LA FEBBRE Dr Lorenzo Veronese Osp.Ciriè CHE COS’ E’ ? Condizione fisiopatologica caratterizzata da un innalzamento della temperatura sopra la norma non causata da variazioni della temperatura ambientale RISPOSTA DELL'ORGANISMO INFEZIONI ALLE e comunque neoplasie, traumi,infarto,immunocomplessi (malattie autoimmuni), emolisi acuta,ipertiroidismo. A SVARIATI ANTIGENI: EZIOPATOGENESI Pirogeni esogeni: endotossina dei Gram- esotossine dei gram + prodotti virali e di altri organismi Pirogeni endogeni: TNF IL-1 IL-6 IF I pirogeni endogeni vengono rilasciati nel sito della infiammazione, raggiungono i centri encefalici (barriera ematoencefalica) e inducono nei neuroni dei centri termoregolatori la produzione di PGE2che è responsabile degli effetti pirogeni. (Aspirina antifebbrile ciclossigenasi) A COSA SERVE? Si tratta di una risposta (molto costosa in termini energetici) mantenuta durante tutta l’evoluzione quindi deve certamente servire a qualcosa! Alcuni microrganismi muoiono a temperature raggiunte durante la febbre (spirochete > 41°C; pneumococchi 40°C), quindi almeno nelle infezioni sembra essere utile; La funzionalità dei leucociti è fortemente aumentata (mobilità per es) dall’aumento della temperatura; la efficacia del TNF nell’uccidere le cellule tumorali è aumentata. E’ utile curare la febbre? Le febbri superiori ai 40-41°C sono generalmente pericolose. COME SI MISURA T. a mercurio -Preciso -Affidabile -Basso costo -Uso in diverse sedi -Tempo di mis. lungo -Pericolo di rottura T. a infrarossi -Tempo di mis. breve -Gradito da genitori e bambino -Sicuro - Precisione non elevata T. Elettronici -Tempo di mis. breve -Uso in diverse sedi - Meno preciso dei t. a mercurio Strisce reattive -Tempo di mis. breve -Atossici -Infrangibili - Scarsa precisione INTENSITA’ • • • • • Temp. subfebbrile Febbricola Febbre moderata Febbre elevata Iperpiressia 37 37.5 38 39 > 40 37.4 37.9 38.9 39.9 °C °C °C °C °C SINTOMI DI ACCOMPAGNAMENTO All'inizio: • Brividi : vasocostrizione periferica (per minimizzare le perdite) e quindi senso di freddo, pallore cutaneo, estremita' fredde e intensa attivita' muscolare (piloerezione, tremori muscolari) • Cefalea, delirio • Anoressia, nausea, astenia, artralgie In un secondo tempo : • sudorazione, tachicardia, polipnea (disidratazione) FASI DELL'INSTAURARSI DELLA FEBBRE 1) PERIODO INIZIALE O STADIO PIRETOGENO: A) brusco : es. infezioni batteriche (polmonite pneumococcica) B) lento e progressivo C) lento e irregolare 2) FASE DI STATO O "FASTIGIO" 3) FASE DI DEFERVESCENZA: A) PER CRISI (rapido)(es. infez. batteriche) B) PER LISI (lento) (es. morbillo) CARATTERISTICHE DINAMICHE 1) CONTINUA : temperatura elevata con oscillazioni < 1 °C (es. tifo) 2) REMITTENTE: variazioni di 1-3 °C senza raggiungere i valori normali (es. endocardite subacuta - sepsi) 3) INTERMITTENTE : ampie oscillazioni con sfebbramento (ascessi) - biquotidiane : es. salmonellosi, leishmaniosi - quotidiane : es. ascessi, setticemie - terzana, quartana, quintana es. malaria - erratiche : es. cistopieliti 4) ONDULANTE : periodi di febbre a curva crescente e calante (es. brucellosi , m. di Hodgkin) 5) RICORRENTE : periodi di febbre continua di alcuni giorni e intervalli di apiressia (es. spirochetosi) Anamnesi • Ordine cronologico di comparsa dei sintomi • Uso di farmaci • Interventi chirurgici • Anamnesi lavorativa (contatti con animali, esposizione a sostanze tossiche,agenti infettivi) • Anamnesi relative all’area geografica - provenienza etnica • Abitudini alimentari • Allergie • Anamnesi familiare (tbc,malattie infettive, connettiviti) Esame obiettivo L’esame quotidiano deve essere condotto sino a quando non sia stata posta diagnosi certa. Particolare attenzione ad esame di: pelle linfonodi occhi sistema cardiovascolare, del torace, dell’addome, del sistema muscolo scheletrico e del sistema nervoso esplorazione pelvica e rettale Diagnosi differenziale L’ipertermia è caratterizzata da una soglia di regolazione inalterata del centro termoregolatore combinata con un incremento incontrollato della t corporea che eccede la capacità corporea di disperdere calore. Le principali cause sono: • Colpo di calore • Ipertermia da farmaci (amfetamine, cocaina, antidepressivi triciclici) • Sindrome maligna da neurolettici • Ipertermia maligna (da inalazione di anestetici, succinilcolina) •Endocrinopatie (tireotossicosi, feocromocitoma) LA FEBBRE DI ORIGINE SCONOSCIUTA (FUO) CONDIZIONE FEBBRILE (> 38.3°C in più occasioni) PERDURANTE DA ALMENO 2-3 SETTIMANE, LA CUI CAUSA E’ DIFFICILMENTE INDIVIDUABILE AD UNA PRIMA VALUTAZIONE CLINICA DOPO 1 SETTIMANA DI ESAMI OSPEDALIERI PRINCIPALI CAUSE • MALATTIE INFIAMMATORIE (vasculiti, LES, polimialgia reumatica, sarcoidosi) 22% • INFEZIONI 16% • NEOPLASIE 7% • MISCELLANEA 4% • NESSUNA DIAGNOSI 51% Differenti etiologie in base a: • ETA’ (1/3 virale in bb, infiammatoria in > 65 aa) • AIDS (79% infezioni, 8% neoplasie) /ID • NEUTROPENIA ASSOCIATA (batterica o fungina se > 7 gg) ESAMI DI PRIMO LIVELLO PER LA DIAGNOSI DI FUO • Esame emocromocitometrico, VES, PCR, Procalcitonina • Azotemia, glicemia, creatininemia, proteinemia ed elettroforesi, transaminasi, bilirubina, LDH, CPK, gammaGT • Esame urine, urinocoltura • Sangue occulto fecale, coprocoltura • Emocoltura • Tamponi • Sierologia epatiti • Rx torace COLTURALI: 3 CAMPIONI DA SITI DIFFERENTI SENZA AVER SOMMINISTRATO ANTIBIOTICI !!! ESAMI DI SECONDO LIVELLO PER LA DIAGNOSI DI FUO • PPD/quantiferon • Sierologia HIV,EBV, Bartonella, Widal Wright • FR, C3, C4, ANA • TC addome, torace • Ecocardio • Scintigrafia con leucociti marcati • FDG-PET • Biopsie (fegato, linfonodi, a.temporale, pleura, pericardio, midollo osseo) CAUSA IGNOTA • ascessi (epatico, perirenale, sottodiaframmatico, dentario) • endocardite batterica • osteomielite • pielonefrite • mastoidite • sarcoidosi • connettiviti Terapia della febbre Terapia antipiretica non dotata di effetto antinfiammatorio : paracetamolo Terapia antipiretica dotata di effetto antinfiammatorio: FANS Steroidi FARMACI ANTIPIRETICI PARACETAMOLO Azione antipiretica attraverso l'inibizione dell'enzima cicloossigenasi con conseguente diminuzione della produzione di PGE2. Poiché tale effetto per le caratteristiche del farmaco si evidenzia soltanto a livello cerebrale, il paracetamolo è privo di effetti antinfiammatori sistemici. FANS Farmaci antipiretici dotati di effetto antinfiammatorio: ASPIRINA, NIMESULIDE, KETOPROFENE, ECC. A differenza del paracetamolo, inibiscono l'enzima cicloossigenasi in tutti i distretti dell'organismo. Per questa ragione sono dotati anche di una spiccata azione antinfiammatoria. Steroidi il loro impiego è estremamente limitato per il loro effetto immunodepressivo: sono controindicati, salvo particolari eccezioni, soprattutto negli stati febbrili dovuti ad infezioni RIFLESSIONI • Può essere presente una grave infezione batterica anche in assenza di febbre • La mancata risposta alla terapia antipiretica non è significativa per la diagnosi né deve fa sospettare una infezione grave • Il trattamento della febbre è indicato soprattutto in alcuni tipi di pazienti; può aggravare infatti una preesistente insufficienza cardiaca, cerebrovascolare o polmonare • Una temperatura elevata può indurre alterazioni mentali nei pazienti con malattia cerebrale organica Grazie per l’attenzione