Libero di leggere lunedì 21 marzo 2016 L’incipit 32 Il 12 dicembre 2003 nessuno vide l’alba: le nuvole impedivano alla luce di spazzare via gli incubi della notte e il sole reagiva appiccando il fuoco nell’aria. Nei palazzi bassi in cui ogni bambino aveva la propria cameretta e le lenzuola erano state stirate da una domestica a ore, il quartiere di Monteverde Vecchio a Roma dormiva un sonno arroccato. Si difendeva dalla gazzarra del centro storico con la sua posizione sopraelevata, e dalle periferie con la prossimità al centro. Una catastrofe domestica ‘L’ultima famiglia felice’, di Simone Giorgi, Einaudi, 240 p. Il romanzo d’esordio di Simone Giorgi ci presenta una famiglia romana che aspira alla felicità tramite i buoni rapporti, un preciso modello educativo e il rispetto delle personalità senza, però, riuscirci. Come ci dice lo stesso Giorgi, il libro racconta della giornata d’inverno in cui le tensioni all’interno della famiglia di Matteo Stella deflagrano assumendo le proporzioni di una catastrofe domestica prima, e poi forse di una catastrofe tout court. Ci dobbiamo arrendere all’idea che la felicità è effimera? La nostra sopravvivenza, la nostra posizione privilegiata, la felicità: nulla è il risultato di un calcolo, prevedibile e sicuro; l’imprevedibilità, l’incidente, l’accidente non sono l’eccezione, ma la norma. Matteo Stella, invece, ha provato a elaborare in modo scientifico un sistema in grado di ricomporre ogni anomalia, neutralizzare ogni eccezione e assicurare a sé e alla propria famiglia una felicità stabile e duratura. Una missione impossibile. La famiglia Stella ha una composizione tradizionale: padre, con una comprensione che ha i tratti della complicità: si accorge che suo padre non è l’eroe che aveva creduto da bambina, ma solo un uomo. E questa scoperta la riempie di soddisfazione, la vive come una prova della maturità raggiunta, quasi un rovesciamento dei ruoli: ora sarà lei a prendersi cura del padre. Stefano, invece, nell’età adolescenziale ci sta entrando proprio ora. Se Eleonora è cambiata, Stefano sta cambiando e vive quello che potremmo chiamare il “paradosso del presente progressivo”: un presente così legato al recente passato e al futuro prossimo da non riuscire a essere un vero presente. Stefano non può avere un’idea di sé perché il suo sé è in movimento, perché, appunto, sta cambiando. Quel che è certo è che quella di un tredicenne e quella di una diciassettenne sono due adolescenze quasi antitetiche. madre e due figli. Eppure il concetto di famiglia assume oggi fisionomie variegate. Perché scegliere il prototipo da Mulino Bianco? Proprio perché la tesi di fondo del libro è che la felicità è imperfetta. E imperfetta non vuol dire impossibile; solo che, ecco, non esiste una famiglia da Mulino Bianco strictu senso. In altre parole, non esiste la famiglia perfetta, perché quello familiare è un modello strutturalmente problematico, a prescindere da come la famiglia sia formata. Per poterlo dimostrare ho dovuto ricreare una sorta di situazione di laboratorio, un ambiente per così dire neutro, privo di quelle contingenze che, da sole, avrebbero potuto costituire il capro espiatorio della sopraggiunta infelicità della famiglia Stella. La serenità, come ha imparato Matteo Stella, non è programmabile, né dal migliore dei padri, né dal legislatore. Il metodo educativo di Matteo è per metà fallimentare: la figlia Eleonora, 17 anni, nutre per lui una certa considerazione, Stefano, 13 anni, non lo sopporta. Il libro sembra criticare una forma di educazione che non pone limiti e che non sa imporre i ‘no’. È così? Il punto è proprio che la teoria di Matteo è fallimentare per metà, e dunque per metà vincente. Teorie avverse, più autoritarie per così dire, hanno un tasso di fallimento anche maggiore. Perché alla fine tutti, in un modo o nell’altro, si sentono fallimentari nel loro rapporto con gli altri componenti PER I PIÙ GRANDI della famiglia. Forse, l’errore di Matteo Stella sta proprio nel rifiutarsi di accettare che il fallimento non è un rischio, ma una parte integrante di ogni approccio educativo. Il metodo di Matteo pecca di intransigenza e di volontà di purezza; andrebbe solo contaminato un po’. Un altro tema importante è l’adolescenza. Lei descrive due ragazzi piuttosto diversi tra loro, ce ne vuole parlare? A 17 anni Eleonora si crede ormai grande, guarda suo fratello come se a separarli non fossero quattro anni, ma una generazione. Per lo stesso motivo guarda a Matteo (Il romanzo vanta una menzione speciale al Premio Italo Calvino in cui si legge: “(…) l’autore sviluppa con perfezione geometrica la drammaturgia di una famiglia italiana middle class che è insieme un caustico e acribico ritratto delle pratiche educative programmaticamente corrette dei nostri tempi…”). ORAZIO DOTTA PER I PIÙ PICCOLI La terza età indaga Ciclismo malato Viaggio nella Il problema provincia russa di Margherita Storia di calcio, Avventure amicizia e vita straordinarie ‘Squadra speciale minestrina in brodo’, Roberto Centazzo, Tea ‘Fatto di sangue’, Francesco Ricci, Ediciclo editore, 267 p. ‘Il cane a tre zampe di Galina Petrovna’, Andrea Bennet, Longanesi, 338 p. ‘Allora non scrivo più’, Annalisa Strada, Piemme, da 7 anni ‘Klaus e i ragazzacci’, David Almond, Sinnos, dai 10 anni ‘La divinità della mitologia greca’, Françoise Rachmuhl, WS Kids, dai 9 anni Ferruccio (Semolino), ex sostituto commissario, Eugenio (Kukident), ex sovrintendente alla Scientifica e Luc (Maalox), ex assistente capo all’immigrazione, si conoscono dal 1975, anno in cui hanno preso servizio per lo Stato. Oggi sono in pensione; una condizione che poco si addice al loro temperamento e alla loro vitalità. Ecco perché i tre decidono di creare la “Squadra speciale minestrina in brodo”, che in queste pagine muove i suoi primi passi. Scopo del gruppo è di dedicarsi, finalmente, a quei delinquenti e a quei casi sfuggiti per un motivo o per l’atro alle maglie della giustizia. Il romanzo trascina il lettore nel dietro le quinte del ciclismo; passione, adrenalina e grandi avventure ma anche eventi poco edificanti. Qui troviamo il giovane e talentuoso Nik, ciclista disposto a quasi tutto pur di vincere; Sergio, ex ciclista e ora commentatore tv con una passione amorosa per la madre di Nik; Lorenzetti, uno spregiudicato direttore sportivo; e Pecorari, un medico dalle tecniche ambigue. Arruolato nella squadra di professionisti di Lorenzetti, il sogno di una vita, Nik viene affidato alle cure del medico che dovrebbe trasformarlo in atleta. Sarà davvero così? Il romanzo, divertente e commovente, è ambientato ad Azov, cittadina della provincia russa post-sovietica. Galina Petrovna è un’anziana signora che vive per Boroda: il suo cane a tre zampe che non tiene mai al guinzaglio. Vasilij è un pensionato innamorato di Galina, la quale, però, si dimostra assai reticente. Un brutto giorno tutto precipita: l’accalappiacani cattura Boroda e lo trascina via. A Galina, disperata per la perdita, non rimane che chiedere aiuto a Vasilij il quale mette a disposizione il suo vecchio sidecar per un inaspettato inseguimento. Margherita ha i capelli rossi, proprio come quelli della sua autrice, e, come lei, inciampa nelle parole. Questa è la storia di una bambina che scrive con difficoltà; un testo dove giocano un ruolo importante l’amicizia e un disturbo dell’apprendimento. Le lettere le tendono tranelli, come ancora accade all’autrice Annalisa Strada che alla lavagna commette errori e ride insieme ai suoi studenti. Margherita se la caverà bene perché il suo pensiero è intatto, bisogna solo farlo venire fuori e mettersi in gioco con più energia. Il libro è scritto con caratteri speciali che favoriscono la leggibilità. Questa storia si svolge in Inghilterra alla fine degli anni Sessanta. Sui campi di calcio spadroneggiavano grandi campioni. Fuori dai campi di calcio non c’era la guerra, ma la Germania era rimasta divisa in due, e Berlino era attraversata da un muro che non si poteva attraversare. Questa storia non parla di Berlino, ma racconta di come, a volte, i muri si possano superare nei modi più semplici e imprevisti. I ragazzacci sono una banda di teppistelli che si sentono forti e in gamba, Klaus invece appena arrivato dalla Germania è il loro esatto opposto. Ma sa fare grandi cose con il pallone. All’inizio dei tempi esisteva solo il Caos, un abisso senza luce, senza forma e senza fondo. Poi apparve la madre Terra, Gea, dalla quale nacquero le foreste, le montagne, i flutti del mare, gli animali e Urano, il cielo stellato. Sul monte Olimpo, che si trova nel Nord della Grecia, vivono invece gli dèi. Si nutrono di un nettare che li rende immortali e in questo libro è possibile scoprire la loro storia. Protagonisti di avventure, generalmente straordinarie, gli dèi riveleranno i segreti più incredibili… Romanzo di formazione Un thriller letterario Un amico diverso Un’impresa spaziale Per vincere il cattivo umore Un leoncino verde ‘I pescatori’, Chigozie Obioma, Bompiani, 300 p. ‘Lo sguardo della farfalla’, Mario Baudino, Bompiani, 237 p. ‘Storia del pinguino che tornò a nuotare’, Tom Michell, Garzanti, 205 p. ‘Una cioccolata in orbita’, Manuela Aguzzi, Carthusia, 8 anni ‘Una giornata no’, Charlotte Zolotow, la Margherita, da 5 anni ‘Il leone verde’, Roberto Piumini, Emme, da 6 anni La vicenda, toccante e travolgente, è ambientata in Nigeria nel 1996. Nella famiglia Agwu il padre è lontano per lavoro e la madre occupata con i figli piccoli e il mercato. Ecco quindi che i quattro ragazzi più grandi, dai 15 ai 9 anni, godono di una certa libertà. Al fiume, luogo per loro proibito, incontrano Abulu, il matto del villaggio, che avanza una terribile profezia; profezia che sconvolgerà la loro vita. Una storia di formazione, di grandi passioni, di sentimenti capaci di unire o dividere sullo sfondo di una Nigeria che tenta faticosamente di avviarsi verso l’emancipazione. I libri possono essere causa di guai? Può succedere. Demi, Duccio e Matteo sono tre simpatici bibliofili attivi in un paesino del Piemonte. Un professore che ha ricevuto in eredità da una sconosciuta baronessa una meravigliosa biblioteca si rivolge loro per capirne il reale valore. Ben presto si scopre che il libro più prezioso che vi era contenuto è misteriosamente sparito; si tratta di un volume che racchiude la chiave per accedere a importanti segreti risalenti all’epoca degli anni di piombo. Ne segue un’indagine poliziesca e bibliografica affascinante e ricca di colpi di scena. Il libro è basato su una storia vera. Durante il suo ultimo giorno di vacanza al mare Tom, insegnante d’inglese a Buenos Aires, s’imbatte in una colonia di pinguini morti e coperti di petrolio. In quell’indecenza spicca un solo sopravvissuto: con il becco aperto, la lingua rossa e gli occhi neri come l’ebano. Tom, intenerito, lo raccoglie, lo pulisce e lo cura. Al momento di rilasciarlo in mare il pinguino si rifiuta e segue, con il suo buffo passo, il suo salvatore che decide di portarselo con sé al College. Inizia così una tenera, commovente e bislacca amicizia. Vivere e lavorare a bordo della Stazione spaziale internazionale è un’esperienza eccezionale per tante ragioni: ammirare la Terra dallo Spazio toglie il fiato, lavorare a esperimenti scientifici è coinvolgente, fluttuare in microgravità è un’esplosione di libertà nel corpo... Ma soprattutto è straordinaria l’esperienza di trasformarsi giorno per giorno in un essere umano spaziale, un processo fatto di emozioni uniche! È l’avventura spaziale di Uma, una chiocciolina che per sbaglio si ritrova in orbita con il pilota spaziale Samantha Cristoforetti. È una mattina di pioggia e il signor James si dimentica di dare un bacio alla signora James prima di uscire. La signora James allora, inizia ad essere di pessimo umore e se la prende con il piccolo Jonathan che, a sua volta, se la prende con la sorellina Sally... Il cattivo umore è proprio contagioso. Per fortuna la famiglia James ha un cagnolino, Charlie, che farà tornare il sorriso a Edoardo, e la pace per tutti! Ugo, che aveva sei anni, si svegliò una mattina e si trovò un leone verde come l’insalata seduto sulla pancia. Non era grosso, ma neanche molto piccolo! Si attaccò alla sua coda e con un balzo uscì dalla finestra e atterrò su un’isola in mezzo al mare, e sulla spiaggia trovò succo d’arancia rossa, torta di fragole e mele, sette biscotti e un budino di cioccolato. Ma esistono i leoni verdi? Forse sì, e anche un’isola come quella. Almeno in questo libro! Come pure due amici che possono fare giochi come in nessun altro posto del mondo.