Riproduzione riservata - Allevamento del Bugallo

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ALLEVAMENTO AMATORIALE DEL CANE DA CACCIA
“DEL BUGALLO”
Razze: Setter Inglese – Bracco Francese tipo Pirenei
Di “Franco Barsottini”
Via Bugallo 1b – 56040 Crespina (PI)
Tel. 050 659019
www.allevamentodelbugallo.it
[email protected]
La termoregolazione;
I cani sono “omeotermi”, il termine significa che sono in grado di controllare e
mantenere costante la temperatura corporea al variare delle condizioni esterne.
Omeotermi sono tutti gli essere a sangue caldo e quindi anche l’uomo.
Il cane tollera meglio di noi le basse temperature, la tolleranza alle alte temperature
invece è molto più limitata della nostra e quindi se noi percepiamo una giornata
afosa con fastidio probabilmente il cane starà soffrendo.
I meccanismi che nel cane portano al controllo della temperatura non sono presenti
nei cuccioli fino a due settimane di vita. Nelle prime due settimane, i cuccioli, per
mantenere a livelli vitali la temperatura stanno a contatto scaldandosi a vicenda e se
si distaccano per qualche ora rischiano di morire per ipotermia.
Dopo la terza settimana di vita i cuccioli diventano animali omeotermici autonomi
con una temperatura costante che si aggira tra i 39° ed i 39,5°.
Il freddo viene sopportato abbastanza bene dal cane che per combatterlo può adottare
i seguenti meccanismi:
- La percezione del freddo fa sì che si contraggano i piccoli vasi sanguigni dei tessuti
periferici, cioè della pelle che riveste orecchie e arti, in questo modo viene dissipato
meno calore attraverso la circolazione perché il sangue si raffredda meno scorrendo
in superficie solo in modeste quantità.
- Il mantello anche in quei cani a pelo corto in inverno s’infoltisce e si allunga
aumentando l’isolamento termico imprigionando aria che rimane calda proprio
vicino alla cute, inoltre la contrazione dei muscoli orripilatori situati alla base dei
peli né aumenta l’erezione aumentandone lo spessore.
- Il cane che ha freddo per scaldarsi mette in atto il tipico atteggiamento del
raggomitolamento che riduce la superficie corporea esposta.
Quando piove e fa freddo è opportuno asciugare bene il cane fino a livello della cute
per evitare che il sottopelo rimanga umido, e dobbiamo assicurarci che i piedi siano
il più asciutti possibile, questo comportamento è molto importante per evitare che il
freddo, per un pelo ancora umido, possa predisporre il cane a pericolose forme
respiratorie quali tracheiti o bronchiti o predisporre la cute interdigitale a
microlesioni e lacerazioni.
Il motivo per cui il cane tollera meno di noi il caldo stà nel fatto che esso non ha
un’efficiente sistema di dissipazione del calore essendo le ghiandole sudoripare rare
e localizzate esclusivamente sui cuscinetti plantari delle dita dei piedi.
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ALLEVAMENTO AMATORIALE DEL CANE DA CACCIA
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Razze: Setter Inglese – Bracco Francese tipo Pirenei
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L’evaporazione del sudore dai cuscinetti raffredda la circolazione solo nella zona
delle zampe ed il beneficio non influenza la grande circolazione. Per dissipare calore
oltre al sistema descritto in precedenza i cani usano altri due sistemi, in questo modo
hanno tre modalità di dissipazione differenti, ciascuna modalità non è altamente
efficiente ma i tre sistemi messi insieme permettono una buona evaporazione del
calore corporeo:
- Il primo sistema utilizza l’aria inalata dal naso. Collocate nelle cavità nasali il
cane ha nascoste delle sottili lamelle ossee, dette turbinati, rivestite da una
membrana mucosa costantemente inumidita, l’aria inspirata attraverso queste
lamelle vaporizzare e l’umidità raffredda il naso; il naso freddo ed umido del
cane rinfresca il sangue che circola nei vasi sanguigni superficiali, questo
sangue tornando in circolo attraverso il corpo lo raffredda.
- Il secondo sistema utilizza la respirazione attraverso la bocca. L’aria in uscita
dalla bocca scorrendo sopra la lingua evapora e la fa raffreddare con
conseguente raffreddamento del sangue che circola a questo livello. Nelle
giornate più calde i cani la cui media degli atti respiratori in condizioni
ottimali è intorno ai 30 – 40 respirazioni al minuto possono arrivare ad ansare
anche 300 – 400 volte al minuto, questo però produce una grande perdita di
liquidi che devono essere recuperati per evitare una disidratazione, pertanto
hanno bisogno di bere molta acqua. Il sistema si rileva efficace nelle giornate
con temperature medie ma diventa poco efficiente di fronte a temperature
esterne maggiori ai 32° ed associate ad un alto tasso d’umidità e scarso
ricircolo dell’aria, in queste condizioni l’umidità elevata interferisce col
sistema di termoregolazione rendendo impossibile l’evaporazione.
La temperatura critica, quella che arreca danni irreversibili agli organi e
prevalentemente sul sistema nervoso è di 42,78°C., tale temperatura può portare alla
morte del cane a seguito di coma o arresto cardiaco. Le razze brachicefale con muso
troppo corto, i cuccioli, gli animali anziani, i soggetti obesi hanno maggiori difficoltà
nella termoregolazione. Per combattere la calura il cane richiede di avere a
disposizione acqua fresca da bere e dell’ombra sotto cui ripararsi, è importante
evitare che rimanga in luoghi ristretti senza un sufficiente ricambio d’aria.
L’allenamento del cane deve sempre avvenire nelle ore più fresche. Possiamo
accorgerci del disagio del cane per il calore quando comincia ad ansimare,
aumentando a dismisura la frequenza del respiro e dell’attività cardiaca, in questi
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casi il respiro diventerà affannoso e rumoroso ed il cane evidenzierà una forte ansia,
avrà poca attenzione ai comandi e talvolta poca lucidità, in pochi minuti può dare
segni di incoordinazione presentando intensa salivazione e vomito sanguinolento, le
mucose inizialmente di colore molto carico tenderanno rapidamente al cianotico, al
tatto il cane apparirà quasi bollente, questa grave situazione deve vedere rapidamente
l’intervento del veterinario con cardiotonici, diuretici, fluidi elettrolitici e cortisonici
per contrastare gli effetti sugli organi maggiori. Nell’attesa dell’intervento si può
cercare di raffreddare il cane immergendolo in acqua fresca ma non gelida o
bagnando con acqua ed alcol le aree della pelle senza pelo o molto vascolarizzate
come testa ed addome, ascelle, inguine e piedi, la temperatura deve essere comunque
sempre controllata per evitare una ipotermia altrettanto drammatica.
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