I RIFIUTI LA STORIA DEI RIFIUTI Che cos`è un

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I RIFIUTI
LA STORIA DEI RIFIUTI
Che cos’è un rifiuto?
Un rifiuto è qualsiasi oggetto o sostanza di cui ci disfiamo: residui, scarti, oggetti rotti
o inutilizzabili, prodotti dalle attività domestiche o dai processi produttivi.
In Italia ogni abitante produce 1 kg di rifiuti al giorno.
I rifiuti possono essere:
•
Organici: sono i rifiuti di origine biologica, derivati dagli animali o dai vegetali;
•
Inorganici: sono i rifiuti non associati al mondo biologico ma a quello minerale.
I cicli biologici
In natura non esiste il concetto di rifiuto. Nei cicli biologici ciò che viene scartato da un
organismo diventa una risorsa per altri esseri viventi. Gli organismi morti, le deiezioni
animali o i resti vegetali vengono decomposti da particolari organismi detti
decompositori. Batteri, funghi, vermi, molluschi e muffe sono gli abitanti del suolo che
trasformano gli scarti degli altri esseri viventi in preziose risorse.
Il ciclo dei rifiuti
Il concetto di rifiuto è legato all’uomo e alle attività umane. Oggi lo smaltimento dei
rifiuti è diventato un problema che tutti i governi devono affrontare quotidianamente.
Gli organismi decompositori non riescono più a decomporre le grandi quantità di rifiuti
che l’uomo immette nell’ambiente. Non c’è più equilibrio tra i tempi della natura e i
tempi dell’uomo.
L’uomo ha imparato a trasformare le risorse naturali e a produrre nuovi materiali,
detti di sintesi. Ad esempio dal petrolio l’uomo ricava la plastica, dalla sabbia il vetro,
e così via. Questi materiali, però, non sono biodegradabili! Quindi, se non vengono
smaltiti correttamente, si accumulano nell’ambiente perchè in natura non esistono
organismi decompositori in grado di degradarli.
I rifiuti nel passato
L’uomo è comparso sulla Terra 5 milioni di anni fa. Viveva in piccoli gruppi e questo
faceva sì che l’equilibro naturale delle risorse fosse mantenuto perché i pochi rifiuti
che produceva tornavano a far parte dei cicli biologici. L’uomo viveva in equilibrio con
l’ambiente.
Il problema dei rifiuti ha avuto origine con la nascita delle città e l’aumento della
popolazione. Le quantità di rifiuti erano modeste poiché non esistevano sprechi. Tutto
era riciclato e riutilizzato più volte. Ad esempio il cibo avanzato veniva mescolato agli
escrementi e alla paglia per produrre letame; i vestiti smessi venivano donati ai
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poveri; la cenere del camino veniva usata come detersivo per lavare i piatti e la
biancheria.
I pochi rifiuti prodotti venivano raccolti nelle prime discariche, poste al di fuori dei
centri abitati.
I rifiuti nel presente
Il problema dei rifiuti diventa rilevante con la nascita dell’industria. Con la Rivoluzione
Industriale, infatti, iniziò lo sfruttamento intensivo delle risorse. L’industria cominciò a
fabbricare oggetti in serie, più economici di quelli artigianali, e quindi accessibili a
tutti.
Nel secondo dopoguerra nacque la “civiltà dei consumi”. La produzione industriale
migliorò la qualità della vita ma al tempo stesso fece incrementare la quantità dei
rifiuti prodotti. Con l’era industriale è cambiata anche la natura dei rifiuti. Sono stati
introdotti nuovi materiali, detti di sintesi, non naturali, come la plastica o i prodotti
chimici.
ENERGIA DAI RIFIUTI
Scopriamo come un rifiuto può diventare una risorsa
Ogni oggetto per essere realizzato ha bisogno di energia e di materie prime.
Quando i rifiuti vengono smaltiti in discarica la materia e l’energia che contengono non
rientrano più nei cicli biologici, e quindi vengono perse irrimediabilmente.
Una gestione sostenibile dei rifiuti deve, quindi, prevedere un recupero di materia ed
di energia.
Energia dalla discarica
La discarica costituisce il primo sistema di smaltimento utilizzato dall’uomo.
I batteri della discarica decompongono i rifiuti e producono biogas. Il biogas è
costituito prevalentemente da metano, che è un gas combustibile. Recuperare il
biogas prodotto nelle discariche significa recuperare energia. Il biogas, infatti, può
essere utilizzato per alimentare le caldaie accoppiate alle turbine per la produzione di
energia elettrica.
Bruciare=energia
Un altro sistema di smaltimento dei rifiuti è l’inceneritore. L’inceneritore è un impianto
in cui i rifiuti vengono bruciati alla temperatura di 950 °C. Questo sistema, oltre a
ridurre del 90% il volume dei rifiuti, permette di recuperare l’energia in essi contenuta
nei moderni impianti chiamati termovalorizzatori.
Quando i rifiuti vengono bruciati, viene sprigionata una grande quantità di calore, che
può essere utilizzato direttamente per scaldare le abitazioni.
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Grazie al termovalorizzatore è possibile recuperare questo calore e utilizzarlo per
produrre vapore caldo. Il vapore caldo prodotto è poi utilizzato per alimentare le
caldaie delle case.
Esistono
dei
particolari
impianti,
detti
di
cogenerazione,
che
forniscono
contemporaneamente energia elettrica e calore, a seconda delle esigenze degli utenti.
MATERIA PRIMA DAI RIFIUTI
4 “R” per l’ambiente
La politica di gestione dei rifiuti adottata fino a pochi anni fa è in contrasto con un
modello di sviluppo sostenibile. Da qualche tempo si è fatta strada la convinzione che
occorra agire secondo una strategia articolata, conosciuta come "Strategia delle 4 R",
che coinvolge sia i consumatori sia i produttori.
Scopriamo di cosa si tratta.
R come Ridurre i consumi e quindi anche i rifiuti. Anche tu puoi contribuire
riducendo la quantità dei tuoi rifiuti! Devi sapere che 1/3 dei rifiuti è costituito dagli
imballaggi.
Gli imballaggi sono molto ingombranti e il più delle volte servono solo per attirare
l’attenzione del consumatore.
R come Riutilizzare tutto ciò che può essere ancora utile. Preferisci il “vuoto a
rendere” al “vuoto a perdere”! In questo modo le bottiglie possono essere raccolte
lavate e sterilizzate per essere di nuovo pronte all’uso.
R come Riciclare materiali quali vetro, plastica, metalli, carta e tutto ciò che
può essere reinserito nei cicli produttivi. Alla base del riciclo c’è la Raccolta
Differenziata. Tu puoi essere uno dei protagonisti della raccolta differenziata se separi
in casa i tuoi rifiuti!
R come Responsabilizzare la popolazione ad adottare un comportamento
sostenibile. Ricordati che ogni piccolo gesto compiuto da tutti noi è importante!
COSA GETTIAMO NEL CESTINO?
La raccolta differenziata
La raccolta differenziata sta alla base del riciclo. Infatti, i rifiuti devono essere
suddivisi in frazioni omogenee prima di essere avviati al riciclaggio. Perché questo sia
possibile è necessaria la collaborazione dei cittadini e delle industrie. I cittadini devono
fare una corretta raccolta differenziata e le industrie devono impegnarsi ad utilizzare
nei processi produttivi le materie prime “seconde”.
Tu sei il protagonista della raccolta differenziata e il primo responsabile della
suddivisione dei rifiuti a seconda di che cosa sono fatti.
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Carta
La materia prima per produrre la carta è il legno, da cui viene estratta la cellulosa,
una fibra che permette di ottenere una carta bianca e robusta. Anche il lino, la seta, il
cotone, il mais, il luppolo e le alghe possono essere utilizzati per produrre la carta.
Il riciclo della carta permette di risparmiare una risorsa preziosissima. Gli alberi,
infatti, sono necessari per produrre l’ossigeno indispensabile per la vita di tutti noi.
Con la carta riciclata si possono produrre tutti i tipi di carta e di imballaggio. Quando
la carta non può essere riciclata può comunque essere utilizzata per produrre energia
negli impianti di termovalorizzazione.
Plastica
La plastica è una sostanza di sintesi, cioè non esiste in natura ma viene prodotta
dall’industria. La materia prima da cui viene prodotta è il petrolio. Gas naturale e
carbone vengono impiegati come fonti energetiche per alimentare il processo di
produzione della plastica.
Oggi le materie plastiche si sono diffuse in ogni settore. La plastica, infatti, è un
materiale che si presta a molteplici usi. E’ resistente, lavabile, leggera, economica,
facile da lavorare e adatta alla conservazione dei cibi.
Dalla plastica si può recuperare materia ed energia.
La plastica deriva dal petrolio, quindi bruciandola si ottiene energia sotto forma di
calore, che può essere recuperato con il processo di termovalorizzazione.
La qualità del prodotto riciclato aumenta se in partenza si separano i diversi tipi di
plastiche. Se si parte da materiale eterogeneo si ottiene un materiale meno pregiato.
Curiosità
• Con 20 bottiglie si confeziona un pile.
• Una
bottiglia
di
plastica
del
peso
di
50
gr
può
produrre,
attraverso
termovalorizzazione, l’energia necessaria per tenere accesa una lampadina da 60 watt
per un’ora.
Il 75% del materiale utilizzato per fabbricare una maglietta può essere fornito da
bottiglie riciclate.
Vetro
Il vetro si ottiene fondendo la silice di cava, comunemente chiamata sabbia. E’
resistente, isolante, trasparente e igienico.
Il vetro è riciclabile al 100% e mantiene le sue caratteristiche anche dopo numerosi
trattamenti di riciclo. Riciclando 100 kg di rottame di vetro si ottengono 100 kg di
vetro riciclato.
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Lo sai che…
•
usare i rottami di vetro permette di abbassare le temperature di fusione e
quindi di risparmiare non solo risorse ma anche energia;
•
per ottenere una bottiglia sono necessari 350 grammi di rottame di vetro e una
temperatura di fusione di 1400 °C, oppure 420 gr di materie prime e una
temperatura di fusione pari a 1600 °C;
•
riciclando il risparmio di materia è pari al 100%, mentre quello di energia è
pari al 20%;
•
in Italia il 60% delle bottiglie immesse sul mercato deriva da rottame di vetro
proveniente dalla raccolta differenziata.
Organico
La frazione organica è una delle componenti più abbondanti dei rifiuti domestici. I
rifiuti organici o umidi derivano dal taglio dell’erba, dalla potatura delle piante, dagli
scarti di cibo, …
Per il recupero di materia, la frazione organica dei rifiuti viene inviata agli impianti di
compostaggio per la produzione di compost di qualità. Il compost è una sostanza che
viene utilizzata come fertilizzante.
Da 100 kg di rifiuti organici si ricavano dai 35 ai 45 kg di compost
Il compostaggio
Il compostaggio è un processo mediante il quale l’uomo cerca di “imitare” il ciclo della
natura. In natura, infatti, gli organismi decompositori trasformano la sostanza
organica in acqua, anidride carbonica, Sali minerali e humus. L’humus e i Sali minerali
rendono il terreno fertile e produttivo.
La ricetta del compost è semplice ma va seguita alla lettera. Gli ingredienti per
produrre il compost sono i rifiuti organici raccolti in cucina o in giardino. Tutto ciò che
non deriva direttamente da piante o animali può compromettere la qualità del
compost.
Il compost può essere prodotto sia su scala industriale sia domestica.
Alluminio
E’ il terzo elemento più abbondante sulla Terra. Viene estratto dalla bauxite, un
minerale che si trova nella crosta terrestre, con un processo di estrazione che richiede
molta energia. L’alluminio è leggero ma resistente agli urti e alla corrosione. Inoltre è
un buon conduttore elettrico e termico.
Può essere riciclato al 100% senza perdere le sue caratteristiche.
Il riciclo dell’alluminio è davvero vantaggioso. Infatti, per ricavare 1 kg di alluminio
dalla bauxite sono necessari 14 kWh, mentre per ricavare 1 kg di alluminio riciclato
sono necessari solo 0,7 kWh. Un risparmio energetico pari al 95%!
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Lo sai che…
Con 640 lattine si costruisce un cerchione della macchina.
Occorrono 800 lattine per fare una bicicletta, mentre solo 3 lattine per un paio di
occhiali.
Con 37 lattine si può ottenere una caffettiera. Oltre 7 milioni di caffettiere prodotte in
Italia sono in alluminio riciclato.
Legno
Il legno è stata una delle prime risorse utilizzate dall’uomo. Esistono 44000 specie di
legno che si differenziano per elasticità, durezza, resistenza, tipo di fibre e aspetto.
Inoltre il legno è biodegradabile al 100%. E’ una materia prima di fondamentale
importanza nei settori dell’edilizia, dell’arredamento, degli imballaggi e della carta.
Il ritmo di sfruttamento di questa risorsa è di gran lunga superiore alla sua capacità di
rigenerazione. Basti pensare che un albero ci impiega circa 30 anni per raggiungere
un’altezza pari a 20 metri! Il legno, quindi, va sfruttato in modo saggio: bisogna
sempre ripiantare più alberi di quanti se ne tagliano. Inoltre il riuso e il riciclo del
legno significano ridurre la deforestazione.
Infine riciclare il legno significa ridurre le emissioni di metano ed anidride carbonica,
gas che si generano durante la decomposizione del legno in discarica.
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