Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema Laboratori del Sapere Scientifico ISTITUTO COMPRENSIVO “MORATTI” FIVIZZANO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO CONOSCIAMO I TRIANGOLI Classe 2^sez.C Plesso di Monzone Anno Scolastico 2015-2016 COLLOCAZIONE DEL PERCORSO NEL CURRICOLO VERTICALE Il percorso effettuato nella classe prima si colloca all'interno del curricolo verticale della scuola allo scopo di stimolare gli alunni a sostenere le proprie convinzioni e ad accettare di cambiare opinione riconoscendo le conseguenze logiche di un'argomentazione corretta. Rafforza, inoltre, un atteggiamento positivo rispetto alla matematica attraverso esperienze significative. OBIETTIVI ESSENZIALI DI APPRENDIMENTO ● Conoscere la definizione di triangolo . ● Conoscere la classificazione dei triangoli ● Conoscere il significato di altezza dei triangoli ● Conoscere i criteri di congruenza ● Saper riprodurre vari triangoli in base a descrizione e codificazione ELEMENTI SALIENTI DELL'APPROCCIO METODOLOGICO Si è privilegiato un approccio di tipo pratico-operativo: la attività si è sicuramente rivelata positiva in quanto l'alunno si è sentito attivo, in gioco; ha formulato ipotesi, sperimentato e poi discusso le osservazioni. Ha, inoltre, imparato a raccogliere dati sistemandoli per giungere a nuove conclusioni. MATERIALI UTILIZZATI Per lo svolgimento delle attività è stato utilizzato materiale di facile consumo: ● Carta ● Forbici ● Cartoncino ● Asticciole ● Carta da lucido AMBIENTE il percorso è stato svolto in classe TEMPO IMPIEGATO Il percorso si è svolto in un arco di tempo di circa dieci ore di cui otto dedicate alle varie attività e due alla verifica degli apprendimenti TUTORAGGIO - FORMAZIONE Per lo svolgimento di una parte del percorso l'insegnante di classe, è stata affiancata dal formatore SVILUPPO DEL PERCORSO Il percorso è iniziato facendo costruire agli alunni, in piena libertà triangoli con asticciole e arrivando così alle prime osservazioni. Alcuni alunni ricevono 4 asticciole e riescono a costruire 4 triangoli; con 2 o 3 asticciole uguali costruiscono anche triangoli particolari e mostrano di conoscere già i loro nomi…… � Qualcuno non riesce a costruire il triangolo con certe combinazioni di asticelle: «Prof, un lato è troppo lungo» � La situazione è rappresentata con un «lato elastico» che si allunga sempre di più… l’angolo opposto è sempre più ampio � Il «lato elastico» è diventato il più lungo ed è lungo quanto la somma degli altri due, il suo angolo opposto è diventato piatto, non è più un triangolo….è un triangolo degenere � Osserviamo anche non abbiamo costruito un triangolo anche quando un lato è minore della differenza tra gli altri due � Si arriva così con una discussione, per gradi, ai criteri di costruibilità dei triangoli: � Il lato maggiore (o comunque non minore degli altri) deve essere minore della somma degli altri due Ogni lato deve essere minore della somma degli altri due Un lato deve essere minore della somma degli altri due e maggiore della loro differenza Scopriamo che i primi due criteri di costruibilità valgono anche per i poligoni con più di tre lati….. � Vengono preparate terne identiche composte da asticelle di diversa lunghezza e distribuite ad alcuni alunni Gli alunni scoprono che i triangoli che hanno costruito con le terne ricevute sono sovrapponibili Tre lati caratterizzano in modo univoco un triangolo infatti triangoli che abbiano gli stessi lati sono sovrapponibili ; abbiamo dunque scoperto un criterio di congruenza � Ciò che accade per i triangoli non è valido per i quadrilateri che sono deformabili:; l’ indeformabilità dei triangoli rende tali poligoni particolarmente adatti ad assicurare la resistenza di vari manufatti (ponti, tralicci ecc ecc) Quadrilateri con 4 lati uguali, non sovrapponibili L’aver tre angoli uguali non determina, invece, l’uguaglianza tra due triangoli; si verifica questo fatto semplicemente osservando squadre scalene di diversa grandezza. � Fornendo all’alunno un triangolo si chiede di disegnarne uno congruente usando righello goniometro ed eventualmente compasso per chi volesse trasportare in tale modo gli angoli; al termine della attività e discutendo sui metodi usati si sottolinea dunque che per determinare un triangolo sono sufficienti tre dati disposti in maniera opportuna e almeno uno di questi deve essere un lato. Vengono visualizzate condizioni in cui si riesce a determinare un triangolo: due lati e l'angolo compreso Un triangolo viene determinato anche quando viene fissato un lato e i due angoli adiacenti. � In altri casi abbiamo costruito triangoli non congruenti con tre elementi uguali � Triangoli non congruenti con tre elementi uguali � Osservazioni sugli angoli interni ed esterni dei triangoli. Si inizia con l’osservare che un triangolo non è che una piccola parte di piano risultante dall’intersezione dei suoi tre angoli interni. � Si utilizza cartoncino e carta da lucido trasparente con tre diversi colori. Mediante mezzi giri rispetto al punto medio di due lati del triangolo si arriva alla scoperta che la somma degli angoli interni equivale ad un angolo piatto La stessa osservazione si fa ritagliando gli angoli interni specificando che la parte colorata non è che una semplificazione visiva dell’angolo interno. Anche con l’uso del goniometro, considerando l’errore sperimentale, si arriva alla misurazione della somma degli angoli interni molto vicina all’angolo piatto. � Gli angoli esterni vengono introdotti parlando di angolo di sterzata e giungendo così all’osservazione che non solo nei triangoli ma in tutti i poligoni la loro somma è un angolo giro. Partendo da un punto abbiamo immaginato di fare un giro completo Procedendo come per gli angoli interni, ancora specificando che la parte colorata rappresenta solo una semplificazione visiva, si ritagliano quelli esterni e si verifica che la loro somma è, invece, un angolo giro. Come già specificato, si verifica la stessa cosa nei poligoni con più di tre lati OSSERVAZIONI SULLE ALTEZZE DEI TRIANGOLI Le considerazioni iniziali sono fatte mediante le piegature e la simmetria assiale Ma prima, chiedendo quale sia il triangolo più alto: quello rosso….. …..no quello nero…… si arriva a stabilire che le altezze di un triangolo sono tre Ritagliando da un foglio di carta un triangolo si fanno combaciare due parti di un lato fino a che la piegatura non è sul vertice opposto; abbiamo una piegatura perpendicolare al lato piegato che parte dal vertice, cioè l’altezza. Possiamo poi tracciarle tutte e tre Considerando una delle altezze di un triangolo isoscele gli alunni sono condotti a osservazioni che saranno sviluppate in altre fasi e cioè che essa lo divide in due parti sovrapponibili, simmetriche; gli alunni osservano ancora che oltre a due lati anche i due angoli «alla base» sono uguali; si arriva a notare che tale altezza divide anche l’angolo in due parti uguali (è bisettrice); divide poi anche «la base» in due parti uguali, è anche una mediana L’altezza «speciale» del triangolo isoscele Quanto osservato per una delle altezze dei triangoli isosceli vale per tutte le altezze dei triangoli equilateri: ognuna cioè è anche bisettrice dell’angolo e mediana del lato opposto Altezza relativa all’ipotenusa nel triangolo rettangolo realizzata con piegatura e con simmetria assiale Ci si propone di tracciare anche le altezze nei triangoli ottusangoli; con la piegatura riusciamo a farne una; gli alunni si accorgono che è impossibile partendo da due dei tre vertici cadere perpendicolarmente sul lato opposto……. Si arriva a definire che l’altezza è quel segmento che partendo da un vertice cade perpendicolarmente sul lato opposto o sul suo prolungamento . ● Altezze dei triangoli ottusangoli tracciate con la simmetria VERIFICHE DEGLI APPRENDIMENTI Allo scopo di verificare l'efficacia degli interventi effettuati, sono state proposte come prove di verifica degli apprendimenti delle attività operative in linea con il percorso svolto. Di seguito si riportano esempi di esercizi somministrati agli alunni. Dati quattro segmenti a, b, c, d quali terne diverse puoi formare? (le terne con gli stessi segmenti scritti in ordine diverso si considerano uguali) Supponiamo che le misure di a, b, c, d siano rispettivamente 6 cm, 9cm, 11cm, 15 cm Quali delle terne individuate consentono la costruzione di un triangolo? Perché non tutte la consentono? * Dati due segmenti lunghi 5 cm e 12 cm indica quali valori interi deve avere un terzo segmento per poter costruire triangoli. Costruiscine graficamente due che abbiano in comune il lato lungo 12 cm Determina la ampiezza degli angoli interni ed esterni; indica quali sono i triangoli isosceli ● ● Risultati ottenuti Gli alunni hanno mostrato interesse e hanno svolto con partecipazione ● le attività pratiche proposte Gli alunni hanno dimostrato di aver complessivamente appreso i concetti proposti relativi ai triangoli VALUTAZIONE DELL' EFFICACIA DEL PERCORSO Il percorso si è rivelato efficace e l'approccio operativo ha coinvolto tutti gli alunni, interessandoli e consentendo a tutti di raggiungere gli obiettivi prestabiliti. Si ricorda che la classe nella quale si è svolto il percorso comprende diversi alunni con Bisogni Educativi Speciali, i quali hanno tratto beneficio dal coinvolgimento nelle diverse attività. Anche per noi insegnanti il Laboratorio del Sapere Scientifico ha rappresentato una sorta di sfida, colta all'inizio con titubanza, anche, in un caso, in considerazione dell'età avanzata, ma successivamente ci ha coinvolto ed affascinato e anche alla fine di questo ultimo anno......possiamo dire che...... Imparare divertendosi è il miglior modo di imparare.......e di insegnare!