Biologia ed epidemiologia di Pseudomonas syringae pv. actinidiae Marco Scortichini C.R.A. – Centro di Ricerca per la Frutticoltura, Roma Manta, 29 Aprile 2011 A) Kiwi (Actinidia deliciosa cv Hayward) • Giappone pp (1984), ( ) segnalato g nel 1989 • Corea del Sud (1992), segnalato nel 1994 • Italia (Roma) (1992), (1992) segnalato nel 1994 Successivamente rinvenuto in maniera sporadica anche a Latina • Cina (Shaanxi) (1990), segnalato nel 2000 (2004) segnalato nel 2004 • Cina (Anhui) (2004), • Italia (2009-2011), segnalato nel 2009 • Francia F i (2010), (2010) segnalato l t nell 2010 • Nuova Zelanda (2010), segnalato nel 2010 B) Kiwi giallo (Actinidia chinensis) cvs Hort16A, Jin Tao, Soreli • Cina (Sichuan, 1989), segnalato nel 1992 • Cina (Anhui (Anhui, 2004) 2004), segnalato nel 2004 • Corea del Sud (2006), segnalato nel 2010 • Italia (2008-2011), (2008-2011) segnalato nel 2008 • Portogallo (2010), segnalato nel 2010 • Francia (2010), segnalato nel 2010 • Nuova Zelanda (2010), segnalato nel 2010 • Cile (2011), segnalato 2011 (!) C) Altre segnalazioni ufficiali su Actinidia spp. Piante selvatiche di Actinidia arguta e Actinidia kolomikta (Giappone, 1992) A) Caratterizzazione molecolare e fenotipica dei ceppi italiani di Psa Reperimento dei ceppi dalle maggiori aree di produzione di Actinidia italiane (Lazio, Emilia-Romagna, Veneto, Piemonte) (oltre 150 ceppi) Ceppi di Psa ottenuti nel 2008-2010 da kiwi giallo e kiwi verde Ceppi isolati da parti di pianta sintomatiche (foglie, germogli, rami, cordone, tronco, lenticelle) e da essudati Confronto con ceppi di Psa isolati nel passato (ceppo-tipo giapponesee ceppi italiani isolati nel 1992 da kiwi verde, nel Lazio) Tecniche utilizzate: - PCR di sequenze q ripetute p (primer (p BOX ed ERIC)) - MultiLocus Sequence Typing (MLST): sequenziamento di quattro geni conservati (gyrB, gltA, gapA, rpoD) - Presenza di effettori specifici di Psa a confronto con specie/pathovar geneticamente simili - Presenza/Assenza di tossine specifiche (faseolotossina, coronatina) Infezione su Hayward, Roma 1992 Tipizzazione molecolare mediante PCR di sequenze ripetute Primer BOX 2008-2009 Primer ERIC 1992 2008-2009 1992 Ceppi isolati da kiwi giallo in provincia di Latina (2008-2009) a confronto con ceppo-tipo di Psa (Giappone) e ceppi italiani (Lazio, 1992) Tipizzazione molecolare mediante PCR di sequenze ripetute (BOX) A confronto ceppi italiani (2008-2010) (2008-2010), isolati da kiwi giallo e verde in Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna, Lazio Analisi MLST (MultiLocus Sequence Gi Giappone, 1984 Italia, 1992 Typing) con quattro Typing), geni conservati, gapA, Latina, 2008 gltA, gyrB, rpoD Ravenna, 2009 Latina, 2009 NJ dati concatenati Presenza di effettori specifici dei ceppi Psa della recente epidemia Assenza di faseolotossina nei ceppi Psa della recente epidemia Ceppi Psa recente epidemia Principali conclusioni * Al momento è presente in Italia una popolazione di Psa geneticamente molto uniforme ed in fase epidemica g p (pandemica (p ???) * L’attuale popolazione di Psa è diversa da quella giapponese e da quella italiana rinvenute nel passato (circa 20 anni fa) * In Italia l’attuale popolazione risulta molto più virulenta di quella del passato * E’ ipotizzabile p un’introduzione: a)) mediante “vettore” infetto latentemente (punto d’ingresso sconosciuto, Paese d’origine sconosciuto); b) adattamento evolutivo della popolazione B) Il ciclo della malattia del batterio e la pianta-ospite FONDAMENTALE PER IMPOSTARE I PIANI DI DIFESA A) Conoscenze sul ciclo della malattia del patogeno B)) Individuazione dei “fattori p predisponenti” p la malattia C) Conoscenza dei “punti deboli” della coltura I PRINCIPALI FATTORI PREDISPONENTI GELATE Tessuti colore verde-oliva, 2 mesi dopo la gelata GRANDINE VULNERABILITA’ DELL’AGROECOSISTEMA KIWI IN RELAZIONE AL AL”CANCRO CANCRO BATTERICO BATTERICO” FERITE PROVOCATE CON LE PRATICHE AGRONOMICHE Disinfezione e chiusura dei grossi tagli Inattivare i residui sul terreno con calce Da evitare assolutamente !!! Impollinatori kiwi verde TOMURI MATUA Trasmissione attraverso il polline IL CICLO DELLA MALATTIA DI PSEUDOMONAS SYRINGAE PV. ACTINIDIAE Principali periodi di elevata infettività nell’anno Quadrifoglio 25 00 25,00 20,00 d 15,00 d c 5,00 c b a b a b a 05 /1 1/ 10 05 /1 2/ 10 05 /0 9/ 10 05 /1 0/ 10 05 /0 8/ 10 05 /0 4/ 10 05 /0 5/ 10 0,00 b a b a 05 /0 6/ 10 05 /0 7/ 10 a a d c c 05 /0 2/ 11 d c 05 /0 1/ 11 10 00 10,00 05 /0 3/ 10 % piiante mallate e Data rilievo Bioprotek + Chitoplant Verdeviva Testimone Bioprotek Chitoplant EVIDENZE EMERSE DALLE VARIE PROVE 1) Massima visibilità della malattia: Due periodi molto critici di elevata visibilità e infettività: - post germogliamento (primavera) - inverno (dicembre-inizio marzo) Un lungo g p periodo di relativa apparente pp fase stazionaria - piena estate 2)) Andamento dell’infezione: L’andamento del ciclo infettivo sembra uguale a prescindere dal grado di infezione iniziale nell nell’azienda azienda 3)) Gravità dell’infezione Più alto è il grado infezione infe ione più è difficile contenere l’espansione della malattia 4) Massima capacità di colonizzazione della pianta - inizio germogliamento (rottura gemme) >>> fine giugno - fine estate (inizio piogge autunnali) (LENTICELLE) - post raccolta (peduncolo) >>> Caduta foglie Essudato: fase finale della moltiplicazione endofita del batterio (evasione) PRIMAVERA Tre differenti situazioni APPARENTEMENTE contemporanee Sintomo evidente: avvizzimento gemme e giovani germogli (di diversa lunghezza) 1°) Esito di colonizzazione ed infezione precedente (autunno-inverno) lungo tutto o parte del ramo (gelate, potatura) 2°) Esito di colonizzazione ed infezione primaverile 3°) Esito di migrazione sistemica dalle foglie al ramo Disseccamento dei rami ad 1°) AVVIZZIMENTO inizio primavera in PRIMAVERILE DA INFEZIONE impianto di 5 anni di età, a INVERNALE seguito g di gelata g invernale 1a: Gelata invernale 1b: Potatura (?) Disseccamento da gemma infetta 2°) AVVIZZIMENTO DI GEMME E GERMOGLI DA INFEZIONE PRIMAVERILE 3°) AVVIZZIMENTO DI GIOVANI RAMI E MIGRAZIONE SISTEMICA Inoculazione artificiale Reisolamento da cancri PRIMAVERA Foglie: colonizzazione stomatica Pagine inferiore di foglia di ki kiwii verde d 200 um 200 um PRIMAVERA: Infezione fiorale Pseudomonas viridiflava/Hayward FORMAZIONE DI CANCRI SU CORDONE E TRONCO IN PIENA ESTATE PENETRAZIONE ATTRAVERSO LE LENTICELLE PENETRAZIONE, DOPO LA RACCOLTA, ATTRAVERSO LE CICATRICI DEL PEDUNCOLO DEL FRUTTO MIGRAZIONE DAL PEDUNCOLO AL RAMO DURANTE IL PERIODO INVERNALE EVENTI METEORICI MAGGIORMENTE “CONDUTTIVI” PER LA DIFFUSIONE E LA MOLTIPLICAZIONE DEL BATTERIO Considerazioni generali Il kiwi giallo è una specie originaria dei climi sub-tropicali cinesi >>>> Rischi concreti per zone a clima mediterraneo (Latina, Romagna) e a clima submediterraneo (Piemonte, (Piemonte Emilia, Emilia Veneto) caratterizzate da gelate invernali e/o primaverili In presenza di fattori fortemente predisponenti (gelate) e di piantaospite molto suscettibile, i patogeni (tutti !) possono provocare serie epidemie PSA è ancora in fase di forte espansione e virulenza con popolazioni molto adattate sia all’ambiente che alla coltura Consapevoli delle difficoltà difficoltà, la malattia va gestita (prevenzione e controllo) in stretta collaborazione (Agricoltori, Associazioni Produttori, Enti pubblici, Servizio Fitosanitario, Ricerca) O Operazione i fondamentale: f d t l abbattimento bb tti t dell’inoculo d ll’i l batterico b tt i Gestione dei nuovi impianti su basi di prevenzione (materiale g fin dal primo p anno)) vivaistico,, tecnica colturale adeguata Ulteriori e necessarie attività di ricerca: diagnosi, epidemiologia, controllo, miglioramento genetico per la resistenza, variabilità del p patogeno g