Caolino e zeolititi per la difesa e la stimolazione delle piante Dr. Domenico Prisa Sicilia 6-7 Luglio 2015 Il concetto di sostenibilità La definizione più diffusa è quella fornita nel 1987 dalla Commissione Indipendente sull'Ambiente e lo Sviluppo (World Commission on Environment and Development), presieduta da Gro Harlem Brundtland, secondo la quale: “L’umanità ha la possibilità di rendere sostenibile lo sviluppo, cioè di far sì che esso soddisfi i bisogni dell’attuale generazione senza compromettere la capacità delle generazioni future di rispondere ai loro” Agricoltura sostenibile: tutte le strategie di prevenzione accettabili dal punto di vista ecologico, economico e sociale Applicare le condizioni ambientali e colturali ottimali: temperatura, luce, substrato, nutrizione, distanze di coltivazione Definire protocolli aziendali di prevenzione Controllare il materiale vegetale in ingresso Riconoscere precocemente sintomi o fisiopatie Motivi per applicare strategie sostenibili 1 Pochi principi attivi registrati sulle piante ornamentali - Non è quindi più possibile alternare i principi attivi - Aumentano i rischi dell’insorgere di fenomeni di resistenza (capacità di una popolazione di sopravvivere al trattamento con un prodotto chimico che è stato letale per le generazioni precedenti) 2 Molti principi attivi chimici hanno perso la loro efficacia 3 I nuovi principi attivi chimici non sono ancora ben sperimentati sulle colture ornamentali (nuove cultivar) -aumento del rischio di fitotossicità (azione dannosa del fitofarmaco sulla pianta, solventi, coadiuvanti rappresentano dal 30 al 98% del prodotto commerciale) 4 Tutela e sicurezza della salute dell’operatore 5 Riduzione dell’inquinamento ambientale Applicando tecniche di tipo ecosostenibile non si verificano più fenomeni di fitotossicità e resistenza I film protettivi: il caolino Ultimi anni presa di coscienza dei rischi associati ai prodotti chimici per la difesa delle piante ha portato alla ricerca di tecniche alternative Nuova metodologia detta “Particle film tecnology”: barriera protettiva sulla vegetazione per mezzo di polveri varie Film protettivo deve avere requisiti fondamentali: - essere chimicamente inerte (particelle inferiori ai 2 µm) -Deve creare uno strato uniforme che altera e ostacola il comportamento dell’insetto però non deve ostacolare gli scambi gassosi del vegetale -Deve permettere le trasmissione delle radiazioni necessarie per la fotosintesi ed escludere, in qualche misura gli ultravioletti e gli infrarossi - Deve essere facilmente rimovibile in pre-raccolta I film protettivi: il caolino Composto più utilizzato per tale scopo il caolino: allumino-silicato in forma di polvere bianca non porosa e non espandibile che si disperde facilmente in acqua ed è chimicamente inerte in un ampio spettro di pH Diversi utilizzi: - Industria della carta - industria delle vernici - cosmetica e plastica - Attualmente sbocchi innovativi in agricoltura Prodotto distribuito sulle piante sottoforma di soluzione acquosa, dissecca lasciando uno strato uniforma bianco sulle foglie Pianta di melo trattata con caolino Meccanismi d’azione del caolino I tessuti vegetali ricoperti da questo film risultano irriconoscibili al tatto, alla vista e all’olfatto degli insetti Principale meccanismo d’azione del caolino è la repellenza degli adulti con riduzione dell’attività trofica e dell’ovideposizione Movimento degli insetti, l’attività trofica e altre attività fisiche, quali l’ancoraggio al vegetale, possono venire gravemente compromesse per l’adesione delle particelle di caolino al corpo degli insetti stessi Effetto significativo sulla riduzione dell’incidenza di attacchi di batteri e funghi come ad esempio Erwinia amylovora e Venturia inaequalis Meccanismi d’azione del caolino Insetto o inoculo Particelle Acqua Barriera Foglia Funzioni del film protettivo: - Artropodi respinti o contenuti, da un film di particolato idrofobico che non permette il riconoscimento al tatto e alla vista del vegetale - Movimenti e nutrizione vengono notevolmente ostacolati - Attacchi dei microrganismi fitopatogeni possono essere prevenuti rivestendo la pianta con un film di particolato che ostacola l’inoculo sulla superficie fogliare -Previene le malattie microbiche e fungine impedendo all’acqua di formare uno strato liquido a diretto contatto con la superficie fogliare (assenza di umidità) Effetti del caolino sulle piante Studi effettuati su colture frutticole hanno dimostrato che la fotosintesi e il raccolto non sono ridotti a causa dello strato di caolino Incremento della riflessione della radiazione solare con riduzione significativa delle temperature delle chiome e delle lesioni solari che possono comportare perdite di produzione Prime applicazioni del caolino per la difesa dei fitofagi sono state effettuate negli Stati Uniti nel 1999-2000 Primi successi sono stati ottenuti nella lotta alla psilla del Pero (Cacopsylla piricola), che porta necrosi fogliare, defogliazioni e riduzioni della produzione. L’insetto sviluppa resistenza agli insetticidi Effetti del caolino sulle piante Meccanismo principale riscontrato sugli adulti delle psille è la repellenza Ripetuti trattamenti estivi determinano la formazione di un consistente film bianco sulla corteccia che permane anche durante il periodo invernale e previene l’ovideposizione sui rametti in riposo vegetativo Inizialmente il controllo della psilla veniva effettuato con ripetuti (fino a 13) trattamenti stagionali, mentre ora si ricorre solo a 2-3 trattamenti precoci, prima della fioritura che sono in grado di ridurre in larga misura l’ovideposizione Attualmente i pereti difesi con caolino sono passati dal 19% a più del 70% Effetti del caolino sulle piante Altro esempio di risultati ottimi ottenuti con caolino riguardano la lotta alla cicalina Homolodisca coagulata vettrice di Xylella fastidiosa, agente causale della batteriosi Pierce’s Disease della vite negli Stati Uniti e in California Protezione degli insetticidi per contatto limitata nel tempo, e le rapide invasioni da parte della cicalina proveniente dagli adiacenti agrumeti determina rapide reinfestazioni Cicalina sverna sugli agrumi e poi quando la temperatura comincia ad aumentare migra su vite dove si nutre e si riproduce I trattamenti con imidacloprid, riducono incidenza della malattia, ma garantiscono protezione per un solo anno in caso di gravi infestazioni Effetti del caolino sulle piante Trattamenti con caolino impediscono le migrazioni nei vigneti e prevengono quindi l’ovideposizione Tre applicazioni bisettimanali di caolino hanno dato risultati migliori di sei trattamenti settimanali con insetticidi per contatto, per ridurre le popolazioni di H. coagulata Efficacia della polvere di caolino estesa a numerose colture contro fitofagi quali l’afide Dysaphys plantaginea, la psilla del pero, le mosche della frutta Ceratitis capitata e Bactrocera oleae, lepidotteri e coleotteri Effetti nocivi sugli insetti delle derrate Effetti del caolino sulla protezione dell’olivo Effetto significativo sull’acqua della foglia, sulla succulenza e densità dei tessuti fogliari Abbassamento della temperatura della foglia sia in caso di oliveti irrigati sia di quelli non irrigati Foglie trattate con caolino hanno mostrato elevati tassi diurni di assimilazione di anidride carbonica in caso di siccità Allevia gli effetti negativi dello stress da siccità Aumento del contenuto di clorofilla e carotenoidi nell’extravergine trattato con caolino Diminuzione dei perossidi e dei coefficienti di assorbimento all’ultravioletto Effetti del caolino sulla protezione dell’olivo Riduzione significativa del contenuto di acido palmitico nelle piante trattate, come anche per l’acido linoleico e linolenico Aumento fino al 65% del contenuto di acido oleico nelle piante trattate con caolino e cosi’ anche il rapporto acido oleico/linoleico Maggiore stabilità ossidativa e una maggiore shelf-life dell’olio delle piante trattate con caolino Controllo della mosca dell’olivo con Caolino Caolino sulle foglie Tesi Percentuale media di olive attaccate Rotenone 20 b Controllo 26 a Caolino 14 c Muffa grigia Parassita che oltre la vite attacca anche altre specie vegetali Gli organi di propagazione vengono disseminati per vento e acqua, invadono i tessuti vegetali penetrando attraverso lesioni e germinano Tessuto vegetale invaso viene disgregato da enzimi prodotti dal fungo Temperatura ottimale 15°C e di almeno di 15 ore di bagnatura “regola dei due 15” Piogge prolungate ed elevata umidità relativa sono le condizioni ottimali allo sviluppo del patogeno Sintomo della malattia è il marciume, che si manifesta in maniera diversa nei vari organi: fiori, germogli, fiori, grappoli Prevenzione: orientamento filari, sesto d’impianto, tenere inerbito il vigneto, buona aerazione della vegetazione, evitare eccessive concimazioni azotate, impedire l’ingresso del patogeno nei tessuti evitando ferite o lesioni (zeolitite micronizzata zem70) Effetti del caolino sulla protezione da muffa grigia Controllo della muffa grigia su vite con Caolino 2009 cv Grecanico 2010 cv Catarratto Tesi Infestazione media dei grappoli Tesi Infestazione media dei grappoli sfogliatura 27 b sfogliatura 20 b Controllo 22 a Controllo 25 a Caolino + sfogliatura 13 c Caolino + sfogliatura 11 c Caolino 13 c Caolino 11 c Applicazioni della zeolitite zem70 nell’ortoflorovivaismo Difesa su piante di ficus Tesi Numero di foglie (n°) % piante ammalate Controllo concimato 15.12 b 56 % Controllo + (Calypso plus + rame + zolfo) 18.20 b 8% Controllo + (zem70) 28.13 a 9% Ficus Stimolazione e difesa delle piante di peperone Tesi Altezza della pianta (cm) Peso fresco della Pianta (g) % piante ammalate Controllo conc. 23.05 c 12.01 c 14 % Controllo + chabasite 20% + (rame-zolfo-calypso) 27.12 b 16.10 b 4% Controllo + chabasite 20% + (zem70) 33.22 a 19.05 a 6% Peperone Controllo Chaba+ zem70 Chaba+ zem70 Controllo Controllo Applicazioni della zeolitite zem70 nell’ortoflorovivaismo Pomodoro Tesi Altezza della pianta (cm) Peso fresco della Pianta (g) % piante ammalate Controllo conc. 23.05 c 12.01 c 14 % Controllo + (rame-zolfo-calypso) 27.12 b 16.10 b 4% Controllo + chabasite 20% + (zem70) 33.22 a 19.05 a 6% Effetto significativo di stimolazione della pianta da parte della chabasite e di protezione da parte dello zem70 Controllo Trattato chaba+ zem70 Zeolititi Zeolititi in particolare la chabasite Aumento della ritenzione idrica del terreno Aumento della concentrazione degli elementi nutritivi nella zona adiacente agli apparati radicali Aumento della capacità di scambio e dell’areazione del suolo Incremento delle radici laterali e dei peli radicali Favorisce la colonizzazione da parte di microrganismi benefici controllo Importantissimo la purezza del prodotto che viene utilizzato chabasite Applicazioni della chabasite nell’ortoflorovivaismo Tesi Altezza della pianta (cm) Peso fresco totale della Pianta (g) Controllo conc. 9.05 c 8.05 c Controllo + chabasite 10% 11.01 b 11.00 b Controllo + chabasite 20% 13.20 a 14.20 a Basilico Applicazioni della chabasite nell’ortoflorovivaismo Tesi Numero di foglie (n°) Peso fresco totale della Pianta (g) Controllo conc. 12.05 c 11.05 c Controllo + chabasite 10% 16.01 b 15.00 b Controllo + chabasite 20% 19.20 a 21.20 a Fragola Applicazioni della chabasite nell’ortoflorovivaismo Tesi Numero di foglie (n°) Peso fresco totale della Pianta (g) Controllo conc. 10.00 c 14.30 c Controllo + chabasite 10% 12.25 b 16.21 b Controllo + chabasite 20% 16.20 a 22.32 a chabasite Impatiens controllo Applicazioni della chabasite nell’ortoflorovivaismo Euphorbia Controllo Trattato chaba+ zem70 Stress salino - 50mM di NaCl con irrigazione (1 volta ogni 30 giorni) Trattato chaba+ Controllo zem70 Tesi Altezza della pianta (cm) Numero di foglie (n) Peso fresco totale della pianta (g) Controllo conc. 10.21 c 14.02 c 18.60 c Controllo + chabasite 20% 16.13 b 18.22 b 24.33 b Controllo + chabasite 20% + zem70 23.50 a 24.06 a 28.35 a Applicazioni della chabasite nell’ortoflorovivaismo Varietà Trattamento con chabasite 20% Altezza dello stelo (cm) Lunghezza della spiga (cm) Diametro dello stelo (cm) Fiori abortiti (%) Calibro dei bulbi (cm) Controllo 78,24 b 35,35 b 0,73 b 17,05 a 2,70 b Trattato 98,71 a 47,35 a 0,89 a 4,78 b 3,17 a Controllo 104,83 b 47,10 b 0,84 b 34,03 a 2,38 b Trattato 118,17 a 59,10 a 1,11 a 18,90 b 3,14 a Alba (bianca) Callilepis (blu) Liatris spicata in pieno campo Trattato Controllo Controllo Trattato Applicazioni della chabasite nell’ortoflorovivaismo Arbutus unedo cv “compacta” Tesi: Trattato: torba 80%, chabasite 20%, concimato (sx) Trattato Controllo Controllo: Torba 70%, perlite 30%, concimato (dx) Prove di ambientamento ex-vitro Applicazioni della chabasite nell’ortoflorovivaismo Limonium sinuatum Tesi: Trattato: torba 80%, chabasite 20%, concimato CT BCA Controllo Trattato Trattato TA Controllo: Torba 70%, perlite 30%, concimato Controllo Applicazioni della chabasite nell’ortoflorovivaismo Eucaliptus gunnii Controllo Trattato 1 Tesi: Trattato1: torba 80%, chabasite 10%, concimato Trattato2: torba 80%, chabasite 20% concimato Controllo: Torba 70%, perlite 30% concimato Controllo Trattato 1 Tesi Altezza dello Stelo (cm) Numero di foglie (n°) Peso fresco totale (g) Controllo 12.2 b 6.5 b 5.4 b Trattato 1 23.4 a 13.1 a 16.5 a Trattato 2 24.5 a 14.4 a 18.5 a Applicazioni della chabasite nell’ortoflorovivaismo Euphorbia Cv Roberta Trattato EM Cv Daniela Tesi Altezza della pianta (cm) Numero di foglie (n°) Torba70%+Pomice 30% 6.86 b 7.60 b Torba80%+chaba20% (trattato) 9.49 a 10.70 a Controllo Cv Daniela Cv Sabrina Trattato Controllo Trattato Controllo Applicazioni della chabasite nell’ortoflorovivaismo Geranio cv Champion Tesi Diametro della Pianta (cm) Numero di foglie (n°) Controllo 8.7 b 10.5 b Trattato 1 12.1 a 15.6 a Trattato 2 12.9 a 16.3 a Controllo: Torba 80% + pomice 20% concimato Trattato1 : Torba 90% + chabasite 10% concimato Trattato2 : Torba 80% + chabasite 20% concimato Controllo Trattato 2 Applicazioni della chabasite nell’ortoflorovivaismo Tesi Numero di infiorescenze (n°) Numero di foglie (n°) Controllo 10.8 b 12.4 b Trattato 1 17.11 a 16.90 a Trattato 2 17.93 a 17.27 a Primula buconica Controllo: Torba 80% + pomice 20% concimato Trattato1 : Torba 90% + chabasite 10% concimato Trattato2 : Torba 80% + chabasite 20% concimato Trattato 2 Controllo Applicazioni della chabasite nell’ortoflorovivaismo Effetto zeolitite sulla % di radicazione Effetto zeolitite sul peso fresco della radice % Radicazione Camellia Leucospermum Peso fresco (g) Camellia Leucospermum CTRL-J 62.96 57.87 CTRL-J 15.50 c 22.75 d CTRL-P 63.89 59.72 CTRL-P 15.75 c 23.00 d CHABA-10%-J 65.74 62.50 CHABA-10%-J 17.00 bc 24.50 cd CHABA-10%-P 67.13 65.74 CHABA-10%-P 17.00 bc 26.13 c CHABA-20%-J 76.85 74.54 CHABA-20%-J 18.25 ab 31.14 b CHABA-20%-P 81.02 79.17 CHABA-20%-P 19.25 a 33.25 ab CHABA-30%-J 77.31 80.56 CHABA-30%-J 19.00 ab 32.75 ab CHABA-30%-P 81.48 88.89 CHABA-30%-P 20.00 a 35.00 a Legenda Incremento della % di radicazione e del Peso fresco della radice proporzionalmente all’aumento della chabasite nel substrato CTRL-j: torba 50%+vermic.50% in dischetti CTRL-p: torba 50%+vermic.50% in plateau CHABA 10% j: torba 50%+vermic.40% + chaba 10% in dischetti CHABA 10% p: torba 50%+vermic.40% + chaba 10% in plateau Possibilità grazie alla chabasite di radicare direttamente in plateau senza dischetti di torba Applicazioni della chabasite nell’ortoflorovivaismo % Radicazione Maurino Frantoio Moraiolo Leccio Pendolino Leccino Chaba 30% + Perlite70% 60% 65% 40% 50% 45% 23% Perlite 100% 25% 30% 35% 30% 20% 6% Peso fresco delle radici (g) Maurino Frantoio Moraiolo Leccio Pendolin o Leccino Chaba 30% + Perlite70% 5.70 a 6.35 a 7.00 a 6.80 a 5.45 a 6.70 a Perlite 100% 3.22 b 4.00 b 4.22 b 3.35 b 4.12 b 4.40 b Leccino Perlite Frantoio Chabasite Perlite Chabasite Applicazioni della chabasite nell’ortoflorovivaismo Trattato Trattato Controllo Controllo Trattato Trattato Trattato: torba 80% + chabasite 20% concimato Controllo: torba 70% + Pomice 30% concimato Controllo Controllo Applicazioni della chabasite nell’ortoflorovivaismo Olivo Photinia chabasite Controllo controllo chabasite Tesi Peso biomassa Parte vegetativa (g) Peso biomassa Radicale (g) Tesi Peso biomassa Parte vegetativa (g) Peso biomassa Radicale (g) Controllo 98.11 b 78.12 b Controllo 83.12 b 74.00 b Chabasite 10% 142.30 a 90.13 a Chabasite 10% 94.50 a 82.23 a Chabasite 20% 145.12 a 92.15 a Chabsite 20% 96.00 a 85.13 a olivo photinia Applicazioni della chabasite nell’ortoflorovivaismo Eucaliptus parvifolia Tesi Altezza delle piante % mortalità Controllo 15.12 a 56 Chabasite 10% 21.12 b 2 Chabasite 20% 25.67 a 0 Applicazioni della chabasite nell’ortoflorovivaismo Surfinia Tesi Peso fresco Parte vegetativa (g) Peso fresco Radicale (g) Controllo 10.50 b 8.12 b Chabsite 10% 17.34 a 14.13 a Chabasite 20% 17.80 a 15.00 a Chabasite 20% Controllo Incremento del peso fresco della parte vegetativa e del peso radicale nelle tesi trattate con chabasite Applicazioni della chabasite nell’ortoflorovivaismo Tesi % germinazione TMG (tempo medio di germinazione) Torba + vermiculite 12 20 Torba+ perlite 13 22 Torba+remedier 27 18 Torba+chabasite 32 16 Prove di germinazione Eucaliptus gunnii Conclusioni Possibile applicazione di strategie ecosostenibili rispettose della salute dell’uomo e dell’ambiente Utilizzo dello zem70 come possibile sostituto dei metodi convenzionali per la difesa delle piante Riduzione degli attacchi della mosca dell’olivo e dello sviluppo di Botrytis cinerea Controllo anche di altri insetti (coleotteri e lepidotteri) e di batteri Effetto della chabasite nella stimolazione della parte vegetativa e radicale delle piante, maggiore resistenza agli stress idrici, incremento della percentuale di germinazione dei semi Importanza della purezza dei materiali che vengono utilizzati per evitare problemi di fitotossicità Grazie per l’attenzione