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NUVOLE
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6.1
COME SI FORMANO?
I
l calore del Sole, riscaldando
la superficie terrestre, fa eva­
porare l’acqua contenuta in mari,
laghi, fiumi, foreste, terreno, ecc.
Quando l’aria si raffredda il vapore
­acqueo in essa presente si aggrega
in tante goccioline d’acqua di di­
mensioni maggiori. Tale processo
di condensazione necessita però
di un aiuto: infatti il vapore acqueo
ha bisogno di «qualcosa» attorno
al quale formare una gocciolina.
Questo «qualcosa» è dato dalla
polvere presente nell’aria. Così il
vapore acqueo, «aggrappandosi»
alla polvere, forma delle goccioli­
ne che, salendo nel cielo, incon­
trano zone più fredde ove diven­
tano visibili.
In questo modo si formano le nu­
vole che spesso coprono tutto il
cielo. Ma le nuvole si formano
anche quando l’aria calda risale
lungo le pendici delle monta­gne.
L’aria calda, infatti, salendo si raf­
fredda. A una certa altitudine si
forma una «cintura» di nuvole
che solo raramente si dissolve.
Proviamo a pensare cosa succede
d’estate in montagna.
La mattina il cielo è limpido e nulla
fa pensare alle nuvole. Poi però,
se fa caldo, in tarda mattinata ini­
ziano a formarsi dei cumuli che,
col passare delle ore, divengono
sempre più consistenti fino a co­
prire, a volte, tutto il cielo. Poi,
verso sera, le nuvole si dissolvo­
no permettendoci di godere di un
bel tramonto; oppure si evolvono
PIOGGIA
NUVOLA
PUNTO DI CONDENSAZIONE
VENTO
ARIA
UMIDA
VAPORE ACQUEO
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La mattina il cielo è terso.
Poi verso le 10.00 il calore del sole provoca una forte evaporazione
che dà origine alle prime nuvole.
Nel pomeriggio le nuvole coprono il cielo, lasciando solo qualche
La sera, come per incanto, le nubi si dissolvono in seguito a un tempo­
piccolo sprazzo di cielo sereno.
rale; oppure se ne vanno anche senza aver scaricato la loro umidità.
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in cumulonembi, portatori di forti
temporali.
Le minuscole goccioline d’acqua
presenti nelle nubi riflettono la
luce solare apparendo bianche.
Ma più la nuvola è spessa, più
scura diventa poiché non lascia
filtrare la luce del Sole.
Il vapore acqueo presente nell’aria sale
verso l’alto. Quando raggiunge il punto di
condensazione si formano le nuvole che, tra­
sportate dai venti, si spostano verso le zone
montuose ove scaricano l’umidità.
6.2 TIPI
DI NUVOLE
CIRRI
CIRROSTRATI
6000 m
CIRRO
CUMULI
ALTO
STRATI
ALTOCUMULI
CUMULONEMBO
CUMULO
2000 m
STRATOCUMULI
NEMBO
STRATI
STRATI
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L
e nuvole che si muovono nel
cielo assumono ogni sorta di
forme, dimensioni e colori. Ne
esiste una varietà tale che sarebbe
impossibile riuscire a classificar­
le tutte; nonostante ciò nel 1803
un meteorologo britannico, Luke
Howard, identificò dieci diverse
categorie di nuvole che proven­
gono tutte da tre forme base. Tale
classificazione si è dimostrata tal­
mente valida da essere utilizzata
ancora oggi da chi si occupa di
meteorologia.
Le tre categorie base sono:
• CIRRI/CIRRUS (dal latino cir­
rus = ciuffo): sono nuvole bian­
che, filamentose, che si trova­
no oltre gli 8000 m dove le
temperature sono molto basse;
non sono accompagnate da
precipitazioni, ma spesso an­
nunciano masse d’aria fredda
in avvicinamento. I cirri sono
formati da cristalli di ghiaccio
che vengono spinti dal vento,
formando così dei ciuffi; dalla
loro disposizione è possibile
capire la direzione del vento
in quota.
poco estese in altezza, basse e
opache. Esse si formano quan­
do l’aria umida si muove oriz­
zontalmente tra strati d’aria più
fredda. Possono essere porta­
trici di pioggia.
Ed ora passiamo ad elencare i
dieci differenti tipi di nuvole che
classificheremo secondo la distan­
za della loro base dalla superficie
terrestre:
Nubi basse (fino 2000 m): in ques­
to gruppo rientrano
• Stratocumuli/Stratocumulus
(Sc)
• Strati/Stratus (St)
• Nembostrati/Nimbostratus
(Ns)
Stratocumuli
Strati
• CUMULI/CUMULUS (dal lati­
no cumulus = cumulo, muc­
chio): sono nuvole a gruppi o
isolate, di forma e dimensioni
variabili, che assomigliano a
cavolfiori. Generalmente sono
bianche nella parte alta, colpi­
ta dalla luce, mentre alla base
sono di color grigio. Esse si
formano generalmente duran­
te giornate calde e soleggiate e
sono segno di bel tempo.
• STRATI/STRATUS (dal latino
stratus = strato): sono nuvole di
dimensioni molto ampie, ma
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Nembostrato
Nembostrato
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Nubi medie (tra 2.000 m e 8000
m): nel gruppo abbiamo
• Altocumuli/Altocumulus (Ac)
• Altostrati/Altostratus (As)
Nubi alte (tra 8.000 m e 14.000
m): di queste fanno parte
• Cirri/Cirrus (Ci)
• Cirrocumuli/Cirrocumulus (Cc)
• Cirrostrati/Cirrostratus (Cs)
Altocumuli
Altostrati
Cirri
Cirrocumuli
Cirrocumuli
Cirrostrati
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6.3 NUBI
V
i sono nuvole che non rien­
trano nella classificazione
per altezza in quanto si sviluppa­
no in verticale assumendo enormi
dimensioni: esse sono portatrici
di precipitazioni e forti temporali
spesso accompagnati da grandine.
Si tratta dei cumulonembi (dal lati­
Cumuli
no nimbus = nube piovosa) che a
volte alla sommità assomigliano a
un’incudine: essi si sviluppano in
altezza poiché vengono alimentati
continuamente dalle correnti as­
censionali ( ↑ ) che li fanno esten­
dere fino a 12.000 / 15.000 m.
PARTICOLARI
• Cumuli/Cumulus (Cu)
• Cumulonembi/Cumulonim­
bus (Cb)
La branca della meteorologia che
studia le nuvole si chiama NEFO­
LOGIA.
Cumulonembo
Strato di nuvole visto dall’aereo
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Gli aerei che percorrono le rotte intercontinentali, volando ad alte quote lasciano nel cielo scie di condensazione. Il vapore acqueo che fuo­
riesce dagli aerei in seguito alla combustione del gasolio condensa in piccole goccioline di acqua scatenando quella reazione a catena che
porta alla formazione delle scie. Maggiore è la quantità di vapore acqueo presente nell’aria e maggiore è la durata delle scie. Con aria secca,
al contrario, esse si dissolvono rapidamente.
Vista dal Passo Gardena verso la Val Badia
Vista sul Plan de Corones
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 Assieme ai tuoi compagni fotografa tutti i tipi di nuvole che hai studiato e cerca di catalogarli con il relativo
nome.
 Prepara una tabella con due colonne: da una parte scrivi i nomi delle nuvole in lingua italiana, dall’altra
inserisci i corrispondenti nomi in lingua tedesca.
 Zeichne die verschiedenen Wolkenarten ins Heft.
 Cëlti ala nibles per n valgun dis. Scrite su de ce viers che les va, da ce pert che les vën, de ce sort che les
ie, tan debota che les va, tantes che l nen ie y nsci inant. Usservea nce l tëmp n generel scrijan for su: sce
l ie mpo plutosc bel, sce l pluev o nëif, sce l ie tume, sce l ie frëit ... Mët śën a cunfront la doi cosses y cëla
de te udëi ora sce l ie vel’ culegamënt danter la nibles y la mudazions dl tëmp. Damandeti pona nce a jënt
plu de tëmp che te cunësces, sce i sà vel’ regula n cont dla nibles te ti raion. (Saslonch fuma da burt ...)
Sassolungo con pennacchio
 Chiedi alle persone anziane che conosci il perché del nome tedesco WOLKENSTEIN per Selva di Val Gardena.
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