Mercati 12 Mercoledì 24 Maggio 2017 LA HOLDING DI PAOLO (52%) E LA FININVEST DI SILVIO (48%) PUNTANO SUL PROGETTO IMMOBILIARE Berlusconi, 200 mln per Milano 4 L’investimento è legato allo sviluppo di nuovi complessi residenziali che saranno realizzati a Basiglio su un’area di 75 mila mq. La holding di Paleocapa in futuro venderà di Andrea Montanari Il programma di sviluppo prevede, infatti, la realizzazione di abitazioni, in un arco temporale di dieci anni, su una superficie totale di 75 mila metri quadrati, ossia come 10 campi da calcio e come la superficie dello stabilimento nel quale Apple proverà a realizzare, dalle parti di San Francisco la sua auto del futuro, la iCar. L’investimento totale è rilevante: oltre 200 milioni. A dimostrazione che il mattone è tornato uno dei settori d’interesse dei fratelli Berlusconi, in particolare Silvio, che proprio da lì sono partiti, con la EdilNord. E per avviare definitivamente la progettualità del cantiere gli azionisti di Immobiliare Leonardo di recente hanno versato 2,5 milioni e dato garanzie per 14: disponibilità che sono servite per il pagamento dei primi oneri di urbanizzazione, «in attesa della puntuale definizione del business plan dell’iniziativa, sulla base del quale potranno essere concordate con i soci scelte strategiche inerenti l’ambizioso progetto», viene specificato ancora nella relazione di bilancio di Fininvest Gestione Servizi. Un piano che di fatto, una volta portato a termine, porterà a una uovi volti al comando di Mondadori Retail, tra i più estesi N network di librerie presente in Italia. Il gruppo Mondadori ha infatti reso noto che Pierluigi Bernasconi verrà proposto al prossimo cda di Mondadori Retail per la carica di amministratore delegato, con decorrenza dal 5 giugno. Dopo un’esperienza decennale in Hitachi, dal 2013 al 2015 è stato ad del gruppo Mercatone Uno, catena di distribuzione di arredamento, prodotti per la casa e gioielli. Nel 2016 ha poi assunto la carica di presidente e amministratore della società di consulenza strategica nel settore distribuzione B-Retail, mentre successivamente è stato nominato vicepresidente di Iper Montebello, la società che gestisce la catena Iper La grande I. S orgerà una Milano 4 nell’arco di un decennio? Non è detto che il brand del progetto sia quello, ma chi lo vuole realizzare ha già alle spalle sia Milano 2 sia Milano 3. E quest’ultimo insediamento urbano sorgerà nello stesso comune, Basiglio, dell’ultima grande company town realizzata negli anni Settanta da Silvio Berlusconi. Tutto ruota attorno alla Immobiliare Leonardo controllata al 52% dalla holding Pbf di Paolo Berlusconi, fratello minore dell’ex Cav, e dalla finanziaria di via Paleocapa (48%) che ha messo sul piatto 14,5 milioni per rilevare la partecipazione nella società di sviluppo che dal 2008 attende il via libera al progetto che fa perno su un’area complessiva di proprietà di 300 mila metri cubi. Adesso, dopo una lunga attesa, l’iter burocratico pare essersi sbloccato definitivamente, visto che come si legge nel bilancio di Fininvest Gestione Servizi, la subholding che amministra il patrimonio real estate (82 milioni) della cassaforte berlusconiana, «l’edificabilità dell’area della partecipata è stata definitivamente sancita dalla stipula dell’approvazione del piano attuativo e della relativa convenzione con l’autorità locale». Passaggi formali che comportando impegni «sia di ordine tecnico-costruttivo sia di ordine finanziario». Bernasconi nuovo ad di Mondadori Retail Silvio Berlusconi rilevante crescita della popolazione residente di Basiglio (oggi conta 8 mila abitanti, 7 mila dei quali proprio a Milano 3). Ma se al momento Paolo e Silvio Berlusconi paiono i reali promotori del progetto, è ipotizzabile che in futuro Fininvest (che ha appena definito la cessione del Milan e attende sviluppi delle vicende Premium e Banca Me- Paolo Berlusconi diolanum) non si impegni così tanto, soprattutto in termini finanziari, nel business del mattone. Quindi, anche se ora la direttrice è un’altra, tra qualche anno la holding presieduta da Marina Berlusconi e controllata dal leader di Forza Italia uscirà di scena, cercando un compratore, un player industriale per la sua quota di minoranza. Fininvest Gestione Servizi ha chiuso il bilancio 2016 con una perdita di 5,89 milioni, in leggero miglioramento rispetto al rosso del 2015, 6,21 milioni. A incidere sulla gestione della società guidata dall’ad Renato Corrada (il nuovo presidente è Adriano Galliani) è soprattutto lo scorso utilizzo, e quindi la relativa valorizzazione, di Villa Gernetto, nel comune di Lesmo, iscritta a bilancio a un valore netto totale di 42 milioni. L’immobile di pregio, che l’ex Cav non vuole (ancora) vendere costa parecchio in termini di manutenzione. Nell’attesa di capire il futuro TRE MATEBOOK SU CHIP INTEL E SISTEMA MICROSOFT Huawei si espande nei pc re per il riconoscimento delle impronte digitali, mentre la tastiera è resistente ai liquidi. Il secondo computer presentato è il MateBook E, evoluzione opo il lancio del nuovo smartphone top e dopo del pc convertibile 2in1 lanciato lo scorso anno aver rinnovato la gamma dei tablet Android, e dotato di una speciale penna digitale con bene Huawei entra con maggiore decisione anche 2.048 livelli di pressione che può essere utilizzata nel mercato dei personal computer basati su chip anche come puntatore laser e telecomando per le Intel e sistema operativo Windows di Microsoft. Co- presentazioni. Migliorata l’ergonomia della tastieerente con il proprio posizionamento nei dispositivi ra, che può liberamente essere angolata rispetto allo di fascia alta, Huawei ha lanciato ben tre dispositivi: schermo come in un notebook, e integrato anche il MateBook X, il MateBook E e il MateBook D. un sensore per il riconoscimento delle impronte Un’espansione dal pc convertible 2in1 lanciato lo digitali. Il terzo pc, il MateBook D, è un notebook scorso anno, e che evidenzia la volontà della so- con un ampio display da 15,6 pollici e prestaziocietà di porsi come produttore capace di coprire su ni elevate grazie al processore Intel Core i7, chip grafico dedicato Nvidia GeForce scala globale l’intera gamma di 940 MX e disco a stato solido sidispositivi mobili, dagli orologi no a 1 Tb di capacità. «Vogliamo intelligenti sino a smartphone, posizionarci nell’unico segmento tablet e pc. Il MateBook X si in crescita, quello dei pc di fascia presenta come un ultra portatile alta e dei convertibili, all’interno di più piccolo di un foglio A4 ed un mercato in generale che invece estremamente sottile, ma non soffre», ha affermato Pier Giorgio per questo caratterizzato dalle liFurcas, deputy general manager mitazioni tipiche dei dispositivi Il MateBook consumer business di Huawei di questa classe, spesso dotati Huawei Italia, «utilizzando per il modei processori Intel Celeron o mento un canale distributivo Core M che compromettono basato su punti vendita in grapesantemente le prestazioni di un sistema operativo poco efficiente come Windows do di assistere i clienti spiegando le caratteristiche 10. Nonostante le dimensioni il MateBook X ha un peculiari dei nostri prodotti». Una strategia che display da 13 pollici che copre quasi interamente può fare leva anche sulla conoscenza del brand le dimensioni complessive, un elegante e filiforme conquistata con grazie agli smartphone, che tiene telaio in alluminio con uno spessore di appena 12,5 inoltre conto della differenza sempre meno marmillimetri e un peso di 1,05 chilogrammi nono- cata tra consumatori privati e professionisti, a cui stante un potente processore Intel Core i7 privo di i MateBook di Huawei si rivolgono in forza delle ventola per il raffreddamento. Un risultato ottenuto loro caratteristiche, ideali anche per un uso prograzie a uno speciale materiale di derivazione aero- fessionale all’interno di soluzioni verticali per un spaziale in grado di catturare e quindi rilasciare len- numero crescenti di settori. Il colosso cinese segue tamente il calore generato. Prestazioni al top anche così una traiettoria opposta a quella di Lenovo, nelle connessioni Wi-Fi grazie alla doppia antenna che dal mercato dei pc in crisi ormai strutturale integrata, nell’autonomia, con 10 ore di durata della sta cercando faticosamente di scavarsi un posto in batteria e nel suono grazie al sistema Dolby Atmos. quello ancora in crescita degli smartphone con il Il pulsante di accensione integra inoltre un senso- brand Motorola. (riproduzione riservata) Davide Fumagalli D di Villa Gernetto (diventerà la base operativo del nascituro Partito animalista sponsorizzato da Michela Vittoria Brambilla e sostenuto da Berlusconi?), in via Paleocapa si prova a fare pulizia nel portafoglio immobiliare: da oltre un anno è in vendita il multisala Odeon (valore del fabbricato 12,9 milioni), nel centro di Milano, che farebbe gola a Generali, Coima, Prelios, Fortress, Starwood e Kryalos, mentre da pochi mesi è sul mercato anche il cinema Embassy di Roma (valore di 575 mila euro), chiuso da tempo. (riproduzione riservata) Sul dg Rai pesano i revisori di Mauro Romano è anche il giudizio del C’ collegio dei sindaci revisori tra le ragioni dello scontro scoppiato in Rai tra il direttore generale e il cda. La decisione della maggioranza dei consiglieri di sfiduciare Antonio Campo Dall’Orto sarebbe infatti legata anche ai contenuti del verbale della seduta del 9 maggio, nel quale si sollevava il problema «dell’inquantificabile danno reputazionale» e dei «danni concreti per l’azienda» legati alle contestazioni dell’Autorità Nazionale Anticorruzione in merito alle assunzioni di 21 dirigenti esterni senza ricorrere al meccanismo di job posting e alla sussistenza di un’ipotesi di conflitto di interessi nel reclutamento del direttore per la sicurezza Genseric Contournet. Rilievi verso i quali è stata riscontrata inerzia da parte dell’azienda. Sul piano politico è intervenuto il deputato Pd e componente della commissione di vigilanza Sergio Boccadutri chiedendosi «se non sia il caso» di rendere pubbliche le carte di Anac sulle nomine in Rai. (riproduzione riservata)