“Far musica insieme” nella continuità…

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“Far musica insieme” nella continuità…
Nell’ambito delle attività educativo-didattiche del Progetto Continuità tra
scuola primaria e scuola secondaria di primo grado, mi sono ispirato al
pensiero pedagogico del “FAR MUSICA INSIEME” della metodologia ORFF.
Carl Orff, musicista tedesco, nato nel 1895, compositore dei celebri CARMINA
BURANA nel 1937, in campo pedagogico è ricordato per il suo metodo di
insegnamento della musica ai bambini: lo SCHULWERK (opera didattica).
Carl Orff si interessò di educazione musicale negli anni Venti, quando fondò una
scuola di musica. Qui concepì l’idea dello Schulwerk, quale insieme di
procedimenti per condurre i bambini a familiarizzare con le varie “espressioni
musicali”, attraverso esperienze sonore globali di musica, ritmica e canto.
In realtà lo “Schulwerk” non è proprio un metodo nel senso tradizionale del
termine, ma una raccolta di suggerimenti, esempi, esercizi attraverso i quali i
bambini sviluppano il senso ritmico, imparano ad esprimersi musicalmente,
arrivando gradualmente ad eseguire brani ritmico-melodici. Una linea
pedagogica, dunque.
Con il principio del “FAR MUSICA INSIEME”, Orff si proponeva di rendere i
bambini attivamente partecipi al mondo dei suoni nelle sue più varie e complete
espressioni di parola, di musica, di movimento, per vivere nella sua globalità le
componenti organizzative della costruzione musicale e comprenderne gli aspetti
linguistico-comunicativi e creativi.
Attraverso la metodologia ORFF, si pone subito il bambino in condizione di
realizzare e produrre eventi musicali semplici, ma completi, esercitando e
sviluppando, così, la capacità di “costruzione musicale”.
Per Carl Orff ritmo e melodia, disgiunti e poi uniti, sono gli elementi principali
per una efficace azione educativa.
Il ritmo del linguaggio parlato è alla base di ogni azione musicale. Per Orff,
“all’inizio di ogni esercizio musicale, sia melodico che ritmico, c’è sempre un
esercizio linguistico”. Dalle frasi parlate si passa a sequenze ritmiche e poi a
creazioni ritmico-melodiche. L'esperienza musicale nasce dal corpo (gesti-suono,
body percussion); dal suono vocale e scansione verbale, all'uso di una
strumentazione didattica di approccio immediato, ideata a misura di bambino:
lo strumentario ORFF. Il bambino, quindi, viene educato alla musica con la
musica come esecutore, utilizzando strumenti appositamente costruiti, quali gli
strumenti a percussione a suono determinato e indeterminato e gli strumenti
melodici.
Attraverso l’insieme di questi strumenti e una attività musicale guidata e
organizzata, l’alunno sviluppa gradualmente un orecchio musicale completo nei
suoi vari aspetti: ritmico, melodico, armonico e timbrico.
L’ispirazione al metodo ORFF ha preso gradualmente forma durante le mie
attività musicali svolte con i bambini e i ragazzi della “continuità”,
trasformandosi in forza edificatrice.
Prof. Claudio Vicentini
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