IL PONTIFICATO DI INNOCENZO III L'elezione di Innocenzo III Dallo scontro fra Comuni e l'imperatore Federico Barbarossa, la Chiesa era uscita decisamente rafforzata. Ben diversa era la situazione dell'impero dopo la scomparsa di Enrico VI. Infatti seguì una violenta lotta di successione fra due pretendenti. La Chiesa approfittò dunque delle difficoltà nelle quali versava l'impero per dar vita al progetto teocratico, anche grazie al nuovo pontefice Innocenzo III. La Chiesa protagonista della lotta per la successione imperiale Nella lotta per la successione imperiale il nuovo papa appoggiava Ottone di Brunswick. Così, quando l'altro contendente, Filippo di Svevia, morì nel 1209, Innocenzo III fu lieto di incoronare colui che considerava un fedele alleato. Ottenuta la corona, tuttavia, Ottone volse le spalle al papa e prese a reclamare i propri diritti. La reazione del papa fu immediata egli scomunicò Ottone dichiarando che avrebbe fatto proclamare re di Germania il giovane Federico di Hohenstaufen. L'intervento di Francia e Inghilterra: Federico II re di Germania La mossa del pontefice scatenò dunque il conflitto armato, al quale parteciparono il re di Francia Filippo II e il re d'Inghilterra Giovanni Plantegeneto, che si schierarono dalla parte di Federico e di Ottone. Lo scontro decisivo ebbe luogo nel 1214 a Bouvines, nella Francia settentrionale. La battaglia si risolse in una clamorosa vittoria dell'esercito francese. Questo risultato, consentì l'ascesa al trono di Federico II, che poté essere incoronato re di Germania nel 1215. Luci e ombre del potere di Innocenzo III La vittoria di Bouvines contribuì ad accrescere il prestigio del papato: anche grazie a essa Innocenzo III riuscì ad imporre la propria autorità su quasi tutta l'Europa. Sul fronte della lotta contro gli “infedeli”, Innocenzo III esortò i sovrani europei a partire per la quarta crociata; ma i crociati si disinteressarono completamente della Terrasanta. Ma è soprattutto nella lotta contro le eresie che la Chiesa di Roma doveva mostrare i più chiari segnali della sua debolezza e decadenza. La guerra santa contro gli eretici e l'inquisizione All'indomani della battaglia di Bouvines, Innocenzo III indisse il IV Concilio Lateranense (1215). Proprio nel corso di tale concilio fu ribadito l'assoluto primato del papa su ogni altra autorità religiosa e laica. Furono condannate alcune eresie, stabilendo di istituzionalizzare la crociata come strumento generale di lotta contro ogni forma di eresia. La Chiesa decise di dotarsi di un'istituzione incaricata di estirpare l'eresia: l'Inquisizione, un tribunale che aveva il compito di “ricercare” gli eretici e riportarli alla retta fede. La crociata contro gli albigesi La lotta contro gli eretici fu particolarmente spietata ne confronti dei càtari. L'eresia catara si diffuse soprattutto nella Francia meridionale, in particolare intorno alla città di Albi, in Provenza da cui l'appellativo di albigesi. Innocenzo III promosse una vera e propria crociata contro gli albigesi, considerati ribelli. L'impresa, sfuggì ben presto al controllo del pontefice e si trasformò in una feroce guerra condotta dai feudatari della Francia settentrionale. La guerra continuò e in seguito ad altre operazioni militari le regioni meridionali passarono alla Corona di Francia.