NOTIZIE UTILI Sulla Campagna antinfluenzale 2013-2014 L’influenza L’influenza costituisce un importante problema di Sanità Pubblica a causa del numero di casi che si verificano in ogni stagione e che può essere più o meno elevato a seconda della trasmissibilità del virus influenzale circolante. I virus dell’influenza tendono a presentare ogni anno variazioni e proprio per questo si determina ogni anno l’epidemia influenzale nel mondo che può interessare anche coloro che hanno già subito una infezione o che sono stati vaccinati l’anno precedente. È possibile che la malattia abbia un decorso asintomatico, ma nella maggior parte dei casi i sintomi più comuni possono includere febbre generalmente superiore a 38,5 °, tosse, mal di gola, dolori muscolari e delle articolazioni, cefalea e malessere generale. Nei casi non complicati, normalmente, i sintomi si risolvono spontaneamente entro una settimana dall'esordio. I casi gravi e le complicanze dell’influenza sono più frequenti nelle persone al di sopra dei 65 anni di età e in persone con malattie quali ad esempio il diabete, malattie immunitarie o cardiovascolari e respiratorie. Ogni anno l’influenza determina elevati costi a carico della comunità, sia in termini di spesa sanitaria (farmaceutica e ospedaliera) che di costi sociali, per le assenze dal lavoro per cure proprie e dei familiari; inoltre il ricorso all’ospedalizzazione per il trattamento di forme influenzali, anche non complicate, soprattutto in persone anziane comporta serie ripercussioni sulla ricettività dei reparti ospedalieri con possibili disfunzioni operative Misure di igiene e protezione individuale La trasmissione interumana del virus dell’influenza si può verificare per via aerea attraverso le gocce di saliva di chi tossisce o starnutisce, ma anche attraverso il contatto con mani contaminate dalle secrezioni respiratorie. I più attuali studi scientifici confermano che le misure di protezione personali (buona igiene delle mani e delle secrezioni respiratorie) hanno un ruolo importante nel limitare la diffusione dell’influenza. Il Centro Europeo per la Prevenzione ed il Controllo delle Malattie (ECDC) raccomanda quindi le seguenti azioni: 1. Lavarsi spesso le mani (in assenza di acqua uso di gel alcolici), in particolare 1 dopo essersi soffiati il naso o aver tossito o starnutito, questo gesto semplice ed economico è utile a ridurre la diffusione di diversi altri agenti infettivi; 2. Coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, trattare i fazzoletti di carta monouso e lavarsi le mani; 3. Isolamento volontario a casa delle persone con malattie respiratorie febbrili specie in fase iniziale 4. Uso di mascherine da parte delle persone con sintomatologie influenzali, quando si trovano in ambienti sanitari (ospedali) La Campagna antinfluenzale 2013 – 2014 I virus circolanti Sulla base di riscontri epidemiologici e sierologici riguardanti la circolazione di virus influenzali nella passata stagione, l'OMS, raccomanda che il vaccino antinfluenzale da utilizzare nell'imminente Campagna, nell'emisfero boreale, sia un vaccino trivalente contenente i seguenti antigeni. • Antigene analogo al ceppo A/H1N1/California/7/2009 (Ceppo Pandemico) • Antigene analogo al ceppo A/H3N2/Victoria/361/2011 • Antigene analogo al ceppo B/Winsconsin/1/2010 Modalità di trasmissione: Le sorgenti di infezione sono rappresentate dagli individui colpiti dalla malattia che eliminano i virus per via respiratoria da 1 giorno prima a 5 2 7 giorni dopo l'inizio della forma clinica (il periodo di contagiosità nei bambini può essere più lungo che negli adulti) . La trasmissione avviene per via aerea mediante l'emissione con i colpi di tosse o con gli starnuti di piccolissime goccioline di saliva o muco ricchissime di particelle virali che, giunte sulle mucose di occhi, naso e bocca possono attecchire e generare la malattia. Anche le mani possono essere un veicolo efficace di secrezioni infette (mani del soggetto malato imbrattate di secrezioni infette -> mani del soggetto recettivo -> mucose degli occhi e della bocca -> infezione). I virus dell'Influenza resistono molto bene nell'ambiente esterno in situazioni di bassa temperatura e umidità. Per tali caratteristiche il virus si diffonde facilmente negli ambienti affollati. Ne consegue che misure banali, come la protezione con un fazzoletto dei colpi di tosse o degli starnuti, il lavare spesso le mani, specie dopo essersi soffiati il naso o aver tossito o starnutito, e l'evitare contatti ravvicinati e luoghi affollati se ci si sente influenzati, costituiscono un rimedio utile per ridurre la diffusione dei virus influenzali. La prevenzione La vaccinazione La vaccinazione rappresenta il metodo più efficace e sicuro per prevenire la malattia e le sue complicanze. Le modalità di azione sono duplici: - protezione individuale: la vaccinazione è finalizzata alla prevenzione delle complicanze della malattia, soprattutto nei soggetti in cui le complicanze possono essere particolarmente gravi - protezione collettiva: la vaccinazione conferisce protezione individuale, riducendo il numero dei 3 soggetti ammalati, rallentando la diffusione e la circolazione del virus, con benefici positivi che riguardano sia il vaccinato che i contatti. Il vaccino La somministrazione deve avvenire per via intramuscolare ed è raccomandata l'inoculazione nel muscolo deltoide del braccio Sn per tutti i soggetti di età superiore ai 9 anni; in caso di co-somministrazione del vaccino antipneumococcico la puntura va fatta nel braccio dx, ciò al fine di potere discriminare in caso di reazione avversa locale anche comunicata per telefono dal paziente a quale tipo di vaccino è da riferire . Nei bambini e nei lattanti la sede raccomandata è la faccia antero-laterale della coscia. Negli ultimi anni, per migliorare la risposta immunitaria, sono stati prodotti vaccini con nuovi adiuvanti o allestiti con tecniche particolari. In Italia sono commercializzati entrambi questi nuovi prodotti: 1. 2. 3. 4 vaccino adiuvato con MF 59; vaccino allestito con tecnica "virosomale"; vaccino intradermico. I tre vaccini sono analoghi nella composizione antigenica, ma diversi per quanto riguarda l'adiuvante e la tecnica di presentazione dell'antigene al sistema immunitario. Negli studi clinici i tre vaccini hanno mostrato un potere immunogeno simile tra loro e superiore a quello dei vaccini split o sub-unità Vaccino adiuvato con MF59 È un vaccino a subunità combinato con una emulsione in acqua di olio a base di squalene, denominata MF59. I vantaggi sono risultati più consistenti nei confronti del virus influenzale A, specialmente di tipo H3N2, e dei soggetti con bassa risposta ai vaccini tradizionali (anziani, trapiantati, soggetti affetti da HIV). La tollerabilità del vaccino è buona, anche se è segnalata una discreta incidenza di reazioni locali, peraltro modeste e transitorie. Controindicazioni Il vaccino non deve essere somministrato a persone che abbiano manifestato reazioni di tipo anafilattico alle proteine dell'uovo o ad altri componenti del vaccino. Il vaccino non dovrebbe essere somministrato a lattanti al di sotto dei sei mesi, per l'elevata incidenza di reazioni febbrili in questo gruppo di età. Una malattia acuta di media o grave entità, con o senza febbre, costituisce una controindicazione temporanea alla vaccinazione che va rimandata a guarigione avvenuta. I soggetti che vengono trattati per lungo tempo con farmaci che riducono significativamente la risposta immunitaria (cortisonici ad esempio), devono, ove possibile, vaccinarsi almeno un mese dopo la sospensione della terapia. Il medico deve attentamente valutare l'opportunità di vaccinare pazienti affetti da malattie autoimmuni. 5 Reazioni allergiche importanti o manifestazioni neurologiche conseguenti a precedenti somministrazioni di vaccino antinfluenzale ne controindicano una successiva somministrazione. Precedenti effetti indesiderati in sede di iniezione, non costituiscono controindicazione alla ulteriore vaccinazione. La gravidanza non controindica la vaccinazione, tuttavia, questa può essere praticata, per maggior sicurezza, dall'inizio del secondo trimestre di gravidanza. Le donne che allattano possono essere vaccinate. Precauzioni La vaccinazione deve essere rinviata in caso di malattia febbrile in atto. Persone con alterazioni dell'immunocompetenza per effetto di trattamenti immunosoppressori possono rispondere in maniera non ottimale alla vaccinazione antinfluenzale, per cui sarebbe opportuno differire la vaccinazione di almeno un mese dall'interruzione del trattamento. Nei soggetti con malattie autoimmuni il vaccino va somministrato solo dopo attenta valutazione del rapporto rischio beneficio. Reazioni indesiderate I vaccini antinfluenzali sono inattivati per cui non possono essere responsabili di infezioni da virus influenzali. 6 Gli effetti collaterali riferiti più frequentemente consistono in reazioni locali: dolore, arrossamento e tumefazione nel sito di inoculo. Altre reazioni indesiderate sono rappresentate da febbre, dolori articolari e muscolari con esordio da 6 a 12 ore dalla somministrazione della vaccinazione e della durata di 1-2 giorni. Sono segnalate anche reazioni di tipo ipersensibilità immediata( orticaria, angioedema, asma). Sono stati riferiti anche altri rari eventi avversi come nevralgie, formicolii agli arti, disordini neurologici. La tollerabilità dei vaccini utilizzati è stata molto elevata. Chi deve vaccinarsi L’Organizzazione Mondiale della Sanità indica quale obiettivo primario della vaccinazione antinfluenzale la prevenzione delle forme gravi e complicate di influenza e la riduzione della mortalità prematura in gruppi ad aumentato rischio di malattia grave. Sulla base di tali indicazioni le persone alle quali viene raccomandata ed offerta gratuitamente la vaccinazione sono: 1) Soggetti di età pari o superiore a 64 anni Bambini di età superiore ai 6 mesi, ragazzi ed adulti affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza, quali: a) malattie croniche a carico dell'apparato respiratorio (inclusa l'asma di grado 2) 7 severo, la displasia broncopolmonare, la fibrosi cistica e BPCO) b) malattie dell'apparato cardio-circolatorio c) diabete mellito e altre malattie metaboliche (inclusi gli obesi con BMI>30 e gravi patologie concomitanti) d) tumori e) malattie renali con insufficienza renale f) epatopatie croniche g) malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinali h) malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie i) malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV j) patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici k) patologie associate ad un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie (ad es. malattie neuromuscolari). 3) Bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale. 4) Donne che all’inizio della stagione epidemica si trovino nel secondo e terzo trimestre di gravidanza 5) Persone residenti presso strutture socio-sanitarie, per anziani o disabili 6) Medici e personale sanitario di assistenza, personale di assistenza in case di riposo ed anziani a domicilio, volontari dei servizi sanitari di emergenza: le revisioni sistematiche hanno dimostrato che proprio in questo gruppo vi è evidenza di efficacia, anche ai fini della 8 limitazione complessiva nella diffusione del contagio tra la popolazione. 7) Persone conviventi con soggetti portatori di patologie di cui al punto 2) che non possono essere vaccinati. 8) Personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali (suini e volatili) che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani: - addetti alle attività di allevamento - addetti al trasporto di animali vivi - macellatori e vaccinatori, - veterinari pubblici e libero-professionisti ( L'individuazione degli addetti agli allevamenti di suini e volatili avverrà a cura del medico competente, che provvederà ad inviarli con idonea certificazione alla ASP di residenza). La vaccinazione è inoltre offerta gratuitamente alle forze di polizia e ai vigili del fuoco, considerato il ruolo essenziale svolto nell’ambito della sicurezza ed emergenza. Quando vaccinarsi Il periodo ottimale per l’avvio delle campagne di vaccinazione antinfluenzale è, per la nostra situazione climatica e per l’andamento temporale mostrato dalle epidemie influenzali in Italia, quello autunnale, a partire dalla metà di ottobre sino a fine gennaio: la programmazione delle ASP prevede l’immediato avvio con la disponibilità del vaccino. Le modalità organizzative per la vaccinazione antinfluenzale sono disponibili presso ciascuna ASP della Sicilia, che coordinano le azioni di tutti i soggetti che partecipano alla realizzazione di questo importante obiettivo di Sanità 9 Pubblica: Medici di Medicina Generale, Strutture Sanitarie e Ambulatori vaccinali. Con D.A. n° 01802 del 30 Settembre 2013, l’Assessorato Regionale della Salute ha stabilito la data di inizio della campagna vaccinale per il 21 Ottobre 2013 ed ha indicato le modalità di offerta del vaccino, sulla base delle direttive contenute nella Circolare del Ministero della Salute del 9 Agosto 2013. Dove Vaccinarsi, a partire dal 21 Ottobre 2013 10 • Presso lo studio del proprio medico di fiducia; • presso tutti i centri di vaccinazione presenti sul territorio regionale, facilmente individuabili sul sito, appositamente voluto dall’Assessorato Regionale della Salute, www.costruiresalute.it (seguendo il percorso: dove fare una visita o un esame – cerca tipologia struttura – centri di vaccinazione) facilmente individuabili sul portale