STORIA DELL’IDENTIFICAZIONE DEI VIRUS CHE
CAUSANO EPATITE – 1
• Fino al 1970 era possibile fare solo una diagnosi
generica di epatite,
epatite pur essendo distinti due tipi sul
piano epidemiologico.
• 1970. Blumberg identifica l’antigene Australia nei
soggetti affetti da epatite B.
B Per esclusione tutte le
epatiti Au negative vengono considerate epatiti A.
STORIA DELL’IDENTIFICAZIONE DEI VIRUS CHE
CAUSANO EPATITE - 2
• 1976. Identificazione degli anticorpi anti virus
g
diretta dell’epatite
p
A. Si osservò
A. Diagnosi
che di tutte le epatiti Au negative, solo una
parte aveva gli anticorpi anti A.
A Le altre
vennero definite Non A-Non B (NANB).
• 1977. Identificazione dei virus Delta.
STORIA DELL’IDENTIFICAZIONE DEI VIRUS CHE
CAUSANO EPATITE - 3
• 1983. Isolamento di un enterovirus responsabile di una forma
di epatite NANB a trasmissione fecale-orale, definito virus E.
• 1988. Viene clonato un antigene ricombinante associato ad un
virus responsabile dell
dell’80%
80% delle epatiti NANB a trasmissione
parentale. Definito virus C.
• 1989. Viene messo a punto un test per la ricerca nel sangue di
anticorpi specifici verso questo virus.
VIRUS A
• C
Caratteristiche: 27 mm, RNA. Forma anticorpi IgM i i h 2
i
i
e IgG. Nella maggioranza dei casi l’epatite decorre i f
in forma subclinica.
b li i
• Non esiste lo stato di portatore cronico né nel sangue né nelle feci.
•
3+3a Schema dell’evoluzione dell’epatite A.
TEMPI DI COMPARSA DEI MARCATORI DELL'EPATITE A
FASI DELLA MALATTIA
MARCATORE
INCUBAZ.
ACUTA
CONVAL.
GUARIGIONE
VIRUS A
nel Fegato
VIRUS A
nelle feci
VIRUS A
nel sangue
Anti HAV IgM
ALT
Anti HAV IgG
0
8
4
SETTIMANE
12
Trasmissione dell’HAV
Trasmissione dell
HAV
• Vi
Virus trasmesso da persona a persona
d
• Principalmente per via fecale‐orale
p
p
– breve periodo di viremia
– Occasionale trasmissione ematogena
Occasionale trasmissione ematogena
• Il virus è presente nelle feci delle persone i f tt ( i t
infette (sintomatiche e asintomatiche)
ti h
i t
ti h )
• Trasmissibilità: 2 settimane prima della p
comparsa dell’ittero
• Il Virus persiste nell
Il Virus persiste nell’ambiente
ambiente per
per mesi
Modalità di Trasmissione HAV
Modalità di Trasmissione HAV
• Stretto contatto personale
St tt
t tt
l
‐ familiare
‐ sessuale
• Ingestione di cibo e acqua contaminati
Ingestione di cibo e acqua contaminati
‐ Prodotti freschi ‐ ghiaccio
‐ cibo contaminato dopo la cottura
• Via ematogena (rara)
‐ emotrasfusioni
‐inoculazione farmaci
Fattori di Rischio per epatite A
negli USA
Viaggi (4%)
Sconosciuto* (51%)
Sconosciuto
Inoculazione farmaci (14%)
Attività omosessuale maschile (7%)
A it
Assistenza
alla
ll persona (11%)
C t tt familiare
Contatto
f ili o sessuale
l (12%)
* Probabilmente trasmissione inter
inter-personale
personale
Fonte: Sentinel Counties Surveillance System for Acute Viral Hepatitis, CDC
45
40
35
30
25
20
15
10
5
0
20000
98
96
94
92
19900
88
86
84
82
19800
78
76
74
72
19700
68
66
64
62
19600
58
56
54
52
Rep
ported cases per 1000,000
p opulattion
Incidenza dell’epatite A
in USA
Source: CDC
Year
Clinica Epatite A
• E’
E’ l’Epatite acuta meno grave, ma in 1/1000 può evolvere in fulminante l’Epatite ac ta meno gra e ma in 1/1000 p ò e ol ere in f lminante
soprattutto nell’adulto. Mortalità 0.3% ; >50 a 1.8% • L’HAV è un piccolo virus a RNA a trasmissione fecale‐orale
• L’epatite A ha una incubazione di 15‐45 giorni
• La fase prodromica è caratterizzata da febbre associata a astenia, anoressia, nausea vomito dolenzia addominale e mialgie
nausea, vomito, dolenzia addominale e mialgie. • Ittero: <6 anni:10% 6-14 a: 40-50%>14 a: 70-80%, negli adulti l’ittero è lieve anche se sono riportati casi di e. colestatica. Il fegato è aumentato di volume e consistenza.
• I sintomi regrediscono e le transaminasi si normalizzano entro 3‐4 mesi. • Non lascia reliquati e non evolve verso la cronicizzazione
Non lascia reliquati e non evolve verso la cronicizzazione
• Un problema diverso può essere l’insorgenza di EA da HAV su epatopatia cronica B o C (Acute on Chronic Liver Disease)
Diagnosi Epatite A
Diagnosi Epatite A
• LLe IgM anti‐HAV sono I M
i HAV
+ve dall’inizio dei sintomi e rimangono
sintomi e rimangono +ve per 4 mesi • Le IgG anti‐HAV Le IgG anti HAV
rimangono +ve per tutta la vita e sono un
tutta la vita e sono un marker di infezione p
passata pertanto non p
sono utili nella diagnosi di E.A.
VIRUS B
• Virus completo: 42nm, contenente un core di (
)
27nm e un rivestimento (surface) di 7nm (particella di Dane) DNA.
• Particelle uniformi sferiche e a bastoncino di Particelle uniformi sferiche e a bastoncino di
22nm sono surface sintetizzato in eccesso.
• Solo il virus completo è infettante.
•
5+5a Schema dell’evoluzione dell’epatite B.
Vi dell’Epatite
Virus
d ll’E tit B (HBV)
HBV
Appartiene agli HEPADNAVIRUS
tropismo per il tessuto epatico
struttura a DNA
A del genoma a doppia
i elica
i
STRUTTURA DI HBV
STRUTTURA DI HBV
ENVELOPE
PROTEINE SMALL – MIDDLE – LARGE
CORE
RIVESTIMENTO PROTEICO CON DNA INTERNO
RIVESTIMENTO PROTEICO CON DNA INTERNO
HBV
ASSENZA DI CITOPATOGENICITA’ DIRETTA
INFEZIONE
MALATTIA
CICLO VITALE DEL VIRUS HBV
HBV può
ò infettare diversi tessuti, ma si riproduce
esclusivamente negli epatociti
Nel ciclo vitale si susseguono cinque fasi:
™
™
™
™
™
Attacco e penetrazione del virus negli epatociti
Trascrizione del DNA virale nel nucleo dell’epatocita
Formazione degli RNA messaggeri e di RNA pregenomico
Sintesi di DNA virale
Montaggio del virus e sua liberazione
Clinica dell’Epatite
p
B
Periodo incubazione
Periodo incubazione
Ittero
Mortalità
45 180 giorni
45-180
< 5 anni: <10%
>5 anni:
i 30-50%
30 50%
0 5 1 0%
0.5-1.0%
Cronicizzazione
SI
<5 anni: 30-90%
5 anni: 6-10%
Fattori di rischio associati con le epatiti da HBV notificate negli Stati Uniti
Altri* 15%
Tossicodipendenti
14%
Contatti sessuali di
pazienti con epatite B
13%
Contatti familiari di
pazienti con epatite B
2%
Omossessuali 6%
Sconosciuto 32%
Emotrasfusione 0%
Partner sessuali
multipli 17%
Emodialisi 0%
Operatori sanitari a
contatto con sangue
1%
Altri: chirurgia, chirurgia odontoiatrica, agopuntura, tatuaggi, altre lesioni cutanee
Fonte: NNDSS/VHSP
HBV
HBV Concentrazione del virus in vari fluidi corporei
Concentrazione del virus in vari fluidi corporei
Alt
Alta
sangue
ssiero
eo
essudati di ferite
M di
Media
Bassa/Assente
/
sperma
fluido vaginale
u do ag a e
saliva
urine
feci
ec
sudore
l i
lacrime
latte materno
Modalità di trasmissione di HBV
‰Sessuale
‰Parenterale
‰Perinatale