Daniele Segnini
Chi siamo. Parte prima
Tutte le donne e gli uomini viventi oggi sulla Terra appartengono alla specie Homo Sapiens-sapiens; la nostra specie
rientra nella classe dei Mammiferi, nell’ordine dei Primati e nel sottordine delle Scimmie. All’interno delle
scimmie facciamo parte della superfamiglia Ominoidei, assieme a Gibboni e Gorilla, Scimpanzé e Orang-utan. Il nostro
pianeta si è formato circa 4,6 miliardi di anni fa; per almeno un miliardo di anni la concentrazione di ossigeno è stata
insufficiente per originare forme di vita; all’incirca 2,2 miliardi di anni fa, l’atmosfera terrestre iniziò ad
arricchirsi di ossigeno: 400 milioni di anni fa videro la luce le prime forme complesse di vita terrestre. Nel frattempo, tra i
330 ed i 200 milioni di anni fa, un unico supercontinente - Pangea – raccoglieva tutte le terre emerse; Pangea iniziò
a suddividersi, originando l’Oceano Atlantico; 70 milioni di anni fa l’attuale India si staccò
dall’Antartide e cominciò il suo viaggio verso l’Asia, che si concluse con la saldatura al continente e la
nascita delle catene tibetane e himalayane; l’ultimo grande evento geologico fu la chiusura dell’istmo di
Panama, con la conseguente unione dei due continenti americani.
Un asteroide di circa dieci chilometri di diametro che precipitò sulla Terra 65 milioni di anni fa cambiò il corso della vita ed i
rapporti di forza tra i grandi gruppi animali. I dinosauri, i grandi rettili che avevano dominato la vita sul nostro pianeta nei
100-200 milioni di anni precedenti, si estinsero. Non furono i soli, sembra certo che si estinse oltre il 70% delle specie
viventi, liberando inaspettatamente territori e habitat sinora inavvicinabili: i primi mammiferi, allora molto simili agli attuali
roditori, ebbero l’opportunità di evolvere, diversificandosi, a volte aumentando in maniera consistente le proprie
dimensioni, colonizzando gran parte delle terre emerse e parte degli habitat marini. Era cominciata l’era dei
mammiferi. Come ha scritto Telmo Pievani "Noi mammiferi, noi primati, noi esseri umani non saremmo probabilmente
qui, se quell'asteroide non avesse colpito la Terra e non avesse estinto le forme viventi dominanti"
Tra i mammiferi primitivi, animali di piccole dimensioni simili agli attuali insettivori, alcuni svilupparono un modo di vita
arboricolo, dando origine ai Primati. I Primati sono presenti in Africa da almeno 40-50 milioni di anni; poterono svilupparsi
ed evolvere perché si adattarono all'ambiente di foresta che presentava pochi predatori pericolosi, come i grandi
carnivori. I più antichi progenitori degli attuali Primati sono le tupaie e i lemuri, presenti oramai solamente in Madagascar.
Il grande gruppo delle scimmie catarrine si separò dal resto delle scimmie almeno 40 milioni di anni fa. All'interno di
questo gruppo, gli Ominidi si differenziarono, circa 20 milioni di anni fa. L’evoluzione degli Ominidi, durata circa 20
milioni di anni, portò alla comparsa di almeno tre grandi caratteristiche “nuove” per le scimmie, tra loro
collegate: la postura eretta, l’aumento del volume cerebrale, l’uso delle mani. Circa 8 milioni di anni fa, la
zona in corrispondenza della Rift Valley, in Africa orientale, subì degli sconvolgimenti tettonici che portarono ad un
progressivo inaridimento dell’habitat, con un passaggio dall’ambiente di foresta alla savana. Nella savana,
diversamente dalla foresta tropicale, la posizione eretta è un vantaggio in quanto consente, di guardare più lontano,di
utilizzare le mani per trasportare oggetti o costruirne.
L'antenato comune agli Ominidi e allo scimpanzé potrebbe essere comparso 5 milioni di anni fa; 4 milioni di anni fa,
probabilmente, vi fu la conquista della "stazione eretta. L'Africa orientale fu la “palestra” per l'evoluzione
del genere homo, ed è qui che si ritrovano i resti dei primi Ominidi, appartenenti al genere Australopithecus. Gli
Australopitechi erano molto più vicini alle scimmie che all'uomo, ma ormai incamminati su un percorso evolutivo ben
delineato.
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Generata: 1 June, 2017, 21:17