SISTEMA RESPIRATORIO Consente di immettere ed emettere aria nel corpo in modo che possa avvenire lo scambio gassoso con il sangue. Zona di conduzione: bocca, naso, faringe, trachea, bronchi, bronchioli. L’aria in ingresso viene riscaldata, umidificata, filtrata. Zona respiratoria: bronchioli, alveoli e sacchi alveolari. Qui avviene lo scambio fra aria e sangue. Comprende quasi tutta la massa dei polmoni. I POLMONI Compliance (cedevolezza): capacità del polmone di espandersi sotto pressione; Elasticità: capacità di tornare velocemente alle dimensioni iniziali dopo aver subito un’espansione; Tensione di superficie: è esercitata da un sottile strato di fluido negli alveoli; crea una forza diretta verso l’interno, direttamente proporzionale alla tensione di superficie ed inversamente al raggio dell’alveolo (legge di Laplace). La pressione in un alveolo piccolo è quindi maggiore di quella in uno grande, e potrebbe portare al collassamento dell’alveolo piccolo per il flusso dell’aria verso quello grande. Questo non avviene grazie ad un tensioattivo o “surfactante” (surface active agent) che abbassa la tensione di superficie e consente all’alveolo di ridursi senza collassare durante l’espirazione. I neonati prematuri soffrono spesso di sindrome da insufficienza respiratoria a causa della scarsità del surfactante. Vengono mantenuti in vita con ventilazione artificiale finché non sono in grado di respirare in modo autonomo. Respiro o ventilazione = processo meccanico per il quale l’aria entra (inspirazione) e esce (espirazione) dai polmoni. Un adulto effettua normalmente circa 15-20 respiri al minuto. VOLUMI E CAPACITA’ POLMONARI Queste grandezze si misurano con lo spirometro TV (Tidal (marea) Volume) = quantità di aria che entra o esce dai polmoni durante il respiro normale TLC (Total Lung Capacity) = quantità di aria contenuta nei polmoni dopo l’inspirazione massima VC (Vital Capacity) = massima quantità di aria che può essere espirata dopo inspirazione per TLC RV (Residual Volume) = quantità di gas rimasta nei polmoni dopo l’espirazione massima IRV (Inspiratory Reserve Volume) = quantità di gas che può essere inspirata dopo aver inspirato durante il respiro normale ERV (Expiratory Reserve Volume) = quantità di gas che può essere espulsa dopo un’espirazione massima dopo il respiro normale IC (Inspiratory Capacity) = massima quantità di aria che può essere inspirata dopo un’espirazione normale FRC (Functional Residual capacity) = quantità di aria che rimane nei polmoni dopo IC Esercizio La capacità polmonare totale di un paziente è 5.9 litri. Se la capacità inspiratoria determinata con uno spirometro è 3.3 litri, qual è la capacità funzionale residua del paziente? Cosa è necessario conoscere per calcolare il volume residuo del paziente? Soluzione: La capacità polmonare totale (TLC) è data dalla somma della capacità inspiratoria (IC) e della capacità funzionale residua (FRC): TLC = IC + FRC 5.9 litri = 3.3 litri + FRC FRC = 2.6 litri Per calcolare il volume residuo (RV) sono necessari TLC e Vital Capacity (VC): TLC – VC = RV TLC non si può misurare con lo spirometro (si usa la tecnica della diluizione del gas), mentre VC sì. ALVEOLI Ci sono circa 3.5 x 108 alveoli in un polmone di individuo adulto, che danno luogo ad una superficie di circa 60-70 m2 per gli scambi gassosi. Gli alveoli hanno lo spessore di una cellula, per cui lo scambio gassoso implica il passaggio attraverso uno spessore di due cellule, quella dell’alveolo e quella del capillare, pari a circa 2μm. La pressione dell’ossigeno nell’alveolo è maggiore di quella nel capillare, per cui l’ossigeno passa dall’alveolo al capillare. Viceversa avviene per l’anidride carbonica, che quindi transita dal capillare all’alveolo. RESPIRAZIONE ARTIFICIALE I ventilatori meccanici possono essere elettrici o pneumatici e possono essere controllati da microprocessori. • Ventilatori a pressione negativa: circondano la cavità toracica e forzano l’aria nei polmoni creando una pressione negativa intorno al torace. • Ventilatori a pressione positiva: immettono aria ad alta pressione nei polmoni in base ad un idoneo ciclo di controllo. • Ossigenazione extracorporea: il sangue viene fatto circolare all’esterno del corpo in un polmone artificiale dove avviene lo scambio ossigeno-biossido di carbonio. Questa tecnica consente di non utilizzare i polmoni e viene usata anche in neonati con problemi polmonari reversibili. APPARATO FONATORIO Le corde vocali (destra e sinistra) sono costituite da muscoli ricoperti da uno strato sottile di tessuto, detto mucosa. La velocità di vibrazione delle corde vocali dipende principalmente dalla loro massa e tensione. L’apertura fra le corde vocali è detta glottide. PRODUZIONE DELLA VOCE Laringe (F0) Tratto vocale (formanti) Periodo T=1/F0 (F0=1a armonica) Bocca Armoniche = componenti spettrali in rapporto di frequenza intero con quella a frequenza più bassa, detta fondamentale o prima armonica. Frequenza fondamentale F0 : Adulti: 60HzF0 350Hz Neonati: 400Hz F0 800Hz Canto: 50Hz F0 1200Hz DAL SEGNALE AL MODELLO /a/ post-surgical Normalised amplitude [arb.units] 0.6 0.4 0.2 0 -0.2 -0.4 -0.6 1 2 3 4 5 6 Time [s] 7 8 9 10 11 -3 x 10 Scopo: descrivere il segnale vocale con un modello (equazione) più semplice possibile, ma al tempo stesso accurato. SISTEMA NERVOSO Comprende il sistema nervoso centrale (CNS) ed il sistema nervoso periferico (PNS). CNS: tessuto nervoso incluso in parti ossee (cervello e midollo spinale) PNS: tessuto nervoso non incluso in ossa, consente al corpo di percepire e rispondere a stimoli sia interni che esterni. E’ costituito da 12 paia di nervi cranici e 31 paia di nervi spinali dotati di neuroni afferenti (sensoriali) ed efferenti (motori). Il sistema nervoso può anche essere suddiviso in sistema nervoso somatico (neuroni sensoriali) e sistema nervoso autonomico (regolazione involontaria di muscoli) ognuno dei quali comprende sia nervi del CNS che del PNS. NEURONI, DENDRITI, ASSONI Neurone=cellula conduttrice di impulsi elettrici Dendrite=parte maggiormente recettiva del neurone, riceve segnali da centinaia di punti di contatto con gli altri neuroni, detti sinapsi Assone=conduce il segnale nervoso ad altre cellule nervose nel cervello o nel midollo spinale, o a muscoli del corpo Vescicola=si sposta verso la sinapsi e rilascia neurotrasmettitori nello spazio fra l’assone e la cellula vicina (dendrite di un altro neurone, fibra muscolare, ghiandola). I neurotrasmettitori si diffondono nella sinapsi e stimolano la risposta della cellula vicina. L’ ENCEFALO Massa di tessuto nervoso, costituito da: cervello, diencefalo, midollo allungato, cervelletto. Cervello: è diviso in due emisferi, consiste di numerosi “gyri” e “sulci” con una superficie complessiva di circa 2,25m2. Lo strato più esterno, detto corteccia cerebrale, contiene più di 50 miliardi di neuroni. Il lato sinistro gestisce il controllo motorio e sensoriale del lato destro del corpo, il lato destro quello del lato sinistro del corpo. Il corpo calloso collega i due emisferi Insula: ancora poco conosciuta, sembra legata alle attività gastrointestinali Talamo: sistema sensoriale e motorio, emozioni, creatività, capacità di lettura e ascolto Ipotalamo: regolazione temperatura, vegliasonno, emozioni, sessualità Lobi frontali: movimenti volontari dei muscoli scheletrici, esperienza sensoriale, personalità, memoria, emozioni, ragionamento,parola. Lobi parietali: recettori della pelle e dei muscoli Lobi temporali: centro udito, conserva esperienze sensoriali, di memoria, visive Lobi occipitali: integrano e coordinano i movimenti oculari L’ENCEFALO Midollo allungato: comprende il mesencefalo, il ponte, e la medulla oblongata. Regola funzioni vitali quali il respiro. Mesencefalo: movimenti oculari, dilatazione pupille Ponte: funzioni respiratorie Cervelletto: contrazioni muscolari, impulsi per movimenti muscolari volontari, equilibrio, postura, precisione dei movimenti Medulla oblongata: battito cardiaco, pressione sanguigna, deglutizione, tosse SISTEMA SCHELETRICO Scheletro adulto 206 ossa. Scheletro assiale: 80 ossa ( cranio, osso ioide, colonna vertebrale, gabbia toracica) Scheletro appendicolare: 126 ossa (cinto pettorale, cinto pelvico, estremità superiori e inferiori) Protegge e sostiene il corpo, produce cellule sanguigne e immagazzina minerali importanti. Esistono ossa lunghe, corte, piatte, irregolari. Le ossa costituiscono il 18% della massa del corpo e hanno una densità di 1,9g/cm3. E’ in continuo rinnovamento (3 volte durante la vita): ossa vecchie vengono rimosse dagli osteoclasti, ossa nuove sono ricostituite dagli osteoblasti. Osteoporosi: l’osso vecchio si distrugge prima che venga ricostituito quello nuovo. SISTEMA SCHELETRICO Le ossa sono unite fra loro da giunture fibrose (tessuto connettivo fibroso), in genere rigide, cartilaginee (consentono movimenti limitati) o sinoviali (giunzioni con cavità riempite di fluido, cartilagini di copertura e legamenti) Gli ingegneri biomedici (biomeccanici) sviluppano giunture artificiali che vengono usate per rimpiazzare quelle originali in caso di lesioni all’anca, alla spalla, alle ginocchia. Problemi nascono per il diverso modulo elastico dei materiali (es: 110 GPa per il titanio e 20 GPa per l’osso) Anca Ginocchio SISTEMA MUSCOLARE E’ composto da 600-700 muscoli scheletrici e costituisce il 40% della massa del corpo. Consente di mantenere la postura, genera calore per mantenere la temperatura del corpo fornisce la forza motrice per muovere ossa e giunture e la pelle facciale. Muscoli agonisti: hanno un ruolo fondamentale nel compiere i movimenti; Muscoli antagonisti: si oppongono al movimento; Muscoli sinergici: assistono gli agonisti nel produrre un movimento. SISTEMA MUSCOLARE Un sistema di leve fa funzionare i muscoli. Le ossa costituiscono i bracci della leva, le giunture il fulcro. La resistenza da vincere è il peso della parte del corpo da far muovere. La forza applicata è data dalla contrazione del muscolo. Leva di I classe (fulcro posto fra la forza E e resistenza L): contrazione del bicipite Leva di II classe (resistenza L posta fra la forza E e il fulcro F): sollevamento da terra Leva di III classe ((forza E fra resistenza L e fulcro F): sollevamento peso. SISTEMA MUSCOLARE Tessuto connettivo avvolge e separa i muscoli da organi e tessuti vicini. Altre fibre connettive dividono il muscolo in “fascicoli”, ciascuno contenente fasci di fibre muscolari. Sarcolemma: membrana plasmatica Tubuli trasversi: coordinano la contrazione (rilascio di ioni di calcio) Sarcoplasma: contiene cilindri di diametro 12μm, detti miofibrille Miofilamenti: filamenti di proteine sottili (actina) o spessi (miosina) OMEOSTASI Omeostasi = processo tramite il quale le condizioni chimiche e fisiche all’interno del corpo sono mantenute entro livelli tollerabili anche quando le condizioni esterne cambiano. La temperatura corporea, la pressione del sangue, la respirazione ed il battito cardiaco sono alcune delle funzioni controllate dai meccanismi omeostatici che coinvolgono diversi organi che lavorano insieme. Il fluido extracellulare ha un ruolo importante nel mantenimento dell’omeostasi: circola nel corpo e trasporta materiale verso e dalle cellule, regola temperatura e pressione, l’equilibrio fra acidi e basi, la concentrazione di ossigeno, anidride carbonica, acqua, nutrienti, ecc. che si trovano nel sangue. OMEOSTASI Tre componenti interagiscono per mantenere l’omeostasi: i recettori sensoriali, gli integratori e gli effettori: Recettori: recepiscono lo stimolo (=cambiamento nel loro stato) e inviano informazioni su di esso agli integratori Integratori: punti di raccolta di informazioni da più recettori (es: il cervello). Inviano la risposta agli effettori Effettori: rispondono alle informazioni, che ritornano ai recettori, tramite i quali viene modificato l’effetto dello stimolo. Feedback positivo: lo stimolo iniziale viene rinforzato dalla risposta ricevuta (es: incremento contrazioni uterine nel parto) Feedback negativo: risposta in direzione opposta allo stimolo (es: riduzione del diametro dei vasi della pelle se la temperatura è troppo bassa) FEEDBACK NEGATIVO Regolazione del glucosio nel pancreas Livelli alti di glucosio (stimolo): le cellule β negli “isolotti” pancreatici (recettori) producono insulina (messaggio) che facilita il trasporto del glucosio attraverso le membrane plasmatiche ed aumenta la conversione di glucosio in glicogeno che viene depositato nel fegato (effettore). Livelli di glucosio bassi (stimolo): le cellule α negli “isolotti” pancreatici (recettori) producono glucagone (messaggio) che stimola il fegato (effettore) a trasformare il glicogeno in glucosio.