Al COMUNE DI MONTEFIORE DELL’ASO Piazza della Repubblica, 2 63062 Montefiore dell’Aso DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE PER IL TAGLIO E/O POTATURA DI ALBERI E SIEPI PROTETTE (L.R. 23.02.2005 N. 6) Il sottoscritto _____________________ nato a __________________ il ______________, c.gf. ___________________________ e residente a ___________________ in ______________ in qualità di proprietario/ affittuario/ altro ( specificare) dell’area sita in ___________________ e contraddistinta al catasto terreni foglio ___, mappale/i n. __________________, ai sensi ed agli effetti dell’art. 47 del D.P.R. 28 Dicembre 2000 n. 445, consapevole delle sanzioni penali cui può andare incontro in caso di dichiarazioni mendaci, e della decadenza dei benefici eventualmente conseguenti al provvedimento emanato sulla base della dichiarazione non veritiera, CHIEDE L’AUTORIZZAZIONE PER abbattimento delle seguenti specie protette (3) : n. _____________________________________ in quanto sussistono le seguenti cause (4) : _______________________________________ la potatura straordinaria delle seguenti specie (3): n. _____________________________________ in quanto: _____________________________________________________________________ DICHIARA ALTRESI’: - che la superficie complessiva del gruppo e/o filare di piante oggetto della richiesta non ha estensione superiore ai 2000 mq; - che saranno abbattute, a seguito di autorizzazione, le sole piante di specie protette contrassegnate con vernice rossa dal Responsabile del Procedimento ; - di conoscere le specie protette (3) e le metodologie basilari di taglio e potatura di alberi e/o siepi (5). Si allegano : planimetria catastale in scala; documento d’identità; altro ___________________________________________ Ai sensi dell’art. 27 della Legge 31.12.1996 n. 675, il sottoscritto consente il trattamento dei dati personali da parte degli Enti in indirizzo unicamente per il completamento del procedimento autorizzativo e dell’attività di controllo. Montefiore dell’Aso, lì __________________ Firma: _________________________________ NOTE PER LA COMPILAZIONE DEL MODELLO (1) (2) (3) Proprietario, affittuario, rappresentante legale, utilizzatore, delegato ecc. Proprietario (cognome e nome), Ente, beneficio parrocchiale, ecc. Elenco specie protette: cipresso comune (Cupressus sempervirens); pino domestico (Pinus pinea); abete bianco (Abies alba); tasso (Taxus baccata); agrifoglio (Ilex aquifolium); leccio (Quercus ilex); farnia (Quercus robur); cerro (Quercus cerris); cerrosughera (Quercus crenata); rovere (Quercus petraea); roverella (Quercus pubescens) e relativi ibridi; castagno (Castanea sativa); faggio (Fagus sylvatica); acero campestre (Acer campestre); acero napoletano o d’ungheria (Acer obtusatum); acero opalo (Acer opalifolium); acero di monte (Acer pseudoplatanus); acero riccio (Acer platanoides); tiglio (Tilia spp.); albero di giuda (Cercis siliquastrum); frassino maggiore (Fraxinus excelsior); frassino ossifillo (Fraxinus angustifolia) e orniello (Fraxinus ornus); olmo campestre (Ulmus minor); olmo montano (Ulmus glabra); ciliegio canino (Prunus mahaleb ); sorbo domestico (Sorbus domestica); ciavardello (Sorbus torminalis); sorbo montano (Sorbus aria); sorbo degli uccellatori (Sorbus aucuparia); carpino bianco (Carpinus betulus); carpinella (Carpinus orientalis); carpino nero (Ostrya carpinifolia); bagolaro (Celtis australis); pioppo bianco (Populus alba); pioppo tremolo (Populus tremula); ontano nero (Alnus glutinosa) e bianco (Alnus incana); corbezzolo (Arbutus unedo); fillirea (Phyllirea latifolia); terebinto (Pistacia terebinthus); lentisco (Pistacia lentiscus); pino d’aleppo (Pinus halepensis); gelso nero (Morus nigra) e gelso bianco (Morus alba) (4) Cause: - realizzazione di opere pubbliche e/o pubblica utilità; - edificazione e/o ristrutturazione edilizia; - realizzazione di opere di miglioramento o trasformazione fondiaria; - diradamento di filari o gruppi per consentire al complesso un più equilibrato sviluppo strutturale e vegetativo; utilizzazione ternaria di un filare o gruppi di piante; abbattimento di piante che arrecano danno a costruzioni, manufatti, infrastrutture; abbattimento di piante gravemente danneggiate da eventi calamitosi, atmosferici, malattie, parassiti; abbattimento di piante che minacciano rovina e rappresentano pericolo per la pubblica incolumità. (5) Metodologie basilari di taglio e potatura In caso di potature: - E' sempre da evitare la capitozzatura di una pianta adulta. Gli interventi di cimatura indiscriminati per contenere lo sviluppo di una pianta già capitozzata diversi anni prima sono sempre da evitare. Occorre, una volta scelte le nuove branche dominanti, non cimarle mai. Si può effettuare l’asportazione, con taglio raso, dei rami bassi (sul terzo inferiore dell’altezza delle piante) e di quelli che possono entrare in competizione con la cima. Una potatura drastica della chioma deforma la struttura della pianta e favorisce l'attacco dei parassiti Un ramo rotto o secco si deve eliminare utilizzando una branca secondaria come ramo di sostituzione. In caso di abbattimenti: Fare attenzione a non danneggiare altre piante e novellame. Il taglio deve essere pulito, in maniera tale che la corteccia non presenti slabbrature. Il taglio deve essere obliquo in modo da evitare microristagni di acqua con conseguenti infezioni fungine. Effettuare il taglio vicino a nodi o a raso del suolo, i tagli lontani da nodi generano antiestetici mozziconi legnosi che la pianta stessa deve in seguito escludere e difendere da saprofiti e parassiti. Preservare il novellame presente ove si sia effettuato un abbattimento.