Vespe api e calabroni Imenotteri aculeati Relatore: Tettamanzi Elena (biologa) ASL Varese - Servizio di Igiene e Sanità Pubblica Vespe api e calabroni AMBITO TERRITORIALE Vespe api e calabroni LE FORZE IN CAMPO SOGGETTI PUBBLICI - ISTITUZIONALI Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Varese: N. 2 Operatori tecnici disinfettori Protezione Civile Vigili del Fuoco SOGGETTI PRIVATI Ditte specializzate ASL Vespe api e calabroni La Sezione di Disinfezione dell’ASL VARESE opera in particolare trattamenti di Disinfezione, Disinfestazione e di Derattizzazione diretti prioritariamente a favore dei Comuni e delle strutture comunitarie. E’ opportuno precisare che, ai sensi dell’art. 1.4.17 del Regolamento Locale di Igiene, tutti gli interventi di disinfezione, disinfestazione e derattizzazione devono essere effettuati a cura e spese dei proprietari degli edifici e dei terreni in cui hanno luogo, o di chi ne ha l'effettiva disponibilità, mentre gli interventi sui beni demaniali (strade, fognatura, ecc.) sono a carico degli Enti proprietari. La Sezione Disinfezione della ASL opera prioritariamente a supporto delle Amministrazioni Comunali. Le richieste di intervento diretto da parte di privati sono evase compatibilmente alle potenzialità operative della Sezione Disinfezione, fatti salvi gli obblighi. Vespe api e calabroni IL ruolo della ASL È quindi di…. Prescrivere gli interventi Supportare le Amministrazioni Pubbliche Informare ed educare la popolazione Vespe api e calabroni CALABRONI I calabroni (genere Vespa, ordine Imenotteri) presenti in Italia appartengono principalmente a 2 specie: la vespa crabro diffusa su tutto il territorio italiano la vespa orientalis presente esclusivamente nelle regioni meridionali. Sono di grosse dimensioni (circa 35 mm di lunghezza), di colore bruno, con addome tronco a livello della sua inserzione al torace e variegato di giallo. Vespe api e calabroni CALABRONI Costruiscono nidi voluminosi (vespai) nei cavi degli alberi, negli anfratti di muri o muraglioni. Sono attratti dalle sostanze zuccherine per cui si incontrano in particolare nella tarda estate/autunno (periodo della vendemmia). I nidi arrivano anche al metro di larghezza con un materiale simile alla carta compressa, che ricava masticando legno, ci si trova col le persiane mangiate dai calabroni.Le zone scelte sono i sottotetti, sottogrondaie, perché riparate dalla pioggia, ma nello stesso tempo esposte al sole e al caldo. Vespe api e calabroni CALABRONI Le colonie di calabroni sono numerose e possono raggiungere il migliaio di individui. Nonostante il ronzio minaccioso prodotto dalle ali durante il volo, il calabrone attacca solo se minacciato o se è minacciato il nido. Gli attacchi sono fulminei e nelle vicinanze del nido è consigliabile evitare movimenti bruschi. La loro puntura è assai dolorosa. Il veleno presente nei pungiglioni degli imenotteri contiene sostanze con attività tossiche e irritanti, che provocano immediatamente una sensazione di dolore gonfiore e arrossamento. Le sostanze allergizzanti, provocano, in soggetti geneticamente predisposti, reazioni gravi e shockanafilattici, effetti che insorgono entro pochi minuti dalla puntura aggravandosi rapidamente. Per questi motivi è necessario non sottovalutare il reale pericolo che un nido di calabroni installato nella nostra abitazione, o nelle immediate vicinanze, rappresenta. Vespe API e calabroni CALABRONI I SISTEMI DI ATTACCO: Il pungilione Il pungiglione è lungo 3 o 4 millimetri ed è in grado di iniettare dosi enormi di veleno e, non essendo seghettato come quello delle cugine api ( che una volta conficcato non è estraibile e provoca la morte dell'ape), può di conseguenza infliggere più punture e quindi somministrare più veleno. Pungiglione di Apis mellifera Vespe API e calabroni I bombi Volgarmente chiamati Calabroni per il loro volo molto rumoroso, appartenenti alla famiglia delle api, i Bombi sono grosse api pelose, nere, con strisce chiare (gialle o bianche), che vivono in piccoli gruppi di un centinaio di esemplari, o poco più numerosi. Vivono in colonie annuali. La maggior parte costruisce nidi d'erba o di bombus pascuorum muschio, sopra o sotto il suolo, spesso usando vecchi buchi dei topi. All'interno dei nidi fanno semplici celle di cera, in cui allevano le larve con polline e miele. Le operaie sono molto piccole e volano cariche di miele fino a dover lottare con l'aria per restare in volo. Bombo dei pascoli: bombus pascuorum Bombo della pietra: bombus lapidarius bombus lapidarius Vespe API e calabroni Le vespe Facilmente riconoscibili dall'addome glabro e con bande gialle e nere, stanno aumentando nei centri abitati grazie alla disponibilità di cibo (immondizia, rifiuti organici). Le vespe utilizzano il pungiglione per difendersi ed uccidere le prede. Anche le vespe dispongono di un pungiglione non seghettato e possono infliggere più punture ripetutamente. La puntura può essere molto pericolosa se il veleno raggiunge un vaso sanguigno, se la puntura avviene nella bocca (attenzione bevendo da lattine lasciate incustodite), nel naso o nel collo. La colonia di vespe non sopravvive durante i mesi invernali a meno delle regine fecondate che, al riproporsi della bella stagione, daranno origine a nuove colonie che costruiranno nuovi nidi utilizzando legno marcescente masticato di consistenza cartacea. Vespe API e calabroni Le vespe Vespe API e calabroni Le vespe Vespa comune (Vespula vulgaris) Il nido può essere posto nel terreno o nelle aperture site in diversi ambienti. La colonia è composta da pochi individui, poco aggressiva, reagisce solo se il nido viene toccato anche accidentalmente Vespe API e calabroni Vespe API e calabroni Le api •per la produzione del miele, vengono considerate insetti utili e quindi protette. •Per la rimozione del nido contatta un apicultore. • il pungiglione delle api è seghettato ed in caso di puntura rimane conficcato portando l'ape alla morte. Vespe API e calabroni Ape mellifera "Ape domestica" Vespe API e calabroni Vespa Germanica che ha catturato un ragno Achaearanea tepidariorum Vespe API e calabroni Vespa Eumenes pomiformis sul fiore di finocchio selvatico Vespe API e calabroni Il controllo degli infestanti urbani è diventato un problema di sanità pubblica sempre più importante. La protezione igienico-sanitaria di ambienti civili ed industriali passa sempre più anche attraverso l'eliminazione di roditori e di insetti potenziali responsabili di malattie. Esistono ormai aziende specializzate in questa opera di disinfestazione e derattizzazione che spesso associano anche lavori di sanificazione ambientale (nelle scuole, nelle mense, ecc..) e di vera e propria lotta antiparassitaria del verde cittadino (parchi pubblici, strade alberate, ecc.). Di solito vengono utilizzati presidi medico-chirurgici a bassa tossicità, la conoscenza del rischio di esposizione a sostanze chimiche pericolose è sottostimata da parte degli utilizzatori. Vespe API e calabroni I prodotti utilizzati Per gli insetti siano essi striscianti o volanti vengono di solito utilizzati insetticidi a base di piretro o piretroidi (deltametrina, cipermetrina, permetrina), raramente derivati dell'urea (diflubenzuron), carbammammati (bendiocarb, propoxur) fosforganici (temephos), fosfonati (trichIorphon) tionofosfonati( chlorpyrifos). Per il controllo dei roditori nocivi i prodotti piùutilizzati sono a base di principi attivi ad azione anticoagulante brodifacoum, bromadiolone, difenacoum). La stragrande maggioranza dei prodotti, classificati come presidi medicochirurgici, hanno una bassa tossicità e solo alcuni sono classificati nocivi (Xn). Non vogliamo qui prendere in considerazione, in maniera analitica, la tossicità dei principi attivi utilizzati; occorre tuttavia fare alcune considerazioni: le piretrine considerate sicure per l'uomo possono determinare irritazione cutanea e sensibilizzazione; sono inoltre ritenute responsabili di effetti a carico del sistema nervoso dando alterazioni della sensibilità cutanea . SUGGERIMENTI Vespe API e calabroni Mentre è “impossibile” modificare le condizioni meteoclimatiche ambientali, è possibile intervenire per rimuovere le cause di insalubrità ambientale, il più delle volte provocate dall’uomo stesso. Ad esempio si indicano alcune linee guida generali: •Effettuazione di buone opere di pulizia • Corretta gestione dei rifiuti e delle immondizie anche all’interno delle singole proprietà private (topi-scarafaggimosche) e corretta conservazione. • Applicazione di sistemi antintrusione contro i volatili (retine, barriere antistazionamento, ecc.) specie per i piccioni (zecche dei piccioni) •Cura del verde (sfalcio, ecc.) evitando aree incolte specie in area urbana (topi, zanzare, ecc.) SUGGERIMENTI Vespe API e calabroni •Rimozione dei serbatoi di acqua stagnante (serbatoi larvali di zanzare): innaffiatoi, raccolta di acqua piovana negli orti, caditoie dei cortili, ecc. •Attenzione ai gatti randagi (pulci) •Effettuazione di interventi di manutenzione agli stabili onde realizzare i sistemi idonei che impediscano l’annidamento degli animali •Rimozione dei residui di nidi •All’aperto evitare movimenti bruschi ed improvvisi, evitare l’uso di profumi •Durante lavori di giardinaggio o nei frutteti indossare dispositivi protettivi: guanti cappello indumenti che coprono gli arti Vespe API e calabroni