pillola n16 nuova direttiva sicurezza giocattoli

PILLOLA N. 16
12 ottobre 2009
In collaborazione con l’Istituto Italiano Sicurezza dei Giocattoli
I REQUISITI ELETTRICI
1
La nuova Direttiva modifica alcuni requisiti previsti per i giocattoli elettrici e ne
introduce di nuovi: vediamo le novità.
Per quanto riguarda la tensione di alimentazione dei giocattoli, ossia la tensione
fornita dalle batterie o da un alimentatore esterno, rimane il limite massimo di
tensione pari a 24 V nominali. Tale tensione, infatti, è considerata innocua per quanto
riguarda il rischio di scossa elettrica.
Per quanto riguarda, invece, le tensioni che possono essere presenti all’interno del
giocattolo e che fino ad oggi erano state limitate a 24 V, con la nuova Direttiva non sono
più limitate, purché non siano pericolose.
Ci sono dispositivi elettronici, infatti, che per funzionare hanno bisogno
(uno schermo elettroilluminescente ha bisogno di una tensione di 100
alcuni flash di una tensione superiore ai 250 V, ecc.), ma le correnti che
limitate da non poter provocare alcun rischio di shock elettrico al corpo
quello di un bambino.
di tensioni elevate
V, le lampadine di
circolano sono così
umano, neppure a
La nuova Direttiva, quindi, apre la possibilità all’utilizzo di tali dispositivi nei
giocattoli.
Se la tensione di alimentazione proviene da un alimentatore esterno, collegato alla rete di
alimentazione, questo (unitamente agli eventuali cavi di alimentazione) deve garantire un
adeguato isolamento in modo tale da evitare pericoli di shock elettrico per il bambino
che usa il giocattolo.
A tal proposito segnaliamo che con la pubblicazione della norma EN 60335-2-16 “Particular
requirements and tests for switch mode power supply units and transformers for switch
mode power supply units” è finalmente possibile certificare come trasformatori per giocattoli
anche trasformatori elettronici (switching).
I contenuti del presente documento rappresentano la nostra miglior interpretazione dal punto di vista tecnico di leggi, circolari, Direttive. Il nostro parere in questo
contesto non ha valore di tipo legale. Materiale non divulgabile: le informazioni contenute nella presente documentazione sono destinate esclusivamente ai Soci.
@ Assogiocattoli - Via C.I. Petitti, 16 - 20149 Milano Tel. +39 0239210458 Fax +39 0233001415 - [email protected]—www.assogiocattoli.it
PILLOLA N. 16
12 ottobre 2009
Inoltre segnaliamo che nella revisione della norma EN 62115 per i giocattoli elettrici
verrà preso in considerazione anche il fatto che i giocattoli possono essere collegati ad 2
apparecchi elettronici (computer, televisori, ecc.) per i quali è richiesto un isolamento di
grado inferiore a quello previsto per i trasformatori per giocattoli.
Per tale motivo verranno fissati dei requisiti per garantire che i giocattoli destinati ad
essere collegati a tali apparecchiature forniscano un livello di isolamento adeguato ad isolare
elettricamente il bambino dalle tensioni pericolose che potrebbero entrare nel giocattolo se
l’isolamento dell’apparecchio elettronico a cui il giocattolo è collegato dovesse guastarsi.
I giocattoli elettrici, data la presenza di energia al loro interno, possono generare
temperature elevate al punto da causare il pericolo di incendio.
La Direttiva richiede quindi che i giocattoli elettrici siano costruiti in modo tale da evitare tali
pericoli e in modo tale che le superfici accessibili non possano provocare rischi di ustione
al bambino. Tale rischio deve essere evitato anche nel caso di guasti prevedibili all’interno
del giocattolo (ad esempio condensatori o componenti elettronici che, guastandosi, vanno in
corto-circuito). Tale requisito, anche se in forma leggermente diversa, era già presente nella
Direttiva 88/378/CEE.
Ma la nuova Direttiva estende il concetto di ‘guasto prevedibile’ oltre il semplice rischio
che il giocattolo possa surriscaldarsi.
Infatti sul mercato sono presenti giocattoli cavalcabili e giocattoli funzionali elettrici in cui un
malfunzionamento, dovuto ad un guasto interno, all’influenza di fattori esterni (come i
disturbi elettromagnetici), o ad un errore nel software, potrebbe creare condizioni di
pericolo.
Ad esempio una macchinina su cui è seduto un bambino potrebbe iniziare a muoversi senza
che nessuno azioni alcun comando e anche se il bambino sta azionando il freno.
Tale comportamento del giocattolo potrebbe evidentemente portare a delle situazioni di
pericolo. Questo concetto di ‘sicurezza funzionale’ non è coperto adeguatamente dalla
versione attuale della norma EN 62115 che, quindi, dovrà essere modificata.
I contenuti del presente documento rappresentano la nostra miglior interpretazione dal punto di vista tecnico di leggi, circolari, Direttive. Il nostro parere in questo
contesto non ha valore di tipo legale. Materiale non divulgabile: le informazioni contenute nella presente documentazione sono destinate esclusivamente ai Soci.
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PILLOLA N. 16
12 ottobre 2009
La nuova Direttiva impone anche il nuovo requisito che i campi magnetici ed
elettromagnetici generati dai giocattoli siano limitati per quanto possibile e, in ogni 3
caso, non superino livelli ritenuti pericolosi per la salute del bambino. Questo
concetto di pericolosità dei campi magnetici ed elettromagnetici per la salute umana
(esposizione umana ai campi elettromagnetici) è un concetto che già si applica agli
apparecchi elettrici per uso domestico che ricadono nell’ambito di applicazione della Direttiva
Bassa Tensione.
Per quanto riguarda i LED e i laser presenti nei giocattoli, la nuova Direttiva ha fatto suo il
requisito che era già presente nella norma EN 62115, ossia di vietare la presenza nei
giocattoli di LED e laser che possano provocare pericoli agli occhi o alla pelle.
In questo caso, anche se la norma EN 62115 prevede già che i laser e i LED presenti nei
giocattoli non possano essere di classe superiore alla classe I in accordo alla norma EN
60825-1, si è deciso a livello CENELEC di lavorare su due fronti:
•
il primo è di definire un metodo di prova più semplice per lo meno per i LED che
funzionano solo come spie di segnalazione e che non emettono luce intensa;
•
il secondo è individuare dei requisiti più precisi per i LED e i laser che emettono
luce infrarossa (utilizzata ad esempio in alcuni radiocomandi) o luce ultravioletta
(usata in alcuni giocattoli, ad esempio, per visualizzare scritte fluorescenti, invisibili
con la luce bianca).
Ci si è però resi conto che tali studi sono molto complessi e quindi è stato richiesto alla
Commissione di concedere al CENELEC un periodo di 4 anni per sviluppare questi nuovi
requisiti sui LED (come previsto per i requisiti chimici).
Infine, la Direttiva ha fatto suo un altro requisito che era già previsto dalla norma EN 62115,
ossia che i trasformatori non possono essere una parte integrante del giocattolo, ma
devono essere esterni al giocattolo, in modo da minimizzare il rischio che il bambino
venga a contatto con le tensioni pericolose presenti all’interno del trasformatore.
ARRIVEDERCI alla prossima settimana con la
PILLOLA N. 17 – IGIENE & RADIOATTIVITA’
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