Appunti di Chimica delle Sostanze Organiche Naturali TERPENI 2016 CHIMICA DELLE SOSTANZE ORGANICHE NATURALI Prof. Claudio Santi 1. INTRODUZIONE Terpeni sono una grande classe di composti organici naturali; vengono definiti anche isopreni poiché sono costituiti dalla ripetizione di unità isopreniche (C5H8)x, con x>2. I Terpeni sono i principali costituenti della resina vegetale e degli oli essenziali estratti dalle piante. Con il termine di terpenoidi, si indicano i composti derivati da scheletri idrocarburici di tipo terpenico e funzionalizzati con gruppi contenenti eteroatomi, in genere atomi di ossigeno, introdotto per ossidazione.Terpeni e terpenidi insieme rappresentano probabilmente il più grande gruppo di composti naturali con almeno 20.000 molecole individuate e caratterizzate sino ad oggi. Dal punto di vista biosintetico, sono prodotti dalla combinazione di un numero progressivo di unità isopreniche derivanti dalla condensazione di gruppi acetilici dell'acetil-coenzima A (acetil-CoA) attraverso la via metabolica dell’acido mevalonico. In alternativa alla via classica del mevalonato la biosintesi degli isoprenoidi, nelle piante e protozoi appartenenti al subphylum Apicomplexa come il Plasmodium falciparum, la sintesi degli isoprenoidi (terpenoidi) avviene utilizzando una via alternativa, detta genericamente percorso del non-mevalonato, o via metabolica del deossixiluloso. Anche la maggior parte dei batteri, compresi importanti patogeni quali Mycobacterium tuberculosis, possono sintetizzare IPP e DMAPP attraverso questa via metabolica alternativa 1 A seconda del numero di unità isopreniche si possono avere i monoterpeni, (10 atomi di carbonio), i sesquiterpeni, (15 atomi di carbonio); i diterpeni, (20 atomi di carbonio) i triterpeni, (30 atomi di carbonio), ed i tetraterpeni (con 30 atomi di carbonio) che prendono anche il nome di caroteni. 2 MONOTERPENI I monoterpeni sono composti isoprenici aventi formula bruta C10H16. I monoterpeni possono essere lineari o ciclici. Quando a seguito di trasformazioni biochimiche nello scheletro mooterpenico sono inglobati gruppi funzionali contenenti eteroatomi vengono chiamati monoterpenoidi anche se molto spesso con il termine monoterpene si indicano anche i vari monoterpenoidi. Sono componenti fondamentali di numerosi oli essenziali come ad esempio il limonene, presente nel limone (Citrus), o il gamma-terpinene presente nell'olio di coriandolo. Molti monoterpeni hanno proprietà antiparassitarie e sono tossici per una vasta gamma di insetti. Dalla reazione del Isopentenil pirofosfato (IPP) ed il dimetil allil pirofosfato (DMAP) si genera il geranil pirofosfato (GPP). Il meccanismo prevede la perdita del gruppo pirofofato (buon gruppo uscente) dal DMAPP e la formazione di un carbocatione allilico stabilizzato per risonanza e che viene attaccato nucleofilicamente dal IPP. 2 Il GPP a sua volta isomerizza a neril irofosfato (NPP) attraverso la formazione dell’intermedio Linalil pirofosfato. GPP, LPP e NPP sono i precursori biosontetici di tutti i monoterpeni. Il meccanismo di isomerizzazione è descritto nello schema seguente. GPP, LPP e NPP sono i precursori di un vasto numero di scheletri monoterpenici che possono poi subire varie funzionalizazzioni per dare si monoterpenoidi finali che si ritrovano in numerose specie vegetali. I Monoterpeni possono essere lineari 3 o ciclici. Qui di seguito monoterpeni/terpenoidi lineari. viene riportato un esempio di alcuni Mentre il GPP può originare solo monoterpeni lineari, il NPP, grazie alla geometria del suo doppio legame può ciclizzare per dare sistemi monociclici e biciclici. Un intermedio chiave è il catione mentile che si origina direttamente dal NPP per perdita del pirofosfato e ciclizzazione. Questo intermedio dà luogo a monoterpeni come il Limonene o l’alfa-Terpineolo Il mentile può dar luogo anche ad una seconda ciclizzazione originando il catione bornile il quale a sua volta può terminare il processo sintetico per dare derivati 4 come la canfora o il boneolo oppure subire ulteriori trasposizioni che portano alla formazione di altri scheletri biciclici che deriveranno dal catione pinile o dal catione fenchile. Attraverso una trasposizione cationotropica il carbocatione del mentile si sposta sul carbonio terziario dell’anello e la sua ciclizzazione produce lo scheletro del Tujano. Oppure attraverso un processo mediato da un base si accede ad un altro nucleo biciclico che prende il nome di Carano. Attraverso una deprotonazione-rirprotonazione che permette di formare un carbocatione allilico differente dal NPP e dal GPP (un altro isomero) si ottiene 5 una ciclizzazione con formazione di un anello a cinque termini che è la base per la formazione dei derivati iridoidi o sec-iridoidi. 3 SESQUITERPENI L’addizione di una ulteriore unità C5 IPP al geranil PP porta alla formazione del precursore fondamentale dei sesquiterpeni, il farnesildifosfato che esiste nella forma trans-trans farnesil pirofosfato (TTFPP) o nel suo isomero trans cis (TCFPP) che si ottiene attraverso un processo identico a quello visto per il nerile. 6 Il TTFPP genera sistemi di tipo macrocicilo come il Germacrano o scheletri biciclici come il Guaiano e l’Eudesmano che si ottengono dal germacrano a seguito di un secondo processo di ciclizzazione. La reazione procede come visto in precedenza attraverso la generazione di un carbocatione dal TTFPP per perdita del gruppo pirofosfato e l’attacco di un doppio legame sul carbocatione. La prima ciclizzazione porta ai derivati germacranici. Il germacrano può essere ora protonato per attivare la seconda ciclizzazione, e questo può avvenire con due meccanismi indicati nello schema con i colori rosso e blu. Nel primo caso si genera lo scheletro del Guaiano e nel secondo quello delleudesmano. Il catione eudesmanile può subire un riarrangimento con apertura di un anello e la formazione del sistema Elenmano. Di seguito a titolo esplicativo vengono riportati alcuni esempi di metaboliti secondari a nucleo sesquiterpenico derivanti dal TTFPP. 7 Immagini estrapolata dalle dispense prof. Rosati A partire dal TCFPP si accede invece alla sintesi di altri tre nuclei sesquiterpenici; il Bisabolano, il Cuparano ed il Cardinano. Anche in questo caso si riportano alcuni esempi di metaboliti caratterizzati da queste strutture. Particolarmente interessante è l’artemisinina L'artemisinina è un principio attivo estratto dall' Artemisia annua ed impiegato nella lotta alla malaria. L'artemisinina è uno schizonticida ematico molto potente e rapido la cui struttura chimica è diversa da qualsiasi altro farmaco anti-malarico anche se purtroppo si stanno verificando i primi casi di resistenza. Chimicamente è caratterizzata da una struttura multo complessa in cui è possibile individuare nello scheletro sesquiterpenico, un endoperossido ed un anello lattonico. 8 La cura tradizionale prevede la proparazione di infusi e decotti che tuttavia possono compromettere la stabilità del legame endoperossidico e far perdere in larga parte l’efficacia del principio attivo. Per far fronte a questo inconveniente, in considerazione che anche la sintesi totale in laboratorio può risultare particolarmente costosa e complessa si stanno sviluppando altri approcci basati sostanzialmente sulla biologia molecolare e sull'ingegneria metabolica. Recenti studi mettono in evidenza anche una potenziale applicazione di questa molecola come anticancro. La biosintesi dell’artemisinina a partire dal TCFPP viene di seguito riportata (fonte del’immagine wikipedia) 9 10 4 DITERPENI Derivano dal geranilgeranil pirofosfato, ottenuto per addizione di IPP al farnesil PP sempre attraverso lo stesso meccanismo. Il diterpene più semplice è il fitolo in cui tutti i doppi legami sono ridotti salvo l’ultimo. OPP Geranilgeranil PP OH fitolo Il fitolo è un residuo lipofilico unito alla clorofilla. Il geranilgeraniolo viene ridotto a fitolo solo dopo l’ancoraggio sulla clorofilla. N N Mg++ N N Clorofilla a MeO2C O O O I diterpeni possono dar luogo a strutture policicliche e contrariamente a quanto osservato nelle ciclizzazioni di mono e sesquiterpeni la prima ciclizzazione avviene attraverso un meccanismo di protonazione e la perdita del fosfato serve a favorire una nuova ciclizzazione, in una fase successiva. Il processo di ciclizzazione avviene in modo stereospecifico con attacco che viene definito antiperplanare a causa dell’ingombro sterico. H+ 11 OPP OPP OPP H La prima ciclizzazione può avvenire attraverso due percorsi stereochimici differenti portando alla formazione di due serie di composti che vengono definite “normale” ed “antipoda”. Il GGPP per effetto della sua flessibilità e sotto controllo enzimatico si ripiega in 2 conformazioni sedia-sedia-sedia che sono una l’immagine speculare dell’altra. Da questo processo si origineranno due scheletri labdanico (5α, 10β) e copalilico (5β, 10α) che danno origine a numerose altre strutture della serie diterpenica. 12 L’intermedio labdanico cosi come il suo enantiometro copalilico prseguono la sintesi verso la formazione di sistemi policiclici come esempio si riportano il rosano, il pimarano ed il caurano. Come esempio di metaboliti a nucleo ent-caurenico (ovvero la serie antipoda del caurano) possiamo citare le gibberelline, composti ad attività ormonale prodotti da piante e funghi. 13 oppure la stevioside utilizzato in molti paesi come dolcificante non calorico in bevande ipocaloriche avendo proprietà dolcificanti circa 300 volte superiori a quelle del saccarosio. Lo scheletro ent-caurenico subisce una doppia ossidazione con l’introduzione di una funzione alcolica terziaria ed una carbossilica che vengono glicosilate con due molecole di zucchero. Senza dubbio però il diterpene più noto è il Taxolo estratto dalla corteccia delle piante della specie Taxus dove è presente in concentrazione dello 0,01%. Il Taxolo è un potente anticancro, soprattutto utile nei casi di cancro resistenti ad altra chemiterapia (es. utero e seno) e la sua produzione in quantità considerevoli è ancora oggi un target importante della ricerca chimica e chimico-farmaceutica. O O O NH O O OH O H OH HO O Taxolo 14 O O O O La struttura è estremamente complessa, e questo ne preclude una produzione di tipo sintetico. Più accessibile è invece la strada della biosintesi a partire dalla bacatina che si ricava in maniera più consistente dal mondo vegetale. Anche in questo caso, come già visto per l’artemisinina, un approccio biotecnologico offre dei vantaggi considerevoli. 15 2 TRITERPENI I triterpeni derivano dalla combinazione di due unità di FPP e pertanto di 6 unità isopreniche e contengono (inizialmente) 30 atomi di carbonio. H Isopentenil-OPP OPP OPP Dimetilallil-OPP MONOTERPENI OPP Geranil-OPP OPP SESQUITERPENI TRITERPENI OPP x2 Farnesil-OPP OPP DITERPENI OPP CAROTENOIDI x2 Geranilgeranil-OPP OPP n POLIISOPRENOIDI L’unione di due unità di farnesil pirofosfato avviene, contrariamente alle altre condensazioni isopreniche che abbiamo visto sino ad ora, attraverso un meccanismo di tipo testa tesa che porta la formazione dello squalene attraverso l’intermedio pirofosfato di presqualene. 16 Il fatto che il composto poliisoprenico a 30 atomi di carbonio non contiene più il pirofosfato è indicativo del meccanismo di accoppiamento testa-testa delle due unità di TTFPP (evidenza confermata dalla struttura dell’intermedio presqualenico dove invece è ancora presente il pirofosfato e che mostra una inusuale presenza di un anello ciclopropanico che ha permesso di ipotizzare il meccanismo di seguito riportato). Fonte:dispense prof. Rosati Per dare inizio alla sintesi degli scheletri triterpenici, stante la mancanza del gruppo uscente OPP, la molecola di squalene deve essere attivata per ossidazione. Tale processo avviene a carico di una delle unità isopreniche terminali con la formazione dell’epossisqualene, in cui l’anello epossidico è in grado di fungere (dopo protonazione) da elettrofilo con la formazione di un carbocatione. 17 L’epossisqualene può ciclizzare dando origine sistemi policiclici, in genere tetraciclici (steroli, steroidi, fitosteroli, acidi biliari e glicosidi cardioattivi) oppure sistemi pentaciclici (Saponine). La catena dello squalene possiede una grossa mobilità conformazionale e questo comporta che i processi di ciclizzazione a cascata possano avvenire partendo da due situazioni stereogeniche differenti portando alla formazione di differenti diasteroisomeri. Ad esempio partendo da una conformazione in cui la catena assume una geometria sedia barca sedia barca la protonazione dell’epossido attiva una serie di attacchi nucleofili a cascata che terminano con duetraposizioni cationotropiche e due alchiliche (frecce verdi) e una eliminazione per dare luogo allo scheletro del lanosterolo ( come vedremo più avanti il piu importante intermedio nella sintesi di seroli e ormoni steroidei). Fonte:dispense prof. Rosati lanosterolo Fonte:dispense prof. Rosati Il lanosterolo è un triterpene tetracicilico con struttura ciclopentano perifrofenantrenica che presenta un ossidrice in posizione beta sul C3 due metili in C4, un metile nelle posizioni C10, C13 e C14 ed una catena alifatica in C17. Quando la policiclizzazione avvien a partire da una conformazione sedia sedia sedia barca si ottengono altri due scheletri il Dammarano e L’Eufano che sono meno importanti. 18 Dammarano Eufano Fonte:dispense prof. Rosati Dal Lanosterolo al Colesterolo e suoi derivati . Una peculiarità dei triterpeni è quella di dare origine a prodotti finali contenenti un numero inferiore di atomi di carbonio. E’ questo ad esempio il caso del colesterolo che deriva dal lanosterolo per effetto di una doppia demetilazione in posizione C4, una demetilazione in posizione C14, l’isomerizzazione del doppio legame da 8 a 5 e la riduzione del doppio legame in 24. Nella via biosintetica viene prima rimosso il metile in C14 per azione dell’enzima 14 -demethylase. Il metile viene prima ossidato ad aldeide attraverso una doppia ossidazione e disidratazione. Un successivo passaggio di ossidazione trasforma il gruppo aldeidico in formiato (con un meccanismo simile alla reazione di Bayer 19 Villiger') e quest’ultimo subisce una eliminazione ossidava con la perdita di acido formico. I metili in posizione 4 vengono invece eliminati attraverso una normale decarbossilazione di beta-chetoacidi. Affinché questo avvenga è necessario che: l’ossidrile in posizione 3 venga ossidato a chetone ed il metile (alfa) venga ossidato ad acido carbossilico. Il ciclo viene ripetuto due volte prima che il chetone venga ridotto ripristinando la funzione alcolica. Successivamente avviene l’isomerizzazione del doppio legame 8-9 in 5-6 e viene ridotto il doppio legame in C-24 ed entrambe i processi sono promossi dall’NADPH. 20 H+ H 25 NADPH 24 H- H 2O H Il colesterolo è, a sua volta, precursore di altre importanti classi di composti come gli ormoni steroidei (Corticosteroidei, ormoni Sessuali) e gli Acidi Biliari. Esula dagli scopi di questo corso analizzare il ruolo fisiologico di questi derivati dei quali verranno riportate alcune caratteristiche strutturali fondamentali per il loro funzionamento, rimandando a corsi specifici l’approfondimento sul ruolo biologico ed attività farmacologica. Un esempio dei corticosteroidi è il Cortisone: 21 Caratteristiche fondamentali dei corticosteroidi sono: un gruppo chetonico sul carbonio 3 coniugato ad un doppio legame in C4. La catena laterale sul carbonio 17 è composta da solo due atomi di carbonio di cui uno (C20) impegnato in un doppio legame con un ossigeno ed uno (C21) legato ad un gruppo ossidrilico. Nel carbonio 11 è presente una funzione ossigenata che può essere sia un OH che un chetone. Gli ormoni sessuali presentano tre differenti nuclei ciclopentanoperifofenantrenici derivanti anche essi dal catabolismo del colesterolo: il nucleo del pregnano (come il Progesterone) in cui rispetto ai corticosteroidi non sono più presenti le funzioni ossigenate in C11 e C21, il nucleo dell’androstano (Testosterone) che invece mostra una completa degradazione della catena in C17 e lo scheletro dell’estrano che caratterizza gli estrogeni e che presenta il nucleo A in forma aromatica. La formazione dell’anello aromatico avviene per azione di una aromatasi della famiglia del citocromo P-450. Il meccanismo prevede la rimozione per decarbossilazione del metile C19 secondo lo schema seguente. (conversione del testosterone in beta-estradiolo) L’inibizione di questo enzima è utilizzato come arma farmacologica contro alcuni tumori estrogeno dipendenti. 22 Sempre dal colesterolo derivano anche gli acidi biliari, sintetizzati nel fegato e inclusi nella bile, la quale verrà secreta nel duodeno per facilitare la digestione e l'assorbimento dei grassi e delle vitamine liposolubili. Le caratteristiche strutturali di questi composti sono molti importanti per comprenderne il ruolo chimico di composti tensioattivi (sostanze anfipatiche). Se ad esempio prendiamo l’acido colico possiamo riassumere alcune caratteristiche chiave: Gli anelli A e B mostrano una giunzione di tipo cis, sul carbonio 17 è presente una catena di 5 carboni che termina con una funzione carbossilica. Nelle posizioni 3, 7 e 12 possono essere presenti gruppi ossidrilici in posizione alfa. (3-OH, 7-OH e 12-OH) 23 Queste caratteristiche strutturali se analizzate sulla struttura tridimensionale mettono in evidenza che la molecola di acido colico mostra due superfici una idrofila ed una lipofila e da questo origina il suo potente effetto tensioattivo. Tutti gli acidi biliari mostrano le sesse caratteristiche strutturali: OH CO2H HO OH CO2H Acido Colico Acido Litocolico HO OH CO2H CO2H Acido Chenodesossicolico HO HO Acido Desossicolico 24 OH Fitosteroli I fitosteroli sono un gruppo di steroli che possono essere ritrovati nelle piante, alghe e funghi. Nella categoria vengono normalmente inclusi anche gli "stanoli" vegetali. I fitosteroli prodotti da piante ed alghe derivano da un intermedio comune il CICLOARTENOLO prodotto da una ciclizzazione del catione protosterile differente da quella che porta al lanosterolo. I Fitosteroli si differenziano principalmente per la natura dello scheletro carbonioso contenuto in C17 che può essere modificato per azione del coenzima SAM (S adenosilmetionina) che abbiamo giò visto in precedenza studiandone anche il meccanismo di reazione. Tra i Fitosteroli più diffusi troviamo: nelle piante gli steroli 24a-metilici e 24a-etilici (es.: campesterolo, sitosterolo), nelle alghe steroli 24b-etilici (es.: fucosterolo) e nei funghi gli steroli 24bmetilici (es.: ergosterolo) 25 HO HO Campesterolo -sitosterolo Fucosterolo Ergosterolo Glicosidi Cardioattivi Della classe dei triterpeni fanno parte i glicosidi cardioattivi. Tali glicosidi sono presenti in varie piante tra cui la digitale (se ne conoscono 20 specie) appartenente alla famiglia delle scrofulariacee, lo strofanto e l’oleandro (apocinacee) e la scilla e il mughetto (liliacee). Dal punto di vista chimico presentano: Un aglicone steroideo con 23 o 24 atomi di carbonio; In posizione 17 vi è un lattone insaturo pentatomico (cardenolidi) o esatomico (bufadienolidi). L'anello lattonico in 17 è essenziale per l'attività farmacologica. La parte zuccherina è importante per la solubilità e la farmacocinetica, non per la farmacodinamica. La parte zuccherina legata al nucleo è costituita da vari zuccheri. Il glucosio non si trova mai attaccato alla posizione 3. 26 Saponine Le saponine sono dei glicosidi terpenici pentaciclici di origine vegetale che prendono il nome dalla Saponaria officinalis, che veniva coltivata un tempo per il lavaggio della lana. Centinaia di piante contengono saponine, e queste ultime possono essere così abbondanti da raggiungere anche il 30% del peso secco della pianta. Sono in grado di abbassare la tensione superficiale in soluzioni acquose; sono capaci di formare soluzioni colloidali schiumeggianti e si possono usare come emulsionanti. Dalla pianta della liquirizia si estrae l’acido glicirrizico, un glicoside dotato di attività antiinfiammatoria: inibisce la degradazione delle prostaglandine e dei glucocorticoidi e gastroprotettiva: agisce sul metabolismo delle prostaglandine. 27 28