Regolazione dell’espressione genica nei batteriofagi: il ciclo litico ed il ciclo lisogeno del fago lambda Argomento di vaste proporzioni che non si può esaurire in una singola lezione. L’argomento di questa lezione sono i fagi temperati ed in particolare il fago lambda ed il meccanismo con cui essi sono capaci di scegliere tra due possibili strategie di moltiplicazione. Una lezione di questo tipo prevede perciò una premessa: la preventiva conoscenza da parte degli studenti della struttura di un batteriofago dei fagi virulenti che dovrebbe, tra l’altro, aver portato alla consapevolezza che un virus è molto di più che una semplice associazione tra un acido nucleico e proteine e che pressioni selettive molto forti devono essere state responsabili della compattazione del genoma e della sua organizazione spaziale e temporale del genoma virale. E ciò non può essere visto come una cosa a sé stante, svincolato dall’ospite. Anzi, in realtà la capacità dei virus di utilizzare il macchinario cellulare per far avvenire le complesse reazioni necessarie per la propria moltiplicazione implica un alto grado di specializzazione, il raggiungimento drel quale deve aver richiesto una lunga evoluzione nel corso della quale forti pressioni selettive hanno agito sia sui virus che sulle cellule da essi infettate. Questop, se possibile, è ancor più vero nel caso dei fagi simbionti o temperati (fagi non virulenti). Che cosa succede allora quando un fago temperato, come il fago lambda, infetta una cellula ospite? Esso può escegliere tra due strategie si “sopravvivenza” alternative. Due domande: 1) quali siti sono implicati nella specifictà della terminazione 2) come funzionano gli antiterminatori? La stretta relazione esistente tra un batterio e un fago temperato è evidente nel caso del fago lambda ⇓ nello stato di profago non si ritrova in siti casuali del cromosoma batterico, ma in un sito preciso e specifico, al contrario, ad esempio del fattore F, che può integrarsi in punti diversi del cromosoma ⇓ attB e attP ⇓ devono avere subito una coevoluzione Voi sapete che il virus lisa la cellula solamente alla fine ⇓ sarebbe folle che esprimere i geni della lisi prima di essersi e prima di aver sintetizzato testa, coda etc…. ⇓ vi deve essere una perfetta sintonia nella espressione temporale di questi geni ⇓ una sintonia temporale che è associata ad una sintonia spaziale Come si può realizzare la sintonia spazio-temporale? Mutazioni nel gene N ⇓ ciò significa che in qualche modo N permette la trascrizione dei geni precoci ritardati ⇓ La trascrizione dei geni N e cro si ferma ai terminaroti Rho-dipendenti Q è un antiterminatore diverso da N che permette la trascrizione dei geni tardivi! Ciò significa che N e Q hanno una diversa specificità Principio generale L’identificazione del siyto sul DNA in cui una proteina esercita il suo effetto non necessariamente corrisponde con la sequenza che viene riconosciuta ⇓ i due siti possono essere separati È plausibile supporre che N si leghi da qualche parte sul DNA del fago labmda. Dove? Mediante mappatura è stato possibile identificare i siti di riconoscimento di N ⇓ dove sono localizzati? Per capire come funziona questo interruttore genetico dobbiamo prendere in considerazione la mappa genetica del fago lambda che può essere rappresentata in forma circolare anche se in realtà nella forma vegetativa è lineare Vi è una espressione genica a cascata ⇓ ha una sua corrispondenza nella organizzazione di questi geni ⇓ dove è che si ha necessità di un controllo spazio-temporale dell’espressione dei geni? ⇓ nei virus!! CICLO DEL FAGO λ VIA LISOGENA VIA LITICA VIA LISOGENA VIA LITICA PROFAGO Immunità Induzione U.V. Perché la LISOGENIA? Vantaggi ? La lisogenia favorisce la persistenza e la diffusione di un virus più efficacemente della virulenza FAGO λ DNA a doppia elica lineare 48514 bp Escherichia coli 12 basi VIRUS 3’ 5’ 5’ 3’ 12 basi Infezione Ligasi 12 basi Ligasi BATTERIO REGOLAZIONE Geni PRECOCI IMMEDIATI cro N inibisce antiterminatore cII e cIII Geni PRECOCI RITARDATI 2 geni REPLICAZIONE 10 geni TESTA 11 geni CODA 2 geni LISI attivano 7 geni RICOMBINAZIONE Q antiterminatore Geni TARDIVI cI repressore Mutanti cI Placche chiare via litica Mutanti cro Placche torbide via lisogena cI necessario per l’instaurarsi della via lisogena cro necessario per l’instaurarsi della via litica crescita del batterio Terreno povero di nutrienti cI Terreno ricco di nutrienti cro Via LISOGENA cro cI Via LITICA REPRESSORE E CRO COOH COOH COOH COOH COOH NH 2 NH 2 NH 2 NH 2 DNA REPRESSORE CRO DNA NH 2 Repressore TL1 cIII TR1 N cI cro PLOL cII PROR cro REGIONE REGOLATIVA N TL1 cIII TR1 N cI cro PLOL cII PROR cro INFEZIONE Mutanti del fago λ nel gene N Trasfezione dei soli geni precoci immediati non lisano le cellule di E. coli Meccanismo pN riconosce nut Azione sulla RNA-polimerasi NON risponde al terminatore Poiché la localizzazione di nut è VARIABILE né inizio né terminazione della TRASCRIZIONE pN agisce sulla RNA-pol durante il suo movimento Probabilmente pN riconosce nut dell’RNA, ma NON si LEGA né al DNA né all’RNA pN si lega alla RNA-POLIMERASI cIII N TL1 cIII TR1 PM N cI cro PLOL PROR PRE cro ? cII cII Repressore RNA-pol cII TL1 cIII N cI cro PLOL PROR cII PRE TL1 cIII N cI cro PLOL PROR cII PRE FUNZIONE cII Prende contatto con la regione -35 del promotore pRE RNA-pol può iniziare la trascrizione a partire da pRE INTEGRASI RNA-pol cII TL1 cIII int PI N cI PLOL cro PROR cII PRE Integrazione del DNA virale nel genoma batterico attP bio gal attB Integrazione (Int) gal Excisione (Int e Xis) bio TL1 cIII N cI PLOL cro PROR cII PRE U.V. TL1 cIII N cI PLOL cro PROR cII PRE TL1 cIII N cI PLOL cro PROR cII PRE cro ESPRESSIONE GENICA nella VIA LITICA MUTAZIONI CHE AUMENTANO LA STABILITÀ DI CII AUMENTANO LA FREQUENZA DELLA LISOGENIA IL LIVELLO DI CII CHE DETERMINA L’ESITO DELL’INFEZIONE. INSTABILITA’ DI CII λ CIII hflA hflB E. coli Mutazioni in: cIII Inattivazione di cII cIII protegge cII dalla degradazione ad opera di una proteasi codificata dai geni hflA Stabilizzazione di cII hflB cAMP (+) (-) Proteasi Hfl (-) cII (+) PI cIII (-) PRE AZIONE DEL REPRESSORE PM O R3 O R2 O R1 cI cro Promotore per cI Promotore per cro cI cro RNA-pol cI cro cI cro RNA-pol mRNA INDUZIONE RNA-pol cI cro mRNA U.V. cI RecA cro O R3 O R2 O R1 cI cro RNA-pol cI cro RNA-pol cI cro cro Repressore LexA Ad altri geni controllati da LexA proteina RNA messaggero lexA recA uvrA uvrB dimero Proteasi RecA Repressore LexA scisso Repressore LexA proteina lexA RNA messaggero recA uvrA uvrB TL1 cIII N cI PLOL cro PROR cII PRE U.V. TL1 cIII N cI PLOL cro PROR cII PRE TL1 cIII N cI PLOL cro PROR cII PRE cro