Lesioni traumatiche da sci Quando l'intervento è indicato? Benché lo sport sciistico abbia la reputazione di essere uno sport pericoloso, le statistiche indicano che le percentuali generali di lesioni traumatiche causate dallo sci, grazie ai notevoli progressi tecnici sia in te ma di a ttrezzature che di migliore preparazione delle piste e forse anch e ad una mag giore preparazione fisica, si sono ridotte, durante gli ultim i quindici anni, del 50%. La parte del corpo che più fr equentemente è colpita è il ginocchio e rappresenta circa il 4 5% di tutte lesioni da sci, ma, durante gli u ltimi quindici anni, a fronte della diminuzione del numero degli incidenti è au mentato il numero delle lesioni più gra vi a carico dello stesso, quali la rottura dei legamenti collaterali che ha raggiunto l’entità del 172%. Chi maggiormente lesioni? va incontro a tali La ricerca suggerisce ch e gli sciatori più giovani più alti e magri e q uelli con meno es perienza sono ad elevato rischio di lesioni traumatiche. Si ritiene che i principianti vadano incontro a traumi in misura superiore del 33% nei confronti degli sciatori esperti. Tra i sessi, il sesso femminile va più facilmente incontro a lesioni del ginocchio, mentre gli uomini sono più colpiti da lesioni alla testa o alle spalle. Lesioni più comuni, cause e provvedimenti Le lesioni del legamento anteriore del crociato del ginocchio E’ il più c omune trauma nello sciatore. Si osserva più frequentemente in coloro che hanno avuto una lesione precedente del ginocchio ed è più probabile che la lesione sia più gra ve negli sciatori con un legamento collaterale non troppo robusto o con una lassità del legamento. Questo succede addirittura in maniera tre volte superiore a quello che p uò accadere al ginocchio di uno sciatore che abbia avuto un precedente intervento ricostruttivo. Nello sci vengono descritti due tipi di meccanismi traumatici legati al materiale usato in questo sport: - quello dovuto allo scarpone che al momento della caduta spinge la tibia in a vanti diventando responsabile della rottura del legamento - quello “da piede fantasma” in c ui la coda dello sci ruota il ginoc chio in se nso opposto rispetto alla sua normale modalità di movimento. La rottura del legamento collaterale deve essere di norma riparata con un intervento chirurgico ma la decisione di decisione operare dipende da diversi fattori che possono essere così sintetizzati: • • • l’età del paziente il grado d’instabilità, associato ad altre anomalie quali la lesione del collaterale mediale del legamento o la rottura del menisco il praticare sport o a ttività lavorative che richiedono di far perno sul piede Le lesioni della spalla Le lesioni della spalla sono meno c omuni delle lesioni del ginocchio. La lussazione completa dell’articolazione della spalla, le dislocazioni anteriori, la lesione della cuffia rotatoria (per "cuffia dei rotatori "si inte nde un complesso muscolare e capsulo-tendineo che forma una vera e prop ria "cuffia" che ricopre la testa dell’omero e lo mantiene in sede con possibilità di tutti movimenti) e le contusioni della spalla causata da una caduta a braccio teso, sono le più comuni. I sintomi della lussazione possono variare da un dolore poco intenso ad una completa rottura dell’articolazione in cui può a vere la fuoriuscita della testa dell’omero con deformazione della spalla e talvolta fuoriuscita verso il collo e anche un’alterata sensibilità di tutto il braccio per interessamento dei nervi. La riabilitazione segue solitamente un progra mma di trattamento di tre fasi: il ghiaccio o la terapia del freddo ed l'immobilizzazione. L’ immobilizzazione può variare da tre - sei settimane. Il recupero completo da una dislocazione anteriore può essere di 6 settimane - 6 mesi considerando l’ immobilizzazione e gli es ercizi di recupero e rafforzamento ed i postumi dell’intervento se necessario. Il pollice dello sciatore o distorsione del pollice Le lesioni da Al pollice va riferito il 4 0% circa di tutte le lesioni all'arto superiore con la lesione del legamento collaterale dell’ ulna e dell’articolazione metacarpo-falangea (conosciuto come pollice dello sciatore) che ne maggiormente è responsabile. La lesione avviene per abduzione e l 'iperestenzione forzata dell’articolazione. Nello sciare questo è il risultato di una caduta mentre si tiene il bastoncino che trasporta il pollice nella neve. Il dolore alla palpazione sull’ulna e pollice e la difficoltà di presa fra il pollice e di indice ne sono i sintomi principali. Il trattamento dipende dalla gravità sino alla rottura completa che richiede l’intervento chirurgico. Una rottura parziale del legamento può e ssere trattata con quattro cinque settimane d’ immobilizzazione assoluta seguita da terapia di m obilizzazione e rafforz amento. Un a distorsione leggera può e ssere curata con esercizi di rafforzamento non appena il dolore lo pe rmette. Una tecnica eccellente ma semplice e può essere l’applicazione di bendaggi per sostenere un’articolazione debole ed impedire la lesione o il suo ripetersi Come prevenire le lesioni da sci Vi sono un certo numero di cose che sia lo sciatore esperto che il principiante possono fare per ridurre il rischio di un trauma sui campi da sci. L'abilità dello sciatore è un fattore importante ed infatti per un principiante farsi seguire da un maestro può ridurre il rischio di lesioni fino al 50%. Così come fornirsi di un’attrezzatura adeguata e farne la dovuta la manutenzione è essenziale. Pertanto l’uso dei più moderni attacchi a rapido rilascio e di scarponi adeguati è un corredo infallibile. Gli attacchi dovrebbero essere controllati e registrati regolarmente dai tecnici specializzati ed il caricamento sugli scarponi dovrebbe essere valutati da esperti preparati sulla meccanica dei movimenti sciistici, così da poter raccomandare l'apparecchiatura più corretta per ogni singolo sciatore. La selezione personale più adatta alla propria capacità tecnica della difficoltà del pendio sulla montagna è altrettanto importante. Un codice internazionale esiste segnalando di colore verde le piste più facili, quindi il blu, rosso e nero dalla pista intermedia sino a quelle per gli sciatori più esperti. Il doppio diamante nero esiste soltanto per gli sciatori avanzati!! Così come è importante non uscire a sciare fuori pista o nella pista non preparata, con pericolo di lesioni agli arti, ma anche al capo. Come prepararsi L'affaticamento nello sciatore è spesso un fattore importante e l'investimento in una preparazione adeguata può dimostrarsi utile, ed esistono ovviamente palestre che sono attrezzate proprio per questo, esercizi che portano a rafforzare alcuni muscoli nei confronti di altri. Molto importante è inoltre il riscaldamento prima di partire per le piste. Un preriscaldamento tipico può consistere di un una breve corsa per alzare la frequenza cardiaca, seguita da stiramenti o stretching dei tendini del ginocchio, della fascia bacino arti inferiori, dei quadricipiti ed dei muscoli delle spalle. Naturalmente bisogna portare indumenti adatti alle varie temperature e fare una abbondante colazione ricca di glucidi specie al mattino. A cura di: Prof. Pier Roberto Dal Monte Presidente Comitato Scientifico UniSalute S.p.A.