garantire il libero flusso dell’energia (la peristalsi dell’intestino è sotto il controllo diretto del fegato); - controllare la psiche, perché garantendo il libero flusso del sangue si garantisce il libero flusso della psiche che è veicolata dal sangue (per avere un’idea immediata del collegamento organi-­‐sangue-­‐psiche, basti pensare a come un eccesso di collera o di gioia possa alterare il battito cardiaco, bloccare la digestione, provocare cefalee e se protratto nel tempo, causare ipertensione e disturbi vascolari!); - controllare la contrattilità muscolare, il tono generale dell’umore, il flusso dell’energia e il flusso sangue nell’intero organismo; - è in strettissimo rapporto con il cervello (in particolar modo con il cervello rettile, che presiede alle funzioni di attacco, fuga e riproduzione). La stasi dell’energia è la più classica e frequente delle alterazioni del fegato. I sintomi della stasi sono: gonfiore, indolenzimento, sbalzi d’umore, sbuffi e sospiri, pienezza addominale e toracica, dolori intercostali, cefalea, cervicobracalgia. Tutti i sintomi migliorano con l’attività e con il movimento! Il flusso di energia (Qi) dal fegato ha conseguenze anche sull’apparato cardiovascolare e muscolare, sul cervello e gli occhi. Inoltre, gestisce la funzionalità e la funzionalità dell’apparato urogenitale (prostata, utero, vescica). Perciò, una stasi dell’energia di fegato può produrre: amenorrea, dismenorrea, sindrome premestruale, leucorrea, disturbi urogenitali maschili e femminili, ecc.. Ma anche: crampi, cefalea, bruciore agli occhi, vertigini, bocca amara, disturbi del sonno, incubi, sbalzi umore, irritabilità, scatti d’ira, depressione. Il fegato governa, inoltre, le paratiroidi e l’ipofisi e indirettamente anche la tiroide. Il fegato può indurire o addirittura bloccare il diaframma ed impedire il corretto flusso respiratorio. Una stasi di fegato impedisce al polmone di diffondere abbondantemente e fluidamente l’ossigeno a sangue, cervello, muscoli, con sintomi quali blocco del diaframma, nodo in gola, oppressione toracica e ansia. Molto spesso sono presenti crampi notturni o sotto sforzo, problemi mestruali, appannamento visivo sotto sforzo, scotomi (puntini neri nel campo visivo o “mosche volanti”), vertigini, dolori alla cervicale e capogiro quando ci si alza. A volte la stasi interessa anche il sangue, e allora si presentano: mestruazioni dolorose, con flusso scuro e presenza di grumi di sangue, cisti ovariche, ecc.. Infine, quando la stasi si trasforma in calore, si notano: scatti di collera e violenza (verbale e/o fisica), infiammazioni agli occhi, febbre, viso e lingua rossi, violenta cefalea, dispepsia, bruciori di stomaco (il calore invade lo stomaco), sete notturna, sonno agitato ed incubi. L’esperienza insegna che, al di là degli esami strumentali e di laboratorio, i dati più significativi, ce li fornisce l’interessato. Ho cercato di riportarli tutti, sono tantissimi, ma per fortuna non si presentano mai tutti insieme! I più comuni sono quelli relativi alla digestione e li ho indicati come primari. 33