Le infezioni ….neonatali Dott.ssa S. Di Fabio U.O. di Neonatologia e T.I.N. - Chieti Le infezioni costituiscono un importante e vasto capitolo della patologia neonatale: • Elevata incidenza • Molteplici eziologie • Molteplici aspetti clinici • Elevata mortalità perinatale • Responsabili di handicaps neuromotori Classificazione ♣ PRENATALI e POSTNATALI ♣ SISTEMICHE O LOCALIZZATE ♣ BATTERICHE, VIRALI, MICOTICHE, PROTOZOARIE Malattie a trasmissione transplacentare (T.O.R.C.H.) T = Toxoplasma O = Other R = Rosolia C = Citomegalovirus H = Herpes Virus Conseguenze di una noxa infettiva sul feto Epoca della gravidanza Conseguenza Periodo preembrionario Interruzione gravidanza/ nessun danno Periodo embrionario Interruzione gravidanza/ malformazioni Periodo fetale Interruzione gravidanza/ malformazioni Sepsi grave Infezione nel neonato o nel lattante I.U.G.R. Via ematogena transplacentare Focolaio intermedio placentare Focolaio intermedio parietale Via ascendente attraverso il canale cervicale La maggior parte dei neonati con infezioni congenite hanno forme inapparenti. In alcuni casi asintomatici, le alterazioni possono essere scoperte con esami più approfonditi. Es. Corioretinite (da Toxoplasma) Cataratta, sordità e cardiopatie (da Rubeo) Danno cerebrale e microcefalia ( da CMV). I quadri conclamati si manifestano con: Ittero precoce Anemia Epatosplenomegalia Manifestazioni emorragiche I.U.G.R. Lesioni oculari Ipoglicemia Calcificazioni endocraniche Convulsioni…. T: Toxoplasma Agente etiologico: Toxoplasma gondii, protozoo. • Nascita pretermine • Iperbilirubinemia Segni clinici • Anemia • Epatosplenomegalia • Encefalite • Idrocefalia Nodulari,a colpo d’unghia ( talamo , nuclei della base) curvilinee(periventricolari) • Calcificazioni endocraniche • Corioretinite Terapia -Pirimetamina + Sulfatiazina -Spiramicina -Cortisonici R: Rosolia Agente etiologico appartenente alla famiglia dei TOGAVIRUS. Segni clinici • Malformazioni cardiache (Stenosi polmonare, PDA…) • Cataratta • Sordità • Anomalie dello smalto Tetrade di GREGG (1941) Rappresentazione schematica della rosolia congenita Madre Feto Neonato Esiti Frequenza delle manifestazioni cliniche Profilassi Vaccino (Virus attenuato) Terapia Nessuna MALATTIE PRENATALI DA HERPES VIRUS: 1) Virus Citomegalico 2) Herpes Simplex 3) Varicella- Zoster 4) Hepstein-Barr C: Citomegalovirus Agente etiologico appartenente alla famiglia degli Herpes V. • Epatosplenomegalia • Ittero • Basso P.A.N. Segni clinici • Porpora trombocitopenica • Anemia • Calcificazioni cerebrali, microcefalia, spasticità, assenza di riflessi posturali, epilessia focale, macrocefalia • Corioretinite • Polmonite • Lesioni ossee Segni clinici nella malattia da Citomegalovirus Trasmissione del Citomegalovirus Terapia Ganciclovir Ig anti CMV H: Herpes virus Agente etiologico:tipo 1: infezioni herpetiche dei genitali (+ frq) tipo 2 : infezioni herpetiche orali (-freq) Via ascendente : (a membrane integre o durante il parto ) (+freq) Via transplacentare : (-freq) Clinica - forma generalizzata con grave compromissione del SNC - forma localizzata Segni clinici di malattia connatale da HSV Profilassi Taglio Cesareo La sepsi neonatale Infezione sistemica, del I° mese di vita, determinata dall’invasione ematica di batteri e accompagnata dalla presenza di sintomi generali e/o distrettuali e da emocoltura positiva. Fattori di rischio FATTORI DELLA GRAVIDANZA Malattie materne Rottura precoce delle membrane Infezioni del liquido amniotico Tachicardia fetale FATTORI DEL NEONATO Basso P.A.N. Sesso maschile Anomalie congenite ed int. chir. Manovre di Terapia Intensiva FATTORI DEL PARTO Parto distocico Parto pretermine Asfissia e rianimazione FATTORI AMBIENTALI Mancata osservazione di protocolli igienici Eziologia • • • • • • • • • • • Anaerobi Streptococco β-emolitico di gruppo B E. Coli-K1 Hemophilus Influentiae Stafilococco coagulasi negativo Listeria Monocitogenes Streptococco β-emolitico di gruppo D Mycoplasma Hominis e Ureolyticum Pneumocystis Carinii Campylobacter Fetus e Jejuni Yersinia Enterocolitica Forme cliniche del neonato di Peso molto basso • Sepsi torpida • Sepsi fulminante o Shock settico endotossinico • Sepsi associata a C.I.D. • Sepsi associata a N.E.C. • Sepsi associata a R.D.S. • Endotossinemie isolate La diagnosi è agevole quando la malattia è conclamata ma è estremamente difficile quando è in fase iniziale o si presenta solo con sintomi vaghi e aspecifici. Diagnosi Diagnosi precoce: criteri clinici (1) Neonato che non piange Segni aspecifici • • • • • • • • • Sclerema Pianto flebile Ristagni e vomito Difficoltà ad alimentarsi Distensione addominale Irregolarità dell’alvo Crisi di apnea Bradicardia, polipnea Tachicardia Diagnosi precoce: criteri clinici (2) • Colorito grigio diffuso Segni precoci di • Estremità fredde (da ipoperfusione sistemica) shock settico • Ipotensione arteriosa • Oliguria o anuria Diagnosi precoce: Test ematici Alterazioni qualitative dei G.B. • Granulazioni tossiche • Vacuolizzazioni • Corpi di Dohle • NBT-TEST • Fosfatasi alcalina leucocitaria Diagnosi precoce: Test ematici Alterazioni quantitative dei G.B. • N° assoluto dei neutrofili neutrofilia >30.000/ul neutropenia <2.000/ul • “Left shift” dei leucociti • N° assoluto delle cell BAND rapporto immaturi/neutrofili tot I/T > 0.20 Diagnosi precoce: Batteriologia Identificazione rapida degli Ag BATTERICI 1. Contro immunoelettroforesi 2. Elisa (IgM) Test rapido e attendibile (1 h) H.Influentiae, GBS, S.Pneumoniae, E.Coli. Falsi negativi nelle meningiti Test sensibile e specifico 3. Anticorpi monoclonali GBS, Clamidia Protocollo diagnostico 1° FASE 2° FASE ♣ Emocromo: neutrofili/mm3 immaturi/neutrofili totali granulazioni tossiche e vacuoli piastrine/mm3 (megatrombociti) ♣ Dosaggio PCR ♣ Micro-VES ♣ Buffy coat ♣ Sedimento urinario ♣ Liquor: Conta cellule Gram e blu di metilene ♣ Emocoltura ♣ Urinocoltura ♣ Es chimico e colturale del liquor Principali caratteristiche dell’infezione precoce e tardiva da SGB Prevenzione dell’infezione precoce da SBG Fattori di rischio • precedente neonato con infez sist da GBS SI • Batteriuria da GBS durante la gravidanza Penicillina intrapartum • Parto prima di 37 sett. di E.G. NO Tampone rettale o vaginale a 35-37 sett. di E.G. Non fatto/ incompleto Fattori di rischio T intrapartum> 38° Rottura membrane> 18 ore POS Penicillina intrapartum NEG Profilassi non necessaria si Penicillina intrapartum no Profilassi non necessaria