P222 MUTAZIONI IN ADAMTSL2 CAUSANO UN

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MUTAZIONI IN ADAMTSL2 CAUSANO UN DIFETTO DI SORTING DELLA PROTEINA E DISORGANIZZAZIONE
DELLE MICROFIBRILLE
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P. Piccolo , V. Sabatino , P. Campeau , P. Mithbaokar , E. Polishchuck , R. Polishchuck , J. Hicks , V. Fano , M.
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Filocamo , G. Andria , C.A. Bacino , N. Brunetti-Pierri
1
Telethon Institute of Genetics and Medicine, Napoli, Italia
2
Dept. of Molecular and Human Genetics, Baylor College of Medicine, Houston, TX, USA
3
Dept. of Pathology, Baylor College of Medicine, Houston, TX
4
Dept. Growth and Development Garrahan Pediatrics Hospital, Buenos Aires, Argentina
5
Centro di Diagnostica Genetica e Biochimica delle Malattie Metaboliche, Ist. G. Gaslini, Genova, Italy
6
Dip. di Pediatria, Università di Napoli “Federico II”, Napoli, Italia
La displasia geleofisica (GD) è una malattia caratterizzata da bassa statura, arti e dita corte e da una caratteristica facies
“felice”. È inoltre frequentemente associata a rigidità articolare, ispessimento cutaneo e patologia valvolare cardiaca. La
presenza di inclusioni intracitoplasmatiche visibili al microscopio elettronico (ME) rappresenta un altro reperto frequente.
Recentemente è stato riconosciuto che il disordine è geneticamente eterogeno ed è causato da alterazione della via del
TGF-β: mutazioni nel gene ADAMTSL2 e nella porzione del gene FBN1 (esoni 41-42) codificante il TGF-β-binding protein-like domain 5 (TB5) sono state identificate come causative di una forma recessiva e una dominante della malattia,
rispettivamente.
In questo studio abbiamo analizzato una coorte di venti pazienti con diagnosi clinica di GD. All’osservazione al ME i fibroblasti cutanei di otto pazienti su nove analizzati mostravano inclusioni intracitoplasmatiche. Il sequenziamento di ADAMTSL2
ha portato all’identificazione di sei mutazioni missenso, cinque delle quali descritte per la prima volta, in quattro pazienti;
quattro pazienti presentavano mutazioni missenso negli esoni 41 e 42 del gene FBN1; nei restanti dodici non sono state
identificate mutazioni in ADAMTSL2 e FBN1. Studi funzionali in cellule HEK293 hanno mostrato che tutte le mutazioni di
ADAMTSL2 identificate in questo studio riducono la secrezione della proteina e aumentano l’attivazione del TGF-β, dimostrandone il ruolo patogenetico. A differenza della proteina wild-type, ADAMTSL2 mutata non localizza a livello del Golgi
e non si accumula nelle inclusioni riscontrate mediante ME. Come già descritto nei pazienti GD mutanti in FBN1, abbiamo
osservato un’alterata deposizione di microfibrille di FBN1 anche nei fibroblasti mutanti per ADAMTSL2, i quali mostrano
fibre extracellulari ridotte, più corte e disorganizzate rispetto ai wild-type. Questi risultati suggeriscono che ADAMTSL2
sia coinvolta nel corretto assemblaggio delle microfibrille. Una migliore comprensione della patogenesi di questa malattia
del tessuto connettivo potrà aumentare la conoscenza sui meccanismi di formazione della matrice extracellulare e aprire
nuove possibilità terapeutiche per la GD e per i disordini ad essa associati.
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