citrosodina® compresse masticabili 30 compresse

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CITROSODINA® COMPRESSE MASTICABILI 30 COMPRESSE
Marchio:
Codice Min.:
Link:
Bayer
8000560783001
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CITROSODINA® COMPRESSE MASTICABILI 30 COMPRESSE
La nuova referenza in pratiche compresse masticabili da assumere senza
acqua. La nuova confezione infatti è adatta a chi anche fuori casa non
vuole rinunciare ai benefici di Citrosodina. Le compresse, al piacevole
gusto di limone, non contengono zucchero e quindi sono indicate anche
per persone che devono tenere sotto controllo il livello di zuccheri.
Con Citrosodina ritrovare la strada della leggerezza è più pratico e veloce.
Anche fuori casa.
Grazie alla sua nuova confezione, Citrosodina Masticabile è ideale per
ogni occasione, pratica da portare in giro, dal pranzo di lavoro alla cena
con gli amici, una vera alleata sempre a portata di mano, e pronta a farti
ritrovare subito il benessere di cui hai bisogno.Citrosodina Compresse Masticabili: rapida, efficace e
anche buona. Citrosodina, l'effervescenza che ti facilita la digestione.
Modo d'uso:
Le compresse masticabili di Citrosodina sono indicate in ogni momento della giornata, in particolare al
termine dei pasti.
Avvertenze:
Un consumo eccessivo può avere effetti lassativi.
Composizione:
Edulcoranti: Xilitolo, Mannitolo, Sodio Bicarbonato, Acido Citrico Anidro; aroma: Limone;
antiagglomerante: Magnesio Stearato.
Il processo digestivo:
Già quando pregustiamo un cibo particolarmente appetitoso con la vista e l'olfatto, il nostro fisico si
mette in moto per predisporsi alla digestione. La salivazione comincia ad aumentare e lo stomaco avvia
la produzione di acidi gastrici. Inizia così il processo digestivo, che consentirà al nostro corpo di
assimilare le sostanze nutrienti contenute nelle pietanze. Questo processo si chiama digestione.Dopo
un'adeguata masticazione, il cibo viene spinto nell'esofago, un tubo che collega la gola allo stomaco, da
qui, grazie a un moto muscolare ondulatorio, la peristalsi, il bolo - cioè il cibo masticato - viene spinto
verso il basso e, passata una valvola muscolare chiamata cardias, che ne impedisce il riflusso verso
l'alto, giunge nello stomaco: un organo dalla forma di un sacco, capace di contenere più di un litro di
bolo. Qui il cibo, anche grazie alle robuste pareti muscolari dello stomaco che si contraggono
ritmicamente, si mescola alle sostanze prodotte da ghiandole che, a ogni pasto, secernono circa 500 ml
di succo gastrico, composto da enzimi, muco e acido cloridrico.La funzione dell'acido cloridrico è quella
di "spezzare" le molecole complesse di cui è composto il cibo in molecole più leggere, cioè più digeribili,
uccidere i batteri e attivare un enzima secreto dalle ghiandole gastriche, il pepsinogeno. Quando, nella
cavità dello stomaco, il pepsinogeno si unisce all'acido cloridrico, diventa pepsina, un'importantissima
sostanza capace di frazionare le proteine favorendone il successivo assorbimento da parte
dell'organismo.Il cibo, così trasformato in chimo, viene spinto attraverso una valvola, il piloro, nel primo
tratto dell'intestino tenue, ovvero il duodeno. Qui la digestione prosegue, con il chimo che si mescola
con una serie di sostanze - prodotte da pancreas, fegato e cistifellea - che aiutano a frazionare il cibo in
proteine, carboidrati e grassi. Sostanze che, così trasformate in molecole più facilmente utilizzabili dal
nostro corpo, arrivano nell'intestino, dove viene portato a termine l'assorbimento delle preziose risorse
necessarie alla nostra vita.
UNA CATTIVA DIGESTIONE
La digestione: essenziale per la salute, ma non sempre buona...
Quando la digestione si fa difficile, già durante il pasto avvertiamo un senso di sazietà precoce, per non
parlare del dopo pasto, quando talvolta sopraggiungono sgradevoli sensazioni di gonfiore, pesantezza,
acidità e bruciore di stomaco.Questi problemi digestivi, comunemente diffusi ma non per questo meno
spiacevoli, sono i fastidiosi segnali - insieme a senso di gonfiore, lieve nausea e disturbi allo stomaco che accompagnano più frequentemente una cattiva digestione.La cattiva digestione è un evento
comune, solitamente dovuto a cause molto semplici di cattiva alimentazione quali il consumo frettoloso
delle pietanze, magari in razioni eccessive (indigestione), cibi troppo grassi, abuso di alcool o caffeina, e
- ultimo ma non ultimo - lo stress quotidiano.
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