Varianti genetiche e trombosi Domenico Girelli Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale U.O. di Medicina Interna B Azienda Ospedaliera Universitaria di Verona Verona, Auditorium Marani, 18 Febbraio 2006 Varianti genetiche e trombosi “Vaste programme”... 1996-2006: progressi della Biologia Molecolare → centinaia di pubblicazioni con risultati non univoci. ?? Genetica dell’aterotrombosi - sommario Importanza (e complessità) del problema Esistono allo stato attuale test genetici utili nella pratica clinica? Quali prospettive per il (prossimo) futuro ? CAD nei GEMELLI “the perfect natural experiment for determining the relative importance of genetics”. (Martin N, Nat Genet 1997; 17:387-392) concordanza di Infarto Miocardico in gemelli monozigoti vs dizigoti: 65% vs 22% (Berg, Prog Clin Biol Res Med Genet 1982; 103:111) Lesioni identiche in gemelli monozigoti. (Kaluza G,Circulation 2000;101:e63-e64) coronary angiograms of 882 siblings with CAD (from 401 families) { Fisher M, Circulation 2005 Family History is a Coronary Heart Disease Risk Factor in the Second Northwick Park Heart Study. Hawe E, Ann Hum Genet 2003 La m. aterotrombotica: prototipo di m. complessa multifattoriale Centinaia di geni “candidati” miriade di interazioni gene/gene e genetico/ambientali singole varianti in geni “candidati” possono conferire al massimo un rischio modesto Lusis AJ, Circulation 2004 Metodi per la determinazione simultanea di più mutazioni (“strip multilocus”) Verona Heart Project: ~2000 pz. sottoposti ad angiografia coronarica dal 1996. Studio caso-controllo (IMA+/IMA-) e prospettico 132 polimorfismi: 72 infiammazione (citochine, molecole di adesione, NOs…) 35 metabolismo lipidico 15 emostasi (fattori della coagulazione, piastrine…) Altri (metabolismo dell’omocisteina, sistema RAA…) Metodi per la determinazione simultanea di più mutazioni (“DNA-microarrays”) migliaia di oligonucleotidi su “micro-biochips” (1-2 cm2) DNA marcato fluorescente >10.000 SNPs simultanee m. utili per studi “genome-wide scan” (identificazione di nuovi geni, senza ipotesi “a priori”) Problemi inerenti il n. di geni coinvolti tecnologia? no interpretazione dei risultati! studi eterogenei per tipologia dei malati (età, sesso, gruppi etnici, FDR tradizionali…), dei controlli, endpoints clinici (IMA, PCI, CABG, eventi “combinati”…) Risultati spesso “inconsistenti”, non replicabili o generalizzabili Analisi statistiche appropriate Promesse e limiti del metodo dei geni “candidati”. L’esempio dei polimorfismi dei recettori di membrana delle piastrine. Integrina α2β1 (GPIa-IIa) recettore per collagene C807T (allele T → > densità del r.) P2Y12 recettore per l’ADP (target tienopiridine) Aplotipo H2 (↑ ↑ risposta all’ADP) Ruggeri ZM, Nat Med 2002 Integrina αIIbβ3 (GPIIb-IIIa) recettore per fibrinogeno e vWF Leu33Pro (effetto funzionale ?) Il polimorfismo Leu33Pro sul gene GPIIb-IIIa (PlA1/A2) come FDR trombotico Bussels JB, Hematology 2000 The Verona Heart Project: genotype frequencies in MI and non-MI patients. Fibrinogen β –455 G/A Factor VII – 402 G/A Factor VLeiden (506 R/Q) Factor V “R2” (6755 A/G) PROTHROMBIN 20210 G/A PAI-1 – 675 4G/5G GP IIIa Leu33Pro GP Ia 873 G/A PY12 H1/H2 G/G G/A A/A G/G G/A A/A R/R R/Q Q/Q A/A A/G G/G G/G G/A A/A 4G/4G 4G/5G 5G/5G Leu/Leu Leu/Pro Pro/Pro G/G G/A A/A H1/H1 H1/H2 H2/H2 non-MI (n=400) MI (n=600) 57.2 39.2 3.6 71.9 24.2 3.9 95.4 4.4 0.2 87.9 11.6 0.5 95.5 4.3 0.2 29.0 51.6 19.4 73.1 25.2 1.7 37.0 50.4 12.6 75.3 24.0 0.7 57.5 37.6 4.9 63.1 33.9 3.0 96.5 2.8 0.7 84.4 14.7 0.9 94.1 5.6 0.3 29.1 50.3 20.6 72.0 26.2 1.8 40.5 47.0 12.5 75.5 22.7 1.8 P 0.578 0.011* 0.263 0.300 0.621 0.863 0.929 0.506 0.32 Girelli D, ISTH 2005 “Take-home message” - 1. Nonostante la mole di dati accumulati nell’ultima decade con gli studi sui polimorfismi di geni candidati, non vi sono evidenze al momento per supportare una reale utilità nella pratica clinica dei test genetici sinora disponibili. Nuovi geni di interesse, emersi da studi con metodica “genome-wide scan” (2003-2005) progetto deCODE: popolazione islandese ALOX5AP: regolatore cruciale della via metabolica della 5-lipossigenasi (produzione di leucotrieni pro-infiammatori) Aplotipi associati a > attività (↑ LTB4) associati a rischio di IMA e stroke. Helgadottir A, Nature Genet 2004 Studi di genome-wide-scan su famiglie con molti soggetti affetti: molto informativi! 13 pz. con CAD precoce “dominante” MEF2A (myocyte enhancer factor-2): fattore di trascrizione endoteliale. Mutazione su MEF2A in tutti i soggetti CAD, non presente nei familari sani e nella popolazione normale. Studio preliminare: 2% di tutti i pz. con CAD (?). Wang L, Science 2003 Necessarie verifiche... Nel frattempo... Possiamo liquidare come inutili gli studi sinora condotti sui geni candidati? METABOLISMO DELL’ OMOCISTEINA dieta METIONINA (CH3) (S-adenosil-MET) FOLATO CH3 B12 (sintesi DNA Metionina sintasi MTHFR Rimetilazione …) CH3 OMOCISTEINA Transulfurazione Cβ βS B6 cistine (urine) ENZIMA CHIAVE DELLA VIA DI RIMETILAZIONE: MTHFR → C677T polimorfismo frequente (∼ ∼18% di omozigoti TT nella ns. popolazione); può associarsi ad un aumento lieve-moderato della omocisteinemia (in media del 20%) The MTHFR Studies Collaboration Group ~ 40 gruppi di ricerca (Europa, N.America, Australia, Giappone, Israele, Turchia) 40 studi caso-controllo su MTHFR C677T e CAD 11.162 casi e 12.758 controlli Odds Ratio (TT vs CC): 1.16 (1.05-1.28) Klerk M et al., JAMA 2002; 288:2023-31 INTERAZIONE GENETICO-AMBIENTALE TRA MTHFR C677T E STATO NUTRIZIONALE DEL FOLATO below the median above the median CC CT TT ↑↑HCY nei sogg. TT si ha solo se i livelli di folato nel sangue sono < alla mediana (deficit ↑↑ subclinico). I sogg. TT con folatemia normale → Hcy normale. Girelli D et al., Blood 1998 MTHFR C677T: il rischio non è legato al polimorfismo genetico in sé, quanto alla sua interazione con lo stato nutrizionale del folato. Lusis AJ, Circulation 2004 ASA meno efficace nel ridurre l’aggregazione da collagene nei sogg. eterozigoti per il polimorfismo Leu33Pro sul gene GPIIb-IIIa Cooke CE, JACC 2006 “Take-home message” - 2. Le nostre conoscenze sui fattori genetici di suscettibilità alla m. aterotrombotica sono poco più che iniziali. Agenda per il prossimo futuro: approfondimento su nuovi geni, non legati ai fattori di rischio tradizionali (es. ALOX5AP/FLAP, MEF2A). recupero ragionato di informazioni dai poliformismi di geni “candidati”, attraverso modelli sofisticati di interazione gene/gene, gene/ambiente, gene/farmaco. Ecogenomica e Farmacogenomica La dieta “giusta” genotipo ? Il farmaco “giusto” Alla persona “giusta”