LEZIONE 2 - DOTT. DE MARTINO Sotto al patrocinio di radiologia medica nasce una guida x i tsrm sull'anestesiologia. Guida per i corsi di aggiornamento sulle tecniche rianimatorie d’emergenza (Nota del Ministero della Sanità del 17/09/97) Tali corsi programmati dalla Società Italiana di Radiologia Medica (SIRM) attraverso le Sezioni di Studio Mezzi di Contrasto ed Etica, Deontologia e Radiologia Forense congiuntamente alla Società Italiana di Anestesia, Analgesia, Rianimazione e Terapia Intensiva (SIAARTI) rispondono ad una esigenza di aggiornamento professionale pratico continuo e rinnovato e non come isolata esercitazione e trasmissione di conoscenze professionali. Riguarda l'utilizzo dei mdc, nell'ambienti di radiologia + in cardio-angiografici. Ci sono capitoli, nel file: INDICE : Reazioni avverse da mezzi di contrasto iodati ................................................... 9 G.P. Feltrin, G. De Conti, C. Fittà Brevi note sui mezzi di contrasto paramagnetici ..............................................29 G. Simonetti, E. Fanucci Il trattamento delle reazioni da mezzo di contrasto ..........................................33 G. Martinelli La normativa vigente per l’uso dei mezzi di contrasto organo-iodati e paramagnetici per via iniettiva: considerazioni etiche, deontologiche e medico-legali..................................................................................................51 O. Tamburrini, F. De Ferrari Il problema + riferito sul mdc, è la possibilità di reazioni avverse, + preocc sulla possibilità della reazione anafilattica : reazione allergica cioè risp immunitaria che risp come danno, dip dalla sensibilità del sistema immunitario. Reazioni di primo tipo, cioè degli anticorpi Ig E , gli anticorpi sono quelle sostanze che prodotte dai linfociti servono a difenderci dagli antigeni cioè dalle sostanze estranee. Introduzione Nell’ultimo decennio la ricerca farmacologica ha profuso notevoli energie al fine di introdurre in radiologia diagnostica e interventistica agenti contrastografici che riducessero o annullassero l’incidenza di reazioni avverse. Un considerevole passo in avanti è stato compiuto con l’impiego di mezzi di contrasto (mdc) non-ionici a bassa osmolalità (lowosmolality contrast agent; LOCA). LOCA imp oggi xkè produce bassa incidenza di effetti indesiderati , se ne parla tanto. Risp al problema della reazione ai mdc è imp sottolineare che prima era imputabile la considerazione dose-effetto , una sorte di chemio tossicità, una tossicità proprio della molecola oppure a parte la somministrazione si parla di reazioni anafilattoidi xkè si dava poca imp alla componente allergica che poteva scatenare questa reazione. Si distinguono le reazioni anafillatiche, pseudo-anafilattoidi o allergiche e anafilattoidi , perchè hanno un meccanismo patogenetico differente. MdC Orientamento generale • Non attivi immunologiacamente in forma diretta • Alcuni eventi avversi simulano reazioni allergiche: laringospasmo, orticaria • Non dimostrati anticorpi verso mezzi di contrato • Conclusioni: non antigeni, non allergeni. Reazioni avverse: anafilattoidi. MdC Recenti acquisizioni • Attività immunologica diretta • Rivelati anticorpi (IgE) specifici verso MdC ionici e non-ionici • Reazioni avverse: anafilattiche. Il mdc una volta iniettato segue la legge della farmaco-cinetica, è quella parte della medicina che studia la somministrazione, l'assorbimento di una sostanza, di un farmaco o in qst caso del mdc. La maggior parte dei casi il mdc viene somministrato x via endovenosa ha una distribuzione e viene eliminato , oggi sono idrosolubili, vengono eliminati via renale ; possiamo aspettarci una serie di reazioni che possono essere o reazioni allergiche ( rare ma gravi, come tali non prevedibili, con shock anafilattico che è il + grave ) o un'ampia gamma di reazioni anafilattoidi ; tutto dipende dalla sensibilità individuale. Si muore semplicemente mangiando una torta con le noccioline o gamberi, sono rari, ma con l'assunzione di questi cibi è un grilletto che attiva un fucile già caricato all'interno del soggetto che è il sistema immunitario. MIN 10.40 De Martina Lez 2 10-20 Luchetto ...e poi man mano si arriva allo shock anafilattico. Dipende sempre dall'individuo. A volte avete sentito che qualcuno è morto mangiando qualcosa, sono casi molto rari, ma l'assunzione di quella sostanza rallenta "un fucile a volte già caricato" che è il sistema immunitario. E questo è il problema allergico. Poi un altro problema è rappresentato dal rapporto del mdc e la funzionalità renale, quindi tutte quelle condizioni che possono interferire la funzionalità renale possono far permanere il mdc in circolo, e la permanenza provoca una permanenza di mdc con una funzionalità renale non efficiente. Questo perché i mdc in rapporto alla loro osmolalità possono provocare effetti renali reversibili; l'ipersmolalità può causare un danno tubulare. Che significa ipersmolale? Cioè in effetti, se non c'è una corretta idratazione la molecola si può impigliare nei tubuli renali e quindi provocare un danno alla filtrazione al passaggio del liquido. I mdc possono avere una tossicità renale se la funzionalità renale è già compromessa, a volte nel diabete mellito. Importante è anche il volume del mdc, cioè più voi ne fate e più aumenta il rischio di un danno renale. Una condizione che noi adottiamo per favorire l'eliminazione renale del mdc è quindi quella dell'idratazione. Quindi gli avvenimento avversi della somministrazione di mdc possono essere di tipo chemiotossico, dose dipendente (e quindi prevedibili), di tipo anafilattoide (non prevedibile) e poi la vera e propria reazione anafilattica. Chiaramente in questo ultimo caso basta anche una sola goccia di mdc per provocare reazione anafillattica. Nell'anafilattoide non si ha l'attivazione del sistema immunitario, invece nella reazione anafilattica si. I sintomi possono anche essere gli stessi; la reazione anafilattica riconosce una attività immonologica diretta. Evento avverso: eventi indesiderati o inattesi avvenuti durante una procedura radiologia, diagnostica e interventistica. Si configurano come eventi nuovi, ossia accorsi durante una procedura radiologica diagnostica interventistica indirizzata ad indurre un cambiamento attuale o potenziale dello stato di salute del pz. Un'altra distinzione fondamentale è tra: reazioni avverse Acute: E' quando avviene entro la prima ora fino dallaa fine della procedura Ritardate: E' quando intercorre un certo intervallo di tempo, generalmente più di un'ora dall'indagine contrastografica Questo è un tipo di classificazione di reazioni avverse che possono avvenire con somministrazione di mdc. I mdc ionici hanno una percentuale maggiore di reazioni avverse rispetto ai mdc non ionici. Come possono essere le reazioni avverse? Le reazioni avverse possono essere tante e si parte da un grado 1 (reazioni cutanee) fino a quelle più gravi come l'arresto cardiaco e sintomi intermedi (dispnea, broncospasmo, cianosi...fino all'ipotensione grave) STEFANO DE/DI MARTINO LEZ 2 20-30 sapiolos Tipi di reazioni alla somministrazione di MDC: 1) Lievi 2) Moderati 3-4) Severi. Quindi il MDC x la sua struttura chimica e per la sua osmolarità, può essere responsabile di effetti collaterali come le reazioni allergiche. Ma la reazione è prevedibile? Non lo è. Ce la si può aspettare in soggetti con Diatesi Allergica (tipo se è asmatico o soggetto a rinite allergica); per questi pazienti, alcuni giorni prima dell’esame è prevista l’assunzione di farmaci antagonisti ad un’eventuale risposta immunitaria abnorme come possono essere gli antistaminici e i norcoresteroidi e si chiama terapia desensibilizzante che serve a ridurre l’incidenza della reazione anafilattica. La stessa terapia può essere efficace anche per prevenire altre reazioni non collegate a meccanismi di reazione del sistema immunitario, quindi con patogenesi non di tipo immunologico, che sono le reazioni Anafilattoidi che si presentano in relazione alla caratteristica chimica del MDC e alla sua osmolarità; di solito abbiamo reazioni di lieve entità come orticaria, ipotensione, dispnea lieve e reazioni cutanee (non gravi come le reazioni anafilattiche). Pazienti con precedenti reazioni allergiche a MDC ionici hanno minor insorgenza di reazioni allergiche con Mdc ionici. La premedicazione allevia le reazioni lievi e moderate ma non previene quelle gravi. L’unica arma efficace contro le reazioni allergiche è il trattamento entro un minuto dall’insorgenza. In base al distretto in studio ci sarà una diversa reazione: nell’encefalo la sintomatologia insorge in seguito a danni alla Barriera Emato Encefalica con senso di vuoto sulla testa fino a reazioni convulsive. Bisogna sempre valutare prima la funzionalità renale e fare un esame specifico che è la Proteinuria di Bence Jones: dosaggio di una componente degli anticorpi (composti da catene proteiche); se vi è una patologia tumorale degli anticorpi come per il Mieloma Multiplo che fa attivare incontrollatamente le Plasmacellule che possono produrre alcune componenti degli anticorpi in maniera esagerata; si tratta di proteine che viaggiano nel sangue e che in particolari condizioni (siccome sono molecole grosse) e in presenza di altre sostanze possono precipitare nei tubuli renali, ostruirli meccanicamente e quindi dare insufficienza renale acuta. Queste proteine le si può trovare nell’esame delle urine. Alla fine degli studi si è visto che non vi è alcuna correlazione tra l’aumento di questa componente anticorpale nel sangue e a precipitazione renale del MDC x cui si ritiene che questo esame (al di fuori di casi conclamati di Mieloma Multiplo) sia ormai obsoleto che non deve precedere la somministrazione del mezzo d contrasto. LEZIONE 2 DE MARTINO min 30-40 adeleike Quando l’antigene sensibilizza una cellula del sistema immunitario questa si trasforma in un particolare gruppo di cellula: la plasmacellula, che produce gli anticorpi. Ora ci sono chiaramente anche patologie tumorali del sistema immunitario, e in questo caso c’è praticamente l’attivazione incontrollata di queste plasmacellule che possono produrre appunto alcune componenti degli anticorpi in maniera esagerata; chiaramente si tratta di proteine che viaggiano nel sangue e che in particolari condizioni, siccome sono molecole grosse, in presenza di altre sostanze teoricamente possono precipitare nei tubuli renali, ostruire e dare un’insufficienza renale acuta. In effetti ciò scaturisce da un’osservazione fatta in una clinica londinese: un paziente con mieloma multiplo andrà incontro a insufficienza renale dopo la somministrazione del MDC. Per cui questa segnalazione ha fatto generare poi nel tempo la necessità di far avere questa proteinuria di Bence Jones, in cui il mieloma multiplo ma in genere queste ipergamma globulinemie o malattie in cui l’aumento delle gamma globuline con componente monoclonale sono molto diffuse, a volte possono essere evidenziate senza che il paziente lo sappia o attraverso l’elettroforesi delle proteine oppure attraverso il dosaggio della presenza nelle urine della cosiddetta proteinuria di Bence Jones quindi la necessità di effettuare la proteinuria di Bence Jones. Quindi aldilà del caso estremo si è visto che in effetti non vi è alcuna correlazione tra l’aumento della componente monoclonale nel sangue, questa componente anticorpale e la precipitazione a livello renale del MDC; per cui oggi si ritiene che l’effettuazione della proteinuria di Bence Jones, eccetto in pazienti effetti da mieloma multiplo, sia inutile ed è un esame obsoleto e non debba quindi precedere al somministrazione del MDC. Poiché il giudizio del radiologo, una volta accettato l’esame, si regge sostanzialmente sulla valutazione anamnestica, è importante valuti anche i fattori di rischio per l’uso dei MDC: 1. Le forti predisposizioni allergiche e soprattutto le precedenti reazioni avverse al MDC e l’esistenza di atopìe ( cioè la predisposizione genetica a sviluppare alcune reazioni allergiche) rappresentano l’unico fattore che impone le precauzioni consistenti in: un consulto prioritario o una coordinata preparazione ad evento avverso (allerta rianimatoria; eventuale premedicazione) 2. Affidata alla valutazione clinica e anamnestica del radiologo è la classificazione di malattie cardiovascolari o di altre affezioni più gravi ( possono esserci anche reazioni avverse a carico dell’apparato cardiovascolare) secondo la scala dell’ASA, che è una classificazione che usano gli anestesisti per valutare il rischio anestesiologico quando il paziente viene operato, e va da 1( che non c’è rischio) a 4; per cui l’effettuazione di un esame elettrocardiografico e l’indagine anamnestica devono poi essere quelle che devono mettere il radiologo sulla base della valutazione clinica, di decidere se effettuare o meno l’esame. Anche in questo caso se si ritiene che l’esame sia necessario e vada effettuato, e ritieni che il paziente possa avere una reazione cardiovascolare importante, chiaramente ci si premunisce, e si adottano tutte le precauzioni onde evitare che possa subentrare un effetto indesiderato che esiste, ovvio che il paziente firmerà sempre un consenso, e che possa quindi essere trattato nel modo efficace. Ma se avete che una delle caratteristiche fondamentali,anche nell’effettuazione noi abbiamo un obbligo di mezzi e non di risultato, nel senso che purtroppo se qualcosa va male, noi non è che possiamo dire che è stata colpa nostra, perché purtroppo sono eventi naturali, noi possiamo, dobbiamo soltanto dimostrare di avere agito secondo la perizia la diligenza del buon padre di famiglia, quindi di aver messo in atto tutte quelle manovre , quelle procedure, quelle precauzioni che nel momento in cui si è verificato l’evento avverso hanno consentito al paziente di ricevere un trattamento ottimale, poi se questo non ha effetto noi purtroppo non siamo il Padre Eterno, però dobbiamo essere in grado di trattarli. 3. Insufficienza renale (è un altro problema fondamentale), se grave, si può rivelare anche con la semplice inchiesta anamnestica sull’eventuale esistenza di anuria o oligoanuria o nelle situazioni meno gravi, su un’esistente poliuria. In entrambi i casi una valutazione di laboratorio è consigliabile anche se limitata al test della creatinine mia. Infatti le insufficienze renali che non richiedano un regime terapeutico, né dialisi, in sé non rappresentano una controindicazione all’uso dei MDC per indagini, già accettate perché necessarie. Se non ricorrono anuria, oliguria o poliuria può essere omessa la priorità indagine di laboratorio per la creatininemia o l’azotemai. Quindi anche questo esame è a discrezione del medico, cioè non è che se non c’è non si fa l’esame. Questo sempre a suffragio di un esame che viene fatto secondo l’indicazione, il radiologo poi si deve difendere, perché oberato di richieste poi a volte. Una cosa che si faceva prima di routine era la radiografia del torace a tutti i pazienti prima di un intervento chirurgico, oggi per esempio non si fa più, pensate prima c’era un problema di radioprotezione, di esposizione alle radiazioni che sono dannose, quindi anche ai bambini, e pensate quante radiazioni senza che fossero necessarie. Ecco che in quel caso si consultava il radiologo se serve a ridurre le indagini diagnostiche può essere anche utile, però molte volte questa diventa una barriera che non distingue nessuno e quindi può ostacolare anche il paziente che ha necessità di fare l’esame, e che poi vengono richiesti tutta una batteria di esami su cose che poi sono scontate, perché chiaramente chi ha l’insufficienza renale a volte lo sa e fare poi gli esami serve poi a confermare quello che c’ha detto già. 4. Un’altra condizione importante è l’esistenza di un diabete evidentemente iniziale o comunque non insulino-dipendente non rappresenta una controindicazione all’uso dei MDC. Infatti il diabete può costituire una forte controindicazione quando coesiste con una grave nefropatia. E anche qui chiaramente dipende, perché se il paziente ( voi sapete che il diabete colpisce soprattutto i vasi) deve fare una coronarografia perché si sospetta che abbia un problema coronarico, non è che noi non gli facciamo MDC, glielo facciamo ma adotteremo una serie di precauzioni, quella principale è fondamentalmente l’idratazione. Pertanto le considerazioni sopraesposte portano alla decisione di realizzare l’esame radiologico con MDC senza un sistematico ricorso ad esami di laboratorio (neppure glicemia o creatininemia). Altrettanto importante alla pari della valutazione anamnestica dei rischi sopraesposti è l’anamnesi farmacologica dei trattamenti in atto, perché chiaramente dei trattamenti farmacologici non rappresentano una controindicazione all’esame, ma vedete devono essere tenuti in considerazione soltanto perché vanno adottate alcune opportune precauzioni: ad es va sospesa la terapia con biguànidi ( che sono ipoglicemizzanti orali)[tipo metformina per il diabete], oppure va fatta una valutazione della funzionalità renale. partefabbryolos MDC si dividono in negativi e positivi: i negativi (gas, aria, cO2)... i positivi possono essere iodati (non idrosolubili, idrosolubili o oleosi) o baritati Caratteristiche delle reazioni avverse chemiotossiche ed anafilattoidi: anche in queste ultime, pre-trattamento con steroidi è di utilità discussa poiché nell'analafittaoide non siamo sicuri, come invece nell'anafilattica, c'è un chiaro meccanismo di coinvolgimento del sistema endoteliale (? non si capisce bene ma credo sia endoteliale) In passato è stato rilevato che nei pazienti affetti da mieloma multiplo, soprattutto nella varietà secernenente proteinuria di bence jones, o solo catene leggere libere monoclonali, la somministrazione di mdc potesse causare la precipitazione in queste del tubulo, determinando il mieloma Kidney, cioè rene da mieloma, con insufficienza renale innescate dalla disidratazione e forse anche da un effetto diretto per mdc sulle catene polipeptidiche (cioè questa componenente monoclonale) Studi recenti hanno però evidenziato la bassa incidenza di nefropatia con i LOCA e quindi opinione attuale che nei pazienti con funzione renale conservata e con adeguata idratazione il mieloma multiplo non rappresenta una controindicazione al MDC, ha comunque perduto significato la ricerca nelle urine della proteina di Bence-Jones Ci sono effetti collaterali per mdc come il gadolinio (ma non ne parla) La gammopatia monoclonale rappresenta un rischio? (credo sia domanda d'esame) In tali pazienti si raccomanda mdc non ionici, basso peso molecolare (LOCA), associando una adeguata idratazione, sospensione di farmaci nefrotossici (tutt o blocc quello che stava scritto sopra)