UNIVERSITA G. d ANNUNZIO -CHIETIPESCARA DIPARTIMENTO DI SCIENZE BIOMEDICHE Sezione di Terapia Medica CORSO DI PERFEZIONAMENTO IN MEDICINA BIOINTEGRATA www.centrostellamaris.it Psico-Neuro-EndocrinoImmunologia-Genetica (PNEIG) in Medicina Biointegrata Programma AA.2010-2011 • Definizione di PNEI. Il Sistema nervoso: le cellule del SN e loro connessioni; il tronco encefalo, diencefalo, SNV. Sistema endocrino: gli ormoni, loro funzioni e comunicazioni. Controllo cerebrale sul Sistema endocrino. Assi neuroendocrini: ipotalamo-ipofisi, ipotalamo-ipofisi-surreni, ipotalamo-ipofisitiroide, ipotalamo-ipofisi-gonadi. Sistema immunitario: cenni di immunologia (teoria della selezione clonale, immunità naturale ed acquisita, sistema HLA, sistema immunitario come organo di senso, produzione di ormoni da parte del sistema immunitario (che fungono da mediatori tra cervello e sistema endocrino). Cervello e psiche. La grande connessione: Sistema nervoso ed immunità; sistema dello stress; sistema endocrino e cervello. Endocrinosenescenza e P.N.E.I. DCA prototipo di PNEIG • In passato si riteneva che l apparato endocrino fosse strutturato, in maniera gerarchica verticale, secondo più assi neuroendocrini, indipendenti fra loro, unenti cervello - ipofisi ghiandole endocrine e tessuti bersaglio. Fra questi, l asse ipotalamo ipofisi surrene (HPA, Hypotalamus-Pituitary-Adrenal) con produzione di ormoni glucocoticoidi, cortisolo (idrocortisone) in particolare, da parte delle ghiandole surrenali (zona corticale) rappresenta l evento fondamentale della risposta allo stress. • Le ricerche successive hanno dimostrato l'inesattezza della tradizionale immagine gerarchica degli assi endocrini. Innanzitutto, esiste un meccanismo di controllo retroattivo della cascata ormonale, feedback, che può essere inibente (feedback negativo) e, più raramente, potenziante (feedback positivo). Ad esempio, i livelli degli ormoni prodotti dalla corticale del surrenali (glucorticoidi) innescano un feedback negativo a livello di ipofisi e ipotalamo. Questo segnale può arrivare da lontano (feedback lungo) o da vicino (feedback corto e ultracorto). Feed back negativo: il sistema risponde ad un cambiamento contrastandone gli effetti Feed back positivo: il sistema risponde ad un cambiamento aumentandone gli effetti Stimolo (input) recettore integratore effettore Risposta (output) retroazione • Inoltre, si è scoperto che i fattori ipotalamici, per agire, non devono necessariamente passare dall ipofisi per far sentire i loro effetti. Tipico è il CRH (Corticotropin Releasing Hormon) che, oltre ad attivare, tramite l ipofisi, l asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA), svolge un ruolo autonomo di attivazione dello stress (reazione di stress) all interno del cervello (sistema limbico e, in particolare, amigdala). Nelle risposte a feed back sono coinvolti un recettore, un integratore ed un effettore Stimolo (input) recettore integratore effettore Risposta (output) retroazione Il recettore è un organo o un gruppo di cellule che rileva uno stimolo interno o esterno al corpo e lo trasforma in un segnale nervoso L integratore è invece una struttura dell encefalo che elabora l informazione inviata dal recettore ed attiva l effettore L effettore è un muscolo o una ghiandola che mette in atto la risposta decisa dall integratore I sistemi a feed back superano lo schema deterministico causa – effetto, in quanto l effetto (risposta), con l azione di ritorno, influenza a sua volta la causa (stimolo) L Ipotalamo • L'ipotalamo è la porzione inferiore del diencefalo e contiene numerosi piccoli nuclei e tratti nervosi. Il nucleo più importante è quello dei corpi mammillari, due rigonfiamenti siti ventralmente al diencefalo. Essi sono coinvolti nei riflessi olfattori e nelle reazioni emozionali in risposta a stimoli olfattivi. Un gambo imbutiforme, l'infundibolo, si estende dal pavimento dell'ipotalamo, connettendosi con la ghiandola ipofisaria posteriore o neuroipofisi. • L'ipotalamo ha un ruolo importante nel controllo del sistema endocrino poiché regola la secrezione ormonale dell'ipofisi che modula funzioni come il metabolismo, la riproduzione, le risposte allo stress e la diuresi. • Fibre afferenti che terminano nell'ipotalamo conducono stimoli provenienti da: (1) organi; (2) recettori gustativi della lingua; (3) sistema limbico (coinvolto nell'olfatto); (4) particolari aree cutanee come i capezzoli e i genitali esterni; (5) corteccia prefrontale che conduce, attraverso il talamo, informazioni inerenti il tono dell'umore. • Fibre efferenti si estendono dall'ipotalamo al tronco cerebrale e al midollo spinale dove entrano in contatto sinaptico con i neuroni vegetativi. Altre fibre si estendono attraverso l'infundibolo alla porzione posteriore dell'ipofisi; alcune giungono ai nuclei trigeminali e facciali per contribuire al controllo della muscolatura della deglutizione e altre ai motoneuroni spinali per stimolare il riflesso del brivido. • L'ipotalamo ha una grande importanza in numerose funzioni, ognuna delle quali ha relazioni con le emozioni e con il tono dell'umore. Sono correlate a funzioni dell'ipotalamo sensazioni quali il piacere sessuale, il benessere dopo un pasto, la rabbia e la paura. L ipotalamo e il sistema nervoso autonomo L'ipotalamo è stato chiamato il ganglio " a capo " del sistema nervoso autonomo perché è il principale integratore dei sistemi regolatori fondamentali dell'organismo (fame, sete, sesso, temperatura, ritmo cardiaco, pressione arteriosa, ecc.). Ciò è di capitale importanza perché il sistema nervoso autonomo è stato tradizionalmente considerato come il mezzo principale tramite il quale l'ipnosi terapeutica conseguiva i suoi effetti biologici. • Il SNA è costituito, esso stesso, da due rami: (1) il sistema del gran simpatico che è implicato nella reazione di potenziamento o di allarme attraverso la quale sono stimolati il ritmo cardiaco, la pressione sanguigna, la respirazione, ecc., e (2) il sistema parasimpatico, per mezzo del quale le medesime funzioni stesse sono rilassate. Recentemente alcuni ricercatori hanno incluso il sistema enterico (che è interessato innanzi tutto alla regolazione interna dello stomaco, dell'intestino, ecc.) come un terzo ramo del sistema nervoso autonomo. Il sistema enterico, tuttavia, svolge generalmente le sue funzioni in modo semi - indipendente dal sistema autonomo. Esso è regolato principalmente dalle molecole messaggere, scoperte recentemente, del sistema neuropeptidico. L ipotalamo e il sistema endocrino • L ipofisi è la "ghiandola maestra" del sistema endocrino che regola tutti gli altri ormoni del corpo. L'ipotalamo, tuttavia, media l'informazione che governa anche l ipofisi. Quando, per esempio, una persona è colpita dal dolore, il talamo serve da stazione di relais sensoriale che trasmette una porzione del segnale direttamente all'ipotalamo anche prima che il dolore sia avvertito a livello di coscienza. Ciò è vero ugualmente per tutte le altre sensazioni, con l'eccezione dei segnali olfattivi che sono trasmessi all'ipotalamo tramite l'amigdala. • Anche le concentrazioni nel sangue e nel fluido cerebrospinale di sostanze nutritive, elettroliti, acqua, neurotrasmettitori e ormoni possono stimolare o inibire i vari centri di controllo a feedback dell'ipotalamo che regolano le strutture interne dell'organismo o direttamente o tramite l ipofisi. Ma il regno della "mente " dall'altro lato del confine limbico, può esercitare la sua influenza sull'ipotalamo per mezzo di impulsi neurali della corteccia cerebrale, eccitatori o inibitori, i quali si convertono in una funzione regolatrice della pituitaria tramite i neuroni specializzati dell'ipotalamo. • L Ipotalamo e il sistema nervoso • Qualunque cosa possa essere il corpo, la maggior parte di noi lo riconosce fondamentalmente come carne, sangue, ghiandole, ossa e riconosce il modo in cui tutti questi tessuti sono regolati da ormoni e via dicendo. Due tipi di cellule nervose nell'ipotalamo si sono specializzate diventando trasduttori mente - corpo. Esse ricevono impulsi elettrici dalla mente (dalla corteccia cerebrale) su una delle terminazioni proprio come qualunque cellula nervosa convenzionale del cervello; sull'altra terminazione, però, liberano un " fattore di emissione ", o ormone per regolare alcuni tessuti • La trasduzione, da parte di questi neuroni ipotalamici, dell'informazione neurale della mente nelle molecole messaggere del corpo è chiamata neurosecrezione ed è il concetto centrale della moderna neuroendocrinologia. L'esistenza di tali trasduttori neuroendocrini dell'informazione è il motivo fondamentale che giustifica la concettualizzazione del nuovo campo della psicobiologia come una branca della teoria dell'informazione. E l illuminante intuizione chiave che unisce biologia e psicologia entro il quadro unitario della teoria dell'informazione in una maniera che fa della comunicazione mente - corpo e della guarigione psicofisica una scienza empirica. • I neuropeptidi sono le molecole messaggere che si formano quando l'informazione viene trasdotta da impulsi neurali della mente in ormoni del corpo nella trasduzione neuroendocrina dell'informazione . Il concetto di sistema neuropeptidico di comunicazione mente - corpo è così recente che gran parte della sua anatomia e del suo funzionamento sono materia di studio e di ipotesi nell'ambito di un'avanguardia relativamente piccola di ricercatori. Tuttavia è ben noto che l'ipotalamo è il punto centrale dell'attività neuropeptidica. • Sembra che questo sistema venga come a sovrapporsi ai sistemi autonomo, endocrino e immunitario, nel senso che tutti questi utilizzano evidentemente i neuropeptidi come molecole messaggere per comunicare tra loro e all'interno della propria rete. Dato che queste molecole messaggere viaggiano per tutto il corpo per tante vie diverse, il sistema neuropeptidico presenta dei modelli di comunicazione incredibilmente penetranti e flessibili. Il sistema neuropeptidico può essere dunque il canale più poliedrico per la trasduzione dell'informazione e per l'espressione della memoria e dell'apprendimento stato - dipendenti. L Ipotalamo e il sistema immunitario • La funzione regolatrice dell'ipotalamo, riconosciuta più recentemente, consiste nella sua influenza sul sistema immunitario. La conoscenza di questa modulazione centrale del sistema immunitario è ancora tanto recente che non è stata fino ad ora inclusa nei testi standard di psicofisiologia e di medicina. Tuttavia, i lavori pionieristici di Ader (1981) e di Stein, Schleifer e Keller, hanno cominciato a scoprire gli effettivi meccanismi psicofisiologici per mezzo dei quali l'ipotalamo può modificare l'attività immunitaria sia cellulare sia umorale nei suoi nuclei anteriori e posteriori.