ECONOMIA POLITICA IL MERCATO Il mercato è l’insieme di contrattazioni, cioè delle quantità domandate e offerte di un certo bene o servizio. Le relazioni di scambio possono avvenire anche a distanza (per corrispondenza, per via telematica, per via telefonica ecc.); perciò da un punto di vista economico il mercato non si identifica con un luogo preciso, ma è un luogo ideale dove si incontrano la domanda e l’offerta di beni e servizi. In questo senso il termine mercato assume un significato tanto ampio che quando si parla, per esempio, di mercato del petrolio o di oro ci si riferisce sia all’insieme delle contrattazioni che avvengono all’interno di un paese (mercato nazionale) sia a quelle di paesi diversi (mercato internazionale). In qualunque mercato si possono individuare tre elementi fondamentali: ●i soggetti che vi operano che sono i compratori che in qualità di richiedenti domandano i beni di consumo o di investimento, e i venditori che li offrono; ●i beni o servizi, oggetto di scambio sono rappresentati dalle merci; ●il prezzo, invece è la quantità di moneta che i consumatori cedono ai produttori per ricevere la marce, ossia il valore delle merce stessa. LA LEGGE DELLA DOMANDA E DELL’OFFERTA LA DOMANDA: Analizzare la domanda di un bene significa indagare sul comportamento di colui o di coloro che desiderano acquistare una determinata merce. La domanda corrisponde alla quantità di un bene che viene richiesta da un individuo (domanda individuale) o da una pluralità di persone (domanda collettiva). La domanda individuale di un bene è la quantità del bene stesso che i compratori sono disposti ad acquistare ad un certo prezzo, in un determinato momento. La domanda collettiva è l’insieme delle domande individuali. Per esempio, la quantità di pane che un consumatore acquista ogni giorno rappresenta la domanda individuale di pane. La quantità acquistata da un’intera comunità (paese, città ecc.) rappresenta la domanda collettiva. La domanda di un certo bene può essere influenzata da diversi fattori: 1)il prezzo; 2)il reddito; 3)il prezzo degli altri beni; 4)la preferenza dei consumatori. 1) il prezzo del bene: L’andamento della domanda è influenzato soprattutto dal prezzo del bene. Infatti, se il prezzo del bene diminuisce la sua domanda aumenta, mentre se il prezzo aumenta la domanda diminuisce. Dunque la domanda di un bene varia in un modo inversamente proporzionale al variare del prezzo. 2)il reddito: La domanda di un bene è influenzata anche dal reddito dei consumatori, in genere, se aumenta il reddito, aumenta anche la domanda e viceversa. Quindi:la domanda di un bene varia in modo direttamente proporzionale al variare del reddito. 3)il prezzo dei beni complementari e dei beni succedanei: Il prezzo dei beni complementari e quello dei beni succedanei influiscono in vario modo sulla domanda del bene considerato, in particolare: ●la domanda di un bene succedaneo varia in modo direttamente proporzionale al variare del prezzo del bene principale. ●la domanda di un bene varia in modo inversamente proporzionale al variare del prezzo del bene complementare. 4)le preferenze dei consumatori: Anche le preferenze dei consumatori influiscono sulla domanda, ma questi fattori soggettivi sono difficili da misurare, in ogni caso, se le preferenze dei consumatori per un certo bene aumentano, la domanda del bene cresce e viceversa. L’ELASTICITÀ DELLA DOMANDA L’andamento della domanda rispetto al prezzo, non è uguale per tutti i tipi di beni. In alcuni casi anche piccole variazioni di prezzo provocano cambiamenti notevoli della domanda. In questo caso si parla di beni a domanda elastica perché la loro domanda è influenzata dal variare del prezzo. In altri casi invece un aumento o diminuzione del prezzo non incidono in maniera rilevante sulla quantità domandata. In questo caso si tratta di beni a domanda rigida. Per questi beni infatti, la variazione del prezzo non influenza la loro domanda. Sono beni a domanda elastica i beni di lusso mentre sono beni a domanda rigida i beni di prima necessità. L’OFFERTA: Dipende dai produttori i quali sono disposti a cedere un bene soltanto ad un determinato prezzo che per loro rappresenta il ricavo che comprende i costi di produzione ed il profitto. L’offerta è individuale quando corrisponde alla quantità immessa sul mercato da un solo produttore; è, invece, collettiva quando rappresenta l’offerta di un insieme di produttori di un certo settore. L’offerta individuale di un bene è, dunque, la quantità di esso che un venditore è disposto ad offrire sul mercato in un determinato momento ed ad un certo prezzo. L’offerta collettiva è l’insieme delle offerte individuali, per esempio: la quantità di pane offerta ogni giorno da un fornaio rappresenta l’offerta individuale. La quantità di pane offerta ogni giorno in una determinata città rappresenta invece l’offerta collettiva. Anche l’offerta è influenzata da diversi fattori: 1)il prezzo del bene; 2)il costo di produzione; 3)il prezzo degli altri beni. 1)il prezzo del bene: L’andamento del prezzo ha un’influenza determinante sull’offerta, se il prezzo di un bene è elevato i produttori sono invogliati a produrne e a venderne una maggiore quantità. Al contrario, di fronte ad un prezzo basso non hanno convenienza a produrne e la quantità offerta sarà minore. Si può quindi concludere che l’offerta di un bene varia in modo direttamente proporzionale al variare del prezzo: l’offerta infatti aumenta quando il prezzo sale, e diminuisce quando il prezzo diminuisce. 2)il costo di produzione: Dall’aumento o dalla diminuzione del prezzo di uno qualunque dei fattori produttivi (materie prime, costo del lavoro ecc.) dipende in maniera determinante la quantità di un certo bene che un produttore è disposto ad offrire. Infatti, se il prezzo di un fattore aumenta cresce anche il costo di produzione, di conseguenza, se il prezzo di vendita rimane costante il profitto dell’imprenditore diminuisce e quindi egli sarà meno incentivato a produrre. Se, invece, il costo di produzione diminuisce si ha l’effetto contrario. 3)il prezzo degli altri beni: Se lo stesso produttore può produrre beni di diversa natura, anche il prezzo degli altri beni può influire sull’andamento dell’offerta del bene considerato: avendo, infatti, queste opportunità è evidente che egli sarà indotto ad incrementare la produzione di quei beni i cui prezzi sono più elevati, mentre diminuirà l’offerta del bene considerato: la domanda e l’offerta di ciascun bene si incontrano sul mercato, si influenzano reciprocamente e influenzano i relativi prezzi. Se la domanda di un bene supera l’offerta il bene diventa raro siccome determinati consumatori pur di ottenerlo sono disposti a pagare un prezzo più elevato, i produttori sono indotti ad aumentare il prezzo. La maggior parte degli acquirenti però, di fronte a prezzi più alti diminuisce la sua domanda e gli offerenti sono spinti ad aumentare l’offerta. In tal modo lo squilibrio tra la quantità domandata e la quantità offerta tende a ridursi fino a giungere ad una posizione in cui la domanda eguaglia l’offerta. È questa la condizione di equilibrio del mercato, a cui corrisponde il prezzo di equilibrio. Se invece sul mercato l’offerta di un bene è in eccesso rispetto alla domanda i produttori, pur di vendere, abbassano il prezzo. Di conseguenza i consumatori domandano di più e i produttori offrono di meno; così, anche in questo caso si ripristina l’equilibrio.