Dal 1378 al 1417 la Chiesa Cattolica è divisa
da un conflitto chiamato GRANDE
SCISMA D’OCCIDENTE, che inizia
quando le gerarchie ecclesiastiche, divise in
due fazioni contrapposte, eleggono ognuna
un papa (ad Avignone e a Roma ). L’ultima
papa a risedere a Roma fu Benedetto
Caetani chiamato Bonifacio VIII, che ebbe rapporti con i discendenti della stessa
famiglia. Alla sua morte (1303) venne eletto un papa francese, Clemente V, il
quale fece trasferire la sede papale da Roma ad Aviglnone, dove rimase per 70
anni. Questo periodo è noto come Cattività Avignonese perché tutti i papi che si
susseguirono (7 per la precisione) furono francesi e sottomessi alla volontà del re di
Francia (Federico IV il Bello). Il Papato sembra aver perso il suo ruolo di guida
della Cristianità, la Chiesa si mondanizza e accumula ricchezze. Francesco Petrarca
ne parla nei suoi Sonetti, caratterizzando la Chiesa come un “nido di tradimenti”,
denunciando la crisi ( che si diffuse a Roma ) e invocando una profonda riforma
della Chiesa.
Nel 1377 però qualcosa cambia: il papa francese Gregorio XI accoglie le lettere
scritte da S. Caterina da Siena (che lo pregò di trasferire nuovamente la sede
papale a Roma), e riporta così la sede papale a Roma, grazie anche all’aiuto
economico dato da Onorato I Caetani, conte di Fondi, che gli prestò, pare, circa
20.000 fiorini.
L’anno seguente però papa Gregorio XI muore e il conclave (dal latino cum clave=
chiuso con la chiave. Indica sostanzialmente, la sala in cui si riuniscono i cardinali
per eleggere un nuovo papa alla morte di quello precedente.) si riunisce per
eleggere il nuovo pontefice. Il popolo, riunito fuori dal palazzo del Vaticano
reclama a gran voce un papa italiano dicendo: «Romano lo volemo, o almanco
italiano»
L’8 aprile 1378 è eletto il napoletano Bartolomeo Prignano, con il nome di
URBANO VI. La sua politica mira, a ripristinare l’autorità del pontefice,
sottraendo la Chiesa all’influenza della Francia, inoltre toglie il titolo di conte di
Fondi a Onorato I Caetani per donarlo a Tommaso San Severino, suo acerrimo
nemico; per cui i cardinali francesi non approvano la sua linea. Inoltre si rifiuta di
restituire al conte Caetani il prestito concesso a Gregorio XI.
A soli 5 mesi dall’elezione di Urbano VI, i cardinali avignonesi
chiamati da Onorato I Caetani, si riuniscono a Fondi a Palazzo
Caetani, dove eleggono un un nuovo papa, il francese, Roberto di
Ginevra con il nome di Clemente VII, passato alla storia come
l’ANTIPAPA. Ha così inizio lo SCISMA D’OCCIDENTE.
Il seggio del pontefice lo possiamo ammirare all’interno
della cattedrale di S. Pietro che è un vero proprio scrigno di opere
d’arte che custodiscono la storia di questo evento .
Giovanna I d’Angiò accolse Urbano VI a Roma e a celebrò la sua elezione con una
festa ed un banchetto. Ella fu la regina del regno di Napoli e del sud della Francia.
Era molto bella e aveva avuto 4 matrimoni, l’ultimo con Otto Von Bruswick.
Durante il banchetto, Urbano VI fu poco garbato con il quarto marito della
monarca e perfino con la sovrana stessa. Ad inasprire i rapporti contribuì anche
l’intenzione del nuovo Pontefice di creare uno stato barriera tra il regno di Napoli
e il suo, prendendosi addirittura molte città del regno di Napoli.
Dopo aver tentato invano di destituire il pontefice romano, Clemente VII
stabilisce la propria sede ad Avignone. La contemporaneità di due papi crea una
spaccatura nella cristianità, che prosegue anche dopo la morte dei due pontefici in
carica. Intorno alle due sedi pontificie si delinea un sistema di alleanze infatti:
Francia, Spagna, Italia meridionale e Scozia si schierano con Clemente VII,
mentre Inghilterra, Fiandre, Italia centro-settentrionale e Impero restano fedeli a
Urbano VI.
Il Grande Scisma rende ancora più pressanti le richieste di riforma della Chiesa.
Risulta evidente che la scissione ha motivazioni politiche ed economiche. Per
sanare il conflitto e rinsaldare l’autorità spirituale della Chiesa, si chiede la
convocazione di un concilio. Nel 1409 il Concilio di Pisa dichiara deposti i due papi
scismatici ed elegge Alessandro V. I due papi deposti, però, non accettano le
decisioni conciliari. Ora, perciò, si trovano in carica ben tre pontefici.
Nonostante questo fallimento, si rafforza l’idea che la risoluzione della crisi debba
essere affidata a un organo collegiale. Così, è convocato il Concilio di Costanza,
che finalmente giunge a una risoluzione. I tre pontefici sono deposti ed è eletto
Martino V, il papa della riconciliazione, che si stabilisce a Roma e così si supera la
crisi.
Un secolo dopo ( nel 1418 ), le speranze tradite saranno tra le cause della Riforma
protestante di Martin Lutero (tedesco).
Egli voleva che Roma
diventasse il centro politico e
religioso del mondo allora
conosciuto; indisse così il 1°
Giubileo nel 1300.
Bonifacio VIII ( Benedetto Caetani )
eletto come papa dopo la morte di
Celestino V
Quando re Filippo il Bello, per carenza di
soldi, impose le tasse sul clero e sui
vastissimi terreni della chiesa Bonifacio
VIII bruciò il Palazzo dei Colonna, perchè
loro appoggiavano l'imperatore.
Dopo questo affronto il re
Filippo il Bello scese in
Italia ad Anagni e nel
settembre del 1303 diede
uno "schiaffo" a Bonifacio
VIII.
Nel dicembre del 1303 il
pontefice morì.
Gaia D’Ettorre
Anastasia Macaro
II A