PERIFRASTICA ATTIVA E PASSIVA La lingua latina presenta un elevato numero di perifrasi, ovvero precise costruzioni sintattiche con un preciso significato. La perifrasi è un giro di parole, una circonlocuzione. PERIFRASTICA ATTIVA L'intenzione di compiere un'azione o l'imminenza di un'azione si esprime in latino con la coniugazione perifrastica attiva, che si forma: participio futuro attivo o gerundio di un verbo + voci del verbo sum Il participio futuro e il verbo “esse” concordano con il soggetto: il primo, in quanto aggettivo verbale, in genere, numero e caso; il secondo in persona e numero. Si traduce con: avere intenzione di, essere sul punto di, stare per, accingersi a, essere destinato a, essere in procinto di Hanno la coniugazione perifrastica attiva tutti i verbi attivi, deponenti e non a patto che siano forniti del participio futuro attivo (D.I.T.A.). Es. scripturus sum si traduce con: ho intenzione di scrivere, sto per scrivere, sono sul punto di scrivere Bellum memorabile scripturum sum : ho intenzione di scrivere una guerra memorabile. PERIFRASTICA PASSIVA Il dovere o la necessità di compiere un'azione in latino si esprime con la coniugazione perifrastica passiva, che si ottiene: gerundivo di un verbo + voci del verbo sum Agevoliamo la comprensione di questo costrutto con un esempio: Prendiamo la frase latina Nobis parentes amandi sunt che in italiano si traduce con Noi dobbiamo amare i genitori. Poiché in latino il gerundivo è di forma necessariamente passiva, mentre in italiano le espressioni che indicano dovere, obbligo o necessità sono attive, nella traduzione si deve tener conto della differenza che esiste fra le due lingue: in particolare noterai che la frase italiana di forma attiva analizzata corrisponde alla frase latina di forma passiva, dopo aver subito queste trasformazioni: • • • il soggetto "noi" è passato al dativo d'agente che indica la persona da cui deve essere compiuta l'azione di amare; il complemento oggetto "i genitori" è diventato il soggetto; l'espressione verbale "dobbiamo amare" è stata sostituita dal gerundivo del verbo "amare" concordato con il suo soggetto e seguito dal verbo esse nello stesso tempo e modo del verbo "dovere". Se dovessimo tentare di tradurre alla lettera questa frase, essa suonerebbe così: "Da noi i genitori sono da amarsi". Anche i verbi intransitivi possono avere la perifrastica passiva, ma solo nella forma impersonale, cioè nella forma gerundio/gerundivo in –um + “est”. Esempio: eundum est = si deve andare, bisogna andare; pugnandum erat = bisognava combattere, si doveva combattere. CONSIGLI PRATICI DI TRADUZIONE: Tradurre alla lettera la perifrastica passiva non è possibile, perché costringeresti la lingua italiana a piegarsi ad un costrutto non suo, pertanto ti converrà seguire questo sistema: 1. accertati prima di tutto che si tratti di una perifrastica passiva e non di un gerundivo al posto del gerundio: lo capirai constatando che il gerundivo di necessità è in nominativo e che è accompagnato dal verbo esse; 2. cerca il dativo d'agente: se c'è, deve essere tradotto come soggetto; 3. traduci il verbo esse con il verbo "dovere" (concordato con il suo soggetto) o "bisognare" (impersonale) nello stesso tempo e modo di esse; 4. traduci il gerundivo con l'infinito; 5. cerca poi il soggetto in nominativo: se c'è, deve essere tradotto come complemento oggetto; se non c'è e il gerundivo è di genere neutro, tutta l'espressione è usata impersonalmente. Esempio: Magistro multa utilia dicenda sunt: magistro (dativo d'agente) = il maestro (soggetto); sunt = deve (presente indicativo, concordato col maestro); dicenda = dire (infinito); multa utilia (soggetto in nominativo) = molte cose utili (complemento oggetto).