salpêtrière e spesso sono annotati di suo pugno) e che hanno contribuito a fissare i parametri di riferimento che serviranno a Charcot per dare ragione della lesione funzionale che sottende le paralisi isteriche e più in generale additare la lesione d’organo responsabile della sintomatologia della sfinge della neuropatologia. E quindi Maudsley, nella Fisiologia della Mente40 "Non vado oltre quando dichiaro le seguenti proposizioni essere stabilite nella scienza mentale: a) Quando un idea si produce nella mente allora necessariamente si produce un cambiamento correlativo nella materia grigia del cervello... b) Questo cambiamento consiste in un movimento di qualche genere, a proposito del quale, nell’attuale difetto di conoscenza, ognuono può concepirlo a suo piacimento... c)Il movimento richiede tempo... d)Esso richiede un regolare apporto di sangue appropriatamente composto. e) Esso è arrestato o prevenuto dall’interruzione di un nervo, o da lievi modificazioni della sua struttura, come nel caso di una sezione o compressione di un nervo o della compressione del cervello f)I movimenti sono impediti dall’esaurimento provocato da frequente o prolungato esercizio senza il dovuto intervallo di riposo.41 ". e altrove: "Procedo in seguito ad indicare i differenti modi nei quali l’osservazione mostra come l’energia di un’idea possa essere scaricata: a)L’azione riflessa o la reazione di una corrente nervosa ideativa è rivolta verso i centri motori e ciò dà origine a ciò che è stato chiamato movimento ideomotorio... Nei fenomeni elettro-biologici dell’ipnotismo, la mente del paziente è posseduta dalle idee che l’operatore suggerisce, in maniera che il suo corpo diventa una macchina automatica, massa in movimento da quelle... b)La corrente nervosa ideativa può operare non solo verso i nuclei motori, ma anche sui gangli sensitivi...42 ". Maudsley è quindi un propugnatore di un parallelismo perfetto mente - corpo, per cui le idee si traducono in corrente nervosa ideomotoria che può essere orientata, inibita, diretta dall’esterno. Inoltre le idee consistono in energia scaricabile. 8 Più ancora di Maudsley, è nelle proposizioni di Alexander Bain che troviamo il substrato teoretico dei concetti esposti da Charcot: per Bain l’atto di ideazione o di volizione che precede il movimento non è niente altro che una più debole eccitazione degli stessi circuiti preposti all’esecuzione del movimento. Va considerato che queste affermazioni sono state scritte prima delle esperienze di Fritsch e Hitzig e di quelle di Ferrier: "L’eccitazione[di cui è costituito l’atto di ideazione] delle parti può essere molto leggera; può non raggiungere la lunghezza di percettibilità tale da eccitare i muscoli, ma nel cervello e nei nervi di comunicazione essa comunque segue le stesse fasi, per quanto indebolita in intensità...la tendenza di un idea di un azione a produrre l’atto, mostra che l’idea è già l’atto in una forma più debole43 ". Gli stessi concetti si ritrovano in H.Spencer44 " tra un movimento involontario della gamba ed uno volontario, la differenza è che mentre quello involontario avviene senza precedente coscienza del movimento da fare, quello volontario avviene solo dopo che è stato rappresentato nella coscienza; e come la sua rappresentazione non è niente altro che una debole forma dello stato fisico concomitante al movimento, esso non è niente altro che una iniziale eccitazione dei nervi relativi, precedente la loro eccitazione attuale." Anche David Ferrier si esprime in termini simili: "Nell’evocare un idea, noi in realtà stiamo compiendo in un modo più o meno inibito, il movimento col quale le idee sono rispettivamente associate in coesione organica...l’eccitazione dei centri motori, non sufficiente a diffondersi in un movimento attuale, spende la sua forza internamente lungo le linee di coesione organica e i vari fattori che sono connessi con ciascun particolare movimento affiorano alla coscienza.45 ". L’unico Autore che non si unisce al coro è, appunto, H.C. Bastian: "All’inizio di un movimento volontario che noi abbiamo eseguito già altre volte, lo cominciamo con certe qualità predeterminate che gli sono annesse quasi istintivamente...questa esperienza precedente mi consente di evocare una concezione del movimento che, benché essa possa ben distintamente essere realizzata dalla Coscienza, mi permette in qualche modo, di dare all’atto Volontario le qualità necessarie. Questa facoltà ,in parte istintiva, in parte risultato dell’educazione individuale, ha dato luogo a molti errori...Alcuni fanno appello con una vaga gravità, all’intervento di ciò che essi chiamano intuizioni motorie- volendo designare con ciò qualcosa di appartenente ai centri motori, sul punto di essere messi in attività, o avente la sua origine in essi46 ". Ne consegue che "Il Substrato Cerebrale dello Spirito non comprende in alcun modo i processi che hanno luogo nei Centri Motori del Cervello. In altri termini, non si può più considerare legittimamente le operazioni mentali come essenti in parte immediatamente dovute all’attività dei Centri Motori.47 ". In più punti Bastian riprende questa polemica contro i sostenitori del ruolo dei Centri Motori cerebrali nell’ideazione del movimento. Sostanzialmente la critica è centrata sul fatto che questa ideazione è una sensazione e, come tale, è una contraddizione in terminis che essa abbia luogo in un centro motore. Essa deve aver luogo invece nel centro Kinestesico che è appunto un centro sensitivo. Ma per quale motivo Charcot dedica tanta attenzione a questo controverso concetto e, nell’esporlo, chiede il conforto di così numerosi e importanti Autori? I concetti di “senso di innervazione muscolare” e di “scarica nervosa” sono il cardine della spiegazione patogenetica dei sintomi di contrattura e paralisi isterica , quella spiegazione che ha sfidato la comprensione di Charcot per anni: infatti si tratta di mostrare, in senso letteralmente ostensivo, la localizzazione di una «lesione di funzioni senza lesione d’organi»48 . Il Clinico della Salpêtrière, nel corso degli anni, a partire dal 9 1867, ha proposto varie soluzioni al quesito di individuare la sede anatomica della lesione, sia pure “dinamica”, in mancanza di una lesione “organica”, responsabile della sintomatologia variegata e enigmatica, criptica e neuromimetica, delle manifestazioni isteriche. E così di volta in volta ha additato come responsabili l’ovaio, sede di una irritazione sine materia, elaborando una teoria composita, l’ovarismo, poi ritrattata con garbo, oppure una sorta di avvelenamento stricnico dei nervi effettori dei territori interessati dalle paralisi isteriche, per giungere infine ad individuare nell’alterazione di questa pre-eccitazione corticale, il senso di scarica nervosa e il senso di innervazione muscolare appunto, il meccanismo responsabile della lesione dinamica o funzionale, la lesione alla base dei sintomi isterici. Quindi il “senso di innervazione muscolare” di Charcot è l’analogo centrale della “coscienza muscolare” di Duchenne: entrambi fanno riferimento alla motilità volontaria e cosciente, entrambi sono necessari al compimento di quella, ma mentre Duchenne localizza l’organo della coscienza muscolare nel muscolo stesso, Charcot propone i centri motori corticali come sede delle rappresentazioni mentali che costituiscono una sorta di pre-eccitazione degli stessi. 49 Nell’economia dei quadri nosografici de l’Electrisation localisée, la “coscienza muscolare”serve a dar conto di quei casi di discrepanza tra il ritorno della motilità volontaria e la persistenza di ineccitabilità faradica del muscolo; nella costruzione del grande quadro neuropatologico dell’isteria di Charcot, il “senso di innervazione muscolare” consente di dare spiegazione della sede della lesione della paralisi isterica. Si tratta di due ipotesi ad hoc, ma mentre nel caso di Duchenne essa dovrebbe spiegare la non identità tra fluido nervoso ed elettricità, nel caso di Charcot serve a proteggere il nucleo concettuale di fondo del localismo organicista: la lesione dell’isteria è una lesione organica dei centri corticali motori e consiste, in ossequio al principio di Broussais, in una diminutio di attività dei centri stessi. Per ciò che concerne quindi la questione di una supposta conversione di Charcot allo psichismo50, è vero che nella lezione sulla genesi delle paralisi psichiche Charcot cita Janet che gli ha fatto conoscere un testo dimenticato del 1789: L’histoire naturelle de l’âme di Ray Ragis. In esso l’autore narra di come aveva riconosciuto l’esistenza delle paralisi motrici dipendenti dalla perdita della memoria della forza motrice, ma tutto questo conferma soltanto che Charcot ha preso sì in considerazione una etiologia psichica dell’isteria, ma la patogenesi resta tutta organicista: «..era facile vedere che non aveva alcun interesse speciale nell’approfondire maggiormente la psicologia delle nevrosi. Una volta che fu detto e fatto tutto, egli penetrò in questo campo attraverso l’anatomia patologica51 10 Appendice 1 KWIC Faradisation e Galvanisation CHARCOT pendant plus d'un mois, le traitement faradique a été continué sans interruption et sans au ue et dépression de l'excitabilité faradique; à moins que, l'affection étant très avancé au plus haut degré, la contractilité faradique à peu près intacte. b) En outre de l'émaci a perte apparente de la contractilité faradique, ainsi que l'atrophie des faisceaux muscula isparition totale de la contractilité faradique. Ces muscles, si profondément atteints dans ux membres inférieurs, la contractilité faradique commence à reparaître dans plusieurs muscle olition apparente de la contractilité faradique dans un certain nombre de muscles frappés de oeil en conséquence de l' irritation faradique de la cinquième paire, ne est-il pas vraisem rapide de la contractilité électrique (faradique) des muscles, bientôt suivie de l' atrophie, t l'amoindrissement de la contractilité faradique des muscles paralysés. De leur côté, le tég fibrillaires abondantes. - L'examen faradique des muscles permet de constater que ils se sement très notable de la contractilité faradique, devrait faire supposer non seulement que le 8 jours, a) l'excitation galvanique et faradique du nerf crural au pli de l'aine ne donnait on ou l'absence de l'excitabilité faradique; eh bien, cela ne avait pas lieu dans , consistant en ce que l'excitabilité faradique est affaiblie, tandis que la galvanique est accidents, la contractilité électrique faradique est amoindrie sur un grand nombre des muscl ltération appréciable, la contractilité faradique est déjà remarquablement modifiée. d) Il inution ou la perte de la contractilité faradique et, dès les premières semaines, l' atrophie onservé un certain degré d'excitabilité faradique et galvanique). Ajoutons que le choc mécani Dans l'atrophie simple, l'excitabilité faradique et galvanique est modifiée en moins, c' est nseillerons l'électrisation méthodique, faradique et galvanique, les frictions, le massage, e que au contraire l'absence de réaction faradique et galvanique montre un état des plus grave l'aide des deux espèces de courants, faradique et galvanique. Pour ce qui est de l'explor actement parallèles : la contractilité faradique et la contractilité galvanique s' affaibli le temps que se maintient la dépression faradique, 55 et qui disparaît à son tour quan s pathologiques. Ainsi, l' exploration faradique fait découvrir, dès les premiers jours, une lus de contraction que le courant faradique. Il y avait donc une modification quantitativ ur consistance: soumis à l' exploration faradique, ils ne présentent, à aucune époque, de trac u de la disparition de la contractilité faradique. La division complète des nerfs ne amène l' , que l'absence de réaction 137 faradique, la réaction galvanique persistant mais modif aires, avec diminution de la réaction faradique. Les actes réflexes dans les membres paraly muscles chez lesquels la contractilité faradique ne a pas reparu. On ne se rend pas toujours diminution hâtives de la contractilité faradique ne en subsisterait pas moins dans toute sa e, conserve sa contractilité électrique faradique normale. La diminution ou l'abolition de cet our ne parler que de la contractilité faradique, on l'a vue disparaître dès le quatorzième1, tes, soit indirectes par l'excitation faradique ou galvanique du nerf),se contracte au cont u moins accentuée de la contractilité faradique par les progrès du mal, l'hyperesthésie fera on ou la perte même de la contractilité faradique peut être constatée, sur certains muscles, ) la conservation de la contractilité faradique que présentent, jusqu'à la dernière limite, ion ou l' abolition de la contractilité faradique qui se manifeste hâtivement dans un certain n s ou moins rapide de la contractilité faradique. Quoi que il en soit, je ne sache pas que il ndrissement hâtif de la contractilité faradique reconnue dans plusieurs observations de myé te et la diminution de la contractilité faradique, soit accompagnée, précédée ou suivie, - lo iminution très marquée de contractilité faradique. Sous tous les autres rapports, l' observati notablement atrophiés; la contractilité faradique y est amoindrie. Depuis plusieurs années, l' 'épaule, les piqûres, les excitations faradiques, etc., ne sont pas perçues; les mouvements iés ne répondent plus aux excitations faradiques. La sensibilité ne est, dans la règle, en rmal et les réactions électriques, tant faradiques que galvaniques, ne sont en rien modifiées ication des réactions électriques, soit faradiques, soit galvaniques: pas le moindre soupçon ent pas sous l' action des excitations faradiques, tandis que sur les parties homologues du c e peu barbares, comme par exemple, la faradisation à toute volée du larynx qui, vous le savez , faite exclusivement à l' aide de la faradisation, annoncerait une profonde altération de l tion ; b) sur les points d'élection, la faradisation avec emboîtement complet des bobines (ap ns effet. Un dernier fait à noter: la faradisation avec l'appareil Dubois-Reymond au maximu cause des douleurs déterminées par la faradisation ; cette difficulté ne existe plus chez les la malade ne est pas affectée par la faradisation de la peau. Il y a en outre une hémianes ude; voici un pied-bot produit par la faradisation des jumeaux. Vous voyez donc que la cont lysé, ceux aussi que déterminerait la faradisation des muscles; tous ces moyens, dis-je, qu muscles et sur les troncs nerveux, la faradisation détermine des contractions musculaires q ur; c' est le point d'élection pour la Faradisation du nerf cubital au niveau du poignet. Vo ur la cuisse. A gauche, l'effet de la faradisation est nul; la galvanisation ne produit que ement approprié à la situation, la faradisation; et c' est alors seulement que il se fit cette opposition entre les effets de la faradisation et ceux de la galvanisation que on remar n dirai autant de l' application de la faradisation et de l' emploi des courants continus. Mai le, en ramenant l'excitabilité là où la faradisation et la galvanisation restaient sans effet ndons, soit sur le corps des membres, faradisation, etc. Mais de tous les moyens de ce genr e violent ne est pas nécessaire ; une faradisation intempestive, l'application d'un vésicat fluence des courants continus et de la faradisation, interrogés tour à tour. L' électrisation le électrique, la galvanisation et la faradisation. Je me réserve de vous dire dans une pro uelconque, avec un simple bâton, sans faradisation. L'avantage dans ce mode d'expérimentati contact, au froid, à la piqûre, à la faradisation la plus intense sur toute l'étendue du m algésie à la piqûre, au froid et à la faradisation; le goût, l'odorat, l'ouïe, sont affaibl tion de la raideur cadavérique 1 ". La faradisation, le pincement de la peau de la jambe, plu arties profondes; c' est ainsi que la faradisation, même énergique, soit des muscles, soit de core mettre en jeu les muscles que la faradisation ne affecte plus. Tout muscle qui, au bout 11 petit sciatique ne répondent ni à la atiquée exclusivement à l' aide de la électrique, que l' on ait recours à la agissaient pas sous l'influence de la tain, la thérapeutique inefficace. La niveau du poignet. Vous voyez que la n seulement la piqûre, mais encore la la rigidité; j' en dirai autant de la ales. Il en est de même des nerfs. La et qui disparaît à son tour quand la contractions musculaires là même où la énergiquement sous l'influence de la yez que cette Jeune malade supporte les parties profondes; on peut, en effet, longation les plus violents, 343 faradisation ni à la 138 galvanisation, il y a là faradisation. Or, il résulte de recherches faites, il y faradisation ou au galvanisme. Lors de la régénératio faradisation ; par opposition aux désordres constatés s faradisation, plusieurs fois appliquée sur le côté ga faradisation produit une griffe cubitale partielle qu faradisation prolongée et intense. Un autre fait doit faradisation, qui est restée sans effet. Un dernier f faradisation qui fait énergiquement contracter les mu faradisation redevient puissante. Les lésions muscula faradisation semble accuser une perte absolue de la co faradisation. Tel était le tableau des symptômes au mo faradisations les plus intenses, sans accuser la moin faradiser fortement les muscles, les troncs nerveux e faradiser les troncs nerveux et les muscles au point de DUCHENNE re paralysé. Traitement.- L'excitation excite les contractions avec un courant cter sous l'influence de l'excitation ucun signe de existence; l'excitation La sensation produite par l'excitation ressentirent très vivement l'excitation mais plus rapidement Par l'excitation rurent bientôt et 637 le traitement les derniers à guérir par l'excitation nerveuse. Chez Vanbelle, l'excitation eulement, ajoutai-je, que le traitement Soit le degré de intensité du courant eutique a triomphé. 8 A l'époque où je , tome X, p. 343. 7 A l'époque où je très atrophiés répondent très bien à la nateur, qui ne se retrouve plus par la lorsqu'on ne lacolise pas avec soin la ne peuvent éclairer le diagnostic, la e se contracte, sous l'influence de la é Quand je soumettais ces muscles à la tre une des causes de l'insuccès de la tre une des causes de l'insuccès de la le malade, après plusieurs séances de i avantageux que l'on peut tirer de la nt thérapeutique susceptible, comme La ie eût exercé de Si grands ravages, la cation. Cette Propriété spéciale de la x parti de cette vertu Spéciale de la vant l'époque à laquelle on pratique la ui se développe sous l'influence de la e éprouvait aucune sensation pendant la ntient le diaphragme contracturé par la s'est développée sous l'influence de la nsation musculaire observée pendant la . III. La sensation développée par la on postérieure du cou, et pensa que le ette même malade, on a vu, en effet, la uit la respiration artificielle par la ires qui fut obtenue dans ce cas par la par une médication Appropriée. V. La lerais de recourir Immédiatement à la voit l'épigastre se soulever pendant la xactement la respiration naturelle. La pour faire ressortir l'importance de la . 2° Respiration artificielle par la avaler aucun liquide. On tenta alors la on et leurs mouvements primitifs, si la de chaleur sont tellement vifs que la ngénère. La sensation produite par la uleurs de l'épaule avaient disparu; la aire était intacte du côté paralysé. La Encore librement à les muscles. Si la eureuse influence thérapeutique que la propriété est intacte. Traitement.- La considérablement. c' est alors que la t la langue se contractait bien par la Etat du malade le 4 octobre, avant la rapèze se contractaient très peu par la scles de l'épaule ne répondent pas à la cuisses. j' ai retrouvé à l'aide de la faradique a été dirigée sur chacun des Muscles paralys faradique, agissant a minima sur un muscle paralysé, la faradique. Cette observation est intéressante, surtout faradique de cette dernière région produisit encore les faradique de tous ces muscles était de autant moins vi faradique et devinrent Très sensibles à le toucher. Ce faradique, et que ces muscles étaient ceux qui ne avai faradique fut repris. Alors, des mouvements de flexion faradique. Le diagnostic de la paralysie du deltoïde n faradique ne a réellement commencé à agir sur ses muscl faradique pourra guérir; c' est alors même que il sera faradique, soit que on les excite à le Moyen des nerfs faradisai Lecomte, j' ignorais que on dût porter l'exci faradisai Lecomte, j' ignorais que on dût porter l'exci faradisation. 2° A droite, dépression de l'éminence th faradisation. à le bras, le triceps brachial a considé faradisation. Ainsi, la paralysie est-elle limitée dans faradisation appliquée à le début, comme ,moyen de dia faradisation, aussi énergiquement que son congénère. La faradisation, ce qui Annonçait que la communication ne faradisation chez ce malade, si j' en juge du moins de faradisation chez ce malade, si j' en juge du moins de faradisation circonscrite dans chacun des muscles para faradisation cutanée dans l'asphyxie, de quelque cause faradisation cutanée, de produire instantanément des S faradisation cutanée eût peut-être triomphé. Je me sui faradisation cutanée permet de agir Rapidement sur tou faradisation cutanée pour exciter les mouvements Respi faradisation. Dans les Premiers jours, la contractilit faradisation dans un membre paralysé par les on traumat faradisation de ces muscles, le traitement électrique, faradisation de ses Nerfs phréniques. Enfin, l'agrandi faradisation des muscles dont l'irritabilité était di faradisation des muscles paralysés. Chez cette même ma faradisation des muscles paralysés ne est ni augmenté Faradisation des muscles paralysés pouvait entretenir j faradisation des muscles sains produire des phénomènes Faradisation des nerfs phréniques. Le nerf phrénique, faradisation Des nerfs phréniques: Naturam morborum os faradisation des nerfs phréniques, pratiquée telle que faradisation des nerfs phréniques qui, en faisant Cont faradisation des phréniques; ce phénomène morbide coïn faradisation des phréniques, telle que je viens de la d faradisation du diaphragme, comme moyen de reculer la faradisation du diaphragme dans le traitement de l'asp faradisation du pharynx le 11 février, et la malade co faradisation est Continuée. Enfin, la figure 98 montr Faradisation est suspendue pendant plusieurs jours. Des faradisation est une fois plus forte, surtout dans la Faradisation étant continuée, la paralysie du deltoïde faradisation étant pratiquée modérément sur les limite faradisation eût été Employée plus tard, à une époque faradisation exerça sur ce malade; je dirai seulement q faradisation fut pratiquée chaque jour et à un Courant faradisation fut pratiquée , en présence de MM. Briquet faradisation. j' ai vu s'atrophier un à un la plupart faradisation.- Le deltoïde est Considérablement atroph faradisation; le deltoïde, le grand pectoral, le sous-é faradisation. Le tiers supérieur du trapèze et sa port faradisation les débris de quelques-uns de ce muscles, 12 se contractent sous l'influence de la QUATRIÈME PATRIE. APPLICATION DE LA 626 en général, concurremment avec la du diaphragme Par l'application de la es. CHAPITRE III. Application de la .- j' ai eu l'occasion de appliquer la . Non content De remonter ainsi par la oisième partie où j' ai à faire de la Troisième patrie Application de la ant spécialement de l'application de la 600 CHAPITRE VI. Application de la j' ai pressenti que l'application de la ont Perdus, mais qui aident, avec la ce rhumatisme (un mois plus tard), la ue j' ai à publier sur la Valeur de la apprécier la valeur thérapeutique de la oposé enfin de examiner la valeur de la bles de guérir ou de s'améliorer par la de celles que j' avais produites par la , et qui ont Été ainsi explorés par la r à temps l'action Thérapeutique de la - De la respiration artificielle par la e Manifestèrent sous l'influence de la son progressive qui fut obtenue par la étudier l'influence thérapeutique de la s, l'action thérapeutique réelle de la s que à droite. Sous l'influence de la propriétés musculaires à l'aide de la ette jeune personne a été guérie par la que la respiration artificielle par la uelle est la valeur thérapeutique de la la paralysie du Diaphragme, c' est la à le même Degré. Mais l'examen par la est-à-dire celle que on produit par la 486 recouverts de une peau humide.) La ait Tenté de en refuser l'honneur à la t à me féliciter de l'association de la ralysés ne se contractaient pas par la restait stationnaire, fut soumis à la t muscles des éminences). Bien que la re, de l'influence thérapeutique que la il croyait, comme moi, saturnine. La s animés Par ce nerf, à le moyen de la té électro-musculaire. Guérison par la ce Mouvement était aboli. Mais sans la aralysés, si l'on ne intervient avec la alors ce malade pour être traité par la près quelques mois de traitement par la es musculaires, sous l'influence de la nt-Vincent, n°11, pour être soumis à la nant des accidents, on dut songer à la Charrier, à explorer cette dame par la ement des paralysies de la face par la aire de la valeur thérapeutique de la shal.Hall, j' ai étudié, à l'aide de la maigrissait. j' explorai Alors par la rs une seule fibre qui réagisse par la contractent pas sous l'influence de La uée avec succès, concourrement avec la étudier comparativement à l'aide de la leurs. Tel avait été le résultat de la sant contracter individuellement par la e, dans sa marche envahissante, par la ouveau confirmé par moi à l'aide de la sie rhumatismale de l'avant-bras par la pinale. Mais ni les vésicatoires, ni la par L'intervention thérapeutique de la x Puissent se contracter encore par la es l'intervention thérapeutique de la r constaté l'existence à l'aide de la que ce malade guérit assez vite par la es dans lesquelles L'application de la mme à les membres inférieurs. Malgré la affection bronchique ou pulmonaire. La ement. Ce ne fut que après cinq mois de fussent Inégalement lésés. c' est la hacun de ces muscles.- Guérison par la isseux, se contractent très bien par la 5 faradisation, leur sensibilité est ou diminuée ou comp FARADISATION LOCALISÉE A LA THÉRAPEUTIQUE. Considér faradisation localisée, à de autres médications, il ne faradisation localisée a facilité Singulièrement ces r faradisation localisée à l'étude de l'état de la Contr faradisation localisée à l'étude des propriétés muscul faradisation localisée à l'origine de La paralysie, je faradisation localisée à la pathologie; car, dans tous faradisation localisée a la pathologie. Mes recherch faradisation localisée à le diagnostic, à le pronostic faradisation localisée à le diagnostic différentiel de faradisation localisée à le Moyen de mes appareils de Faradisation localisée, à le retour des Mouvements et faradisation localisée allait être reprise pour activer faradisation localisée appliquée à la thérapeutique: 1 faradisation localisée appliquée à le traitement de ce faradisation Localisée appliquée à le traitement des faradisation localisée appliquée convenablement à une faradisation localisée. Aussi puis-je dire, sans crain faradisation localisée, ayant présenté une Lésion plus faradisation localisée: Bonnard ( obs. LIV) en est Un faradisation localisée. Certains agents toxiques, la v faradisation localisée, chez Vanabelle, est d'autant Faradisation localisée chez Vanbelle, affecté de la par faradisation localisée Dans ce cas rebelle. Je constat faradisation localisée dans cette espèce de paralysie faradisation localisée dans chacun des muscles de l'ava Faradisation localisée, dans dix-huit cas de paralysie faradisation localisée dans le faisceau claviculaire d faradisation localisée Dans les nerfs phréniques peut faradisation localisée ? Dans quelles affections, dans faradisation localisée de ce muscle par L'intermédiair faradisation localisée démontre, comme on l'a vu, que faradisation localisée du deltoïde. ne ai-je pas démon faradisation localisée du nerf phrénique offre quelque faradisation localisée, et de L'attribuer plutôt à le faradisation Localisée et de un nouveau procédé de gym faradisation localisée, et que les supinateurs jouissai faradisation localisée. Etat du malade le 4 octobre, faradisation localisée eut amélioré très notablement l' faradisation localisée exerce sur elles, et de la mani Faradisation localisée fut aussi appliquée sur chacun d faradisation localisée . - Guérison Plus rapide dans l faradisation localisée. Haumont, ébéniste, âgé de quar faradisation localisée, il eût été Impossible de diagn faradisation localisée. Il faut noter que le deltoïde faradisation Localisée. Il offrit après sa guérison ce faradisation localisée, il put élever Le bras vertical faradisation localisée. j' ai aussi faradisé de la mêm faradisation localisée. Je constatai alors les phénomè faradisation localisée. Je constatai alors les phénomèn Faradisation localisée, je constate les phénomènes suiv faradisation localisée, je démontrerai que le diagnosti Faradisation localisée, je ne rapporterai, en général, faradisation localisée, l'état de la contractilité éle faradisation localisée l'état des muscles de cette Mai faradisation localisée. Le deltoïde est comparativement faradisation localisée, le malade éprouve une sensation faradisation localisée. Le muscle paralysé se trouve a faradisation localisée, les autres Espèces de atrophie faradisation localisée, lorsque Raby, ne Pouvant suppo faradisation localisée. M. Cruveilhier, à qui je commu Faradisation localisée, mais aussi que on rappelle quel Faradisation localisée . Mais quelle pouvait être la n faradisation localisée, me présente un jour un des ses faradisation localisée , ne purent arrêter la marche d faradisation localisée. On a 480 vu aussi que l'atr faradisation localisée, ou que la Paralysie de ce musc faradisation localisée peut-elle combattre ces affecti faradisation localisée. Pour faciliter et rendre plus faradisation localisée pour reprendre la direction de faradisation localisée pourrait être tentée, le tic In faradisation localisée pratiquée chaque jour, et malgr faradisation Localisée, pratiquée une douzaine de fois faradisation localisée, que le scapulum put s'accoler faradisation localisée qui me apprit que le Trapèze, l faradisation localisée, rapide dans ceux de ces muscles faradisation localisée. 619 rattache à les symptôm 13 e une sensation de froid continue. La des muscles paralysés à le moyen de la par son médecin pour être traité par la dications ordinaires, et surtout de la es faits. L'action thérapeutique de la sé ayant actuellement recouvré, par la ablement amélioré la situation par la Traumatiques des nerfs modifiées par la t à la strychnine, a été guérie par la la main. L'action thérapeutique de la rches sur L'action thérapeutique de la es muscles paralysés.- Guérison par la muscles paralysés, et guérison Par la contractent très énergiquement par la ns ce cas tient sans doute à ce que la ait l'état de cette malade avant que la et se contractent énergiquement par la diagnostic ne est pas contredit par la ité; mais la Sensation produite par la tement, malgré l'emploi régulier de la t de ajouter que peu de temps après la en être autrement; car, évidemment, la mbes. Pendant les premières secondes la sculaires, l'action thérapeutique de la andis que l'action thérapeutique de la muscles intrinsèques de sa langue ( la rieurs. Il suffit de dix-huit jours De la région scapulaire et brachiale.- La ur influence est inappréciable dans la ar la suite les différents procédés de ai dans la quatrième partie le mode de es muscles étaient plus sensibles à la gulièrement, et se contractaient par la ont en voie de dépérissement, malgré la tement L'influence thérapeutique de la n de octobre, M. Fouquier désire que la lenteur de l'action thérapeutique de la à se contracter sous l'influence de la De se contracter sous l'influence de la t de contraction dans le muscle 523 e rappelèrent un individu que j' avais a faradisation localisée. j' ai aussi ions celle du paralytique que j' avais e que produit aucune sensation. La peau folie ambitieuse. Sa langue ayant été ctrique du muscle paralysé, il faut le ions; en effet, j' ai eu l'occasion de tenir une guérison Complète, je dus le liénés, dans laquelle tous les Muscles r à des muscles paralysés. Les muscles e Partie, l'influence thérapeutique du Se contractent pas sous l'influence du des doigts; pas de contracture. Par le malade que Je ne ai pas traité par le e du deltoïde. Je constate à l'aide du ien le résultat de l'action directe du é de se contracter sous l'influence du CHARCOT ce à des recherches d'électrothérapie e faire passer chaque jour un courant ain degré d'excitabilité faradique et ue. Pour ce qui est de l'exploration é. Ce ne est pas tout. L' exploration ndirectes par l'excitation faradique ou duit une exaltation de l 'excitabilité aradique est affaiblie, tandis que la e simple, l'excitabilité faradique et savoir exaltation de l'excitabilité lade, il y a 8 jours, a) l'excitation lectrisation méthodique, faradique et pas lieu dans le cas actuel; le courant re l'absence de réaction faradique et tion 137 faradique, la réaction on quelques auteurs, la contractilité eux espèces de courants, faradique et ractilité faradique et la contractilité sier est inexcitable faradiquement et l° Le nerf crural est faradiquement et faradisation localisée restitua, en peu de jours, les m faradisation localisée.- Retour rapide des mouvements d faradisation localisée. Sa paralysie, attribuée par le faradisation localisée ,sans passer par l'atrophie. 4° faradisation localisée se Comportant différemment, su Faradisation localisée, se mouvements Volontaires et s faradisation localisée, se reconnût dans l'histoire qu faradisation localisée, se Trouve en opposition avec l faradisation localisée ( son histoire sera rapportée da faradisation localisée, sur les Muscles dont la contra faradisation localisée sur les Paralysies consécutives faradisation localisée, très lente dans les muscles qui faradisation localisée, très lente dans les muscles qui faradisation localismi chez le malade de la salle Sain faradisation localismi ne aura pas été pratiquée avec s faradisation lui fût appliquée, selon le désir de M. B faradisation, mais le tiers inférieur du trapèze ne se faradisation musculaire; car les muscles 608 répond faradisation musculaire est seulement un Peu diminuée, faradisation musculaire. 639 La figure 97 représent faradisation musculaire, la malade éprouva des douleur faradisation ne peut donner la vie à des muscles privé faradisation ne produisit que une faible action organi faradisation ne 644 s'en est pas moins manifestée d faradisation ne se manifesta que plusieurs mois plus ta faradisation ne y produit plus de contractions que dan faradisation pour ramener la chaleur à l'état normal da faradisation pratiquée journellement à un degré modéré faradisation pratiquée sur l'homme. 19 j' en rapporter faradisation que j' ai mis en usage contre cette affect faradisation que j' employai pour guérir cette contract faradisation que les muscles sains. ARTICLE VI Pa faradisation, quelque atrophiés que ils fussent, jusqu faradisation qui 648 est pratiquée avec énergie et faradisation. Si le malade s'était Soumis à ce traitem faradisation soit employée comme dernière ressource th faradisation Sur les muscles qui ont perdu leur contra faradisation. Tel est l'ordre dans lequel on voit les faradisation (voy. Obs.LXV Et LXVI). Chez tous mes ma faradisé. à le moment où ce muscle se contracte, le gra faradisé dans un service voisin, deux ans auparavant, p faradisé de la même manière chacun des muscles du memb faradisé en 1847 dans le service de M. Cruveilhier et q faradisée avec des excitateurs secs est sensible à la faradisée, put être mieux dirigée; la parole devint plu faradiser de abord avec un courant très faible, et augm faradiser les muscles de la face moins de huit jours ap faradiser pendant six semaines encore; et à le mois De faradisés individuellement doivent posséder leur de at faradisés sont devenus le siège de douleurs Spontanées faradisme dans ces 507 paralysies, je dois dire dès faradisme, et que elle est normale Dans qui ont conser faradisme, je constate la muscles de la région postéri faradisme, mais chez lequel j' ai pu Constater l'état faradisme: 1° que l'extenseur commun des doigts Et les faradisme sur la sensibilité musculaire. Un membre fra faradisme, tandis qu'il existe une sorte de immunité galvanique, a bien voulu nous promettre que samedi pr galvanique à travers les muscles du membre paralysé. galvanique). Ajoutons que le choc mécanique portant s galvanique (courants continus), je vous remettrai en galvanique dénote, elle aussi, dans les premiers jour galvanique du nerf),se contracte au contraire énergiq galvanique, en même temps que une dépression ou l galvanique est exaltée. c' est là une exception uniqu galvanique est modifiée en moins, c' est-à-dire que, da galvanique et dépression de l'excitabilité faradiq galvanique et faradique du nerf crural au pli de l'ai galvanique, les frictions, le massage, et enfin l'hyd galvanique, même 27 avec 50 éléments, quell galvanique montre un état des plus graves, une modifi galvanique persistant mais modifiée en plus, indique galvanique peut encore mettre en jeu les muscles que galvanique. Pour ce qui est de l'exploration galvani galvanique s' affaiblissent ensemble et ensemble se galvaniquement; ce qui revient a dire que le trouble fo galvaniquement excitable des deux côtés. Les muscles 14 lle que déterminent les courants dits ions électriques, tant faradiques que ns électriques, soit faradiques, soit tour à tour l'étincelle électrique, la ni à la faradisation ni à la 138 'effet de la faradisation est nul; la nier caractère, s' attendre à voir la ffets de la faradisation et ceux de la itabilité là où la faradisation et la ises en France tout récemment, que le nt on se sert pour l' exploration. Le n ait recours à la faradisation ou au nfantile. On voit d' après cela que le in c' est à peu près exclusivement le récente et, dans d'autres cas, par la galvaniques (courants continus). Telles sont les circ galvaniques, ne sont en rien modifiées. Très légère a galvaniques: pas le moindre soupçon de réaction de dé galvanisation et la faradisation. Je me réserve de vo galvanisation, il y a là une réaction de dégénération s galvanisation ne produit que une contraction lente et f galvanisation provoquer la réaction qui s' observe quan galvanisation que on remarquait dans le cas d' écrasem galvanisation restaient sans effet. Nous ne avons plus galvanisme a le pouvoir de provoquer fréquemment des galvanisme, ainsi que je vous le disais il y a un insta galvanisme. Lors de la régénération du nerf, le retour galvanisme pourrait accuser encore des contractions da galvanisme que il met en oeuvre comme moyen d' explora galvanothérapie, il dit avoir obtenu des amendements sé DUCHENNE ) reste parfaitement inconnu, l'action galvanique ne ayant pas été portée directement sur le cérébrales soumises à ces procédés de galvanisation, les contractions musculaires sont plus us des ressources de l'art.... Il ( le galvanisme) ne a pas guéri, et lorsque les malades son Appendice 1 KWIC Sens et coscience musculaire DUCHENNE Cependant je dois à la vérité et à Ma ur illusion est complète; car ayant la la position de ce malheureux, qui a la atrophient sans que le malade en ait la conscience de déclarer que si je trouvais aujourd'hui l conscience de la production du mouvement, ils croient conscience de son état, et qui a conservé toute son int conscience Et en éprouve le moindre trouble dans ses f CHARCOT s, et fréquemment, sans que il en ait sque les choses en sont à ce point, la , ne tardent guère à se manifester; la e seul indice extérieur. Cependant la alade conserve absolument la parfaite ère, jusqu'à la perte de 380 'épilepsie avec perte immédiate de la rale sans aliénation. Ces malades ont nt est celui où sans perte absolue de ec les lèvres des mouvements dont il a sans que le malade en ait soit après, aucune trace de perte de lées et organisées qui constituent la rts et l'on peut dire même que, si la où par suite de l'obnubilation de la nt involontaire se produit sans aucune après que il a été représenté dans la de Bain, Wundt et autres, que notre " conscience. La marche, même s' il s' agit des membres conscience s' affecte profondément et, dans leur trou conscience alors presque aussitôt se réveille, et à cet conscience ne subit aucune obnubilation et la malade, conscience de ses actes, et que les premiers effets d conscience. Chaque fois que elles se produisaient, le m conscience, convulsions généralisées, d'emblée, écume à conscience de leur décadence, ils peuvent encore remp conscience survient un engourdissement d'une main, de conscience, et, privé de la vision mentale, il lui est conscience le moins du monde. La perte des diverses n conscience, aucun trouble intellectuel d'une nature q conscience proprement dite, le moi. c' est pourquoi l conscience est déprimée, la sensibilité aux impressio conscience, de la dissociation facile du moi, il soit conscience antécédente du mouvement à faire, le mouvem conscience. Et comme cette représentation ne est rien conscience de l'activité musculaire " est en grande par DUCHENNE e simple augmentation de volume en tous rement et facilement sa langue en tous alades, mes mains paraissaient mues en it que chacune de elles était agitée en pocondre continuaient de se mouvoir en es, 572 intégrité de la parole, des la sensibilité de tout le membre et le urement me paraît incomplète, à Double bien se garder de accorder à ce mot le 'assied sur le lit et se tourne en tous as étaient également atrophiés, mais en t graisseux. Mais la maladie procède en thorax et de l'abdomen avaient lieu en ent dans une direction déterminée; ses e l'abdomen ont lieu également Dans un , on Repousse les deux épaules dans un ts de ces mêmes parties se font dans un la science, il faut bien se pénétrer du lement Vers la destruction, suivant le ar la mort. Eh bien! Tel ne est pas le sens, à le moyen de laquelle ils s'accolent les uns à sens; chez le second les mouvements de la langue sont sens contraire, c' est-à-dire que pendant l'inspiratio sens contraire pendant les mouvements respiratoires, c sens contraire. Quand j' excitais les deux phréniques sens de la vue, de l'ouïe, de l'odorat et du goût; esc sens du toucher. Sous l'influence des bains sulfureux, sens, et peut eu conséquence exercer une influence Fâc sens fatal Qui lui a été appliqué principalement par M sens; il éprouve un peu de affaiblissement dans les me sens Inverse, c' est-à-dire que le triceps était presq sens inverse, c' est-à-dire que les stries transversal sens inverse. Ces phénomènes, que j' avais observés ch sens ne ont rien perdu de leur finesse; sa force est be sens opposé, c' est-à-dire que l'abdomen se soulève tan sens opposé, on sent que le Scapulum du côté lésé rési sens opposé, pendant l'expiration. L'action du diaphr sens Que l'inventeur de cette dénomination y attache l sens que lui a donné Arbitrairement son inventeur, M. sens que M. Aran paraît attacher à La dénomination de CHARCOT va de soi, ne saurait être pris dans un casser quelque chose, parce que je me t permis de douter que les organes des hologie humaine témoignent dans le même moment donné, en s' étendant dans le sens sens sens sens sens absolu, car s' il s' applique aux cas qui réellem agacé." Le même jour il se plaignit d'une grande aient été attentivement explorés dans les faits d .Ainsi, il ne est pas rare de rencontrer dans ce antéro-postérieur, déterminé sur un point de la 15 ent dans le sens centripète et dans le agent aussitôt et simultanément dans le arties qui avoisinent les organes des étruire les effets de la suggestion de Gratiolet40 avait reconnu que à chaque précipité à terre violemment, dans le ésistance est égale, quel que soit le ion régulière. Voici ce pendant à mon très fatigué. Si on l'interroge sur le s sous forme d'accès, surtout dans le modifier notablement cet angle dans le nt toutefois de façon à déterminer le nt surtout affectés et déterminent le in, de tissu fibroïde rétracte' dans le nutritives profondes, accusées dans le antaisie ne peut plus me égarer. " Le sa langue et ses lèvres dans tous les enfin, -c' est là un caractère, à mon mètres de côté, mû rapidement dans le sement, les faisceaux blancs, dans le xemples de fausses paraplégies, en ce st le centre kinesthétique (centre du nous le dirons ailleurs, dans le même eints, tout le développement que à mon e fois remaniée, fouillée dans tous les fois remaniée, fouillée dans tous les i les fait se contracter dans tous les d à produire le fait, dit M. Bain (les ut être titillé, irrité dans tous les re question. La réponse devait, à mon e le tégument externe. Les organes des raison du rôle prédominant que à mon it perdu momentanément l'usage de ses e ; seulement nous allons procéder en mi-cercle parcouru tout à l' heure, en l'état normal traversent dans tous les vous ai déclaré, que à mon 74 essieurs, où en sont les choses. A mon oit en arrière. Les impulsions dans le abitation. Telles devaient être à mon me crus autorisé à déclarer que à mon quelques bourrelets de peau, dans le membre inférieur gauche dans tous les ppartenant 188 à la catégorie du itoire complète du membre avec perte du erte absolue des notions relatives au t affaiblis. Enfin, pour ce qui est du e cutanée et profonde, de la perte du de la racine du membre. La perte du sser le tremblement pour un instant. Le lité tactile, sensibilité à la douleur, anesthésie cutanée ou de paralysie du notions appartenant à la catégorie du , pas d'analgésie, pas d'altération du 354 abolition des notions du de la perte plus ou moins complète du temps que font défaut les notions du te aucune des notions fournies par le tous ses modes, compris les notions du ns, poignets, épaules) les notions du ndineux et, enfin, la perte totale du moteurs, la sensibilité cutanée et le réflexes tendineux; puis la perte du que on est convenu d'appeler du nom de Richer et moi94 . Or, c' est encore au 'acte d'écrire. c' est évidemment là le que toutes les notions fournies par le éveillée par l'intermédiaire du ies par ce que on nomme proprement le vec l'hypnotisée, est la mise en jeu du , que toutes les notions relatives au n toutes les notions de la catégorie du sont pas même perçus; 3° les notions du chaud. La sensibilité profonde et le née et profonde, perte des notions du perte totale des notions relatives au cellules nerveuses motrices. Rien à mon intenant nous examinons les organes des sens centrifuge. D' après cela, il est permis de suppo sens centripète et dans le sens centrifuge. D' après c sens,comme cela arrive quelquefois. Il ne y a pas d' sens contraire. j' affirme donc à Greuz......... que so sens correspond une mémoire qui lui est corrélative et sens correspondant à la sensation vertigineuse. Je pui sens dans lequel on veut agir. Les muscles fléchisseu sens,dans quelle voie celle-ci pourrait être cherché sens de ce que il vient de lire avec tant de peine, il sens de l'extension et de l'adduction, à un plus haut sens de l'extension et toutes les tentatives que on f sens de la déviation. Il ne paraît pas s' agir ici d'un sens ,de la déviation, les extenseurs sont atteints, sens de la flexion. c' est là un point du reste qui n sens de la nécrobiose ou du £sphacèle, devraient néces sens de la représentation intérieure me 185 ma sens. De même il peut écrire et traduire ainsi très c sens, de premier ordre, - que la compression méthodique sens de son grand axe par un autre ouvrier sur un étab sens des dégénérations secondaires, étaient occupés p sens du moins que ce ne est pas la moelle qui est atte sens du mouvement)... celui-ci est donc un véritable sens. Du reste, c' est là, le plus souvent, un phénomèn sens elle comporte, trace cependant avec une grande sû sens, est il vraiment aussi difficile que quelques-un sens, est-il vraiment aussi difficile que quelques-un sens et diminue leur diamètre quelquefois de moitié; o Sens et l'Intelligence, trad. Cazelles, 1874, p. 298) sens et toutes les façons, sans provoquer la moindre sens, être décisive. Je demandai s' il ne survenait p sens eux-mêmes sont affectés à un certain degré du côt sens il joue dans la clinique de certaines formes de l sens. Il se marie, il y a trois ans, et les attaques sens inverse, c' est-à-dire en commençant par la main sens inverse, dans le mouvement de flexion, si bien qu sens l'aire de la corne antérieure. Il en résulte que sens, l'arthropathie des tabétiques constitue un genre sens, la question en litige ne pourra être résolue d' u sens latéral sont chez elle beaucoup plus rares; absenc sens les conditions fondamentales du traitement les p sens les divers accidents, éprouvés par M. X.... depuis sens longitudinal du membre, bourrelets s' effaçant p sens, même avec quelque brutalité, sans rencontrer la sens musculaire à savoir: l'image motrice45 d'articula sens musculaire. c' est là, en Somme, un nouvel argum sens musculaire dans toutes les parties qui correspon sens musculaire, dont j' ai eu soin de vous faire rec sens musculaire, enfin de la diminution ou de l'aboli sens musculaire est également portée au plus haut poi sens musculaire est parfaitement conservé dans toute sens musculaire etc.). Mais il paraît établi, néanmoi sens musculaire ferait défaut. Il est vrai que une lési sens musculaire, fournies par les mouvements de la mai sens musculaire; il apprécie bien les poids, la tempér sens musculaire. Le syndrome est, dans les deux cas, sens musculaire, lorsque il s' agit de l'hystérie. Or sens musculaire. Mais, pour ne parler que de l'anesth sens musculaire. Mais souvent, comme nous l'avons fai sens musculaire. On pourrait dire que, dans ce dernie sens musculaire ont disparu, tandis que pour d'autres, sens musculaire. Or, Messieurs, ces caractères cliniq sens musculaire peuvent être, vous le savez, absolume sens musculaire portée au plus haut point et telle qu sens musculaire. Pour se rendre compte de ce fait, il sens musculaire que il faut rapporter les phénomènes sens musculaire qui est en jeu, et ce sont les notions sens musculaire relatives aux mouvements passifs impr sens musculaire, reste en pareil cas limitée à elle-m sens musculaire " (S. Kinesthétique de Bastian),consi sens musculaire. Seuls le geste, l'attitude que nous sens musculaire sont abolies 450 sens musculaire sont complètement abolies. De telle s sens musculaire sont complètement abolies; le malade sens musculaire sont normaux. Partout ailleurs la sen sens musculaire, tandis que les doigts qui ont conser sens musculaire; tous ces phénomènes, lorsque ils se sens ne est moins justifiable que cette opinion, et l sens,nous allons trouver de ce côté des renseignemen 16 s ramollis, des corps granuleux avec ou dans en dehors, pour se diriger dans un tableau, d'autres symptômes que à mon ons cérébro-spinales, c' est que à mon es; ils se sont rétrécis dans tous les de quoi il s' agit, elles ne ont aucun te, c' est là une circonstance que le e 1 Il semble être de tradition que le r le modèle des nerfs sécréteurs en ce e sans connaissance. Il ne reprit ses net du chef de gare, il ne reprit ses r, et il plaide absolument dans le même 87 il plaide absolument dans le même ntir, rien ne est mieux établi, à mon est, quant a présent, une névrose en ce smales ou de cause traumatique, en ce particulier que elle est diffuse, en ce (le vaste externe fait exception en ce tion la plus rigoureuse du mot, en ce est en quelque sorte indirect, en ce nous sommes restés jusque ici, en ce ent pour ainsi dire du même pas, en ce de deux cas très significatifs à mon liorée dans ces derniers temps, en ce un symptôme presque spécifique, en ce du traitement, agiraient dans le même membranes muqueuses et aux organes des anesthésie sensorielle. Les organes des de ce côté du corps. Les organes des cette période somnambulique, tous les tué. Les faits qui témoignent dans ce esthésie totale avec participation des rations, en pareille circonstance, des ianesthésie complète, avec troubles des tile ne était pas seule en cause ; les exemple, elles sont conservées . Les , au moins, d' une manière durable. Les ucune anomalie et pour ce qui est des de telle sorte que l' obnubilation des r mon compte, que la participation des t notablement hyperesthésie. Tous les hermo-anesthésie complète; de plus, les toutefois moins accentués. Les autres nos assertions pour ce qui a trait aux à-dire avec participation de tous les ait évidemment amoindri dans tous les ie expérimentale parlent dans le même 347 l'omoplate; dans le Nous venons de voir comment, dans le des termes, présente cependant, à mon eutique est intervenue. c' est à mon bres, établissant sans doute, dans le ans vers les cordons médians. Dans le pre compte, et ces mouvements dans le de véritables foyers. Allongés dans le est pas tout: l'ouïe, le goût, et les sens noyaux, de nombreux myélocytes libres. Il ne y a sens oblique et presque vertical. - Le grand trochan sens on a compris à tort dans la description de l'atr sens on trouve là un caractère qui peut, dans certains sens,paraissent comme ratatinés et ne prennent plus s sens pour moi, au point de vue de la vision intérieure sens pratique de M. Gull ne a pas manqué de mettre co sens pratique des chirurgiens anglais soit attiré par sens que, à l' exemple de ceux-ci, ils exerceraient, d sens que au bout d'une heure environ et il ne sait ri sens que au bout de 20 minutes environ. Il est intér sens que celui de M. Cohnheim. Bien que nous ne ayon sens que celui de M. Cohnheim. 288 D'après ce sens,que cette proposition. Si cela est vrai, il sera, sens que elle ne reconnaît aucune lésion qui lui soit sens que elle paraît dépendre, elle aussi, d'une lési sens que elle s' irradie au-dessus du ligament de Pou sens que il avait conservé un certain degré d'excitab sens que il ne peut proférer aucune parole. j' ajoutera sens que il s' adresse surtout soit à l'état général, sens que il s' agit d'un adolescent et non pas d'un h sens que ils s' atténuent progressivement et enfin di sens, que j' ai recueillis récemment. En raison de l'â sens que les crises spontanées sont devenues extrêmem sens que on ne le retrouve pas avec les mêmes caractè sens.Quoi que il en soit, d'ailleurs, de la théorie sens situés dans la moitié gauche du corps. Ainsi, pour sens sont affectés d'une' manière correspondante aux sens sont également profondément affectés de ce même sens sont ouverts et l'on peut dire même que, si la c sens sont peu nombreux encore; mais ils me paraissent sens spéciaux a pu être observée chez cette malade pen sens spéciaux du côté opposé à la lésion encéphalique, sens spéciaux, et telle, par conséquent, que elle se sens spéciaux étaient eux-mêmes affectés, comme ils le sens spéciaux, goût, odorat, ouïe, sont notoirement a sens spéciaux ne offrent aucun changement sérieux, à sens spéciaux on constate que le goût, l'ouïe, l'odorat sens spéciaux resterait comme caractère distinctif de sens spéciaux sera, en pareil cas, reconnue quelque jou sens spéciaux sont affectés: le goût est totalement a sens spéciaux sont, eux aussi, tous affectés bien que sens spéciaux sont intacts. François, le plus jeune sens spéciaux; vous allez être convaincus, dans un in sens spéciaux (vue et odorat compris), ce phénomène qui sens.Sur les mêmes coupes, on pouvait reconnaître, im sens.Sur un lapin, chez le quel le nerf facial du côté sens transversal elle est éloignée des apophyses épin sens transversal, elle se fait, soit en dehors vers sens,un avantage incontestable: c' est, passez-moi la sens un très bel exemple de la maladie de Ménière ou sens vertical, des connexions entre les diverses part sens vertical, elle s' étend progressivement, du moins sens vertical et horizontal, se succédant sans régula sens vertical, ils occupent symétriquement les deux c sens vraiment céphaliques: l'odorat et la vue sont au 1 G.GUILLAIN, J.-M. Charcot 1825-1893 Sa vie –Son oeuvre. Masson, Paris 1955, pp. 100-104. Duchenne nacque nel 1806 a Boulogne-sur-Mer da un capitano di marina insignito della Croce della Legione d’onore napoleonica. Dopo gli studi a Parigi era tornato al paese natale da cui però, insoddisfatto della pratica medica generica, era ripartito alla volta della capitale dopo undici anni. Vedovo e con un figlio lasciato alle cure della famiglia della moglie, si dedicò totalmente al suo lavoro che svolgeva, senza alcun incarico ufficiale, nelle grandi cliniche parigine grazie alla non sempre benevolente tolleranza dei vari chef de service. In particolare si guadagnò la stima di Trousseau e, appunto di J.-M. Charcot. Per notizie biografiche più complete su Duchenne si consulti P.GUILLY, Duchenne de 2 17 Boulogne, Baillère, Paris 1936 o l’articolo di R.D. ADAMS in The Founders of Neurology one hundred and forty-six biographical sketches by eighty-eight authors.a cura di W. H AYMAKER e F.SCHILLER, Thomas, Springfield 1970. 3 Si veda ad esempio J.GASSER, Aux origines du cerveau moderne. Fayard, Paris e C.G. GOETZ ET AL. , Charcot : constructing neurology, Oxford University Press, New York 1996 Gasser tiene a sottolineare il passaggio in Duchenne dell’elettricità da semplice mezzo curativo a mezzo di esplorazione e di classificazione di patologie, di qui la possibilià di distinguere i difetti di coodinazione del movimento tipici dell’atassia tabetica dai difetti di potenza muscolare delle atrofie e, nell’ambito di queste, la possibilità di discernere quelle secondarie a paralisi da quelle primarie miogeniche. Goetz peraltro assegna senz’altro a Duchenne l’epiteto di “precursore clinico di Charcot” sottolineando quanto del materiale raccolto da Duchenne fosse destinato ad essere ordinato e organizzato in modo nosologicamente corretto da Charcot; inoltre egli pone molta enfasi nel ricordare la “seconda passione” di Duchenne: la fotografia da egli considerata il metodo per conservare una documentazione permanente dei risultati ottenuti con l’elettrizzazione. Duchenne infatti nel 1862 pubblicò il Mécanisme de la Phisionomie Humaine, un trattato sui muscoli facciali e il loro coinvolgimento nella espressione delle emozioni.(cfr infra) 4 Charcot creò infatti un laboratorio fotografico, che doveva assumere importanza cardinale nella produzione scientifica della Scuola della Salpêtrière e di cui fu direttore Londe, che nel 1893 scrive: La Photographie médicale: Application aux science médicale set Physiologiques. 5 In questo lavoro si fa uso di tavole di concordanze e di elenchi di frequenza –elaborati dall’autore - dei lemmi presenti in opere scelte di Jean Martin Charcot e Duchenne de Boulogne.Il corpus preso in esame per i due Autori è, rispettivamente, i primi tre tomi delle Œuvres Complètes :Oeuvres complètes de J.-M. Charcot. Leçons sur les maladies du systéme nerveux faites à la Salpêtrière (recueillies par Bourneville). T.I, Delahaye et Lecrosnier, Paris, 1880. Oeuvres complètes de J.-M. Charcot. Leçons sur les maladies du systéme nerveux (recueillies par Bourneville). T.II, Bureau du Progrès Médical-Delahaye et Lecrosnier, Paris,1886.Oeuvres complètes de J.-M. Charcot. Leçons sur les maladies du systéme nerveux (recueillies et publiées par MM. Babinsky, Bernard, Féré, Guinon, Marie et Gilles de La Tourette), T.III, Bureau du Progrès Médical-Delahaye et Lecrosnier, Paris,1890 e, per Duchenne De l’Electrisation Localisée Et De Son Application A La Physiologie, A La Pathologie Et A La Thérapeutique.Baillère, Paris, 1855..Tali testi sono stati redatti in formato elettronico previa scansione degli originali e loro elaborazione con software di riconoscimento carattere, nello specifico ICR Kurtzweil 4000 per il corpus di Charcot e OmniPage Pro 9 per Duchenne de Boulogne. Il software linguistico-computazionale adoperato è la versione 4.2 di INTEX, processore integrato per testi di grande mole in lingua francese, prodotto dal LADL dell'Università di Parigi che si compone di diversi dizionari e grammatiche rappresentate con il sistema dei trasduttori a stati finiti, oltre a software proprietario per la gestione del sistema dei riferimenti in uso presso il Laboratorio di epistemologia informatica del Seminario di Storia della Scienza dell’Università di Bari. In generale, tale metodologia di approccio allo studio storico dei testi scientifici è l’espressione di un vasto progetto di ricerca del Seminario di Storia della Scienza, volto appunto a valutare l’apporto di tecniche di linguistica computazionale nella caratterizzazione di cifre stilistiche e di pensiero originali negli autori oggetto di studio o l’emergenza di set di lemmi che possano essere validati come espressione della nascita di specialità scientifiche o, ancora, il trasporto di lemmi da un campo linguistico non scientifico ad un campo tecnico con l’acquisizione di valenze semantiche differenti, originali, specialistiche. 6 Nel Rapport fait à la Société de Biologie sur la metalloscopie du dr Burq, au nom d’une commission composée de MM. Charcot, Luys et Dumontpailler, Rapporteur.In Union Médical(3°serie, 1877) la commissione accerta la possibilità di curare paralisi e anestesie mediante l’applicazione di metalli sulle parti affette delle malate. Su questo argomento, M. GAUCHET e G. SWAIN Le vrai Charcot. Les chemins imprévus de l’incoscient. Calman Lévy, Paris 1997, pp105 e segg. 77 Ad esempio J. LEDOUX, Il cervello emotivo. Baldini e Castoldi, Milano 1999, per l’uso che Darwin nel suo Expression of the emotion in Man and Animals (1872) fa dal lavoro di Duchenne, argomenti già trattati in D. STILLINGS, "Darwin and Duchenne." In Med Instrum 9, n. 1 1975, p.37 e in R. A. CUTHBERTSON, "Duchenne de Boulogne and human facial expression." in Clin Exp Neurol n.21 1985,pp 55-67. Ancora, nella mostra che si è tenuta all’ Ecole nationale superieure des Beaux-arts, a Parigi nel Marzo e Aprile del 1999, Duchenne è ricordato come “un grand médecin et un grand photographe”, imventore di una “grammatica delle emozioni”: «L’originalité de Duchenne réside dans l’utilisation de cette nouvelle technique qu’est la photographie, à la fois pour fixer l’expérience scientifique, mais aussi pour servir l’art et la pédagogie. Duchenne utilise la photographie pour illustrer ses expérimentations. Il électrise les principaux muscles de la face pour redéfinir leur combinaison dans l’expression de la physionomie. Il propose une " orthographe " des émotions où chaque muscle est le signifiant d’une expression ou d’une passion et établit une taxinomie : l’attention, la réflexion, l’agression. Ces expériences sont menées à la Salpétrière dans le service du professeur Charcot. Cet hôpital est un lieu bien connu, au XIXe siècle, pour la production d’images des maladies du système nerveux, musculaires ou mentales.» 8 La seconda edizione è del 1861 e una terza, arrichita in immagini e testo fu pubblicata nel 1872. In questo articolo si fa riferimento alla edizione del 1855. 18 9 Non solo dei muscoli e dei nervi, anche se su questi Duchenne porterà in maniera particolare la sua attenzione, ma anche della pelle o degli organi genitali, della vescica, del faringe e larige e degli organi di senso. 10 Lo stesso Duchenne, dopo aver descritto le proprietà che devono possedere tali apparecchi al fine di realizzare la faradizzazione localizzata e aver compiuto una disamina degli apparecchi faradici correntemente in uso, propone due strumenti di propria concezione e costruzione, uno volta-faradico e uno magneto-faradico. Cfr.De l’Electrisation Localisée pp.127-168. 11 H. PÉQUIGNOT. Médecine et éléctricité.In AA.VV. l’électricité dans l’histoire. Problèmes et methodes. Acte du colloque de l’association piur l’histoire de l’électricité en France, Presse universitaire de France, Paris 1985 ,pp.126127 12 «Prénons le livre du Duchenne de Boulogne,[…], c’est une lecture facile et agréable encore aujourd’hui, instructive; mais probablement ce qui en fait l’interêt aujourd’hui n’est pas le but que poursuivait Duchenne de Boulogne et qu’annonçait son titre. Personne n’irait y chercher un traité de therapeutique. Par contre, si l’on supprimait tout ce qui nous paraît actuellement super-structure électrique fastidieuse, on en ferait une remarquable série de petite clinique neurologique.» Ibidem, il corsivo è mio. 13 «L’application de l’électricité de tension, de frottement, purrait être appelée électrisation statique, et celle de l’électricité de contact conserverait le nom de galvanisation. Mais, sous cette denière dénomination, on a jusque’à présent désigné indifféremment, dans la protique médicale, l’emploi de l’électricité de contact et de l’électricité d’induction.[…]Puisqu’il est nécessaire de créer un mot qui désigne exactement l’électricité d’induction ou son application, n’est il pas permis de le tirer du nom du savnt qui a découvert cette espèce d’électricité? Ansi, de même que Galvani a laissé son nom à lélectricité de contact, de même devrit-on, selon moi, donner à l’électricité d’induction le nom de faraday. En conséquence, sette électricité serait appelée faradisme, les appareil qui la produisent appareils faradiques, et son application serait désignée par le mot faradisation.Cette dénomination me parait d’autant plus heureuse, qu’elle établit une distinction bien tranchée entre l’électricité d’induction et l’électricité de contact, en même temps qu’elle consacre le nom d’un savant à qui la médecine doit une découverte bien plus précieuse pour la thérapeutique que celle de Galvani» DUCHENNE, cit. p.26 Inoltre si noti in questa citazione come il “savant” proponga appunto la creazione di nuove parole a indicare nuovi concetti, nuovi strumenti, nuove discipline. Cfr nota 5. 14 Si veda su questa questione per la parte a cavallo tra settecento e ottecento W. BERNARDI, I fluidi della vita. Alle origini della controversia sull’elettricità animale..Olschki, Firenze 1992. Una rassegna delle problematiche più propriamente fisiologiche e cliniche si trova in E. CLARKE & L.S. JACYNA Nineteenth-Century Origins of Neuroscientific Concepts.University of California Press, Berkeley 1987. Un altro classico lavoro sulla storia dell’elettrofiosiologia è quello di A.M. BRAZIER A history of Neurophysiology in the 17th and 18th centuries: from concept to experiment.Raven Press, New York 1984 e il suo seguito A history of Neurophysiology in 19th centurie. Raven Press, New York ,1988. Per i rapporti con la medicina si veda inoltre M. ROWBOTTOM, Electricity and medicine: history of their interaction.San Francisco Press, San Francisco 1984. 15 «Diriger et limiter la puissance électrique dans les organes, c’est ouvrir à l’observation un champ inexploré. La localisation de cette puissance permet, en effet, d’étudier certaines propriétés physiologiques des organes, ainsi que leurs perturbaitions pathologiques. Elle a été l’idée mère des recherches que je poursuis depuis une dizaine d’années. L’agent électrique et l’influx nerveux, ai-je pensé, sans être identiques, ont entre eux une grande analogie; cependent la volonté ne possède pas au même defgré que l’électrisation localisée le pouvoir de limiter la force nerveuse dans chaque organe.» Duchenne,op.cit p.V Il corsivo è mio 16 E. CLARKE & L.S. JACYNA, cit. pag 195 17 Ad esempio è W. RIESE, nella sua History of Neurology,MD, New York 1959,pp.41 e segg., a far notare come dall’Aristotele del Movimenti degli animali, passando per Stahl e Soemmering, giungendo fino a H. Jackson, il movimento è ciò che caratterizza l’animato rispetto all’inanimato, ciò che caratterizza la funzione nervosa. 18 «Les contractions musculaires, si elles étaiemt isolées et indépendantes les unes des autres ne manqueraient pas de produire souvent des accidents ou des difformités: c’est ce que je démontrerai par l’expérimentation électro-musculaire. Il n’en est pas ainsi dans l’état physiologique; les actions des muscles sont synergiques, et ce n’est qu’en m’aidant de la pathologie électro-musculaie, qui a servi en même temps de contrôle à l’électro-physiologie, que j’ai pu éudier la part de chaque muscle dans les actions musculaires synergiqueset dans les attitudes normales qui en résultent.» Duchenne,.cit.p. VII 19 «De ce fait scientifique tout à fait nouveau décolule la non-identité du fluide nerveux et de l’agent électrique. J’ai également été conduit à admettre que les mouvements volontaires ont lieu en vertu d’une propriété inconnue jusqu’à ce jour, propriété que j’appelle conscience musculaire et qui se perd dans certaines conditions pathologiques.» Duchenne.cit.p. VIII 20 «L’irritabilité n’est pas nécessaire à la motilitè: tel est le titre d’un mémoire adressé par moi à l’Academie des sciences en 1846, et sur lequel j’attends encore un jugement. Si l’on se rappelle les grandes et savantes discussions soulevées par l’irriabilité hallerienne qu’on a crue jusq’à présent inséparable de la vie, la proposition écrite en tête de cet article doit exciter l’incredulité» Duchenne,cit. p 402 21 Questo carattere di paralisi “dissociata” del radiale ha ancora valore diagnostico differenziale per le nevriti saturnine del braccio e se ne attribuisce il beneficio d’inventario appunto a Duchenne(cfr la voce Polinevrite saturnina a cura di 19 C. AMBROSETTO nel III tomo delle Malatte del Sistema Nervoso del Trattato Italiano di Medicina Interna di P. Introzzi, USES, Firenze 1974. 22 Duchenne fu il primo a notare la scomparsa dell’eccitabilità faradica dei muscoli antibrachiali nell’intossicazione da piombo. Essa è naturalmente dovuta alla degenerazione periassile delle fibre nervose provocata dal tossico che comporta una degenerazione della mielina in segmenti interanulari e la proliferazione di cellule di Schwann. Il processo può peraltro diventare di axonotmesi. Furono poi Erb e Remak a completare l’osservazione, notando che gli stessi muscoli permangono eccitabili alla corrente galvanica, realizzando così il quadro di una reazione degenerativa tipica. 23 Una interessante variante di questa esperienza è la seguente:« on se fait serrer la main par le malade, puis on lui bande les yeux, on lui commandant de lâcher la main. Quand il croit avoir relâche ses muscles, ont sent cependant que sa main serre toujours, et ne lâche prise que lorsq’on permet de voir ce qu’il fait». DUCHENNE, cit. p 413 24 Si ricordi il proclama di Duchenne nella prefazione dell’opera: la possibilità di dirigere le correnti faradiche dei propri strumenti , con l’intensità e la localizzazione, superficiale e profonda… 25 «I. Il paraît exister un sens qui siège dans le muscle et qui sert à l'accomplissement de la contraction musculaire volontaire; c'est lui qui, sans doute, excité par le cerveau et réagissant à son tour sur cet organe, l'éclaire , pour ainsi dire, sur le choix des muscles dont il doit provoquer la contraction. Je propose de l'appeler conscience musculaire. II. Il ne faute pas confondre la conscience musculaire qui, dans l'acte des mouvements volontaires, semble précéder et déterminer la contraction, avec la sensation qui donne le sentiment de la pesanteur , de la résistance , etc., et qui a été appelée sens musculaire par Ch. Bell, et plus justement par M. Gerdy sensation d'activité musculaire. Cette dernière est le résultat ou le produit de la contraction musculaire. On doit distinguer aussi la contraction musculaire, de la sensibilité musculaire générale, sensibilité caractérisée par la douleur qui résulte d'une cause externe, l'excitation électro-cutanée la pression, la contusion, etc, III. La conscience musculaire peut exister indépendamment de la sensation d'activité musculaire. V. Elle est nécessaire à la contraction musculaire volontaire et à la cessation de cette contraction. Cependant, le sens de la vue est l'auxiliaire de la conscience musculaire qu'il peut suppléer. V. La perte simultanée de la conscience musculaire et du sens de la vue produit nécessairement la paralysie des mouvements volontaires.» DUCHENNE, cit , p 414. 26 C.S. SHERRINGTON, The Integrative Action of the Nervous System, Yale unversity press, New haven, 1906. Citato in S. FINGER The origin of neuroscience, Oxford Univeristy Press, New York 1994. 27 H.C. BASTIAN, On The Muscular sense and the physiology of thinking. In BMJ,1,London 1869, pp.394-396 28 DAVID FERRIER nel suo Functions of the Brain del 1886 è risoluto invece nel dichiarare che l’esistenza del cosiddetto senso muscolare non conferisce motilità al membro e che le due proprietà sono assolutamente indipendenti nel senso che una perdita della motilità non si accompagna necessariamente a perdita del senso muscolare e viceversa. 29 J. AND C. BELL .The anatomy 1829 30 A.L FOVILLE ,Encéphale 1831 pp 202-205. 31 M. HALL On the reflex function 1833 p 163 32 CLARKE E. & JACYNA L.S, cit, p.116 33 Briquet è l’autore di un ponderoso trattato sull’isteria (P.BRIQUET. Traité clinique et thérapeutique de l'hystérie. Paris: J.-B. Baillière, 1859) che Charcot stesso chiama «le grande ouvrage de M. Briquet» 34 Nella lezione introduttiva allo studio della localizzazione delle patologie spinali, Charcot riconosceva(siamo nel 1876) “que, malgré tous les efforts, il existe encore à l’heure qu’il est, un nombre considérable d’états pathologiques ayant évidemment pour siège le système nerveux, qui ne laissent sur le cadavre aucune trace matérielle appréciable, ou ne s’y révèlent tout au plus que par des lésions minimes, sans caractère déterminé, incapables en tous cas de rendre compte des principaux faits du drame morbide. Tels sont, par exemple, le tétanos et la rage. L’antique groupe des névroses, bien qu’il ait été sérieusement entamé sur plusieurs points, est là, toujours présent, à peu près inaccesible à l’anatomo-pathologiste. L’épilepsie vraie, la paralysie agitante, l’hystérie même la plus invétérée, s’offrent encore à nous comme autant de sphinx qui défient l’anatomie la plus pénétrante” , O.C. I, p.173, il corsivo è mio. 35 «Une seule objection pourrait, si elle était fondée, invalider ces faits et les expériences qui vont suivre; je dois donc la prévanir. Om pourrait craindre, ene effet, que les sujets de ces observations aient simulé l’anesthésie. Pour répondre à cette objection, je dirai que mje me suis tenu en garde contre cette cause dì’erreur, et que, avant d’admettre la vérité des phénomènes qu’ils accusaient, je n’ai jamais négligé de faire subir aux malades l’épreuve de l’excotation électrocutanée ou musculaire, épreuve qu0on rend au besoin plus sensible que celle du feu.[…] Quant aux illusions aux quelles j’aurais pu me laisser entrîner, j’espère avoir offert toutes les garanties possibles en expérimentant publiquementet en présence de savants confrères dont le nom seul est une autorité.» DUCHENNE, cit, p411. 36 Così era chiamato - non senza qualche acrimonia – Charcot all’apice della sua carriera. 37 «spesso la malata ha perduto, a causa di nuovi attacchi, cosa aveva guadagnato il giorno precedente, per cui mi è stato possibile ripetere ogni giorno queste esperienze» DUCHENNE, cit, p 421 38 G. MELOTTI , Nuove lezioni sulle malattie del sistema nervoso ed in modo particolare sull’isterismo nell’uomo.fatte alla Salpêtrière negli anni scolastici 1884-1885 e 1885-1886, raccolte col consenso dell’autore dal Dr Giulio Menotti, Vallardi, Milano 1887. 20 39 «J'ai été conduit à admettre, avec bon nombre d'auteurs, que les représentations motrices qui précèdent nécessairement l'accomplissement d'un mouvement volontaire, s'effectuent dans les centres moteurs corticaux où elles trouvent leur substratum organique, et plus précisément, dans les cellules nerveuses motrices de ces centres. Elles seraient principalement constituées par le « sentiment d'innervation », de « décharge nerveuse » comme on l'appelle encore et auraient, je le répète, une origine centrale. Les notions fournies par ce qu'on nomme propriement le sens musculaire » (S. Kinesthétique de Bastian),consisteraient au contraire en des impressions venant de la périphérie, à savoir, de la peau, des muscles, des aponévroses, des tendons, des capsules articulaires » CHARCOT, cit, III, 463 40 H. MAUDSLEY ,The Physiology of Mind , MacMillan & Co. London, 1876. 41 «I do not go then farther when i declare the following proposition to be established in mental science: a)When a thought occurs in the mind then necessarly occurs a correlative change in the gray matter of the brain;... b)This change consists in a movement(corsivo nel testo) of some kind,which, in our present defect of knowdlege, everyone may concern of as he please[...] c)The movement takes time[…] d)It requires a regular supply of properly constituted blood. e)It is arrested or prevented by an interruption of nerve, or by slight modifications of its structure, as by section of or a pressure on a nerve, or by compression of the brain. f)The movements are impeded and finally prevented by the exhaustion produced by frequent or prolonged exercise without due interval of rest.», H. MAUDSLEY, cit., p.85. 42 «I proceed next to indicate the different ways in which observation shows the ENERGY of an idea may be DISCHARGED: a)The reflex action or reaction of an ideational nerve current is downwards upon the motor centres and thus give rise to what has been called ideomotor(corsivo nel testo) movement [...]In the fenomena of electro-biology of hypnotism,the mind of patient is possessed with the ideas which the operator suggests, so that his body becomes an automatic machine,set in motion by them. b)The ideational nerve current may operate downwards not only upon the motor nuclei,but also upon the sensory ganglia». H. MAUDSLEY, cit., pp.287-291. 43 «The excitement of the parts may be very slight; it may not go (to) the lenght of perceptibly affecting the muscles, but in the brain and communicating nerves it still passes the same rounds, however infeebled in degree[...]The tendency of the idea of an action to produce the fact,showes that the idea is already the fact in a weaker form» A. BAIN ,The sense and the intellect , Longmans, Green & Co. London 1868 , pp.339-340. 44 «Between an involuntary movement of the leg and a voluntary one, the difference is that whereas the involuntary one occurs without previous cosciouness of the movement to be made, the voluntary one occurs only after it has been represented in consciouness; and as the representation of it is nothing else than a weak form of the phisical state accompanying the movement,it is nothing else than a nascent excitation of the nerves concerned, preceiding thir actual excitation» H. SPENCER, The principles of psychology ,Williams and Nogate, London 3 ed. 1881, p.497. 45 «In calling up an idea,therefore, we are in reality making, in a more or less suppressed manner, the movement with which the ideas are respectively associated in organic cohesion[...]the excitation of the motor centres, not sufficient to diffuse in actual movement, expends its force internally along the lines of organic cohesion , and the various factors which have become coherent with any particular movement rise in the consciousness», D. FERRIER , Functions of the brain , Smith, Elden & Co., London, 1886, p.462 46 «Au debut d'un Mouvement Volontaire que nous avons déjà souvent exécuté, nous le commençons avec certain qualités prédeterminées qui lui sont données presque instinctivement[...]cette expérience préalable me permet d'évoquer une conception du Mouvement nécessaire qui, bien qu'elle puisse etre réalisèe fort indistinctement par la Coscience, me permet, en quelque sort, de donner à l'acte Volitionnel les qualités nécessaires.Cette faculté, en partie instinctive, en partie le résultat de l'éducation individuelle, a donné lieu à beaocoup d'erreurs[...]Quelques-uns font appel, avec une gravité vague, à l'intervention de ce qu'ils nomment intuition motrices-voulant désigner par là quelques chose appartenant aux Centres Moteurs, sur le point d'etre mis en activité, ou ayant son origine en eux», H.C. BASTIAN, cit. p.173. 47 "Le Substratum Cérébral de l'Esprit ne comprend donc en aucune manière les processus qui ont lieu dans les Centres Moteurs du Cerveau. En autres termes, on ne peut plus regarder légitimement les opérations mentales comme étant, en partie, immédiatement dues à l'activité des Centre Moteurs."Ibidem, p.210. 48 L .ROSTAN, «Esposizione dei principi dell’organicismo preceduta da riflessioni sopra il non credere alla medicina». In Corso di medicina clinica in cui sono esposti i principi della medicina organica, Napoli ,1946. I ed.italiana sulla 2 originale, p.58 . L’originale è una tesi per il concorso per la cattedra di medicina clinica alla Facoltà di Parigi presentata l’11 Giugno 1831. 49 Per quanto sia impresa storicamente irta di rischi, l’individuazione di “scoperte” o “precorrimenti”, non posso esimermi dal notare come, mentre il senso di innervazione muscolare, inteso come pre-eccitazione dei centri corticali motori, non abbia avuto gran seguito nell’interpretazione dei disturbi isterici o delle “sindromi da conversione” come attualmente è definita tale patologia, nella interpretazione della fisiologia del movimento, attualmente si ritiene che: «le aree corticali premotorie preparano i sistemi motori all’esecuzione del movimento[…]le lesioni della corteccia premotoria, dell’area motrice supplementare e delle aree parietali psteriori interferiscono con la capacità di eseguire 21 movimenti finalizzati[…]il ruolo dell’area motrice supplementare nella programmazione piuttosto che nell’esecuzione di complesse sequenze di movimenti è stato scoperto da per roland e coll.[…]I neuroni dell’area premotoria laterale cominciano a scaricare circa 800 millisecondi prima dell’inizio del movimento volontario.» C. GHEZ Il movimento volontario in E.R. KANDEL, J.H.SCWARTZ, T.M. JESSEL, Principi di Neuroscienze 2° ed. Ambrosiana, Milano 1998. 50 Autori francofoni propongono questa immagine di uno Charcot, che sul finire della sua carriera, avrebbe intuito l’importanza dei fatti psicodinamici, nella etiopatogenesi e nella spiegazione dinamica dei disturbi isterici. In particolare si veda A.LELLOUCH, "Une étonnante trajectoire professionnelle ou l'itinéraire épistémologique de J.M. Charcot." In Maladie et maladies: Histoire et conceptualisation / Danielle Gourevitch (ed.), 397-417. Genève: Dros, 1992 e GAUCHET, MARCEL, G LADYS SWAIN, JACQUES GASSER, AND ALAIN CHEVRIER. Le vrai Charcot: Les chemins imprévus de l'inconscient. Suivi de deux essais de Jacques Gasser et Alain Chevrier. Paris: Calmann-Lévy, 1997. Non è questo il luogo per dibattere la validità di tale lettura degli ultimi anni dell’attività di Charcot, sta di fatto che forse è importante distinguere, in relazione alla patogenesi delle “nevrosi”, una semantica freudiana, da una semantica dalla scuola anatomo-clinica di Parigi. In questa seconda accezione, le nevrosi, affezioni del sistema nervoso di cui non si conosce la sede e la patogenesi della lesione, spesso riconoscono una causa psichica o «une étiologie morale», e non solo con Charcot, ma già con i suoi maestri: «le reproche fait aux organiciens, de ne pas tenir compte de l’influence du moral sur le psychique, est aussi peu fondé que malveillant». Piorry, P.A., La médecine du bon sens, Paris, 1867, II ed, p.320. Voglio cioè sostenere che in Charcot, come in tutta la scuola anatomo-clinica, non si è mai negata una responsabilità a fatti traumatici psichici nella genesi delle “nevrosi”, tutt’altro, questo è un topos delle elencazioni di cause che fanno da introduzione alla descrizione dei casi clinici, insieme al freddo, all’umidità, e alla tisi…Ma è difficile individuare nelle opere di Charcot, anche nelle ultime, una conversione allo psichismo nel senso di un nuovo convincimento che la patologia, il meccanismo fisiopatologico fosse spiegabile in termini differenti da una lesione organica di strutture anatomiche. 51 S. FREUD. Autobiography, cit in G.ZILBORG E G.W.HENRY , Storia della Psichiatria, Feltrinelli, Milano 1973, p333. 22