Agli studenti del corso di Laurea in C.T.F. (anno accademico 2012-13) Materiale didattico riguardante argomenti selezionati delle lezioni del corso di Farmacologia e Farmacoterapia. Si raccomanda agli studenti (come più volte sottolineato durante le lezioni) di usare questo materiale solo come aiuto/guida alla preparazione del relativo esame di Farmacologia e Farmacoterapia. Si rammenta, infatti, che l’USO dei TESTI di Farmacologia consigliati (ad esclusiva scelta dello studente) è indispensabile per una corretta, utile e più facile preparazione della materia. Si precisa che il programma completo per la preparazione dell’esame è sempre reperibile presso la segreteria della Sezione di Farmacologia. Gli studenti sono tenuti a svolgere tutti gli argomenti indicati nel programma anche se non compresi nel materiale didattico. Infine, si mettono in guardia gli studenti dall’uso di fotocopie di materiale didattico (presunte stampe delle lezioni) ABUSIVAMENTE vendute presso le copisterie. Le figure utilizzate nelle lezioni sono quelle dei libri di testo consigliati o sono immagini copyright-free da siti web specializzati FARMACOLOGIA GENERALE Meccanismi generali che regolano l’attività biologica di qualsiasi xenobiotico ! Farmacocinetica Studio delle variazioni cinetiche del farmaco nell’organismo. Influenza la farmacodinamica, l’azione terapeutica e la tossicità •Assorbimento •Distribuzione •Metabolismo •Eliminazione Farmacodinamica Studio del meccanismo d’azione dei farmaci a livello molecolare, cellulare e di tessuto •Bersagli cellulari dell’azione dei farmaci •Interazione farmaco-recettore •Attività intrinseca di un farmaco •Meccanismi di trasduzione del segnale Meccanismo d’azione dei farmaci Il meccanismo d’azione dei farmaci può essere considerato ai seguenti quattro livelli diversi : Sistemi corporei Componenti tissutali Costituenti cellulari Molecole Meccanismo definizione componenti della risposta Sistema Effetto sulla funzione del sistema Sistemi integrati, compresi i sistemi collegati (es. sistema nervoso, cardivas.) Tessuto Effetto sulla funzione del tessuto Elettrogenesi, contrazione, secrezione, attività metabolica, proliferazione... Cellula Trasduzione Le sostenze biochimiche legate al bersaglio del farmaco (es. canale ionico, enzima,...) Molecola Interazione con il bersaglio molecolare del farmaco Il bersaglio del farmaco (es. recettore, canale ionico, enzima, molecola di trasporto) Ad esempio, il propranololo Farmaco utile, tra l’altro, nella cura dell’angina pectoris, una condizione risultante da ischemia relativa (cioè, flusso coronarico insufficiente) in una porzione del cuore. Sistema : Prop riduce la risposta normale del cuore a incrementi dell’attività del sistema nervoso simpatico (aumento del ritmo e della forza di contrazione cardica) Tessuto : Prop riduce la forza contrattile cardiaca e il ritmo cardiaco (inotrop e cronotropo negativo) in conseguenza del blocco delle azioni dei neurotransmettitori rilasciati dal sistema nervoso simpatico cardiaco. Cellulare : Prop previene l’innalzamento dell’adenosin monofosfato ciclico (cAMP) intracellulare, della fosforilazione delle proteine, della mobilitazione del calcio e del metabolismo ossidativo indotto dall’attività del sistema nervoso simpatico. Molecolare : Prop agisce per antagonismo competitivo, reversibile, del legame dell’adrenalina e noradrenalina agli adrenorecettori β1. RECETTORI FISIOLOGICI PER I FARMACI Le cellule, vicine o distanti tra loro, comunicano attraverso molecole (MEDIATORI o NEUROTRASMETTITORI, ORMONI, AUTACOIDI) che si legano a macromolecole nella cellula ricevente (RECETTORI) 1. RECETTORI DI MEMBRANA 2. RECETTORI INTRACELLULARI I diversi recettori mediano funzioni cellulari per mediatori di diversa natura e con tempi differenti RECETTORI FISIOLOGICI: Sensori nel sistema di comunicazioni chimiche che coordinano le funzioni dei gruppi cellulari dell’organismo. Legano in modo specifico e con elevata affinità i mediatori endogeni, subendo trasformazioni conformazionali da cui scaturiscono gli effetti biologici MOLTE FAMIGLIE In ciascun tipo di recettore fisiologico possiamo distinguere 2 domini: 1. Dominio di legame con il ligando 2. Dominio per l’effettore Azioni: Diretta sul bersaglio cellulare (proteina effettrice) Mediata da molecole “intermediarie” (trasduttori) RECETTORI DI MEMBRANA Trasducono il segnale portato da mediatori idrofilici (neurotrasmettitori classici e peptidici, fattori di crescita, citochine, ecc) Trasducono il segnale biochimiche della cellula generando modificazioni biofisiche e RECETTORI DI MEMBRANA Sono divisi in 4 famiglie: RECETTORI – CANALE RECETTORI ACCOPPIATI ALLE PROTEINE G RECETTORI DOTATI DI ATTIVITA’ TIROSIN CHINASICA INTRINSECA RECETTORI DOTATI DI ATTIVITA’ GUANILATO CICLASICA INTRINSECA CANALI IONICI •Canali ionici operati dal voltaggio •Canali operati da ligandi Recettori canale Canali operati da 2ndi messaggeri, proteine G, prodotti metabolici •Canali operati da stimoli sensoriali Canali meccanosensibili Canali attivati da fotoni o agenti chimici odoranti e gustativi (spesso mediante 2ndi messaggeri) RECETTORI CANALE Sono dei complessi macroproteici transmembranari che formano un canale ionico (aperto dal legame con il neurotrasmettitore o con farmaci agonisti) La loro attivazione determina dei rapidi cambiamenti delle concentrazioni ioniche intracellulari e del potenziale elettrico transmembranario 1° classe RECETTORI DELLA SUPERFAMIGLIA DEI RECETTORI NICOTINICI (recettore nicotinico muscolare e neuronale, recettore GABAa, recettore della glicina e recettore 5HT3 serotonina 2° classe RECETTORI IONOTROPI PER GLUTAMMATO (recettori NMDA, AMPA e Kainato) IL 3° classe RECETTORI APERTI DA NUCLEOTIDI CICLICI (recettori cAMP e cGMP) 4° classe RECETTORI IONOTROPI DELL’ATP (P2X) RECETTORI CANALE Oligomeri formati da 3, 4 o 5 subunità che si organizzano a formare un poro canale per cationi o per anioni (GABAa e glicina) La loro apertura può determinare depolarizzazione o iperpolarizzazione La 1° classe è composta da pentameri ed ogni subunità è formata da 4 segmenti transmembrana. Il segmento M2 di ogni subunità forma la parete del poro idrofilo. Le anse citoplasmatiche tra M3 ed M4 siti di consenso per fosforilazione da PKA e PKC che controllano cinetica e desensitizzazione Nella 2° classe i recettori sono tetrameri in cui il segmento M2 è sostituito da un segmento P. L’apertura del canale avviene quando il ligando si lega a ciascuna subunità Topologia dei canali “Cys-Loop” Cys Cys Q Modified from Ashcroft, Ion Channels and Disease, Academic Press (2000) Keramidas et al., Prog. Biophys. Mol. Biol. 86: 161 (2004) RECETTORI CANALE 1a classe Recettore nicotinico Il legame di due molecole di Ach determina l’apertura del canale cationico (entra Na+ ed esce K+)e la depolarizzazione di membrana •Elevata espressione nella placca neuromuscolare : 50 milioni •Pentamero: α2βγδ o ε (nel muscolo adulto) con omologia dal 40 ad 80% •Elevata affinità αbungarotossina, che ne ha permesso identificazione, purificazione e isolamento. •Recettore nicotinico neuronale, gangliare e SNC : pentameri formati solo da subunità α e β, con diversa stechiometria Le isoforme di subunità α influenzano la selettività ionica: ad esempio α1 sodio; α7 calcio Recettore nicotinico Recettore nicotinico z α β ACh γ (or ε) z ACh δ Pentamero di subunità proteiche con due siti di legame per acetilcolina che, quando legata altera la conformazione del recettore e causa l’apertura del poro canale. Il poro permette l’ingresso di ioni Na+ che entrano in cellula secondo gradiete elettrochimico nAChR: registrazione da singolo canale Ashcroft, Ion Channels and Disease. Academic Press (2000) Filtro di selettività Gate Region Acidic Residues Modified from Keramidas et al., Prog. Biophys. Mol. Biol. 86: 161 (2004) Modello di gating di nAChR: rotazione di eliche M2 CLOSED OPEN Hydrophobic Leu (Gate) Polar Ser or Thr (Selectivity Filter) Modified from Zigmond et al. (Eds.) Fundamental Neuroscience, Sinauer (1999) RECETTORI CANALE GABA A 2α 2β 1γ Sito di legame su subunità β all’interfaccia con la α Filtro di selettività Gate Region Basic Residues Modified from Keramidas et al., Prog. Biophys. Mol. Biol. 86: 161 (2004) I recettori-canale presentano anche siti di regolazione della loro funzione che sono importanti bersagli dell’azione dei farmaci Benzodiazepine e Barbiturici aumentano le correnti GABAA attraverso meccanismi differenti Probability of Opening Open Time Twyman et al (1989) Ann. Neurol. 25: 213-220 (1989) 2° CLASSE Recettori NMDA per il glutammato Coinvolti in diversi aspetti (fisiologici e patologici) della neurotrasmissione eccitatoria Glicina: co-agonista Poliamine: modulatori positivi PCP (fenciclidina ed altri anestetici dissociativi): antagonisti Mg2+ : bloccante del canale 3° CLASSE Recettori-canale aperti da nucleotidi ciclici Eterotetrameri. Ciacuna subunità è formata da 6 segmenti transmembrana con struttura simile a quella dei canali cationici voltaggio dipendenti. Siti di legame cAMP o cGMP intracellulari. Implicati nella trasduzione di stimoli olfattivi o visivi 4° CLASSE Recettori ionotropi per ATP Omotrimeri di 7 differenti subunità (P2X1-7) formati da due segmenti transmembrana. Poro selettivo ai cationi (calcio +/- sodio) RECETTORI ACCOPPIATI ALLE PROTEINE G GPCR: G protein coupled receptors Recettori di membrana che trasducono il segnale di moltissimi mediatori e sono il bersaglio di numerosi farmaci agonisti ed antagonisti Unica catena polipeptidica che attraversa sette volte la membrana tre loops extracellulari e tre intra. Diversi sistemi effettori: Enzimi Canali ionici Proteine di trasporto RECETTORI ACCOPPIATI ALLE PROTEINE G Premio Nobel 2012 Robert J. Lefkowitz Howard Hughes Medical Institute and Duke University Medical Center, Durham, NC, USA and Brian K. Kobilka Stanford University School of Medicine, Stanford, CA, USA "for studies of G-protein–coupled receptors" The studies by Lefkowitz and Kobilka are crucial for understanding how G-protein–coupled receptors function. Furthermore, in 2011, Kobilka achieved another break-through; he and his research team captured an image of the β-adrenergic receptor at the exact moment that it is activated by a hormone and sends a signal into the cell. This image is a molecular masterpiece – the result of decades of research. RECETTORI ACCOPPIATI ALLE PROTEINE G Le proteine G sono una famiglia di molecole proteiche, chiamate così per la loro interazione con i nucleotidi guaninici GTP e GDP Ogni proteina G è formata da 3 subunità (α, β e γ) 20 isoforme di subunità α 5 isoforme di subunità β 10 isoforme di subunità γ N.B. la diversa composizione regola la selettività di accoppiamento tra proteine G e recettori GTP e GDP si legano alla subunità α, che ha attività GTPasica intrinseca (GTP -> GDP) β e γ sono -associate a formare il complesso βγ -idrofobiche -ancorate alla superficie citoplasmatica della membrana Le proteine G sono coinvolte nella trasduzione del segnale all’interno della cellula in seguito all’attivazione recettoriale Ciclo del meccanismo di trasduzione: Legame agonista con recettore e cambio di conformazione Aumento affinità per proteina G (3° loop citoplasmatico e COOH terminale) Distacco GDP e legame del GTP Distacco α-GTP da βγ Azione su effettori (enzimi, canali ionici) Azione GTPasica determina idrolisi del GTP in GDP e formazione del eterotrimero RECETTORI ACCOPPIATI ALLE PROTEINE G La subunità α possiede attività GTPasica intrinseca: spegnimento del segnale LE PROTEINE G Generalmente classificate sulla base del tipo di subunità α e del sistema effettore modulato Recettori per: GS (αs) Gi1,Gi2,Gi3 (αi) Gq (αq) Go (αo) Gt Effettori Noradrenalina (β), dopamina (D1-D5), ↑ adenilatociclasi (↑ AMPc) 5-HT,glucagone, etc. canali del calcio (attivati) Noradrenalina (α2), Ach (M2, M4), 5-HT, oppioidi, dopamina (D2) e molti altri ↓ adenilatociclasi (↓ AMPc) apertura canali K+ (GIRK ↓ frequenza cardiaca) ACh (M3), 5-HT, noradrenalina (α) Vasopressina (V1), etc ↑ fosfolipasi C ( ↑ IP3, DAG, calcio citoplasmatico) neuromodulatori e neurotrasmettitori canali al calcio (inibiti) (meno caratterizzati) fotoni (rodospina), odoranti ↑ GMPc (fototrasduzione) Effettori di subunità βγ: canali al potassio (GIRK, PLC, cascate enzimatiche) I RECETTORI ACCOPPIATI A PROTEINE Gs e Gi HANNO EFFETTI OPPOSTI SULL’ADENILATO CICLASI L’AMP ciclico modula l’attività della proteina chinasi A e quindi la fosforilazione (su residui di serina e tronina) di vari bersagli cellulari. I livelli di cAMP vengono poi successivamente ridotti dagli enzimi fosfodiesterasi (bersagli dell’azione di farmaci ad esempio metil-xantine) Diversi effetti cellulari mediati da PKA-AMPc dipendente in diversi tessuti Aumento attività canale del calcio voltaggio dipendente: aumento contrazione cardiaca Azione su enzimi metabolici: aumento disponibilità di glucosio Fosforilazione ed inibizione MLCK (chinasi catena leggera della miosina): Rilassamento muscolatura liscia L’aumento di AMPc modula la trascrizione genica La PKA attivata entra nel nucleo e fosforila dei fattori di Trascrizione quali CREB (cAMP Response Element Binding protein). Il CREB fosforilato forma un complesso con CBP (CREB Binding Protein) e lega il DNA sui siti di riconoscimento per CREB stimolando la trascrizione genica Molecular Biology of the Cell, 2002 GPCR legati a proteine Gq → Attivazione di Fosfolipasi C La fosfolipasi Cβ (PLCβ) catalizza l’idrolisi di PIP2 →Formazione di 2 secondi messaggeri IP3 e DAG ** ** Il calcio può essere considerato il 3° messaggero Il legame alla calmodulina stimola la Chinasi Ca++/calmodulina dipendente che è implicata in cascate fosforilative che modulano diverse funzioni cellulari DAG e calcio attivano proteine kinasi C calcio e fosfolipidi dipendenti (serina treonina kinasi). Le PKC fosforilano e modulano la funzione di Two Independent Pathways diverse proteine cellulari, quali enzimi, canali ionici etc. Effetti a lungo termine: Trascrizione genica attivata da proteina kinasi C MAPKinasi: Chinasi attivata da mitogeni NF-kB: Fattore Nucleare-kB Molecular Biology of the Cell, 2002 Ciclo del fosfoinositolo Sistema di amplificazione del segnale Proteine G monomeriche •Piccole proteine intracellulari (20-40 kD) in grado di legare ed idrolizzare il GTP •Attività indipendente dall’attivazione dei classici GPCR ma spesso dovuta all’attivazione di altri tipi recettoriali (ad es. Recettori-kinasi) •Lo scambio GDP-GTP (attivazione) è regolato da interazione con specifiche proteine, quali ad esempio SOS •Le proteine G monomeriche attivate interagiscono con sistemi effettori intracellulari Ras: Rap-1: Rac: Rab: Rho: ARF: EF-2: Ran: Attivazione della cascata MAP chinasi ERK-1 e 2 inibitore di Ras e attivazione MAP chinasi ERK-1 e 2 Ras indipendente Controllo risposta a stress cellulare (apoptosi da MAP kinasi JNK) Trasporto e esocitosi vescicole Assemblaggio del citoscheletro Assemblaggio apparato Golgi Regolazione sintesi proteica nei ribosomi Scambio di RNA e proteine tra nucleo e citoplasma RECETTORI AD ATTIVITA’ ENZIMATICA Recettori con attività tirosin-chinasica intrinseca Enzimi regolati da ligandi endogeni Recettori per ormoni peptidici (insulina) e per fattori di crescita (IGF; VEGF; PDGF). Regolano attività metaboliche nonchè crescita, differenziazione sviluppo Dominio extracellulare: responsabile del legame al ligando endogeno Dominio intracellulare: attività catalitica uniti da una corta sequenza transmembrana Attivazione recettoriale determina l’attivazione dell’attività enzimatica ed il trasferimento di gruppi fosfato su residui di tirosina Diverse sottofamiglie (almeno15) classificate sulla base del grado di omologia dei dominii extracellulari Patologie dovute ad alterazione nei recettori e/o nei sistemi di trasduzione RECETTORI AD ATTIVITA’ ENZIMATICA RECETTORI CON ATTIVITA’ TIROSIN-CHINASICA Dominio extracellulare: maggiore variabilità rappresenta il sito di riconoscimento per il ligando. Altamente glicosilato possiede numerosi residui di cisteina Dominio transmembrana: circa 25 AA idrofobici funge da connettore. Oltre al Ruolo strutturale può anche modulare l’attività chinasica Dominio iuxtamembrana: circa 50 AA ed ha funzioni regolatorie Dominio catalitico: responsabile di attività chinasica circa 250 AA conservati Coda C terminale: lunghezza e funzioni variabili. Nel recettore attivato lega i trasduttori intracellulari Legame del ligando determina dimerizzazione del recettore. Stabilizzazione dello stato attivo della chinasi e transautofosforilazione del recettore sui residui di tirosina all’interno e all’esterno del dominio catalitico (zona iuxtamembrana e coda Cterminale) +EGF esterno Molecole di EGF -EGF interno S ATP S~P ADP RECETTORI AD ATTIVITA’ ENZIMATICA Recettore dell’ Insulina è sempre un dimero: due subunità α (135 kD) due subunità β (95kD) legate tra loro da ponti disolfuro La trans-autofosforilazione sui residui di tirosina porta alla formazione di siti di ancoraggio riconosciuti dai trasduttori citoplasmatici del segnale contenenti specifici domini. I trasduttori sono proteine che si possono ancorare ad alta affinità al recettore fosforilato perchè posseggono specifiche sequenze (SH2 e/o PTB) che riconoscono le tirosine fosforilate. Alcune delle proteine SH2 hanno attività enzimatica (PLCγ), altre sono proteine modulatorie prive di attività enzimatica (Grb2, Shc) Nel caso del recettore per l’insulina, il recettore fosforilato viene riconosciuto e legato da IRS (insulinreceptor substrate) RECETTORI AD ATTIVITA’ ENZIMATICA Effetti cellulari di fattori di crescita Effetti cellulari dell’insulina Organi bersaglio: Fegato, Muscolo scheletrico, Cellule adipose. Gli effetti metabolici prevedono la stimolazione delle vie che utilizzano il glucosio (aumento glicolisi, glicogenesi, sintesi di glicerolo), la sintesi di trigliceridi ed acidi grassi e la sintesi proteica. Gluconeogenesi, glicogenolisi e lipolisi sono inibite RECETTORI AD ATTIVITA’ ENZIMATICA Approcci farmacologici: Intensa ricerca in considerazione del coinvolgimento di alcuni di questi recettori in disturbi metabolici e in processi tumorali Inibitori interazione ligando-recettore Anticorpi monoclonali contro epitopi extracellulari dei recettori per fattori di crescita Herceptin : anticorpo recettore EGF Avastin : anticorpo recettore VEGF (inibitore di angiogenesi) Inibitori attività catalitica tirosin-chinasica • • Composti naturali (quercetina, genisteina) mimano il composto intermedio che si forma tra ATP ed il residuo di tirosina durante la reazione chinasica (molto tossici) Composti di sintesi (gefitinib per EGRF; PTK787 per VEGFR; etc) Inibitori della farnesil-transferasi: enzima che catalizza la farnesilazione di Ras RECETTORI AD ATTIVITA’ ENZIMATICA 1. Recettori chinasici che agiscono fosforilando i residui di serina e treonina: Recettore per TGF-β 2. Recettori con altre attività enzimatiche Dominio intracellulare è una guanilciclasi che sintetizza GMP ciclico che agisce come 2° messaggero Recettore per il peptide natriuretico atriale 3. Recettori chinasici senza dominio catalitico intracellulare: legano o attivano chinasi di membrana o citoplasmatiche. • Recettori per citochine • Recettori per peptidi neurotrofici • Recettori per antigeni a subunità multipla sui linfociti T e B RUOLO CENTRALE DELLE CHINASI NELLE VIE DI TRASDUZIONE DEL SEGNALE RECETTORI INTRACELLULARI Trasducono il segnale portato da ormoni e da altri mediatori lipofilici Distribuzione eterogenea: Estrogeni, progesterone, ormone tiroideo, vitamina D, acido retinoico: recettore nucleare Mineralcorticoidi, glucocorticoidi: recettori citoplasmatici che entrano nel nucleo quando sono attivati Interagiscono con il genoma, modificando l’espressione genica e quindi la composizione proteica della cellula, senza cascate di eventi ionici o metabolici La condizione necessaria è che il ligando superi la membrana cellulare grazie alla sua lipofilia. Il legame tra ormone e recettore permette il legame al DNA e quindi l’attivazione o la repressione della trascrizione genica RECETTORI INTRACELLULARI Il recettore per i gluococorticoidi è il prototipo di recettore intracellulare L’ormone entra in cellula, lega il recettore e rimuove il legame di proteine inibitorie (heat shock proteins) Il complesso recettoreormone dimerizza migra nel nucleo e lega il DNA ad una sequenza (glucocorticoid response elements GRE) a monte di promotori di specifici geni di cui regolano l’attività in senso positivo o negativo RECETTORI INTRACELLULARI I recettori intracellulari sono costituiti da una catena polipeptidica che contiene due domini: Dominio di dimerizzazione e legame all’ormone: porzione COOH terminale Dominio di legame al DNA: formato da circa 70 AA, caratterizzato dalla presenza di numerose cisteine che legano lo Zn2+ mediante un legame di coordinazione “zinc-binding finger”: caratteristico di proteine che legano il DNA La super-famiglia dei recettori per steroidi ed ormoni tiroidei RECETTORI INTRACELLULARI Recettori per glucocorticoidi Distribuiti nella maggior parte dei tessuti Due isoforme: forma a: 777 AA legante i glucocorticoidi forma b: 742 AA che non lega i glucocorticoidi ma compete per il legame al DNA RG non occupato è complessato a più proteine HSP quali HSP90, HSP70 e HSP56. I RG attivano la trans-attivazione di diversi geni ed aumentano l’espressione di varie proteine: Annessina 1 (o lipocortina): inibitore di fosfolipasi A2 Ikb: fattore inibitorio di NF-kB, fattore di trascrizione di geni proinfiammatori Sul DNA sono anche presenti sequenze negative nGR. In questo caso il legame di GR impedisce la trascrizione. Queste interazioni reprimono l’espressione di citochine, COX, NOS, PLA2. Difetti genetici possono compromettere la funzione dei recettori intracellulari • Riduzione del numero di recettori • Ridotta capacità di legare l’ormone • Ridotta capacità di dimerizzare • Ridotta affinità per il DNA RECETTORI NUCLEARI PPAR: Peroxisome-Proliferator-Activated Receptor 3 isoforme codificate da geni differenti PPARα : Fegato, muscolo, rene e cuore (stimola la b-ossidazione degli acidi grassi) vasi e macrofagi PPARγ : Intestino, vasi macrofagi, tessuto adiposo (stimola la differenziazione degli adipociti) PPARβ/δ: meno noto Dominio A/B Dominio C (legame al DNA) Regione D centrale (variabile) Dominio E (legame ligando) RECETTORI NUCLEARI Dopo stimolazione da ligando, il PPAR si lega con RXR (recettore per i retinoidi) e dimerizza. Il complesso PPAR-RXR riconosce uno specifico sito di legame sul DNA (PPRE: sequenza AGGTCA). Segue variazione conformazionale del DNA con stimolazione/inibizione trascrizione geni bersaglio Inhibition of trascription of pro-inflammatory genes MODULAZIONE DELLA RISPOSTE RECETTORIALI DESENSIBILIZZAZIONE Fenomeno in base al quale l’esposizione persistente ad un agonista porta a riduzione dell’effetto biologico atteso: responsabile del fenomeno di tolleranza DESENSITIZZAZIONE riduzione della capacità di un recettore di trasdurre il segnale, anche se legato all’agonista (riduzione affinità o dell’efficienza del sistema di trasduzione DOWN – REGULATION Riduzione recettori del numero di Il fenomeno opposto (aumento di sensibilità ad un agonista) prende il nome di “ipersensibilità” e può essere dovuto asd un aumento di espressione dei recettori (up-regulation). Si osserva spesso dopo trattamenti prolungati con antagonisti La desensitizzazione può essere omologa o eterologa e coinvolge processi di fosforilazione del recettore. Il fenomeno è stato ampiamente caratterizzato per o recettori accoppiati a proteine G