Panoramica sui grattacieli del mondo (15.01.2015)

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Viale Kennedy 4
90014 Casteldaccia (PA)
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PANORAMICA SUI GRATTACIELI DEL MONDO
A) Premessa [1]
Il grattacielo è un edificio di grandi dimensioni espanso verso l’alto, costituito da un gran
numero di piani abitati.
Il termine è un calco dell’inglese skyscraper, che significa appunto “che gratta il cielo”. La
parola skyscraper veniva utilizzata nel XVIII secolo per indicare gli altissimi alberi maestri
che reggevano le vele delle navi inglesi.
Sin dagli inizi del XX secolo e in tutta l’era moderna e contemporanea, il termine
skyscraper indica tuttavia una particolare tipologia di edificio: una torre moderna
caratterizzata da una struttura interna in acciaio o calcestruzzo, con scansione in piani.
Solitamente viene considerato un grattacielo qualsiasi edificio abitabile di altezza superiore
ai 100 m. Costruzioni di questo tipo sono presenti più o meno in quasi tutte le città del
mondo; pere questo motivo una serie di architetti di primo piano riunitisi in un consiglio
internazionale dell’architettura (il Council of Tall Building della Federazione mondiale
delle grandi torri) hanno stabilito un’ulteriore distinzione che permettesse di distinguere
gli edifici aventi numerosi piani dai veri e propri grattacieli, ancora oggi pochissimi al
mondo.
Fu creata così una classificazione ulteriore denominata appositamente supergrattacelo
(dall’inglese supertall) e da riferirsi solamente alle mega strutture, cioè a quegli edifici che,
per dimensioni e proporzioni, abbiano raggiunto o superato gli 80 piani o che comunque
abbiano un’altezza minima di 300 metri.
Attualmente meno di venti edifici in tutto il pianeta possono essere definiti come
supergrattacieli e fra questi solamente 10 (a partire dalle Twin Towers o Torri Gemelle di
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New York completate nel 1973 e distrutte durante gli attentati dell’11 settembre) hanno
superato i 400 metri di altezza, mentre solo 6 edifici superano attualmente i 100 piani.
B) Perché costruire edifici così alti? [2]
La scelta di realizzare edifici molto alti è dettata da motivi diversi. In primo luogo l’alto
costo delle aree fabbricabili nei centri delle nuove città americane: per sfruttare al massimo
l’area a disposizione si fece ricorso alle nuove tecnologie costruttive che, insieme
all’invenzione dell’ascensore, consentivano di realizzare edifici con diverse funzioni
concentrate (uffici, alberghi, negozi, abitazioni) che assicuravano ingenti guadagni.
Al fattore economico è legato anche il prestigio: una grande impresa poteva sfoggiare un
edificio rappresentativo per la tecnologia o semplicemente l’altezza.
Nel Novecento abbiamo assistito a una vera e propria gara nel realizzare l’edificio più alto,
simile a ciò che avveniva nelle città medievali, quando le famiglie più ricche cercavano di
primeggiare, realizzando torri altissime.
C) Il problema strutturale [2]
Dopo le prime esperienze della scuola di Chicago, per tutto il Novecento sono progredite le
ricerche strutturali per realizzare edifici sempre più alti.
Il grattacielo deve avere una struttura solida per resistere al suo peggior nemico, il vento,
che nei piani alti spinge sull’edificio con un effetto paragonabile a quello di una vela. E
come una barca a vela deve piegarsi, anche un grattacielo deve essere flessibile e quindi
oscillare per evitare di spezzarsi: un grattacielo alto 400 m oscilla in punta anche un metro!
Al tempo stesso però la sua struttura deve essere anche leggera e poco ingombrante, per
lasciare spazio libero all’interno e per evitare il fenomeno chiamato collassa mento, cioè il
crollo delle strutture sotto il loro peso.
D) L’evoluzione delle strutture [2]
Le prime strutture a gabbia d’acciaio sono state rinforzate mediante l’inserimento di nuclei
centrali in cemento armato e anche rinforzi a tralicci d’acciaio, funzionanti come vere e
proprie cinture che hanno la funzione di irrigidimento.
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Sul finire degli anni Sessanta si sperimentò una nuova struttura, detta a guscio metallico,
funzionante come la fusoliera degli aeroplani: una fitta maglia di travi e pilastri corre lungo
tutta la superficie esterna dell’edificio (in questo modo vennero realizzate le due torri
gemelle del World Trade Center a New York).
Attraverso un’evoluzione ulteriore si mise a punto nel 1974 la struttura a fascio di gusci
applicata nella Sears Tower di Chicago, con i nove tubi di altezza diversa riuniti a formare
una gabbia solidissima.
E) Chicago: qui nacquero i grattacieli [2]
Nel 1871 il centro di Chicago fu distrutto da un violentissimo incendio: nessuno, allora,
avrebbe pensato che a causa di quel tragico evento si sarebbe sviluppato un nuovo tipo di
edificio, il grattacielo.
Dopo, infatti, che gli edifici di Chicago realizzati in metallo (ghisa o ferro, che avrebbero
dovuto resistere alle fiamme) vennero distrutti, ci si accorse che la struttura più adatta per i
nuovi edifici doveva essere l’acciaio; in tal modo, inoltre, una fitta trama di pilastri e travi
avrebbe permesso di raggiungere altezze oltre i dieci piani e le facciate, ridotte alla pura
funzione di chiusura, potevano essere realizzate quasi interamente in vetro.
La ricostruzione del centro di Chicago fu quindi la prima occasione per realizzare i
grattacieli.
Un gruppo di architetti, noti come scuola di Chicago, si impegnò nei progetti dei nuovi
edifici multipiano, ridisegnando l’immagine della città.
[1] Il primo grattacielo è generalmente considerato quello della Home Insurance Company,
di tredici piani, costruito a Chicago nel 1885, superato cinque anni più tardi dal Manhattan
Building (sedici piani), costruito sempre a Chicago.
Nell’arco di alcuni anni negli Stati Uniti si iniziò a costruire edifici sempre più alti,
generando una vera e propria competizione, che coinvolse centinaia di società finanziarie e
migliaia di persone fra architetti, operai ed ingegneri, per la costruzione dei più alti edifici
del mondo.
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F) L’isola dei grattacieli [1]
All’inizio del secolo XX, negli anni che vanno dal 1910 al 1941 sono state costruite nel
centro e nella parte meridionale di Manhattan altissime torri di tantissimi piani.
In breve tempo, nel periodo in cui il mondo si avviava verso la Seconda guerra mondiale
l’isola principale di New York divenne un concentrato di scienza e tecnologia; il crogiolo in
cui l’umanità del XX secolo dava sfoggio della propria potenza e della tecnologia raggiunta
dopo millenni di storia della civiltà.
Fra gli edifici più importanti che vennero costruiti in quel periodo nel Midtown (parte
centrale) di Manhattan sono:
1. Il Chrysler Building [3]
La storia del Chrysler Building, inizia agli albori della fortuna di Walter Percy Chrysler, che
da apprendista presso i laboratori della Union Pacific Railroad, divenne uno dei più famosi
produttori di automobili.
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Nel 1925 fondò la compagnia che ancora oggi porta il suo nome e per dare una sede
degnamente rappresentativa decise di riprendere una vecchia idea costruendo un
grattacielo sulla Lexington.
Chrysler voleva però un edificio che fosse un simbolo perciò doveva essere il palazzo più
alto della città, se non del mondo intero.
L’edificio fu progettato da William Van Alen, allievo dell’Ecol des Beaux Arts di Parigi .
Il Chrysler Building fu ideato in stile Art Decò, con una guglia in acciaio inox che con le sue
campate a 3 archi e le finestre triangolari doveva riprendere il motivo dei radiatori delle
auto d’epoca.
Terminato nel 1930 alto 77 piani, detenne per un breve periodo il primato di edificio più
alto del mondo, e anche quando fu superato in altezza dall’Empire State Building, continuò
a restare un simbolo inconfondibile della città.
La guglia che sovrasta la cima dell’edificio fu mantenuta segreta fino all’ultimo per riuscire
a superare in altezza la sede della Bank of Manhattan che, progettata da Severance rivale di
Van Alen, stava per essere terminata nello stesso periodo.
Segni particolari
Il Chrysler Building è alto 319 metri e ha 77 piani, oggi è la costruzione cittadina più alta
soggetta a vincolo monumentale.
Il 30° piano, riservato alle attrezzature tecniche, è senza finestre ed al loro posto vi è un
fregio bicolore in mattoni che rappresenta ruote di automobile con tanto di parafanghi in
metallo.
Gli angoli dell’edificio sono invece ornati da fregi che riproducono, enormemente
ingranditi, i tappi dei radiatori delle vetture della Chrysler.
La parte più alta del grattacielo, prima della punta in acciaio, è ornata agli angoli da enormi
doccioni che riproducono una testa d’aquila, anch’essi in acciaio inox.
Tutta la parte alta del grattacielo è rivestita in acciaio inox ed ha una forma tanto
caratteristica da esser unica.
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In puro stile Art Decò, è composta da una seri di archi sovrapposti per ogni lato con le
caratteristiche finestre triangolari, che durante la notte vengono illuminate.
Infine troviamo la guglia di 60 metri di altezza che fu montata per ultima in gran segreto, la
leggenda vuole che ci si impegnasse meno di due ore.
All’interno della base della guglia fu realizzata una lussuosa suite di due piani per lo stesso
Chrysler.
Se l’esterno di questo prestigioso edificio è tanto particolare, l’internon non può essere da
meno.
L’atrio fu progettato come un immenso salone per esporre le automobili, nel 1978 fu
restaurato e ancora oggi si possono ammirare le decorazioni in marmo, granito e acciaio
cromato.
Notevoli sono i 18 ascensori le cui porte sono in legno pregiato decorate ad intarsio con
motivi che ricordano un loto stilizzato. Si può anche ammirare un soffitto dipinto da
Edwardrumball che rappresenta i mezzi di trasporto del XX secolo.
Particolarità da notare del Chrysler Building è che al contrario di altri edifici d’epoca, non
presenta né una terrazza panoramica, né ristoranti nei piani alti.
2. Il General Electric Building [1]
Il GE Building venne completato nel 1933 come parte del Rockefeller Center. La
costruzione dell’edificio venne guidata da un team di architetti, supervisionati da
Raymond Hood.
Venne chiamato inizialmente RCA Building per via del suo principale inquilino: la Radio
Corporation of America, fondata nel 1919 dalla General Electric.
L’edificio è stato il primo ad essere fornito di ascensori raggruppati nella parte centrale.
Durante la costruzione dell’edificio, nel 1932, il fotografo Charles Clyde Ebbets scattò la
celeberrima fotografia Lunch atop Skyscraper
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Anche la NBC, sempre di proprietà della General Electric, affittò spazio nel palazzo.
L’ufficio della Rockefeller Family occupava la stanza 5600 del 56° piano; adesso la stanza è
occupata dalla Rockefeller Family & Associates, che utilizza l’edificio dal 54° al 56° piano.
Nel 1988 l’edificio venne rinominato GE Building, due anni dopo la General Electric
riacquistò la RCA Corporation.
Caratteristiche
Il GE Building è uno dei più famosi grattacieli di New York. L’edificio è ornato da un
fregio, eseguito da Lee Lawrie raffigurante la “Sapienza”, nel quel è scritto: “Sapienza e
conoscenza dovranno essere la stabilità dei suoi tempi”; il verso è stato tratto dal Libro di Isaia
33:6. Il fregio della facciata, funzionalmente espressivo, si integra con lo stile perfettamente
Art Decò dell’edificio.
Il grattacielo è contrassegnato esternamente dalle grandi lettere GE posizionate nella parte
alta della torre.
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Sotto l’edifico si trova un atrio dello shopping, collegato alla hall tramite una scala mobile.
Questo grattacielo conosciuto anche come “top of the rock” è uno dei più importanti
osservatori di Manhattan.
3. Il 500 Fifth Avenue [1]
Il 500 Fifth Avenue è un grattacielo situato nella West 42nd Street a Manhattan.
Nonostante questo edificio Art Decò non sia conosciuto quanto l’Empire State Building, le
due costruzioni hanno in comune due particolari: entrambi sono stati completati nel 1931 e
progettati dalla stessa società (Shreve, Lamb & Harmon Associates).
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4. L’Empire State Building [3]
L’edificio dell’Empire State Building sorge dove un tempo c’era la prima sede del Walford
Astoria Hotel. Nel 1929 il Walford spostò la sua sede in quella attuale e al posto venne
edificato l’Empire.
Gli scavi delle fondamenta di questo prestigioso edificio iniziarono poche settimane prima
del terribile crollo della borsa dell’ottobre 1929 e i lavori vennero ultimati nel 1931, non
molti mesi dopo l’inaugurazione del Chrysler, a cui rubò il primato di edificio più alto del
mondo, superandolo di circa 60 metri.
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Per innalzare l’Empire State Building occorsero 14 mesi di lavori serrati, durante i quali fu
battuto il record di costruzione di quattro piani alla settimana e, cosa mai successa prima
di allora, le spese furono inferiori a quelle previste durante la progettazione.
L’inaugurazione avvenne il 1° maggio del 1931 anche se meno della metà degli spazi erano
già stati affittati, cosa che gli valse il nomignolo di Empty (vuoto) State Building. Ma il
vero successo dell’edificio che si affaccia sulla Fifth Avenue furono le terrazze
panoramiche aperte al pubblico.
Per la prima volta infatti si pensò di dotare un edifico di quell’altezza di un osservatori
panoramico aperto ai turisti.
Alle terrazze, come ai piani superiori, ci si accedeva con gli ascensori in grado di arrivare
all’86° piano in meno di un minuto.
In un secondo momento si pensò di dotare l’edificio di un pennone di attracco per
dirigibili, ma l’operazione risultò essere più ardua del previsto e così questo divenne una
torre per la ricezione dei programmi televisivi.
Il pennone alto 46 metri ancora oggi trasmette i programmi di diverse reti tv e radio in
altri 4 stati oltre New York.
Nel 1933 l’Empire fece la sua apparizione nel cinema, diventando celebre la sua scalata da
parte di King Kong, che da lassù cercava di catturare gli aerei che lo attaccavano.
Infatti, negli ascensori che portano all’80° piano è possibile incontrare King Kong che vi
tiene compagnia lungo il percorso verso l’alto.
Nel 1945 questo celebre edificio fu protagonista di un triste incidente in cui un caccia
bombardiere, persosi nella nebbia della città, volando troppo basso andò a schiantarsi
all’altezza del 78° piano.
Era il 28 luglio del 1945 e il tenente Franklin Smith su un Bombardiere B – 25 voleva
atterrare all’aeroporto di Newark, non avendo ottenuto immediatamente l’autorizzazione
deviò verso l’aeroporto di La Guardia, e quindi la torre di Newark gli diede il permesso
immediato.
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A questo punto al La Guardia lanciò il suo messaggio: “al momento non riusciamo a vedere la
sommità dell’Empire State Building…” poco dopo, alle 9:49 il suo aereo si schiantò sul 79°
piano dell’edificio.
Smith morì nello schianto, insieme al copilota, e ad un giovane marinaio di 20 anni che era
stato rimandato a casa per assistere i genitori che avevano appena perso un altro figlio nel
Pacifico.
L’Empire oscillò di circa 1 metro, mentre l’aereo provocò un foro di 7 metri nella parete, il
carburante fuoriuscito dai serbatoi provocò un incendio su due piani, il motore di sinistra
attraversò l’edifico e uscì dalla parte opposta andando a distruggere un attico della 34th
Street.
Il motore di destra cadde nella tromba di uno degli ascensori, tranciandone i cavi, e
facendolo precipitare per circa 300 metri, ma grazie ai freni di emergenza, l’addetta
all’ascensore Betty Lou Olive riuscì a sopravvivere nonostante le ferite riportate.
Nell’incidente persero la vita altre dieci persone, e questo perché non era un giorno
lavorativo normale, altrimenti le vittime sarebbero state molte di più.
[1] Altri edifici di imponenti dimensioni vennero costruiti sempre in quegli anni nella
parte sud di Manhattan, nei pressi di Wall Street. Fra i più importanti bisogna ricordare il
Woolworth Building (1913, 241 metri, 57 piani), il numero 40 di Wall Street (1930, 281
metri, 70 piani), il Singer Building (1908, 205 metri, 45 piani) costruito dalla celebre ditta
che fabbricava macchine per cucire e distrutto nel 1960 per far posto al più imponente
Chose Manhattan Plaza di 70 piani, alto 260 metri.
Attualmente (2010), a New Work vi sono 655 grattacieli con altezza di almeno 100 metri.
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5. Il Trump Building [1]
Questo splendido edificio del 1930 si innalza all’inizio di Wall Street, in un isolato
interamente composto da edifici neoclassici, a due passi dalla Borsa Valori di New York a
sud di Manhattan.
È stato l’edificio più alto del mondo per poco più di 2 settimane. È stato costruito in soli 11
mesi ed è stato protagonista in “prima persona” di quella “guerra di grandezza” che nel
XX secolo ha tanto imperversato a Manhattan.
Progettato dall’architetto H. Craig Severance e inaugurato proprio qualche settimana
prima che fosse montata nel Chrysler Building la famosa guglia di acciaio Nirosta, il
colosso, alto 281 m abilmente distribuiti su 70 piani è stato subito definito uno degli edifici
più belli al mondo paragonabile al Louvre di Parigi o alla Cattedrale di Notre Dame.
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Ad impressionare tutta la critica internazionale fu soprattutto lo stile gotico delle torre che
sembra riportarci (ormai in piena era industriale) allo splendore dei castelli medievali
della Borgogna o delle Fiandre.
In particolare la guglia verde (realizzata con particolari leghe di rame) che termina con un
altissimo pennacolo nel quale è presente una loggetta (come quelle che il Bramante e il
Brunelleschi montavano sulle bellissime chiese del ‘400 e del ‘500) suggerisce al visitatore
l’inizio di una nuova “classicità” capace di innalzare a nuovi livelli di bellezza e di sublime
gli assoluti e perfetti stilemi del passato.
Grazie a quella guglia Severance credeva di vincere la sfida della grandezza ma presto fu
deluso e amareggiato dal Chrysler Building di Van Allen che, grazie alla nuova cuspide di
metallo incrementava di ben 40 metri l’altezza della nuova torre in costruzione nel centro
di Manhattan, vanificando cos’ ogni possibile e artificioso tentativo di prolungare il record
di altezza del gigante di Wall Street.
Tuttavia l’edificio è da sempre celebre per la sua bellezza e per questo motivo viene
soprannominato dagli abitanti di New York “il gioiello della corona” di Wall Street, come
per sottolineare la sua posizione di assoluta preminenza nello skyline di Manhattan.
In un giorno di nebbia di maggio del 1946 un aereo della guardia costiera degli Stati Uniti
si schiantò all’altezza del 58° piano dell’edificio per un problema di visibilità.
Vi furono delle vittime nell’incidente ma l’edificio non rimase compromesso e dopo
qualche riparazione poté riaprire i battenti mostrando ai visitatori la maestà di sempre.
Oggi
il
colosso
di
Wall
Street
è
parte
della
Trump
Organization
(società
dell’immobiliarista miliardario Donald Trump che possiede alcuni fra gli edifici più
prestigiosi di Manhattan) da cui prende il nome (era chiamato precedentemente, quando
ancora occupato dalla Banca di New York, semplicemente n°40 di Wall Street) e presenta
al primo piano uno degli interni più belli di tutta New York, con ampie sale affrescate e
volte a crociera.
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G) World Trade Center [4]
Le torri gemelle furono progettate dal giapponese Minuro Yamasaki, che introdusse delle
soluzioni rivoluzionarie nell’ambito delle tecniche di costruzione dei grattacieli.
I grattacieli convenzionali sono costituiti da una struttura in acciaio e le pareti esterne sono
solo un sottile rivestimento. Nelle Twins, invece le pareti sostenevano il carico dell’edificio
ed erano costituite da colonne verticali molto strette collegate tra loro orizzontalmente ad
ogni piano.
Le uniche colonne interne si trovavano al centro e sono quelle degli ascensori. La loro
struttura era in grado di resistere a venti di 160 km/h, velocità alla quale le torri
oscillavano di circa un metro per ogni lato.
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La costruzione del centro, iniziata nel 1966, terminò nell’aprile del 1973. Le torri erano alte
411 metri per un totale di 110 piani. Le due torri si distinguevano in WTC1, ovvero la
north tower (quella con l’antenna) e WTC2, la south tower (quella con l’osservatorio).
I numeri delle Twins sono veramente impressionanti. Più di un milione di metri cubi di
terra e roccia sono stati rimossi per costruire le fondamenta. In ogni torre vi erano 23
ascensori – espressi, 72 ascensori – locali e 4 ascensori giganti per le merci. Le torri
avevano 43.600 finestre per un totale di 55.742 mq. I sette edifici che costituiscono il World
Trade Center avevano una superficie di 1.114.836 mq. All’interno vi lavoravano 50.000
persone ed il centro era visitato da migliaia di visitatori ogni girono.
Gli impianti di condizionamento trattavano 49.000 tonnellate di aria fredda, l’equivalente
potrebbe servire 15.000 case.
Esisteva un programma di riciclaggio che consentiva di recuperare ogni giorno dieci
tonnellate di carta e questo, secondo una stima, avrebbe permesso di salvare ogni anno
circa 45.000 alberi.
Il World Trade Center era costituito da uffici, banche, un centro commerciale di circa 60
negozi, un hotel (il New York Marriot World Trade Center) di circa 800 stanze, ristoranti
tra cui il famoso The Restaurant at Windows on the World che si trovava al 107°piano
della north tower (WTC1), una scuola (The W.T. Institute and Language), sale per riunioni,
un parcheggio per duemila auto infine l’Observation Deck.
Il costo complessivo per la realizzazione dell’ambizioso progetto fu di 1 miliardo e mezzo
di dollari. Alte 417 e 415 metri per 110 piani, le due torri furono per un anno gli edifici
(abitabili) più alti del mondo, poi superate nel 1973 dalla Sears Tower di Chicago.
Manterranno comunque il primato tra gli edifici di New York fino alla loro distruzione.
Ogni torre aveva un’area calpestabile di ben 400.000 metri quadrati; questo significa che
sommando complessivamente le superfici calpestabili dei due edifici (400.000 + 400.000
metri quadrati) ed aggiungendovi ad esse quelle degli altri edifici facenti parte del
complesso (oggi anch’essi distrutti) si giungeva ad ottenere una superficie calpestabile
complessiva di tutto il complesso pari ad oltre 1.000.000 di metri quadrati.
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Si trattava in assoluto (insieme al Pentagono e alla Muraglia cinese) dell’opera più
imponente costruita dall’uomo sulla Terra.
Gli edifici del complesso erano divisi tra il world trade center e il world financial center.
Ognuno di essi si sviluppava sia verso l’alto che verso il basso. In alto c’erano gli uffici,
mentre nelle parti sotterranee trovava posto un centro commerciale con negozi.
H) One World Trade Center [4]
Il One World Trade Center, meglio conosciuto come Freedom Tower (Torre della Libertà),
sarà il grattacielo centrale del New World Trade Center di New York, complesso
attualmente in costruzione in Lower Manhattan, sul sito delle precedenti Torri Gemelle
distrutte negli attentati dell’11 settembre 2001.
L’altezza prevista è di 1776 piedi, pari a 514 metri. Il numero 1776 non è casuale, è stato
scelto poiché rappresenta l’anno dell’indipendenza degli Sati Uniti d’America.
La torre sarà collocata nell’angolo nord – est del sito per un’area complessiva di 65.000 m2.
La costruzione della torre è stata iniziata ufficialmente il 27 aprile 2006 e il 19 dicembre
dello stesso anno è stata eretta la prima colonna. Di fatto la costruzione è iniziata nel 2007.
Altre tre torri sono previste per il sito lungo Greenwich Street, più una torre residenziale; il
tutto circonda il National September 11 Memorial & Museum che è attualmente in fase di
costruzione. L’area sarà inoltre sede di un museo, che evidenzia molti dei diversi aspetti
del passato e del futuro World Trade Center.
La ricostruzione del World Trade Center è al momento affidata all’architetto Daniel
Libeskind e al suo Master Plan for the New World Trade Center.
Le date previste per la realizzazione del nuovo complesso sono però ancora incerte, visto
l’acceso (e spesso polemico) dibattito e le tante pastoie burocratiche e politiche che
circondano il progetto.
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I) Aon Center [1]
Costruita con l’intento di donare alla città più importante del centro Nord America la
grandezza austera delle Torri Gemelle di New York, questa torre di 346 metri di altezza
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costituisce di fatto l’unico tentativo finora intrapreso nel mondo di riproporre, per
dimensioni e proporzioni, lo stesso modello delle Torri del World Trade Center di New
York.
Aperto al pubblico nel 1972, e insinuatosi nella rosa delle costruzioni più grandi della
terra, quest’edificio di 83 piani progettato da Edward Durell Stone e costruito nel Loop di
Chicago ha rappresentato per anni una sfida tecnologica e architettonica senza precedenti.
Prima ancora di essere costruito, dopo che il terreno era stato opportunamente preparato
per ospitare la torre, fu ordinato ad un elicottero di issarsi in volo sopra la zona dove
sarebbe dovuto sorgere l’edificio e di fermarsi nel cielo sul punto esatto in cui la torre
sarebbe dovuta culminare.
Da questa vicenda un po’ bizzarra tutti si resero conto che il progetto per il nuovo
grattacielo di Chicago era molto opulento e grandioso.
All’inizio del 1972 il cielo di Chicago era già stato stravolto dalla torre dell’Aon Center che
presentava allora un rivestimento delle facciate in marmo bianco di Carrara che donava
all’edificio un aspetto lucidissimo che ben si adattava all’illuminazione del Sole, fornendo
alla città, nota per le lunghe giornate invernali in cui il sole è “appena” visibile dalle
nuvole, un aspetto più luminoso e “soleggiato”, dato che le migliaia di metri quadrati di
marmo ben riflettevano ed amplificavano la luce naturale.
Tuttavia il marmo cominciò a dare i primi problemi già alla fine degli anni ’80.
Il clima freddo di Chicago non era assolutamente compatibile con l’elemento
predominante dell’edificio e, dopo alcuni giorni in cui la temperatura era scesa di molto
sotto lo zero, il marmo della torre, aggredito dal ghiaccio cominciò a staccarsi dalle ampie
facciate e a cadere nel vuoto a più di 300 metri di altezza dal suolo.
La piazza antistante l’edificio venne immediatamente chiusa per ragioni di sicurezza
presto si dovette pensare ad una soluzione.
Nonostante la sua bellezza l’edifico doveva cambiare “veste”, e, in un modo o nell’altro si
doveva riuscire nell’impresa di “revisione” della facciata senza compromettere né
l’integrità né soprattutto l’immagine che ormai aveva cambiato il volto della città.
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La soluzione che fu adottata fu costosissima e radicale ma mantenne l’aspetto dell’edifico
incredibilmente invariato rispetto a prima: tutto il marmo presente all’esterno della torre
fu rimosso e le facciate furono tutte rivestite di una particolare specie di granito bianco in
grado di preservare l’immagine precedente dell’edificio ma capace allo stesso tempo di
resistere allo “stress termico” caratteristico del clima di Chicago.
Così verso la fine del 1992 il “gigante bianco” dell’Illinois tornò a risplendere nel cielo di
una Chicago quanto mai “fredda” e moderna.
L’edificio è anche noto in tutto il mondo per aver cambiato nome un numero enorme di
volte.
Fra i “nomi” che gli sono stati attribuiti dalle varie aziende che lo hanno posseduto vi
sono: Standard Oil Building (dal nome della famosa compagnia petrolifera americana nata
alla fine del XIX secolo), Amoco Building e infine Aon Center (l’attuale nome con il quale
l’edificio viene indicato in tutte le cartine stradali e negli elenchi telefonici).
La piazza in cui sorge la torre è particolarmente nota per le grandi luci a proiezione che
vengono accese ed orientate sulle superfici del grattacielo.
Questa torre detiene un altro particolare primato, essendo uno degli edifici più alto al
mondo a non avere antenne e ripetitori televisivi sul suo coronamento.
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J) Le Torri Petronas [5]
Le Torri Gemelle Petronas sono l’edificio simbolo della Malesia moderna, famose in tutto il
mondo per i loro 451,9 metri di altezza che le posizionano al primo posto nella classifica
mondiale tra gli edifici gemelli più alti. Appartengono al gruppo Petronas, l’agenzia
nazionale malese di idrocarburi, al 13° posto tra le aziende più ricche in Asia.
Il progetto iniziale delle Torri appartiene alla fase di boom economico della Malesia
conosciuto nel corso degli anni ’90, sullo slancio delle Tigri Asiatiche (di cui comunque la
Malesia non faceva parte); nonché alla volontà politica dell’amministrazione di quel
periodo di dotare il paese di megastrutture di richiamo internazionale, che rendessero
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evidenti le potenzialità della Malesia e le aspirazioni del paese più maturo
economicamente ed industrialmente.
In un certo senso questo intento ha avuto successo, poiché ancora oggi, il paese viene
associato ad immagini che ricalcano i progetti attuati in quel periodo, quali l’aeroporto
internazionale KLIA, divenuto un hub importante, il circuito di F1 si Sepang e,
innanzitutto, le Torri.
L’architetto che ha progettato gli imponenti edifici è l’argentino – americano Cèsar Pelli,
con il contributo degli ingegneri malesi e designer filippini.
Dall’approvazione del progetto, sono occorsi sette anni per completare e inaugurare l’opera
nel 1998 (periodo peraltro contrassegnato dal contraccolpo economico della crisi delle “tigri
asiatiche”).
Il sito che ospita il grattacielo è l’area ai margini del centro storico dove prima sorgeva
l’ippodromo della città.
Rimangono ad oggi la struttura più alta della Malesia e di tutta l’area dei paesi circostanti.
L’edificio è visibile pressoché da qualunque direzione nella capitale Kuala Lumpur.
Non sono l’edificio più alto del mondo, ma occupano ancora la prima posizione, per
altezza, tra gli edifici gemelli accoppiati.
Le Torri hanno assunto un carattere iconico che, a distanza di anni, ancora non è stato
scalfito.
A causa della conformazione rocciosa del terreno sottostante, le fondamenta dell’edificio
raggiungono una profondità record al mondo di 120 metri.
Sono occorsi infatti 12 mesi solo per realizzare parte dell’edificio. Gli 88 piani di ciascuna
Torre sono costruiti in gran parte in cemento armato. Tuttavia, a causa dei costi delle
materie prime in quel periodo, in particolare dell’acciaio, è stato utilizzato uno speciale
cemento ad alta resistenza, persino più efficace dell’acciaio ma due volte più pesante.
Questo ha reso le Torri tra gli edifici più pesanti al mondo.
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La struttura esterna che riveste le Torri conferendole l’aspetto caratteristico è in vetro ed
acciaio inox.
Quest’ultimo ha la proprietà di rendere più brillanti le torri quando illuminate dal sole,
assieme ai 55.000 metri quadri di vetro stratificato.
La superficie totale degli uffici ospitati nelle Torri ammonta a 560.000 metri quadri. Al di
sotto delle Torri stesse sorge un grande centro commerciale, il Suria KLCC, e la sede della
Malaysian Philharmonic Orchestra.
Il design scelto da Cèsar Pelli riflette alcune indicazioni ricevute al momento del
concepimento del megaprogetto, ossia quello di una scelta stilistica che non fosse troppo
occidentale ma al tempo stesso cercasse di rappresentare l’unità del popolo malesiano
senza dar eccessivo risalto all’architettura che contraddistingue uno dei gruppi etnici nello
specifico; al tempo stesso, si è desiderato qualche riferimento alla cultura musulmana
dominante nel paese, caratteri che si trovano nell’altezza e nella forma longilinea degli
edifici, richiamando l’immagine dei minareti, mentre la sezione trasversale delle torri è
basata su una stella a 8 punte islamica, ottenuta dalla sovrapposizione di 2 quadrati
sovrapposti ed inclinati.
Sulla cima di ogni torre vi è un pinnacolo alto 73,5 metri. Ogni pinnacolo è composto da 50
pezzi unici che pesano in totale 176 tonnellate. La loro funzione principale è quella di
segnalazione agli aeromobili e soprattutto di parafulmini della città.
La Torre 1 è completamente occupata dall’azienda statale Petronas e dalle due controllate o
affiliate, mentre nella Torre 2 si trovano altre aziende o multinazionali tra cui Al Jazeera.
Il ponte sospeso chiamato Skybridge si trova tra il 41° e il 42° piano ed è il secondo ponte
sospeso più alto al mondo.
È stato progettato in modo tale da dare sostegno strutturale alle torri in caso di oscillazioni
dovute a forte vento.
Il ponte si trova ad un’altezza di 170 metri dal suolo, è lungo 58 metri e pesa 750 tonnellate.
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K) Le grandi costruzioni in Italia [1]
Il primo grattacielo costruito in Italia è il Torrione di Brescia, completato nel 1932 e
progettato da Marcello Piacentini, mentre il primo grattacielo italiano ad aver superato i
100 m è la Torre Piacentini di Genova, del 1940.
L’edificio più alto d’Italia al tetto (high to roof), ultimato nel 2010, è la nuova sede della
Regione Lombardia di Milano (Palazzo Lombardia) alto 161 m, mentre il più alto in
assoluto (grazie a una guglia a spire di 85 m) è l’Unicredit Tower con i suoi 231 m, sempre
a Milano.
Risale invece al 1889 la Mole Antonelliana di Torini, che raggiunge i 167,5 m.
Il Palazzo Lombardia, costruito abbattendo – dopo molte controversie – il bosco Gioia,
arriva così a superare la Torre Telecom Italia presente nel centro direzionale di Napoli,
ultimata nel 1994, alta 129 metri (per 33 piani) e sede distaccata dell’omonima impresa e il
grattacielo Pirelli con i suoi 32 piani distribuiti sui 127 metri di un’elegante struttura in
cemento armato concepita dall’architetto Gio Ponti.
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L) I cinque grattacieli più alti del mondo
1. Burj Khalifa [6]
Dopo più di quattro anni di lavoro e stop, imposti dalla crisi dell’emirato è stato
inaugurato il grattacielo “Bury Dubai”.
L’avveniristica struttura di 160 piani supera di oltre 300 metri l’attuale detentore del
record, la torre Tapei 101 a Taiwan.
La torre centrale ovale è circondata da altre strutture minori; la superficie totale è di
344.000 metri quadrati.
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Burj Khalifa (in arabo Torre del Califfo), conosciuta come Burj Dubai, è la più alta struttura
mai realizzata dall’uomo con un significativo margine di vantaggio in termini di altezza
rispetto a qualsiasi altro edificio.
La sua costruzione è iniziata il 21 settembre 2004, la struttura esterna è stata completata il
1° ottobre 2009 ed è stato ufficialmente aperto al pubblico il 4 gennaio 2010.
L’edificio fa parte di un’area di 2 km2 in corso di edificazione chiamata Downtown Durj
Khalifa sita vicino al distretto finanziario principale di Dubai.
Lo studio di architettura artefice della torre è lo Skidmore, Owings and Merril.
Lo Burj Dubai è, dunque, un simbolo di grandezza, tracotanza e orgoglio smisurato, così
come la torre biblica fu una sfida ai limiti umani imposti dal Creatore; ora questa torre di
oltre 818 metri è una sfida alle grandi capitali americane ed asiatiche.
La torre si compone di tre elementi disposti intorno a un nucleo centrale. Il nucleo
centrale, emerge in alto e culmina in una cuspide.
I piani 38° e 39° sono adibiti all’Armani Hotel Dubai, mentre dal piano 9° al 16° ci sono
esclusivamente appartamenti di lusso Armani Residence; ai vari piani sono presenti zone
fitness, piscine e palestre.
La struttura
Oltre 45.000 m3 di calcestruzzo, del peso di oltre 110.000 tonnellate sono stati utilizzati per
costruire le fondamenta di cemento ed acciaio, che sono dotate di 192 pali sepolti a più di
50 metri di profondità.
Per l’intera costruzione sono stati utilizzati 330.000 m3 di cemento e 39.000 tonnellate di
barre di acciaio, coprendo 22 milioni di ore di lavoro.
Il vasto progetto ha coinvolto oltre 380 ingegneri specializzati e tecnici vari.
Il rivestimento esterno è composto di vetro riflettente con pannelli in alluminio e con
texture in acciaio inox e di inox sono le alette verticali. Si parla di circa 26.000 pannelli di
vetro.
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Il peso totale di alluminio utilizzato per la facciata è equivalente a quello di cinque
aeromobili A380 e la lunghezza totale delle elette in acciaio inox è 293 volte l’altezza della
Torre Eiffel a Parigi.
La sicurezza
La sicurezza antincendio e la velocità di evacuazione sono stati fattori primi nella
progettazione di Burj Khalifa.
L’ascensore dei vigili del fuoco ha una capacità di 5.500 kg ed è l’ascensore di servizio più
alto del mondo.
Dal momento che, in caso di pericolo, la gente non può percorrere 160 piani a piedi, ci
sono aree di rifugio situate ogni 25 piani, pressurizzate e con aria condizionata.
Galleria del vento
Oltre 40 prove in galleria del vento sono state condotte sul Burj Dubai per esaminare gli
effetti che il vento avrebbe sulla torre e sui suoi occupanti.
Tra queste si annoverano i test iniziali per verificare il clima del vento di Dubai, con grandi
test di analisi strutturale e le prove di pressione di facciata, e di micro – clima.
Un altro problema trattato in fase di progettazione è stato l’effetto camino, un fenomeno
naturale per gli edifici alti, e che deriva da cambiamenti di pressione e temperatura alle
differenti altezze.
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2. La Shanghai Tower [7]
La Shanghai Tower sorge a Luijazui, il cuore del distretto finanziario e commerciale di
Pudong, a Shanghai in Cina, la città più popolosa del pianeta.
Dotato di 121 piani fuori terra, 5 livelli interrati e altrettanti piani di coronamento, avrà
una superficie complessiva di 574.000 mq, di cui 410.000 fuori terra.
Accoglierà fino a 20.000 persone al giorno, l’equivalente di cittadine italiane del calibro di
Mortara in Lombardia o Zagarolo nel Lazio, che lo renderanno di fatto una città verticale.
Studiati anche i collegamenti diretti ai trasporti pubblici cittadini: l’edificio infatti si
collegherà direttamente alla linea della metropolitana 2 e 14, così come il Jin Mao Tower
ed il World Financial Center suoi prossimi vicini.
Analizzandola nella destinazione d’uso, essa risulta suddivisa in 5 principali aree
funzionali, con oltre 220.000 mq di uffici per aziende multinazionali e di servizi finanziari,
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hotel a cinque stelle e strutture di supporto, negozi al dettaglio, zona ricreativa e un nuovo
centro commerciale.
Il Jinjiang International Hotel, posizionato tra l’84° e il 110° piano e dotato di 320 camere
per una superficie totale di 80.000 mq, sarà l’albergo più alto del mondo.
Inoltre, al fine di evitare la triste immagine di città fantasma al termine delle attività di
lavoro giornaliere, troveranno spazio al suo interno un centro culturale e per conferenze
da oltre 2.000 mq, in aggiunta a una sala per ricevimenti di 1.000 mq in sommità della
struttura.
Tecnologia
Dal punto di vista tecnologico, la Torre è costituita longitudinalmente dalla
sovrapposizione teorica di 9 tamburi a forma cilindrica, racchiusi da due facciate di vetro,
una interna e una esterna, la cui sezione ricorda una corona circolare deformata nel piano.
Lo spazio tra le due membrane vetrate ha una distanza variabile, che oscilla da 91 cm a 10
m, fornendo così maggiore spazio pubblico all’interno dell’edificio, ed al contempo, uno
strato di isolamento termico con caratteristiche energetiche simili a quelle di una doppia
pelle.
Tale scelta permette un costo di gestione minore dell’opera e maggiore sostenibilità
ambientale.
Tra l’involucro interno e lo strato esterno, il quale sale ruotando su se stesso, 9 zone
forniranno lo spazio pubblico per i visitatori e disporranno di giardini, bar, ristoranti e
spazi commerciali, che offriranno una vista panottica sulla città.
La trasparenza di entrambi gli strati della facciata garantirà la visibilità ai fruitori esterni
del complesso degli spazi commerciali interni, così come degli eventi che avranno luogo
presso la base della torre.
Tali piani elimineranno la necessità di uno strato di opacizzazione, indispensabile nella
maggior parte di edifici dotati di una sola facciata altamente riflettente, al fine di ridurre
l’assorbimento di calore.
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I progettisti di Cosentini Associates hanno lavorato a stretto contatto con gli architetti di
Gensler al fine di sviluppare un’intercapedine in grado di abbattere i costi di
raffreddamento, riducendo al minimo l’effetto camino e il condizionamento dell’aria
interna, grazie alla stratigrafia del vetro utilizzato.
L’interno dell’edificio ruota verso l’alto torcendosi a spirale di circa 1 grado per piano (fino
ad arrivare a 120°) per compensare l’effetto del vento a maggiore altitudine, che può
toccare i 183 km/h.
Ciò è importante per un qualsiasi grattacielo che sorge a Shanghai, al fine di resistere ai
tifoni, che in quell’area sono frequenti.
Il design dei prospetti in vetro del grattacielo è stato pensato con lo scopo di ridurre del
24% i carichi del vento sulla costruzione.
Grazie anche all’utilizzo di test in galleria del vento (con modelli in scala 1:500 e 1:85), si è
verificata l’uniformità dello spessore del vetro in tutte le sezioni di piano, al contrario dei
montanti verticali che sono stati rafforzati, ove necessario, per rispondere alle alte
sollecitazioni laterali.
Tuttavia, si sono resi necessari minori quantitativi di materiali da costruzione, fra cui il
25% in meno di acciaio strutturale, assicurando così un risparmio di circa 58 milioni di
dollari.
Ciò nonostante, il peso globale dell’edificio è di circa 850.000 t, per un costo complessivo di
4,2 miliardi di dollari.
Energia
Per quanto riguarda l’aspetto energetico, anche se la maggior parte di energia sarà fornita
da sistemi di alimentazione convenzionali, nella parte superiore della torre (fra i 565 m ed
i 578 m) saranno installate 270 turbine ad asse verticale, che potranno generare fino a
350.000 kWh annui di quota elettrica supplementare.
I sistemi di riscaldamento e raffreddamento dell’edificio utilizzeranno fonti geotermiche
alternative, oltre a uno a cogenerazione da 3,0 MW.
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L’intero insieme delle scelte eco – sostenibili, in totale 43, permetteranno di ridurre
l’impronta carbonica dell’edificio di 34.000 t.
Struttura
Dal punto di vista strutturale, c’è da rilevare che Shanghai è costruita su di una zona
simicamente attiva e il cantiere si trova in un bacino idrografico.
È stato perciò necessario prevedere delle fondazioni piuttosto solide per questo
grattacielo, procedendo ad opere di compattazione del terreno di fondazione.
Gli ingegneri di Thornton Tomasetti hanno predisposto 1079 pali nel sottosuolo fino ad
una profondità di circa 86 m, e successivamente gettato 2,51 milioni di mc di calcestruzzo
per impostare uno zoccolo di 20 di spessore per l’ancoraggio dell’edifico principale.
Per il completamento del getto di fondazione in una sola volta, si sono utilizzate 450
autobetoniere, 8 stazioni di pompaggio per oltre 60.000 mc di calcestruzzo posati senza
sosta per 63 ore.
I 5 piani interrati ospiteranno 1.800 posti auto, e sono stati terminati nel marzo 2010.
L’edificio è dotato di due sistemi di smorzamento delle oscillazioni impresse, causate dal
vento e sisma, il Tuned Mass Damper (Tmd) e di uno magnetico.
L’attenuazione di tale fenomeni è importante non solo per il comfort degli inquilini
all’interno dell’edificio, ma anche al fine di ridurre la fatica strutturale nel tempo.
Il Tmd è essenzialmente una grande massa progettata per contrastare tali effetti, composto
da 300 lastre di acciaio di dimensioni diverse, che impostano dal 125° al 130° piano, per un
peso di 1.000 t.
I suoi movimenti sono del tutto impediti da correnti indotte e da campi magnetici.
Il secondo sistema di smorzamento della torre, L’Eddy Current Damper, è un insieme di
lastre di rame e magneti progettati per controllare il movimento dell’edifico e le sue
oscillazioni.
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Tale sistema si localizza sotto il Tmd al piano 125, a circa 400 m d’altezza, con una
superficie in pianta di 100 mq.
Entrambi i dispositivi riducono lo spostamento della costruzione del 20% e l’accelerazione
del 40%.
3.
Al-Bait Abraj Towers [1]
L’Al – Bait Abraj Towers, noto anche come Mecca Royal Hotel Clock Tower, è un
complesso edilizio sito a La Mecca, in Arabia Saudita.
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Il complesso detiene diversi record mondiali, quali l’albergo più alto del mondo, la più
alta torre con orologio al mondo, il più grande orologio da facciata esistente e la più
grande area di grattacieli mondiale.
Il complesso dista pochi metri dalla Masjid al – Haram, la più grande moschea del mondo,
e dalla Kaaba, il luogo più sacro dell’Islam.
La torre più alta del complesso (601 m) è il più alto edificio dell’Arabia Saudita e contiene
l’Hotel più alto e più grande del mondo.
Con una superficie utile di 1.500.000 m2, è diventata la struttura più grande del mondo,
superando l’Aeroporto Internazionale di Dubai.
Sito all’ingresso sud della moschea Masjid al – Haram ospitante la Kaaba, al fine di
accogliere i fedeli in visita l’Hotel dispone di un’ampia sala di preghiera, in grado di
contenere oltre 10.000 persone.
La torre più alta del complesso contiene anche un albergo a cinque stelle per contribuire a
fornire alloggio a milioni di pellegrini che si recano alla Mecca ogni anno a partecipare al
Hajj.
Dotato di due eliporti, un grande centro commerciale e un ampio garage in grado di
accogliere circa 1000 automobili, si stima che il complesso sia in grado di offrire alloggio
sino a 100.000 persone.
La torre più alta contiene un orologio con quattro quadranti (uno per ogni facciata) che è il
più grande ed il più alto al mondo. I quadranti misurano 43 x 43 m e la loro sommità si
trova all’altezza di 540 m dal suolo.
L’orologio della Metropolitan Life Insurance Company Tower di New York , il secondo
più alto del mondo, si trova a circa 140 metri dal suolo e quello della torre del Big Ben di
Londra (con un diametro di circa 7 metri) è all’altezza di 54 metri dal suolo.
La torre dell’orologio è stata progettata dalla società tedesca Premiere Composite
Technologies e l’orologio dalla ditta svizzera Straintec.
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4. Taipei Financial Center [1]
Il Taipei Financial Center (o Tapei 101) è un edificio di 101 piani costruito fra il 2000 e il
2005 a Taipei, capitale dello stato dell’isola di Taiwan. Dalla fine del 2005 (cioè da quando
sono stati portati a termine i lavori di costruzione) al 2007 (anno in cui è stato superato dal
Burj Dubai, inaugurato il 4 gennaio 2010) il Tapei 101 è stato il palazzo più alto del mondo.
La sua struttura (alla cui progettazione hanno collaborato anche imprese italiane della
provincia di Brescia) mostra chiaramente lineamenti orientaleggianti che caratterizzano
armoniosamente un design costruttivo che al visitatore di turno fa pensare all’edificio
come ad un’immensa torre composta da una serie di pagode sovrapposte a livelli sfalsati.
La torre è alta complessivamente 450 metri (senza contare l’antenna posta sulla cima con la
quale supera i 500 m) ed è supportata da superascensori capaci di viaggiare a una velocità
superiore ai 500 metri al minuto.
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Una nota rivista occidentale ha affermato che i progettisti hanno speso quasi 1 milione di
dollari solo per realizzare un singolo ascensore che dovrebbe servire per poter
raggiungere la cima partendo direttamente dall’atrio dell’edificio.
5. Shangai World Financial Center [1]
Lo Shanghai World Financial Center è il secondo grattacielo più alto di Shanghai e di tutta
la Cina: la sua altezza è di 492 metri. È stato inaugurato il 30 agosto 2008. La sua
costruzione iniziò nei primi anni novanta, sulla base di un progetto che prevedeva il
sorgere di tre edifici altissimi per questo distretto, denominato Lujiazui.
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Commissionato allo studio di architettura di fama mondiale Kohn Pedersen Fox, lo
Shanghai World Financial Center è stato sviluppato da un consorzio di investitori
giapponesi guidati dalla Mori Corporation.
Il design dell’edificio è stato oggetto di due grandi controversie:
-
La prima, in merito all’apertura circolare sulla parte alta dell’edificio, criticata da
molti cinesi perché molto simile al sole emergente della bandiera nazionale
giapponese poi sostituita da un’apertura rettangolare.
-
Il secondo fattore, invece, è dato dalla continua crescita del peso dell’edificio, legata
al fatto che gli investitori tendono a farne una vera e propria icona e quindi ne
suggeriscono altezze sempre più elevate.
Il progetto definitivo ha stabilito 93 piani con 358.000 metri quadrati di superficie, che
contiene al tempo stesso due corpi ben distinti: una torre scultorea e un podio alla base.
L’apertura ha come scopo principale quello di offrire meno resistenza possibile al vento.
La forma dell’edifico così ottenuta gli ha “conferito” il soprannome di bottle opener
(levacapsule).
L’edifico comprende inoltre, un lussuoso hotel di 300 stanze nella parte più alta della
struttura.
M) Riferimenti bibliografici
[1] it.wikipedia.org;
[2] www.treccani.it;
[3] www.nyc-site.com;
[4] “WTC – World Trade Center: dalla fondazione alla ricostruzione del “One World Trade
Center” – www.corradoghirardelli.it;
[5]
“Petronas
Twin
Towers:
Le
Torri
gemelle
più
alte
del
mondo”
www.nellaterradisandokan.com;
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35
[6] www.infobuild.it;
[7] “Shanghai Tower: la struttura e gli impianti del grattacielo” di Fabrizio Aimar (08 ottobre
2014) – www.ingegneri.info;
Casteldaccia (PA), lì 15.01.2015
Ing. Francesco Solazzo
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