Il farmaco giusto al momento GIUSTO

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RICERCHE IN VETRINA
Il farmaco giusto
al momento GIUSTO
di Cristina Ferrario
Corbis
Uno studio italiano aiuta
a personalizzare
la terapia del tumore del seno
apere se una terapia sarà somministrata dopo l’intervenefficace prima ancora di to chirurgico per ridurre il risomministrarla al pazien- schio di ricadute ed eliminare
te è un bel vantaggio per chi le eventuali cellule maligne redeve decidere come interveni- sidue. Lo studio è stato cofire: non la sfera di cristallo, ma nanziato da AIRC.
Negli ultimi anni diversi
ancora una volta l’impegno e il
lavoro dei ricercatori si sono ri- studi avevano dimostrato l’effivelati lo strumento più efficace cacia delle antracicline rispetto
per raggiungere un traguardo ai tradizionali protocolli di
cura del tumore del
tanto ambizioso.
Alessandra Gen- Ora si userà seno. Con la scodel gene
nari, ricercatrice
il farmaco perta
Her2 (presente solo
dell’IST (Istituto
solamente in alcuni tumori
nazionale per la ricerca sul cancro di quando è utile del seno e non in
altri), a cui hanno
Genova) e dell’Università di Genova, assieme ad contribuito in anni passati due
altri colleghi ha valutato l’effi- grandi ricercatori come Gianni
cacia della terapia basata su una Bonadonna e Sylvie Ménard la
particolare classe di farmaci, le ricerca è progredita. “Dall’imantracicline, nelle donne con portanza di Her2 in relazione a
tumore al seno in fase iniziale questo tumore è emersa l’ipotesottoposte alla cosiddetta che- si che l’efficacia delle antraciclimioterapia adiuvante, ovvero ne dipendesse proprio dalla
S
16 Fondamentale aprile 2008
presenza o dall’assenza di questo gene” afferma l’autrice dello
studio, spiegando le ragioni che
hanno spinto lei e il suo gruppo
ad approfondire questo particolare aspetto. Le antracicline
fanno parte di una delle numerose classi di farmaci utilizzati
nella chemioterapia, arma efficace per combattere il cancro
ma che ancora spaventa a causa
degli effetti collaterali che inevitabilmente porta con sé. Sono
tra le sostanze più utilizzate ed
efficaci nella terapia del tumore
del seno.
LA LIMITAZIONE
DEL DANNO
“Con la prevenzione e la
diagnosi precoce si possono
diagnosticare tumori molto
piccoli e facilmente operabili.
Molte donne potrebbero considerarsi guarite dopo l’interven-
to chirurgico, ma oggi non
siamo ancora in grado di prevedere quale di questi tumori
potrà dare origine a recidive, e
di conseguenza si fa quasi sempre la chemioterapia adiuvante” chiarisce Alessandra Gennari. Migliaia di donne (in Italia
sono oltre 10.000) ogni anno
ne sperimentano l’efficacia, ma
anche gli effetti collaterali.
Proprio nell’ottica di limitare i danni al paziente personalizzando la cura, i ricercatori
dell’IST hanno focalizzato la
loro attenzione sul gene Her2,
confermando che le antracicline sono efficaci solo nelle
donne con tumore del seno
positivo per il gene, circa il 30
per cento delle pazienti. Anzi,
in questo caso il trattamento a
IST
Corbis
LA RICERCA CONTINUA
Come dimostra lo studio
base di antracicline è più efficace rispetto a quello basato su dei ricercatoti di Genova la
altri farmaci, sia in termini di presenza o l’assenza di un gene
allungamento del periodo tra- aiuta a capire se la terapia sarà
scorso prima di una eventuale utile, oltre al fatto che lo stesricaduta sia in termini di so- so gene può essere il bersaglio
di anticorpi monoclonali utipravvivenza generale.
Se invece Her2 non è lizzati nel trattamento di alcuespresso (cioè non è attivo), la ne forme di tumore.
“Esiste oggi la possibilità di
terapia a base di antracicline è
creare delle vere e proprie
di fatto inutile.
“Conoscere a priori l’esito carte di identità dei tumori (e
dei pazienti) basadel trattamento
permette di evitare Cure classiche te su quali geni
vengono espressi
di sottoporre una
e terapie
nei singoli casi”
donna a una cura
intelligenti conclude Gennari.
che ha effetti collaterali e che non gaconvivono Questi speciali ‘ritratti genetici’ posrantisce un reale
beneficio rispetto a farmaci sono guidare la scelta della someno tossici” riassume effica- stanza più utile a combattere
la malattia.
cemente Gennari.
Se la chemioterapia ‘à la
Seguendo le indicazioni
dello studio, che non a caso ha carte’ è ancora una speranza
avuto ampia eco in tutto il per il futuro, già oggi si assiste
mondo, le cure a base di an- a una collaborazione tra teratracicline dovrebbero essere pia standardizzata (ovvero
somministrate solo al 30 per uguale per tutti i pazienti afcento delle circa 39.000 fetti da un determinato tipo
donne che ogni anno in Italia di cancro) e terapia personasi ammalano di tumore del lizzata: si utilizzano contemseno. E il restante 70 per poraneamente farmaci tradicento? “Nel caso di tumori zionali e farmaci intelligenti,
privi di Her2, già oggi esistono con l’obiettivo di rendere
farmaci che si sono dimostrati sempre migliore la qualità di
efficaci se utilizzati in partico- vita delle persone.
lari combinazioni e se ne stanno studiando di nuovi” rassiCosa sono le antracicline
cura la ricercatrice. “Bisogna
trovare altre soluzioni di cura
Il termine antracicline indica una classe di farmaci impiegati come chemioterapici nel trattamento di
più adatte al singolo paziente o
molti tumori solidi (tumore del seno, dell’ovaio, dei testicoli, dei polmoni eccetera) e di alcuni tipi di
a gruppi specifici di pazienti”.
leucemia e linfoma. Fanno parte di questa classe la doxorubicina, l’epirubicina, l’idarubicina e la
Terapia personalizzata,
daunorubicina, oltre ad altre molecole.
dunque, e non più anonima o
Per quanto riguarda il tumore del seno, l’introduzione di questi farmaci negli schemi di chemioterapia ha
uguale per tutti. Ma quanto è
portato evidenti benefici rispetto alle terapie più vecchie, ma con un prezzo da pagare: l’alta tossicità del
importante lo studio dei geni
farmaco. Con effetti collaterali come per esempio la perdita dei capelli, comuni alla maggior parte
e delle corrispondenti proteidei chemioterapici, e la tossicità cardiaca in circa una donna su 100. Lo studio dell’IST di Genova
ne, nel percorso che porta a
consentirà quindi di utilizzare questa arma potente solo nei casi in cui il rischio è veramente bilanciato
queste nuove forme di trattadal grande beneficio in termini di percentuali di guarigione.
mento?
Genova
Fondamentale aprile 2008 17
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