Lettera di ringraziamento di Suor Elena

Bukavu, 04 Novembre 2010
Cari benefattori di «S.O.S. Ospedale di Bukavu»,
desidero esprimervi la nostra gratitudine ed aggiornarvi sulla situazione del lavoro che
svolgiamo qui all’Ospedale come Servizio Sociale e Centro Nutrizionale. Vorrei innanzitutto
ringraziarvi molto per il vostro aiuto, che ci permette ogni volta di salvare tante vite: cercherò
di spiegare in breve ciò che facciamo nel nostro reparto.
Il servizio per gli indigenti è un buon servizio, ma richiede grande dedizione. Poichè in
situazioni difficili alcuni pazienti sono abbandonati a se stessi e perdono quindi ogni speranza
di sopravvivere, in quei momenti il nostro servizio è lì per avvicinarli, ascoltare e seguire
l’evolversi delle cure di quelle persone che non hanno alcuna via d'uscita e che hanno perso
ogni speranza di recupero. Ci riempie di gioia vedere il paziente che abbiamo seguito e aiutato
lasciare l'ospedale guarito e grato per il sostegno gli abbiamo dato. La nostra gioia è ancora
maggiore quando vediamo questi bambini che inizialmente sono amareggiati, sofferenti,
impauriti e tristi, cominciare a sorridere: quel sorriso è il primo segno di guarigione. Dopo, a
poco a poco, cominciano a giocare, ad avvicinarsi e a chiedere ad ogni costo di donare loro un
po’ di affetto. Ogni volta che vediamo queste vite che rinascono ringraziamo Dio per tutto ciò
che realizza tramite voi e preghiamo anche per voi.
Come vi spiego nel mio messaggio, abbiamo avuto un numero elevato di pazienti perché sono
arrivati degli ustionati da Sange ed altri provenienti da Bukavu a causa di incendi scoppiati qua
e là durante la stagione secca. Così abbiamo contribuito a curarli, a sfamarli e a vestirli;
qualche volta ci sono stati casi che hanno richiesto dei trattamenti speciali in cui siamo
intervenuti perché la famiglia non poteva provvedere al sostentamento. Ma con il vostro aiuto
siamo riusciti a far fronte alla loro situazione.
Abbiamo anche potuto sistemare il tetto del Centro di Nutrizione, che cominciava a far passare
l’umidità, ed abbiamo cominciato i lavori di recinzione per rendere più sicura la struttura. Sono
state effettuate anche altri piccoli lavori di manutenzione, come la riparazione di mobili e muri
o il cambio dei rubinetti nei bagni…
Abbiamo anche inviato alcuni bambini idrocefali in Uganda, per un trattamento più efficace
riguardo alla loro patologia. Anche alcuni bambini con tumore agli occhi hanno tratto
giovamento dalle cure che abbiamo potuto fornire, ma purtroppo due di loro sono morti,
poichè le operazioni sono molto delicate, mentre gli altri tre sono ancora vivi.
Il vostro sostegno ci ha aiutato ancora una volta a salvare molti bambini malnutriti; vorrei però
sottolineare che negli ultimi tempi non abbiamo un gran numero di nuovi ricoveri, ma quelli
che sono arrivati al Centro avevano parecchie altre complicazioni, quindi la loro permanenza in
ospedale e le cure sono state prolungate. In sintesi, diciamo che privilegiamo l'assistenza per
tutti i bambini malati dell’ospedale, non solo per i malnutriti.
Anche il progetto diabete procede positivamente, poichè i nostri pazienti possono essere
controllati e curati regolarmente. In questo modo i casi di ricovero di diabetici sono diminuiti,
perché con il vostro aiuto siamo in grado di fornire loro tutto il necessario per le cure e per la
nutrizione. Ma vi segnaliamo che la nostra scorta di strisce per la misurazione della glicemia
sta per esaurirsi, pertanto se potete procurarcene delle altre potremo continuare a curare in
modo adeguato questi malati.
Per tutti questi motivi, a nome di tutti i pazienti indigenti e di tutti i bambini malnutriti, vi
ringrazio per il denaro che ci avete inviato e che ci ha aiutato a salvare tante vite con cure
mediche, sostegno alimentare e anche di vestiario per alcuni pazienti. Vi informo inoltre che ci
sono volte in cui tra questi bimbi malati accogliamo anche chi non ha parenti, o perché sono
stati abbandonati o perché vengono da lontano, o perchè sono vittime di guerra o rifugiati e
sopravvissuti.
Vi prego di non smettere mai di pensare a questa povera gente e di continuare a sostenerla
materialmente e spiritualmente. Noi non smetteremo mai di pregare per voi. Che il Signore vi
colmi dei suoi doni.
Grazie ancora, contiamo sempre su di voi e sul vostro aiuto.
Sr Elena ALBARRACIN
Responsabile del Servizio Sociale e del Centro
Nutrizionale dell’Ospedale di Bukavu