La Rivoluzione francese
Dagli Stati generali al regime del Terrore (1789 - 1794)
Story by: monica sanfilippo
Convocazione degli Stati Generali
05. May 1789
A causa delle profonde crisi socio-economiche che stavano attanagliando la Francia della seconda metà del Settecento, si
diffuse la convinzione che solo un organo rappresentativo di tutta la Nazione avrebbe potuto applicare nuove riforme. L'8
agosto del 1788 Luigi XVI annunciò la convocazione degli Stati Generali - organo di rappresentanza dei tre Stati dell'Antico
regime francese - per il 5 maggio 1789. Questi non venivano convocati dal 1614.
Durante le assemblee incaricate di eleggere i deputati agli Stati Generali furono presentati i cahiers de doléances (in francese,
quaderni delle lamentele), registri nei quali erano annotavano critiche e lamentele della popolazione: le richieste più frequenti
riguardavano l'abolizione delle decime ecclesiastiche e dei privilegi signorili.
L'uso dei cahiers risale al XIV secolo, anche se i quaderni più famosi restano quelli del 1789, che ogni assemblea avrebbe
dovuto, secondo disposizioni dello stesso monarca, compilare per esprimere richieste.
Per approfondire l'argomento, consulta i seguenti link
www.pbmstoria.it/dizionari/storia_mod/r/r077.htm
http://www.oilproject.org/lezione/rivoluzione-francese-la-convocazione-degli-stati-generali-2567.html
http://www.treccani.it/enciclopedia/stati-generali/
http://storiadigitale.zanichellipro.it/storiadigitale/percorso/401/1209/lessico-storico-cahiers-de-doleances
Giuramento della pallacorda
20. June 1789
Il 20 giugno 1789 il re ordinò la chiusura della sala dove si riuniva abitualmente l'Assemblea a Versailles, con il pretesto di
eseguire dei lavori di manutenzione. Su proposta del deputato Guillotin, l'Assemblea si spostò in una sala vicina, adibita al
gioco della pallacorda (specie di tennis) e giurò di non sciogliersi finchè non avesse ottenuto una Costituzione per la Francia e
i francesi.
Le fasi della Rivoluzione francese in sintesi suhttp://www.pbmstoria.it/dizionari/storia_mod/r/r077.htm
Presa della Bastiglia
14. July 1789
La stampa pubblicò i dibattiti dell'Assemblea Nazionale. La discussione politica si estese dai salotti alle piazze, dai borghesi
alla gente comune. Il malcontento cresceva a tal punto che i cittadini della capitale, creata una milizia composta da borghesi,
decisero di attaccare la prigione-fortezza della capitale, la Bastiglia, simbolo del potere monarchico. E' questo l'atto di inizio
della Rivoluzione.Il 14 luglio in Francia è festa nazionale.
Di seguito è possibile vedere la puntata intera di Super Quark dedicata alla Rivoluzione francese
www.youtube.com/watch
Per una sintesi della rivoluzione consulta il linkhttp://www.treccani.it/enciclopedia/rivoluzione-francese/
L'abolizione dei diritti feudali
04. August 1789
Nell'estate del 1789 prende corpo e si diffonde, soprattutto nelle campagne, la "grande paura". Si tratta di una sorta di panico
generalizzato suscitato dalla falsa notizia dell'arrivo di briganti inviati a distruggere i raccolti. I contadini si armarono di
forconi e presero d'assalto castelli e poderi dei signori. Per fermare questa avanzata violenta e disordinata, l'Assemblea e il re
si affrettarono ad abolire tutti i privilegi feudali, la venalità delle cariche, i privilegi e le disuguaglianze fiscali.
Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino
26. August 1789
Basandosi sulla Dichiarazione di indipendenza americana, il 26 agosto 1789, l'Assemblea emana la Dèclaration des Droits de
l'Homme et du Citoyen. Si compone di un preambolo e di 17 articoli che contengono le norme fondamentali che regolano la
vita dei cittadini. Innanzitutto viene dichiarato il principio di uguaglianza tra tutti gli esseri umani (art.1), poi elencati i diritti
naturali e imprescindibili dell'uomo (libertà della persona, proprietà, sicurezza, resistenza all'oppressione), fino ai principi di
sovranità democratica - "Il principio di ogni sovranità risiede essenzialmente nella Nazione" - diritto di voto e libertà di
opinione e di espressione.Tale documento ha ispirato numerose carte costituzionali per il valore del suo contenuto.
Leggi gli articoli
Marcia delle donne su Versailles
05. October 1789
Nell'autunno del 1789 aumentano le difficoltà di sussistenza per i contatini, come la scarsità degli approvigionamenti del
pane. Il malcontento è tale da scatenare un'insirrezione alla testa della quale si posero le donne parigine che, armate di
forconi, si diressero a Versailles entando nella Reggia e negli appartamenti della regina. Maria Antonietta fu insultata e il re
fu costretto a ritornare a Parigi, abbandonando gli sfarzi di Versailles, simbolo dell'assolutismo monarchico. Il re a Parigi
avrebbe dovuto assumersi le sue responsabilità di guida dello e, pertanto, cominciare da subito a firmare i decreti riguardanti
le abolizioni dei privilegi feusali.
Riforma economica
19. December 1789
Con il ritorno di Luigi XVI a Parigi, l'Assemblea avvia lo smantellamento dell'Ancien Règime attraverso una riforma
elettorale, amministrativa ed economica.La Francia fu divisa in 83 dipartimenti amministrati da funzionari eletti dagli stessi
cittadini.Per risanare le casse dello stato, abbattere le imposte e i privilegi, l'Assemblea decise di usufruire dei beni
ecclesiastici che furono posti in vendita attraverso l'assegnato, titolo di pretito sui beni nazionali, successivamente convertito
in carta moneta.
La questione religiosa
12. July 1790
Il 12 luglio 1790 venne approvata la Costituzione civile del clero ispirata ai principi gallicani. Venne attuata una riforma della
Chiesa essenzialmente su quattro aspetti:
riordinamento delle diocesi in base ai dipartimenti;
retribuzione da parte dello Stato di vescovi, parroci e vicari;
elezione democratica dei vescovi e dei parroci da parte delle assemblee dipartimentali;
obbligo di residenza sotto pena di perdita della retribuzione.
I membri del clero divennero così dei funzionari statali.Per approfondire visita il linkIL POTERE DEI SENZADIO di Homolaicus
La fuga del re
21. June 1791
Da tempo erano stati preparati alcuni piani per permettere al re e alla sua famiglia di lasciare segretamente Parigi. La sera del
20 giugno 1791 Luigi XVI, Maria Antonietta, i loro figli e la governante abbandonarono il Palazzo reale dirigendosi in
carrozza verso il confine con il Lussemburgo.Il 21 mattina si diffuse la notizia della fuga del re. I reali furono riconosciuti da
un funzionario delle poste, fermati a Varennes-en-Argonne e ricondotti a Parigi. Da questo momento il re perse la stima
definitiva del suo popolo: vignette caricaturali dell'epoca divennero sempre più irrispettosi nei confronti del re e della
regina.Guarda il vedeo su Rai Cultura
Dichiarazione di Pillnitz
27. August 1791
La situazione politico-sociale della Francia favorì un forte incremento dell'emigrazione (in gran parte nobili) confermando la
progressiva radicalizzazione della Rivoluzione francese. Per cercare di contenere l'emigrazione dei francesi, in gran parte
nobili, in seguito alla difficile situazione interna, il 27 agosto 1791 Leopoldo II (imperatore del Sacro Romano Impero) e
Federico Guglielmo II (re di Prussia), al termine di un incontro avvenuto a Pillnitz, vicino Dresda, rilasciarono una
dichiarazione con la quale invitarono le potenze europee ad intervenire contro la Rivoluzione francese per restituire i pieni
poteri a Luigi XVI. Leopoldo II dichiarò che l'Austria avrebbe mosso guerra solamente se tutte le potenze avessero fatto
altrettanto. La Dichiarazione di Pillnitz serviva al momento unicamente allo scopo di intimorire i rivoluzionari francesi,
facendoli desistere dal continuare a indebolire l'autorità di Luigi XVI. L'Assemblea Legislativa interpretò il documento come
una reale dichiarazione di guerra, il che fece aumentare l'influenza dei deputati radicali, tra i quali Jacques Pierre Brissot,
favorevoli all'intervento bellico per radicalizzare il movimento rivoluzionario.
La Costituzione del 1791
13. September 1791
Nel settembre del 1791, a qualche mese di distanza dalla fuga di Varennes, Luigi XVI firmò una Costituzione per ordine
dell'Assemblea Nazionale. La revisione della Costituzione terminò il 12 settembre 1791 e il 13 dello stesso mese il re la
ratificò, diventando Luigi XVI Re dei Francesi. La Costituzione del 1791 era rivoluzionaria nei suoi contenuti. La nuova
riforma, basata sulle idee di Montesquieu (separazione dei poteri) e Rousseau (sovranità popolare e supremazia del
legislatore), prevedeva una monarchia dai poteri limitati. Essa aboliva la nobiltà in Francia, creava leggi uguali per tutti e
concedeva la legislazione all'Assemblea legislativa. Al sovrano, che rimaneva il rappresentante della Nazione, competeva il
solo potere esecutivo tramite la nomina di alcuni ministri (scelti all'esterno del parlamento per evitare conflitti di interesse). Il
potere legislativo venne affidato all'Assemblea Legislativa, che sostituì l'Assemblea nazionale costituente, formata da 745
deputati. Luigi XVI conservava il diritto di veto.
Il testo intero della Costituzione è in Documenti di Storia costituzionale
La Marsigliese
25. April 1792
La Marsigliese è il canto patriottico della Rivoluzione francese, adottato ufficialmente dalla Francia come inno nazionale nel
1879.
Nella notte tra il 25 e il 26 aprile 1792, un giovane ufficiale trentunenne, Claude Joseph Rouget de Lisle, compone un canto di
guerra per infondere coraggio e forza d'animo alle truppe francesi in guerra contro l'Austria. All'epoca, il giovane ufficiale è
di stanza a Strasburgo in un battaglione dal nome evocativo: "Les enfants de la patrie" (I figli della patria).
In un mese, quest'opera fa il giro della Francia e raggiunge Parigi nel luglio 1792 insieme ai marsigliesi venuti a difendere la
patria in pericolo. In poche settimane, l'inno ha trovato il suo titolo: La Marsigliese. Il successo è tale che viene dichiarato
inno nazionale il 14 luglio 1795.
Proibita sotto l'Impero e la Restaurazione, la Marsigliese è riportata in auge durante la Rivoluzione del 1830, e Berlioz ne
elabora un'orchestrazione che dedica a Rouget de Lisle. Bisogna però attendere il 14 marzo 1879 prima che la Marsigliese
venga riconosciuta ufficialmente come inno nazionale e diventi uno dei simboli della Repubblica francese.
Nel 1887, una commissione composta da musicisti professionisti ha definito la versione ufficiale dopo aver rimaneggiato il
testo melodico e l'armonia. Oggi, l'inno che viene suonato nelle cerimonie ufficiali è un adattamento della versione del 1887,
fedele alle origini dell'opera e dal ritmo più lento.
Il carattere di inno nazionale viene nuovamente confermato nelle costituzioni del 1946 e del 1958.
Tratto da http://www.france.fr/it/istituzioni-e-valori/la-marsigliese.html
Ascolta l'inno nazionale francesehttps://www.youtube.com/watch?v=TF_9zuCB_BI
Caduta della monarchia
10. August 1792
Il 10 agosto 1792 è il giorno della presa del Palazzo delle Tuileries, dove dai primi mesi della Rivoluzione Francese risiedeva
Luigi XVI con la famiglia reale. Con questa dimostrazione di forza l?ala più radicale dei rivoluzionari, sanculotti e giacobini,
provocano la caduta della monarchia, prendono il potere e danno il via alla fase democratica della rivoluzione, che poi sfocerà
nel Regime del terrore.
Questi uomini del popolo erano talmente organizzati da far capire che la sollevazione era stata premeditata e preparata,
evidenziando la maturità raggiunta dal movimento popolare. I principali organizzatori di questa giornata rivoluzionaria furono
Georges Jacques Danton, Robespierre, Jean-Paul Marat, Camille Desmoulins e Fabre d'Églantine.
Il corteo fece irruzione nel Municipio obbligando il consiglio comunale in carica a destituirsi; quest'ultimo venne sostituito da
un consiglio rivoluzionario, la Comune Insurrezionale. Successivamente la folla si diresse verso il palazzo delle Tuileries,
giungendo a destinazione alle prime luci dell'alba del 10 agosto. La residenza reale era difesa principalmente dalla Guardia
svizzera e da alcuni nobili, i quali portarono Luigi XVI e la sua famiglia nella Sala del Maneggio (sede dell'Assemblea
Legislativa) con l'intento di mettere i reali sotto la protezione dell'Assemblea, riunita in seduta straordinaria. Alle otto del
mattino gli insorti decisero di penetrare nel palazzo; la Guardia svizzera reagì, provocando centinaia di morti, ma i
manifestanti continuarono a giungere numerosi da ogni parte (soprattutto da Faubourg Saint-Antoine). Il re, seguendo il
consiglio dei deputati che volevano evitare un bagno di sangue, ordinò al comandante delle sue truppe di ritirarsi nella
caserma. I soldati, eseguendo l'ordine appena ricevuto, vennero sorpresi e massacrati dalla folla. Al termine degli scontri si
contarono circa 350 morti fra gli insorti e circa 800 fra i monarchici, di cui 600 Guardie svizzere e 200 nobili.
Con la presa del palazzo delle Tuileries il potere passò di fatto nelle mani della Comune Insurrezionale che immediatamente
obbligò l'Assemblea legislativa a dichiarare decaduta la monarchia e a convocare una nuova assemblea costituente
(Convenzione nazionale) che avrebbe avuto il compito di stilare una nuova Costituzione a carattere democratico ed
egualitario. Luigi XVI, privato dei suoi poteri, venne rinchiuso insieme alla sua famiglia nella prigione del Tempio in attesa di
essere processato. La sera del 10 agosto, in seguito ad una seduta durata nove ore, l'Assemblea legislativa designò per
acclamazione un Consiglio Esecutivo provvisorio composto da sei ministri: Danton (ministro della Giustizia), Gaspard
Monge (ministro della Marina), Pierre Henri Hélène Tondu (ministro degli Esteri), Jean-Marie Roland de La Platière
(ministro degli Interni), Joseph Servan (ministro della Difesa) e Étienne Clavière (ministro delle Finanze). segretario del
Consiglio provvisorio fu nominato Grouvelle Philippe-Antoine.
Tratto da http://it.wikipedia.org/wiki/Rivoluzione_francese
Nasce la Prima Repubblica
21. September 1792
Agli inizi di settembre si svolse l'elezione dei deputati della Convenzione in un'atmosfera molto tesa. La Convenzione venne
così composta da 749 deputati divisi in tre gruppi: a destra i Girondini, a sinistra i Montagnardi e al centro la maggioranza che
non aveva ancora una linea politica ben definita.
I Girondini rappresentavano l'ala più moderata della Convenzione. Avevano l'appoggio della borghesia, intendevano opporsi
al ritorno dell' Ancien Régime, ma erano restii a prendere decisioni di emergenza per soccorrere il Paese. Il principale
rappresentante di questo era Jacques Pierre Brissot.
I Montagnardi (da montagna, in quanto occupavano i banchi posti più in alto) provenivano principalmente dal Club dei
Giacobini e rappresentavano l'ala più radicale della Convenzione. Sensibili ai problemi della gente comune, erano disposti ad
allearsi con i sanculotti o ad adottare misure di emergenza per salvare la Patria in pericolo. I loro leader furono Robespierre,
Danton, Marat e Louis Antoine de Saint-Just.
I deputati di centro, chiamati anche Pianura (in quanto occupavano i banchi posti più in basso) o in modo dispregiativo
Palude, non avevano dei rappresentanti di spicco e dunque non possedevano una precisa linea politica. Appoggiarono i
Girondini quando si trattavano argomenti inerenti alla proprietà e la libertà, mentre sostennero i Montagnardi quando al centro
degli interessi c'era il bene della Nazione.
L'ultimo atto dell'Assemblea Legislativa fu del 20 settembre 1792: l'indomani la Convenzione nazionale si riunì per la prima
volta e il 21 settembre abolì la monarchia, proclamando la repubblica (Prima Repubblica).
http://it.wikipedia.org/wiki/Rivoluzione_francese
La decapitazione del Re
21. January 1793
Dopo l'arresto, Luigi XVI subì un processo per tradimento.
Il processo, presieduto da Bertrand Barère, iniziò il 10 dicembre del 1792. I Girondini, che volevano condannare la carica del
monarca ma non la persona, si trovarono in forte contrasto con i Montagnardi, i quali desideravano una netta separazione con
tutto ciò che rappresentava il passato monarchico attraverso la condanna a morte. Il 15 gennaio 1793 il re fu riconosciuto
colpevole. Come luogo dell'esecuzione, programmata per il 21 gennaio alle 11, fu scelta Place de la Révolution (oggi Place de
la Concorde).
Luigi XVI fu condotto in carrozza un'ora prima dell'esecuzione, dopo avere ricevuto la comunione nella Prigione del Tempio.
L'esecuzione fu eseguita dal boia Charles Henri Sanson. Prima di essere ucciso, sebbene i soldati cercassero di impedirglielo,
Luigi XVI si rivolse ai parigini per pronunciare un breve discorso: "Muoio innocente dei delitti di cui mi si accusa. Perdono
coloro che mi uccidono. Che il mio sangue non ricada mai sulla Francia!".
Da http://it.wikipedia.org/wiki/Rivoluzione_francese
In breve
http://www.raistoria.rai.it/articoli/la-decapitazione-di-luigi-xvi/11860/default.aspx
Testimonianze http://babilonia61.com/2010/09/16/gli-ultimi-giorni-di-luigi-xvi-testimonianze/
Tribunale rivoluzionario
10. March 1793
Il Tribunale rivoluzionario fu un tribunale speciale, istituito, nel 1793 dalla Convenzione Nazionale, per giudicare gli
oppositori politici. Divenne, in breve, il più potente mezzo del Regime del Terrore (1793-1794), sentenziando la pena di
morte per molte personalità illustri.Fu, inoltre, proposta la creazione di un nuovo comitato, da affiancare al Comitato di
sicurezza generale, con lo scopo di contrastare tutte le minacce rivolte alla repubblica, sia dall'interno che dall'esterno del
Paese. La proposta fu accolta e il 6 aprile venne istituito il Comitato di salute pubblica, formato da nove membri provenienti
dalla stessa Convenzione che venivano rinnovati mensilmente mediante elezione. La leadership del nuovo organo, che ebbe
sede al palazzo delle Tuileries negli ex appartamenti della regina Maria Antonietta, fu immediatamente presa da Danton. La
Convenzione nazionale mantenne la suprema autorità e il Comitato di salute pubblica dovette rendere conto ad essa delle
proprie decisioni.
La caduta dei Girondini
31. May 1793
I Montagnardi, appoggiati dai sanculotti, sfruttarono la grave situazione sociale in cui versava il Paese per attaccare i
Girondini, screditandoli agli occhi dell'opinione pubblica. Sembrava sempre più una lotta tra classi, nella quale ognuno voleva
dare a suo modo un contributo alla Rivoluzione. I Montagnardi reclamarono l'approvazione di misure eccezionali per sanare
la situazione, trovando l'appoggio della gente comune, ma ogni proposta venne rifiutata. I sanculotti pretesero
l'allontanamento dei Girondini dalla Convenzione, in quanto erano visti come nemici della Rivoluzione, colpevoli della crisi
economica e delle sconfitte militari.
Il 31 maggio del 1793 ci fu una manifestazione di sanculotti contro i Girondini, seguita il 2 giugno da un'imponente
insurrezione. Davanti al palazzo delle Tuileries, dove era riunita da tre giorni la Convenzione nazionale, si schierano i
manifestanti, sostenuti dalla Guardia nazionale.
La fine dei Girondini fu tragica: Brissot, Lebrun, Vergniaud e altri diciotto leader, dopo un breve processo tenutosi a Parigi
dal 24 al 30 ottobre, finirono sulla ghigliottina. La leadership della Convenzione nazionale passò ai Montagnardi, appoggiati
esternamente dai sanculotti.
L'assassinio di Marat
13. July 1793
La liquidazione del gruppo girondino non restò senza conseguenze. Una giovane donna di provincia, Charlotte Corday, si
recò a Parigi per assassinare Marat, che considerava uno dei maggiori responsabili del Regime del Terrore. Entrata con uno
stratagemma in casa sua, il 13 luglio 1793 Charlotte Corday pugnalò il deputato giacobino mentre era nella vasca da bagno.
L'autrice del delitto vienne arrestata e ghigliottinata il 17 luglio; al processo aveva dichiarato: «...ho ucciso un uomo per
salvarne centomila». È un?illusione: nel luglio 1793 il regime del Terrore era solo ai suoi inizi.
La legge dei sospetti
17. September 1793
Il 17 settembre 1793 fu approvata la legge dei sospetti con la quale ogni nemico, o presunto tale, della Rivoluzione venne
incarcerato o giustiziato sommariamente. Nel dettaglio questa riforma definì sospetti tutti i nobili, tutti i preti refrattari e tutte
le persone che per condotta, atteggiamenti, relazioni, opinioni verbali o scritte, si dimostrarono nemici della libertà. Con una
definizione così vasta e poco dettagliata delle persone ritenute sospette, i Montagnardi abusarono di questa legge,
condannando chiunque era d'intralcio. Monarchici, chierici refrattari, nobili emigrati, accaparratori, speculatori, evasori
fiscali, estremisti e moderati furono i gruppi maggiormente colpiti dalla nuova legge del Terrore.
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La morte della regina
16. October 1793
Il 14 ottobre, portata davanti al Tribunale rivoluzionario, Maria Antonietta d'Asburgo, venne accusata di essere la
responsabile di tutti i mali della Francia, sin dal suo arrivo nel paese. Le vennero mosse fondamentalmente tre accuse:
«esaurimento del tesoro nazionale», «intrattenimento di rapporti e corrispondenza segreti» con il nemico (l'Austria e i
filomonarchici) e «cospirazioni contro la sicurezza nazionale ed estera dello Stato». Era evidente che la donna veniva
processata per alto tradimento.
Durante il Terrore furono ghigliottinate circa 17.000 persone.
Tra le vittime più significative, oltre Maria Antonietta, troviamo: Brissot (31 ottobre 1793), Hébert (24 marzo 1794),
Condorcet (suicida in prigione il 29 marzo 1794), Danton (5 aprile 1794) e lo stesso Robespierre (28 luglio 1794).
THE END
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Author: monica sanfilippo