Piemonte, ripresa con auto e meccanica L

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IL BAROMETRO DELL'ECONOMIA j| II Piemonte punta 4 su auto e meccanica
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IL BAROMETRO DELL'ECONOMIA I TERRITORI Ict in affinino. Peggiorano le prospettive
per le aziende dei servizi, inoltre restano molto ampie le differenze tra le aree territoriali
Piemonte, ripresa con auto e meccanica L'accelerazione degli
investimenti passa dal rilancio dei due comparti chiave dell'economia
PIEMONTE Filomeno Greco
TORINO Metalmeccanica e
automotive fanno da traino
all'economia piemontese. Lo
raccontano chiaramente i dati
sulle previsioni delle imprese
piemontesi per il nuovo anno.
Sono questi i settori nei quali il
delta tra ottimisti e pessimisti
sull'indicatore della produzione
è più favorevole, in particolare
nell'automotive e nella
meccanica strumentale. Il
presidente di Confindustria
Piemonte, Fabio Ravanelli,
parla di stabilità degli
indicatori ma sottolinea alcuni
elementi di preoccupazione:
«Peggiorano le prospettive per
le aziende dei servizi, in
particolare nel comparto Ict,
inoltre spiega - restano molto
ampie le differenze
traleareeterritoriali, con alcune
situazioni di prevalente
pessimismo». Se si sposta
l'attenzione sul territorio
torinese, poi, emergono due
aspetti: il clima di fiducia delle
imprese effettivamente si sta
raffreddando rispetto agli
indicatori del 2016, inoltre le
performance e le prospettive di
business delle imprese più
strutturate, con più di 50
addetti, sono nettamente
migliori di quelle delle imprese
più piccole. «Il quadro resta
ancora positivo - spiega Dario
Gallina, da
qualche mese a capo degli
industriali torinesi - ma gli eventi
Unione Industriale Torino
internazionali, dalla Brexit al
voto americano, fino al
referendum in Italia, possono
minare la fiducia delle imprese.
Restiamo ottimisti in maniera
moderata, la disoccupazione in
Piemonte è scesa di un punto
ma preoccupa il rallentamento
delle esportazioni e le possibili
spinte protezionistiche a danno
del settore automotive». Un
comparto chiave quello
dell'automotive, in Piemonte si
concentrano il 36% dei fornitori
della componentistica italiana,
con oltre yymi\a addetti (il 40%
del totale del comparto) e un
giro d'affari stimato in quasi 20
miliardi. Se la produzione
automotive va bene, cresce
l'intera economia regionale, un
principio che vale ancora di più
perilTorinese.PerilPiemonte,
poi, i volumi e i trend di crescita
del comparto sono risultati più
brillanti del dato sulla
produzione di veicoli in senso
stretto. In linea generale, con il
rilancio della produzione
nazionale di autoveicoli a
partire dal 2014, è ripresa anche
la produzione regionale del
settore, come evidenzia l'ultimo
Osservatorio sull'automotive di
Anfia e Camera di commercio
di Torino: fra il 2013 e il 2015
la componen
(+6,2%), come evidenzia
l'Osservatorio, grazie soprattutto
all'incremento della domanda,
mentre la produzione di
autoveicoli, pur in espansione, ha
rallentato la sua ascesa ed è
cresciuta dell'1,5%. Certo, ci sarà
da fare i conti con il
rallentamento del mercato
dell'auto in Italia e in Europa
dopo crescite mensili a due cifre,
questo è un passaggio chiaro. Il
tema numero uno resta quello
degli investimenti. Il Piemonte
ha perso circa un
INIEZIONE DI FIDUCIA Negli
anni della crisi, la regione ha perso
circa un quarto della produzione
manifatturiera: ora è il momento di
recuperare
quarto della produzione
manifatturiera in diversi
comparti, dalla meccanica
all'automotive, fino al tessile, nel
periodo della crisi economica.
Oggi il tasso di utilizzo degli
impianti è quasi al livello precrisi, ma per recuperare la
produzione "persa" serve
spingere l'acceleratore sugli
tistica è cresciuta annualmente in investimenti. «Le imprese hanno
media del 6,1%, sostenuta anche gli strumenti legislativi per poter
programmare gli investimenti,
dall'andamento delle vendite
estere di autoveicoli. I primi sei bisogna attrezzarsi rapidamente e
mesi del 2016 hanno confermato su questo punto pesa molto la
l'andamento positivo del settore fiducia» ricorda Gallina. Le
previsioni degli imprenditori
dei mezzi di trasporto: la
riprendono quota sul fronte degli
produzione di componenti
con quasi un terzo del
autoveicolari è aumentata in
maniera marcata
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P=iQ Industrie del legno e del mobile Industrie chimiche, petrolifere e plastiche Industrie tessili Industrie meccaniche > Industrie dei metalli Industrie
alimentari Industrie elettriche ed elettroniche Industrie dei mezzi di trasporto LA PRODUZIONE INDUSTRIALE PER SETTORI Variazione % III
trimestre 2016/IH trimestre 2015 2001 '02 '03 '04 '05 '06 '07 '08 '09 '10 'U '12 '13 '14 '15 '16 2017 ASPETTATIVE SULLA PRODUZIONE
INDUSTRIALE Saldo % ottimisti • pessimisti Radiografia della manifattura piemontese ti««*» I Fonte Unioncamere Piemonte 180a Indagine
congiunturale sull'industria manifatturiera piemontese LA CRESCITA DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE Le dinamiche per provincia Dati in %
Dinamica positiva Dinamica negativa +25 +203 +3,2 +2,7 +2,1 +1,7 +1,1-0,1
campione delle imprese torinesi
che dichiara il proprio impegno
nei prossimi mesi, quota che
scende al 25% se si considera il
campione dell'intero Piemonte.
«La ripresa dei volumi di
mercato e di produzione
nell'automotive sta stimolando
gli investimenti - sottolinea
Giorgio Marsiaj presidente
dell'Amma, a cui fanno capo le
aziende della meccatronica - che
negli anni della crisi sono
crollati del 30%. In questa
dinamica i superammortamenti
introdotti dalla Legge di
Stabilità e il progetto di
Industria 4.0 daranno un
ulteriore contributo, stiamo
lavorando ad un vademecum per
le nostre aziende associate,
proprio per chiarire quasi sono
gli strumenti a disposizione». In
questo quadro i processi indotti
da Industria 4.0 e dalla
Unione Industriale Torino
digitalizzazione crescente della
produzione potrebbero fare da
moltiplicatore in Piemonte.
DueiprogettipilotaaTorino:da un
lato la creazione del Digital
innovation hub, dall'altro il
progetto Early warning Europe
per sostenere le aziende in
difficoltà grazie ad una rete di
esperti. La regione si lascia alle
spalle dunque un anno in cui la
manifattura è cresciuta, del 2,7%
nel terzo trimestre dell'anno
(congiuntura di Unioncamere),
dopo altri due trimestri positivi (
2,2% nel primo, +1,5% nel
secondo trimestre dell'anno).
Buona la performance di Torino,
che ha doppiato la media
regionale, produzione in calo
invece ad Alessandria, Asti e nel
Verbano Cusio Ossola.
©
RIPRODUZIONERISERVATA
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