I lavori in corso Ias n. 11 di Alfonso Lucarelli DI COSA PARLIAMO? LE REGOLE DI RILEVAZIONE Può accadere – anzi, è frequente che accada – che l’inizio e il completamento di un lavoro su ordinazione ricadano in esercizi differenti. Il principio di base è quello per cui, in tali casi, i ricavi e i costi vanno imputati agli esercizi nei quali il lavoro è svolto. Lo Ias 11, oltre a dare tale indirizzo, fornisce le indicazioni pratiche per la sua applicazione. COSTI E RICAVI DI COMMESSA DIFFERENZE CON I PCN ATTENZIONE: Per una completa trattazione del tema dei lavori su ordinazione occorre considerare anche quanto prescritto dai documenti interpretativi IFRIC 12 (“Accordi per servizi in concessione”) e IFRIC 15 (“Accordi per la costruzione di immobili”). DI COSA PARLIAMO? LE REGOLE DI RILEVAZIONE COSTI E RICAVI DI COMMESSA DIFFERENZE CON I PCN Della contabilizzazione, nel bilancio dell’appaltatore, dei lavori su ordinazione, vale a dire dei contratti stipulati specificamente per la costruzione di un bene o di una combinazione di beni strettamente connessi o interdipendenti per ciò che riguarda la loro progettazione, tecnologia e funzione o la loro destinazione o utilizzazione finale ATTENZIONE: Distinguere un lavoro su ordinazione da una vendita è fondamentale, dal momento che sono differenti le regole che si applicano nei due casi per la rilevazione di ricavi e costi Il lavoro su ordinazione da contabilizzare unitariamente si svincola, talvolta, dal singolo contratto. Si possono, infatti, avere: •commesse singole per la costruzione di diversi beni, ognuno dei quali va contabilizzato come un distinto lavoro su ordinazione (segmenting) •più commesse, per la costruzione di uno o più beni, che vanno contabilizzate come un singolo lavoro su ordinazione (combining) Si deve procedere a segmentare la singola commessa quando contemporaneamente: a) sono state presentate offerte distinte per ciascun bene b) ogni bene è stato oggetto di negoziazione distinta e l’appaltatore e il committente potevano accettare o rifiutare la relativa parte della commessa c) i costi e i ricavi di ciascun bene si possono identificare. Si devono combinare più commesse quando contemporaneamente: a) il gruppo di commesse è negoziato come un unico pacchetto b) le commesse sono così strettamente connesse che fanno parte, di fatto, di un progetto singolo con un margine di profitto globale c) le commesse sono realizzate simultaneamente o in sequenza continua. Tenendo sempre presente il principio cardine per cui ricavi e costi correlati vanno imputati allo stesso periodo: •i ricavi da lavori su ordinazione si rilevano in base allo stato di completamento della commessa (Ias 11) •I ricavi di vendita si rilevano quando rischi e benefici connessi alla proprietà dei beni sono stati trasferiti all’acquirente (Ias 18) Emblematico, nel tracciare tale linea di confine, è l’Ifric 15 che chiarisce il trattamento contabile degli accordi per la costruzione di immobili (che coinvolgono le società costruttrici), affermando che l’attività rientra fra i lavori su ordinazione “quando l’acquirente è in grado di specificare i principali elementi strutturali della progettazione degli immobili prima dell’inizio della costruzione e/o di specificare le principali modifiche strutturali una volta che la costruzione è in corso (sia che egli eserciti o meno questa capacità)” . Altrimenti è vendita di beni (o prestazione di servizi, ma in questo caso l’imputazione dei ricavi ha regole analoghe a quelle delle commesse). DI COSA PARLIAMO? Due le regole da ricordare LE REGOLE DI RILEVAZIONE 1) La rilevazione dei costi e dei ricavi di commessa dipende dalla possibilità di stimare con attendibilità il risultato del contratto •stima possibile: rilevazione dei ricavi sulla base dello stato di avanzamento •stima non possibile: rilevazione dei ricavi nel limite dei costi sostenuti e recuperabili. COSTI E RICAVI DI COMMESSA 2) Eventuali perdite attese di commessa vanno rilevate subito come costo. DIFFERENZE CON I PCN La valutazione circa la possibilità di stimare attendibilmente il risultato del lavoro su ordinazione richiede la verifica di parametri diversi, a seconda che la commessa sia a “prezzo determinato” (il compenso è già fissato e può essere soggetto a revisioni) o a “margine garantito” (il compenso è pari al totale dei costi sostenuti più un margine di guadagno). Prezzo determinato: occorre che a) i ricavi totali della commessa possono essere determinati con attendibilità b) è probabile che i benefici economici derivanti dalla commessa affluiranno alla società c) sia i costi di commessa necessari per completare la commessa stessa sia lo stato di avanzamento alla data di riferimento del bilancio possono essere misurati con attendibilità d) i costi di commessa attribuibili alla commessa possono essere chiaramente identificati e determinati con attendibilità. Margine garantito: occorre che a) è probabile che i benefici economici derivanti dalla commessa affluiranno alla società b) i costi di commessa attribuibili alla commessa, che siano o no specificamente rimborsabili, possono essere chiaramente identificati e determinati con attendibilità. Lo stato di avanzamento di una commessa può essere determinato in vari modi: a) rapporto fra i costi sostenuti fino alla data di riferimento e costi totali stimati (in tal caso, al numeratore non vanno considerati tutti i costi sostenuti alla data x ma solo quelli riferibili al lavoro svolto fino alla data x) b) valutazioni del lavoro svolto c) completamento di una quantità fisica del lavoro. A seconda della natura della commessa, può essere utilizzato il metodo che meglio ne misura lo stato di avanzamento. Si registra una perdita attesa quando è probabile che i costi totali di commessa supereranno i ricavi totali. La perdita attesa va determinata a prescindere dallo stato di avanzamento della commessa. Anche se il lavoro non è ancora cominciato. DI COSA PARLIAMO? LE REGOLE DI RILEVAZIONE COSTI E RICAVI DI COMMESSA DIFFERENZE CON I PCN I ricavi di commessa comprendono: •i corrispettivi pattuiti •gli altri ricavi derivanti da varianti, revisioni prezzi e incentivi, rilevabili se e quando il loro conseguimento è probabile (probabile è l’accettazione del committente o il raggiungimento degli obiettivi) e il loro ammontare è valutabile con attendibilità . I costi di commessa comprendono: •i costi specifici (ridotti da eventuali ricavi non inclusi fra quelli di commessa – ad esempio, vendita di materiali o di macchinari al termine della commessa) •i costi generali imputabili alla commessa •qualunque altro costo che può essere specificatamente addebitato al committente sulla base delle clausole contrattuali imputabili al lavoro fra la data di stipulazione del contratto e quella di completamento della commessa . Non entrano nella commessa: •i costi generali amministrativi e quelli di ricerca e sviluppo, a meno che il contratto non ne preveda il rimborso dal committente •i costi di vendita •gli ammortamenti di impianti e macchinari non utilizzati nel lavoro su ordinazione. Rientrano fra i costi di commessa anche quelli sostenuti, prima della stipulazione del contratto, per assicurarsi il lavoro, se •sono identificabili e determinabili con attendibilità •è probabile che la commessa sarà ottenuta •non sono stati già rilevati come costo nell’esercizio di sostenimento DI COSA PARLIAMO? Metodo di rilevazione LE REGOLE DI RILEVAZIONE Rappresentazione in bilancio COSTI E RICAVI DI COMMESSA DIFFERENZE CON I PCN Costi per l’acquisizione della commessa Lo Ias 11 si allontana dal metodo dello stato di avanzamento solo nell’ipotesi in cui non sia possibile stimare in maniera attendibile il risultato della commessa. In base al principio contabile nazionale n. 23, invece, il criterio della commessa completata (rilevazione dei componenti positivi nel limite dei costi) è comunque accettabile purché, in considerazione degli effetti distorsivi sui risultati dell’esercizio, l’impresa evidenzi nella nota integrativa i ricavi, i costi e gli effetti sul risultato d’esercizio e sul patrimonio netto che si sarebbero avuti se l’azienda avesse adottato il criterio della percentuale di completamento. Metodo della commessa completata che, quindi, può trovare ampia applicazione nel caso di commesse a breve termine, nell’ambito delle quali il rinvio degli utili al completamento del lavoro non produce, verosimilmente, alcun effetto distorsivo. Lo Ias 11 non prevede l’iscrizione di rimanenze. La possibilità di misurare attendibilmente il risultato della commessa permette la rilevazione diretta dei ricavi. Ricavi rilevabili, in base al principio contabile nazionale n. 23, solo quando le opere sono ultimate e consegnate. Consegna che comporta il verificarsi delle seguenti condizioni: •la costruzione del bene è stata completata e il bene accettato dal committente •i collaudi sono stati effettuati con esito positivo •eventuali costi da sostenere dopo il completamento sono di entità non significativa e sono comunque stanziati •gli eventuali effetti relativi a situazioni d’incertezza connessi alla commessa, ancora presenti nonostante la costruzione sia stata completata, possono essere stimati con ragionevolezza ed è possibile effettuare per essi appropriati stanziamenti. Per i principi contabili nazionali, i costi per l’acquisizione della commessa, inclusi quelli relativi alla partecipazione a gare, vanno solitamente addebitati al conto economico dell’esercizio in cui sono sostenuti. Possono, tuttavia, se recuperabili attraverso il margine di commessa, essere inclusi fra i costi pre-operativi e differiti, se l’assegnazione della commessa avviene nello stesso esercizio di sostenimento oppure tra la data di chiusura dell’esercizio e quella di preparazione del bilancio. Il differimento è, comunque, ammesso quando l’assegnazione della commessa è ragionevolmente certa alla data della preparazione del bilancio. Se l’azienda adotta il metodo della percentuale di completamento, i costi preoperativi si iscrivono, di norma, fra le “Altre immobilizzazioni Immateriali e si ammortizzano negli esercizi successivi, in funzione dell’avanzamento dei lavori. I lavori in corso FINE di Alfonso Lucarelli