Cinematica – seconda parte Moto nello spazio e nel piano La velocità nel piano L’accelerazione nel piano Moto circolare Moto circolare uniforme Moto circolare uniformemente accelerato Notazione vettoriale del moto circolare Moto parabolico Moto parabolico (2) Moto parabolico (3) Moto parabolico (4) Moto nel piano del punto P Coordinate cartesiane La posizione del punto P e’ individuata dalle coordinate del punto P rispetto una terna di assi cartesiani , legate al raggio r r r r vettore r r = x( t )u x + y (t )u y (nel piano) coordinate polari :polo O determina r un asse per O determina θ x(t ) = r (t ) cos(θ (t )) y (t ) = r (t ) sin(θ (t )) Θ(t) r= x 2 + y 2 tan(θ ) = y x Variazione della posizione r r (t ) r ∆s ∆r r r (t + ∆t ) ∆s r ∆r arco corda al limite, per ? tà0, corda e arco coincidono lim ∆r = lim ∆s ∆t → 0 ∆ t →0 r dr da informazione sullo spostamento. In modulo per tempi infinitesimi dr = ds 1 La velocità nel piano: Derivata di un vettore : limite del rapporto tra il vettore differenza dei vettori posizione negli istanti t e t+∆t e l’intervallo di tempo stesso r ∆∆rr Θ(t) r r ∆r − > // uT r r ∆r ds r v = lim = uT ∆t → 0 ∆t dt r uT è il versore tangente alla traiettoria nel punto dove si calcola la derivata . La velocità è sempre tangente alla traiettoria e ha modulo Coordinate curvilinee cinematica 2 dim r r dr ds r v = = uT dt dt v= ds dt Rappresentazione che mostra come la velocita’ e’ sempre tangente alla traiettoria 3 Velocita’ in Coordinate cartesiane La posizione del punto viene determinata dal vettore posizione in funzione del tempo in un dato sistema di riferimento: r r puo’ essere decomposto r ( t ) = x ( t )uˆ + y ( t ) uˆ + z ( t ) uˆ r (t) x y z Ricordiamo la definizione di velocita’ , di rapporto incrementale e di derivata, di derivata di un prodotto e di derivata di una somma si ha che versori degli assi sono vettori fissi e quindi non variano nel tempo, e x(t) , y(t) , z(t) sono funzioni scalari. Chiamiamo v x(t) , v y (t), v z(t) le relative derivate; esse sono le velocita’ scalari nelle tre direzioni. Nel piano si hanno solo due componenti. r r dr dx r dy r r r v= = ux + u y = vxux + v yuy dt dt dt vx = dx dt vy = dy dt v= vx2 + v 2y 2 La velocità nel piano r r dr ds r v= = uT dt dt Coordinate curvilinee Coordinate cartesiane Rappresentazione che mostra come la velocita’ e’ sempre tangente alla traiettoria r dx r dy r r dr r r v = = ux + u y = v xu x + v yu y dt dt dt dx dy v = vx2 + v 2y vx = vy = dt dt Versore di r Coordinate polari rispetto polo o vθ r r r du r dr d (r u r ) dr r v = = = ur + r r dt dt dt dt dr r dθ r r r = ur + r uθ = vr ur + vθ uθ dt dt Derivata di un versore : e’ un vettore diretto perpendicolarmente al versore stesso. Il suo modulo dipende dalla variazione della direzione del versore stesso velocità radiale dr velocità trasversa vr = vθ parallela a r dt al raggio r vr cinematica 2 dim =r Dipendono entrambe dal polo O scelto perche’ vr e’ la componente della velocita’ parallela al vettore OP........ dθ dt 5 L’accelerazione nel piano Consideriamo una traiettoria curvilinea nel piano: la velocita’ ha sempre direzione tangente alla traiettoria. Variazioni della velocita’ si ha anche soltanto per un cambiamento di direzione della velocita’ perche’ la traiettoria e’ curva. E questa variazione, dovuta a una variazione di direzione e’ detta accelerazione normale alla traiettoria. Vediamo che inoltre la variazione della velocita’ e’ tanto piu’ grande tanto piu’ la traiettoria curva Vogliamo trovare un’espressione che lega quantitativamente le caratteristiche della traiettoria e la accelerazione normale alla traiettoria 3 L’accelerazione nel piano componenti cartesiane r r dv dv x r dvy r a= = ux + uy dt dt dt r r r r = ax ux + a y uy = ax + a y componenti curvilinee r r r dv d 2 r a= = 2 dt dt ds r r v = v uT r r dv r duT a= uT + v dt dt ρ dϕ La traiettoria può essere approssimata da un tratto di circonferenza con centro in C e raggio di curvatura CP=ρ Troviamo la relazione ds = ρ dϕ Cerchio osculatore si ottiene tracciando due rette perpendicolari in due punti contigui r della traiettoria duT . Le due rette si incontrano in un punto detto del cerchio =centro ? dt curva nel punto considerato . osculatore della L’accelerazione nel piano DIMOSTRAZIONE r r r dv d 2 r a= = 2 dt dt r r v = v uT r r dv r duT a = uT + v dt dt ds Ut dϕ Ut ' dUt = 1dϕ dϕ ρ ds = dϕ ρ r duT dϕ r 1 ds r v r = uN = uN = uN dt dt ρ dt ρ dv d 2 s = dt dt 2 r dv r v2 r a= uT + u N dt ρ r r r r = aT uT + a N u N = aT + a N a= aT2 + aN2 r Se il moto è curvilineo, a N è sempre diversa da zero e diretta verso la concavità 4 L’accelerazione nel piano : conclusioni r dv r v2 r a = uT + uN dt ρ r r r r = aT uT + aNuN = aT + aN Accelerazione tangente : variazione del modulo (intensita’) della velocita’ Accelerazione centripeta o normale : variazione della direzione della velocita’ r Se il moto è curvilineo, a N è sempre diversa da zero e diretta verso la concavità a = aT2 + aN2 Moto circolare La traiettoria è una circonferenza (o un arco di circonferenza) La velocità cambia continuamente direzione à il moto è accelerato ha sempre almeno accelerazione normale. θ s La traiettoria è una circonferenza (o un arco di circonferenza) per cui la velocita’, sempre tangente alla circonferenza, e’ sempre normale al raggio r. Il raggio coincide con il raggio di curvatura. La posizione viene individuata da s(t) o da θ(t) àSe utilizziamo le coordinate polari , prendendo come polo il centro della circonferenza, la velocita ’ coincide con la velocita’ trasversa r r vr = v u r = 0 s (t ) = R θ (t ) ω(t ) = d θ (t) v (t ) = dt R v = vθ = velocità angolare ds dθ =R = Rω dt dt puo’ variare nel tempo o essere costante 5 Definiamo accelerazione angolare come variazione della velocita’ angolare s θ dω d 2θ = dt dt 2 s ma θ = per cui R d 2s essendo a T = dt 2 1 d 2s a α = = T 2 R dt R α = aT = dv dω =R = Rα dt dt aN = v2 = ω2R R accelerazione normale sempre rivolta verso il centro accelerazione tangente Moto particolare α=0 accelerazione angolare coatante Moto circolare uniforme: α=0 v = costante, ω = costante aT = 0, α = 0 aN = v2 = ω 2 R = costante R Legge oraria: Moto periodico θ (t ) = θ 0 + ωt s (t ) = s0 + vt T = 2πR 2π = v ω Le proiezioni sugli assi cartesiani: θ s x = R cos θ = R cos(θ 0 + ωt ) y = R sin θ = R sin( θ 0 + ωt ) Descrivono due moti armonici, tra loro in quadratura, con pulsazione NUMERICAMENTE uguale alla velocità angolare Unità di misura [? ] = radianti/secondi = rad/s 6 Moto circolare Le equazioni hanno forma analoga a quelle del moto rettilineo θ (t ), ω (t ) = dθ dω , α (t) = dt dt s( t ), v( t ) = e viceversa, θ (t ) = θ 0 + ∫ ω (t ) dt s( t ) = s0 + ∫ v (t ) dt ω ( t ) = ω 0 + ∫ α (t ) dt Unità di misura [a] = rad/s2 ds dv , aT ( t ) = dt dt v (t ) = v0 + ∫ aT ( t ) dt Moto circolare uniformemente accelerato α = costante aT = αR = costante, ω =ω 0 +α t , θ = θ 0 + ω0 t + 12 α t 2 aN = ω 2 R = v 2 / R = (ω 0+α t )2 R variabile L’accelerazione angolare si misura in rad s-2 o s-2 Le grandezze angolari quali velocita’ ed accelerazione risultano essere grandezze vettoriali, mentre lo spostamento e’ una grandezza scalare. 7 Notazione vettoriale La direzione della velocità angolare è perpendicolare al piano del moto r r r v =ω×r r =R Il verso viene dato dalla regola della vite (cavatappi) r r dω Il vettore accelerazione angolare α = dt r r se ω ha direzione fissa à α ha la stessa direzione r Il verso dipende dal segno della variazione di ω QUANTO VISTO VALE SOLO PER IL MOTO CIRCOLARE r r r v =ω×r ϕ r sin ϕ = R r r dv d r r a = = (ω × r ) dt dt v r d ω r r dr = × r +ω × dt dt r r r r =α × r +ω ×v r r = aT + aN Esempio moto a due dimensioni : Moto parabolico 8 velocita’ piu’ semplici da analizzare condizioni iniziali (t = 0): x0 = y0 = 0 r r r a = g = −g u y ( ax = 0, a y = − g ) r r r v0 = v0 cosθ ux + v0 sinθ uy v0x = v0 cosθ v0y = v0 sinθ Condizioni iniziali (t = 0): x0 = y0 = 0 r r r v0 = v0 cosθ u x + v0 sin θ u y r r = v0 x ux + v0 y u y r a = gr = − g ur ? Le equazioni del moto sono: x (t ) = v0 cosθ t y ( a x = 0, a y = − g ) x t= v0 cos θ y( t ) = v0 sin θ t − 12 gt 2 y( x) = x tan θ − 2v02 g x2 cos 2 θ Equazione della traiettoria (parabola) 9 Moto parabolico (2) La parabola incontra l’asse x in due punti: Condizione y( x) = 0 1) x = 0 (all’origine) 2)xG: gittata xG = L’altezza massima: condizione dy v y = 0 oppure =0 dx La gittata massima condizione: yM = y ( xM ) = Tempo di volo: dxG =0 dθ θ = 45o ⇒ xGM = 2v 0 cosθ sin θ v0 sin 2θ = = 2 xM g g v02 sin 2 θ 2g tG = xG = 2t M vx • Il tempo di salita è uguale a quello di discesa • La velocità al suolo e uguale quella iniziale • v(x M) = v ox v02 g Approfondimenti: 10