DIDATTICA della BIOLOGIA e LABORATORIO di DIDATTICA

MASTER DI II LIVELLO
IN DIDATTICA DELLE SCIENZE PER INSEGNANTI DELLE SCUOLE MEDIA ED ELEMENTARE
una formazione qualificata per l’
l’orientamento alla cultura scientifica
DIDATTICA della BIOLOGIA
e LABORATORIO di
DIDATTICA della BIOLOGIA
UNITÀ DI APPRENDIMENTO:
IL TERRICCIO e
I SUOI ABITANTI
PER LA SCUOLA DELL’
DELL’INFANZIA
a cura delle ins. G. Panzica e V. Sanfilippo
a cura delle ins. G. Panzica e V. Sanfilippo
INTRODUZIONE
L’intervento didattico che questa unità di apprendimento mette in campo
non è volto alla trasmissione di conoscenze precostituite o di saperi
specifici, ma a una prima scoperta del mondo naturale attraverso il diretto
contatto con le cose, gli oggetti, gli ambienti, gli animali.
Attraverso queste esperienze, i bambini impareranno gradatamente a
osservare, a descrivere e a mettere in relazione.
Utilizziamo il giardino della scuola come un vero e proprio laboratorio
all’aria aperta.
Lavorare all’esterno fornirà ai bambini continui stimoli e spunti per
l’osservazione, infatti in qualsiasi momento è possibile imbattersi in
situazioni nuove e inattese.
Attraverso il mediatore fantastico “lombrico Enrico” i bambini scopriranno
gli abitanti del terreno, la loro vita all'umido sotto le rocce, sotto ai ceppi e
sotto le lettiere di foglie.
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1
OBIETTIVI
EDUCATIVI E DIDATTICI
•
Sviluppare la capacità di esplorazione, osservazione e rielaborazione di dati,
finalizzate all’acquisizione di un primo approccio scientifico;
•
Favorire la conoscenza dei piccoli animali che
comprenderne le principali funzioni biologiche;
•
Riconoscere l’importanza di ogni essere vivente nel proprio habitat;
•
Promuovere il rispetto per l’ambiente e per ogni forma di vita;
•
Esprimersi attraverso il linguaggio verbale e non;
•
Saper utilizzare tecniche espressive quali: attività grafico-pittorica-manipolativa
e le tecniche verbali quali: la filastrocca e la drammatizzazione;
•
Stimolare il gioco, la partecipazione e l’attività di gruppo;
•
Promuovere lo sviluppo armonico del bambino sotto il profilo corporeo e della
coordinazione dei movimenti;
•
Riflettere sul delicato ma fondamentale legame esistente tra tutti gli esseri
viventi, siano essi animali o vegetali, e il loro habitat.
popolano il
suolo
e
a cura delle ins. G. Panzica e V. Sanfilippo
a cura delle ins. G. Panzica e V. Sanfilippo
TRAGUARDI
Nell’
Nell’ambito
del
campo
di
esperienza
“LA
CONOSCENZA DEL MONDO”
MONDO” i traguardi di riferimento
individuati sono:
9 Osserva i fenomeni naturali e gli organismi viventi
sulla base di criteri o ipotesi, con attenzione e
sistematicità
sistematicità.
9 È curioso, esplorativo, pone domande, discute,
confronta ipotesi, spiegazioni, soluzioni e azioni.
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2
METODOLOGIA
•
•
•
•
•
ASPETTO LUDICO
DIDATTICA LABORATORIALE
GRUPPI DI LAVORO
COOPERATIVE LEARNING
APPRENDIMENTO COSTRUTTIVISTA
Il prerequisito fondamentale è di tipo metodologico: si intende mettere in atto una
didattica costruttiva dove è il soggetto attivo che costruisce le proprie conoscenze
collaborando e cooperando. A tal fine il percorso didattico prevede e propone attività
scientifiche che porteranno i bambini a saper formulare ipotesi, ad indagare e dare
risposte alle domande poste. Questa modalità di lavoro, prima individuale e poi
collettiva, consente ad ogni bambino di attingere dapprima alle proprie personali
conoscenze e successivamente, nel momento della condivisione, di recuperare e
interiorizzare informazioni che non conosceva.
Pertanto è necessario progettare un ambiente e preparare situazioni didattiche in cui
gli alunni possano sperimentare, usando una molteplicità di strumenti comunicativi
ed informativi, per costruire la propria conoscenza.
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METODOLOGIA
Considerata l’età dei bambini, in ogni proposta sarà privilegiato L’ASPETTO LUDICO che
rappresenta la spinta motivazionale, attraverso cui i bambini sperimenteranno un’attiva
partecipazione e un’immediata gratificazione sia individuale che di gruppo. Per questo motivo la
regolamentazione dei giochi sarà proposta in maniera semplice e possibilmente affidata agli stessi
bambini. La sezione sarà invitata ad affrontare situazioni tratte dalla realtà e ad osservare partendo,
ove possibile, da esperienze concrete di osservazione, sperimentazione, manipolazione, creatività.
Ogni situazione verrà analizzata avendo cura di problematizzare gli argomenti, di incentivare la
formulazione di domande inerenti e di formulare ipotesi da verificare in sede laboratoriale.
La DIDATTICA LABORATORIALE si baserà sullo scambio intersoggettivo tra alunni e docenti in una
modalità paritaria di lavoro e di cooperazione, coniugando le competenze dei docenti con quelle in
formazione degli alunni. La ricerca condotta con questo metodo è un percorso didattico, che non è
teso a trasmette conoscenza, ma apre nuove opportunità di conoscenza e produce nuove fonti
documentarie. Un luogo, quindi, dove operare, dove si vivono esperienze concrete e si sviluppa la
logica della scoperta.
Le attività saranno spesso svolte per PICCOLI GRUPPI DI LAVORO all’interno del gruppo sezione
per favorire da un lato la personalizzazione del lavoro scolastico, permettendo a ciascun alunno di
operare secondo i propri ritmi e le proprie capacità, dall'altro la capacità di collaborare (nel gruppo e
tra i gruppi di alunni) per un obiettivo comune.
All’interno del gruppo e tra i gruppi, l’impegno di alunni e docenti, finalizzato al raggiungimento di
nuove abilità e conoscenze attraverso la condivisione del proprio lavoro, porterà a modalità di
COOPERATIVE LEARNING, caratterizzato dal superamento del modello trasmissivo della
conoscenza e dal ruolo del docente che si pone quale facilitatore dell’apprendimento e il sapere si
costruisce insieme passo dopo passo in una “comunità di apprendimento” .
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3
TEMPI
La durata dell’UA sarà di due settimane.
All’esperienza di osservazione/esplorazione in
giardino saranno dedicate alcune mattine
durante la settimana, compatibilmente con le
condizioni meteo, in alternativa si proporranno
attività di osservazione diretta in classe dei
lombrichi.
Ai giochi verrà dedicata la parte finale della
giornata scolastica.
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MATERIALI
• PALETTE, SECCHIELLI
• MACCHINA FOTOGRAFICA
• CONTENITORI DI PLASTICA
TRASPARENTI
• LENTE DI INGRANDIMENTO
• CARTONCINI BRISTOL, FOGLI A4
• PLASTILINA
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4
DOMANDE STIMOLO
Il percorso didattico prevede una serie di domande stimolo poste ai bambini
al fine di formulare delle ipotesi su ciò che avrebbero osservato.
L’insegnante facendo riferimento al mediatore fantastico chiede: “Come
immaginate Enrico?”
Le domande successive saranno:
DOVE POSSIAMO INCONTRARE ENRICO?
COSA HA IL LOMBRICO?
COSA FA IL LOMBRICO?
DOVE VIVE IL LOMBRICO?
Si è proceduto con la stessa metodologia utilizzata e sopra descritta per il
COME E’? E successivamente tali ipotesi verranno verificate attraverso
l’esperienza diretta, al fine di giungere a formulare conclusioni validate.
a cura delle ins. G. Panzica e V. Sanfilippo
INDICE DELLE ATTIVITÀ
L’esperienza avrà come oggetto principale l’osservazione dei lombrichi raccolti nel prato
della scuola. Da questa si svilupperanno attività legate ai vari campi d’esperienza: la
conoscenza del mondo, i discorsi e le parole, il corpo in movimento.
IL PERCORSO DIDATTICO PREVEDE:
•PRESENTAZIONE DI “LOMBRICO ENRICO” E DELLA FILASTROCCA N 1
•OSSERVAZIONE ED ESPLORAZIONE DEL GIARDINO DELLA SCUOLA
•OSSERVAZIONE DIRETTA DEL LOMBRICO
•CONVERSAZIONE GUIDATA – OPINIONI E CONFRONTO – VERIFICA IPOTESI
•PRODUZIONE GRAFICO PITTORICA DEL TERRICCIO OSSERVATO
•ATTIVITÀ PLASTICA-MANIPOLATIVA: LA “FAMIGLIA DEI LOMBRICHI”
•ATTIVITÀ VERBALE-GESTUALE: FILASTROCCA N 2
•LOMBRICO ENRICO E I SUOI AMICI
•NARRANDO... IL CICLO DI VITA – REGISTRAZIONE DATI: IDENTIKIT LOMBRICO
•ATTIVITÀ VERBALE-GESTUALE: FILASTROCCA N 3
•GIOCO MOTORIO DI IMITAZIONE: COME IL LOMBRICO
a cura delle
ins. G.
PanzicaCLASSIFICAZIONE
e V. Sanfilippo
•GIOCO IN GRANDE GRUPPO:
UNA
PRIMA
a cura delle ins. G. Panzica e V. Sanfilippo
5
DESCRIZIONE ESSENZIALE
DELL’ESPERIENZA
PRIMO INCONTRO
Il mediatore fantastico: “il lombrico Enrico”
Enrico” guiderà
guiderà i bambini alla scoperta di un
percorso per esplorare un’
un’aiuola del giardino e i suoi abitanti vegetali e animali. Un
esperimento semplice ma di grande effetto per far capire loro come
come nel terreno, anche
se non si vedono, sono presenti aria e acqua, elementi fondamentali
fondamentali per tutti gli
esseri viventi. Inoltre attraverso la filastrocca n.1
n.1 si proporrà
proporrà agli alunni di osservare
con approccio scientifico.
SECONDO INCONTRO
La sezione affronterà
affronterà i seguenti argomenti:
¾ Il suolo è vivo, quali sono i suoi abitanti?
¾ Animali che abitano sopra il suolo e animali che abitano sotto il suolo,
adattamenti.
funzioni, forma e
¾ Osserviamo i vari abitanti del prato, quali sono insetti e quali
quali no?
¾ Che differenze si notano?
(anche
sarà
sarà incentrato sull’
sull’osservazione diretta)
diretta)
a cura delle
ins.ilG.secondo
Panzicaincontro
e V. Sanfilippo
a cura delle ins. G. Panzica e V. Sanfilippo
FILASTROCCA n.1
Conclusa la fase di esplorazione del terriccio si inizia un’attività di gioco con
le parole in rima.
PER DIVENTARE SCIENZIATO
Se uno scienziato vuoi diventare
4 regole devi imparare
Primo osserva con attenzione
Ogni particolare senza eccezione
Secondo descrivi bene l’
l’animale o il fatto
Con vista, udito, gusto, olfatto e tatto
Terzo confronta con gli altri le idee pensate
Per verificare se sono azzeccate
Quarto se dei consigli terrai conto
Come scienziato sei quasi pronto
infine per comprendere la realtà
realtà
Ricorda: ci vuole gran curiosità
curiosità!!
a cura delle ins. G. Panzica e V. Sanfilippo
6
DESCRIZIONE ESSENZIALE
DELL’ESPERIENZA
TERZO INCONTRO
Gli aIunni potranno toccare il terriccio, per avere la percezione della sua
sua
consistenza, del suo odore e dei suoi componenti e con paletta e secchiello
potranno scavare in profondità
profondità e/o cercare sotto le foglie secche, ecc.
Dopo l’
l’individuazione dei piccoli animaletti, si procederà
procederà a deporli in un
provvisorio terrario per la successiva attività
attività di osservazione in classe.
QUARTO INCONTRO
I bambini osserveranno da vicino un lombrico, avranno modo di osservare
osservare come
è fatto, come si muove, che sensazione dà
dà al tatto, come reagisce alla luce
“ENRICO IL LOMBRICO”
LOMBRICO”. Le attività
attività di scoperta e di osservazione saranno
supportate da conversazioni guidate e si continueranno a porre alcune
alcune domande
stimolo tese alla formulazione di ipotesi. Inoltre i bambini potranno notare
notare
maggiori particolari, visibili attraverso l’
l’uso della lente di ingrandimento. Infine i
bambini saranno invitati a rispondere, indicando le dimensioni, il colore,
l’aspetto, ecc. del lombrico e potranno rielaborare la propria esperienza
esperienza
attraverso l’
l’espressione graficografico-pittorica.
pittorica. In un secondo tempo l’
l’insegnante
proporrà
e condividere
i disegni
individuali al fine di arricchire le
proporrà di socializzarea cura
delle ins. G. Panzica
e V. Sanfilippo
a cura delle ins. G. Panzica e V. Sanfilippo
conoscenze.
DESCRIZIONE ESSENZIALE
DELL’ESPERIENZA
QUINTO INCONTRO
La filastrocca n.2
n.2 introdurrà
introdurrà le successive attività
attività, ovvero l’
l’ascolto della storia di
“Lombrico Enrico e i suoi amici”
amici”, da cui i bambini estrapoleranno ulteriori
informazioni per arricchire le conoscenze sull’
sull’habitat del terriccio, cui seguirà
seguirà
una breve drammatizzazione. Le informazioni che i bambini avranno
avranno tratto dalle
loro esperienze dirette e in sezione potranno ora essere raccolte
raccolte con la
realizzazione di un cartellone collettivo che riporterà
riporterà il contributo di tutti i
bambini. Nell’
Nell’identikit del lombrico saranno messi a confronto il ciclo di vita
dell’
dell’essere umano e del lombrico raccogliendo i dati relativi alle diverse
diverse fasi del
ciclo di vita. Successivamente i bambini potranno divertirsi a riprodurre
riprodurre
manualmente con das o plastilina gli animaletti del terriccio di varie dimensioni,
presenti nella breve storiella, creando anche qualche “nucleo familiare”
familiare”.
SESTO INCONTRO
A completamento del percorso didattico sarà
sarà proposta la filastrocca n.3
n.3 che
sintetizza tutte le esperienze vissute. I bambini saranno invitati
invitati a giocare prima
imitando il movimento del lombrico e poi in grande gruppo a effettuare
effettuare una prima
abitanti del terriccio.
prima classificazione degli
a cura delle ins. G. Panzica e V. Sanfilippo
a cura delle ins. G. Panzica e V. Sanfilippo
7
FILASTROCCA n.2
Filastrocca del LOMBRICO
Che non gliene importa un fico
Di esser brutto e di gran lena
Mangia terra a pranzo e a cena,
fa la cacca e in sol lampo
ti concima tutto un campo!
a cura delle ins. G. Panzica e V. Sanfilippo
NARRANDO…
LOMBRICO ENRICO E I SUOI AMICI
Il contadino Piero
ha un bell’
bell’orto
dietro la sua
casa.
Le sue verdurine
sono le più
più buone
del quartiere.
Un giorno Piero va
al mercato e vede
delle verdure molto
più
più grandi di quelle
sue.
Così
Così torna a casa telefona al rivenditore
dei concimi e degli insetticidi chimici e se
li fa mandare a casa.
Piero li vuole usare nel suo orto alla
prossima semina, per avere foglie e
ortaggi più
più grandi!!! a cura delle ins. G. Panzica e V. Sanfilippo
8
LOMBRICO ENRICO E I SUOI AMICI
Il merlo Tony ha sentito
tutto e in gran fretta si
diffonde la voce tra tutti
gli abitanti del campo
grandi e piccoli.
Alcuni
animaletti
sono
più
più
preoccupati degli altri e quando la
notizia arriva ad Enrico il lombrico,
egli avverte: “C’è il rischio che tutti
gli animaletti del terreno e le
coccinelle perdano il posto di lavoro
e anche la vita!!!”
vita!!!”
Con i fertilizzanti e gli insetticidi chimici, tutti gli abitanti
abitanti e i
lavoratori del terriccio saranno costretti a fuggire.
Enrico il lombrico raduna tutti e propone subito uno sciopero,
e dice: “coccinelle, formiche, e amici lombrichi, dobbiamo
fermarci! Non lavoreremo per un po’
po’ di tempo!! Io non scaverò
più
più gallerie per rimuovere la terra e farla arieggiare”
arieggiare”;
a cura delle ins. G. Panzica e V. Sanfilippo
LOMBRICO ENRICO E I SUOI AMICI
Coccinelle: “noi non mangeremo i
parassiti delle foglie e dei frutti”
frutti”;
Formiche: “Noi non puliremo il campo”
campo”.
In poco tempo le verdure di Piero si ammalarono perché
perché nessun
animaletto faceva il proprio lavoro. I parassiti infestarono le verdure
dell’
dell’orto e le erbacce le soffocarono.
Piero vide i prodotti del suo orto appassire e disse: “Voglio
capire che sta succedendo, sono rovinato, devo controllare
meglio il mio campo!!”
campo!!”
a cura delle ins. G. Panzica e V. Sanfilippo
9
LOMBRICO ENRICO E I SUOI AMICI
Munito di una lente di ingrandimento Piero guarda il terreno e con
con
sorpresa trova i lombrichi, le coccinelle e le formiche vicino ad
ad un
sasso e sopra il merlo Tony.
Piero: “ma che succede qua, perché
perché non siete a lavoro?
Il merlo Tony spiega la motivazione dello sciopero, e dice:
“contadino Piero, se tu usi insetticidi e concimi chimici nel tuo
campo, tutti gli animaletti che per tanti anni ti hanno aiutato se ne
dovranno andare, invece loro vogliono restare!”
restare!”;
Piero: “ho capito! Ma io voglio avere verdure più
più grandi!!”
grandi!!”;
Tony: “Sì ma saranno senza gusto e odore”
odore”.
Il contadino Piero ci pensa un po’
po’ e dice: “Hai ragione, meglio più
più
piccole le mie verdure, ma più
più saporite e buone!!”
buone!!”.
Poi Piero si rivolge a tutti gli animaletti: “per favore non mi lasciate
ho bisogno di voi e del vostro lavoro”
lavoro”.
a cura delle ins. G. Panzica e V. Sanfilippo
LOMBRICO ENRICO E I SUOI AMICI
Così
Così tutti ripresero a lavorare e le verdure del
contadino Piero continuarono ad essere le più
più buone
del quartiere e tutte le mamme facevano a gara per
comprarle e farle mangiare ai propri bambini!!”
bambini!!”.
Piero tornò contento al suo campo e disse:
Grazie lombrico Enrico! Ora ho capito
quanto siete importanti per me.
a cura delle ins. G. Panzica e V. Sanfilippo
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NARRANDO… IL CICLO DI VITA
Alcune delle informazioni necessarie per completare l’identikit del lombrico
saranno tratte oltre che dall’esperienza diretta, dalla storia fantastica
elaborata ad hoc dall’insegnante, che ha come protagonista il lombrico Enrico
e il contadino Piero. In maniera coinvolgente e divertente, prendendo spunto
dal racconto, l’insegnante introdurrà anche alcuni aspetti specifici della vita e
delle funzioni del lombrico, facendo continui collegamenti e riferimenti alla
vita quotidiana del bambino per facilitarne la comprensione.
IL LOMBRICO NASCE DALL’UOVO: Sotto terra le ovine del lombrico,
protette da una sostanza visciosa, sono pronte a schiudersi. Nasceranno
piccoli e sottili lombrichini.
RESPIRA CON LA PELLE: I capillari sanguigni, molto fitti sotto la pelle del
lombrico, trasportano a tutto il corpo l'ossigeno contenuto nell'aria
presente nel terreno.
CRESCE AUTONOMO: i lombrichi appena nati sono autonomi, sono già in
grado di badare loro stessi, pronti per diventare adulti.
a cura delle ins. G. Panzica e V. Sanfilippo
CICLO DI VITA DEL LOMBRICO
SI NUTRE DI TERRA: Durante la notte, i lombrichi sporgono la testa fuori dalle
gallerie, all'aperto, per divorare la terra. afferrare foglie e altre sostanze vegetali e
trascinarle sotto terra. Dentro al lombrico c’è un lungo tubo digerente esattamente
lungo quanto il corpo del lombrico, è sempre pieno di terra, l'alimento preferito da
questo animale. Con il suo lavoro il lombrico rende il terreno più soffice e più
adatto alla penetrazione di aria e acqua. Grazie anche alla fitta rete di gallerie
scavate da questo piccolo animale, le radici delle piante respirano e vivono
meglio. Portando sotto terra foglie e altre sostanze vegetali, il terreno si
arricchisce. Concimato, lavorato è prezioso per le piante ed è per questo che
viene anche venduto.
ELIMINA I RIFIUTI SUBITO E INGRASSA POCO: Dopo
aver mangiato tanta terra, il lombrico la espelle
dall'apertura anale. Le palline di terra che troviamo
sulla superficie del terreno abitato dai lombrichi, sono i
"rifiuti" lasciati da questo animale.
a cura delle ins. G. Panzica e V. Sanfilippo
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CICLO DI VITA DEL
LOMBRICO
SI MUOVE - SI ACCORCIA e SI ALLUNGA - STRISCIANDO E COSÌ SCAVA: Il lombrico si
muove contraendo i muscoli ed ancorandosi al terreno con le setole che si trovano sotto il
suo corpo. Contraendosi ed allungandosi il lombrico avanza in una sola direzione. Grazie
alle setole la parte anteriore (davanti) si ancora al terreno impedendo al corpo del lombrico
di scivolare all'indietro. La metà posteriore (dietro), invece, può scorrere in avanti.
SI DIFENDE DAL FREDDO, DAL CALDO, DALLA LUCE E DAI PREDATORI: Attraverso la
pelle molto sensibile, il lombrico percepisce la luce ed il rumore. È un animale che va in
letargo per proteggersi dal freddo invernale, ma si protegge anche dal caldo
appallottolandosi e ricoprendosi di muco.
MUORE: Mangiato da animali predatori (la talpa, il merlo), oppure Il lombrico, non avendo
uno scheletro, quando muore si liquefà, sciogliendosi nel terreno.
SI RIPRODUCE: Quando è giunto il momento di deporre le uova, il clitello produce una
quantità di muco tale da avvolgere il corpo del lombrico. In questo liquido viscoso sono
raccolte le uova. Questo speciale nido viene fatto scivolare dal corpo del lombrico e rimane
clitello
nel terreno fino alla schiusa delle uova.
a cura delle ins. G. Panzica e V. Sanfilippo
clitello
Identikit del lombrico
Nasce
Mangia
Elimina rifiuti
Cresce
Si muove
Respira
Crea una famiglia
Si difende
Il suo compito è…
muore
Il ciclo di vita del lombrico è limitato rispetto a quello dell’
dell’uomo. Proviamo però a fare un
paragone! Riempi le immagini mancanti come nell’
nell’esempio.
a cura delle ins. G. Panzica e V. Sanfilippo
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FILASTROCCA n.3
IN UNA AIUOLA DEL GIARDINO
VEDREMO UN MONDO PICCOLINO
NELLA TERRA SCOPRIRAI
CHE DI ABITANTI CE NE SONO ASSAI
FOGLIE, FIORI E SEMINI
ANIMALI PICCOLINI
TUTTI AMICI DI FEDERICO
CHE È PROPRIO UN BEL LOMBRICO.
DEL TERRICCIO EGLI È IL RE
E OR CI DICE LA SUA VITA COM’È:
SCAVO, SCAVO GALLERIE
HO GIÀ FATTO TANTE VIE
FINO A QUANDO STAMATTINA
HO INCONTRATO LOMBRICHINA.
MI SON PRORIO INNAMMORATO
PIOVE, PIOVE IN MEZZO AL PRATO
SU STRISCIATE TUTTI QUANTI
SI FA FESTA, SIAMO IN TANTI.
ORA VADO IN PASSEGGIATA
SULLA STRADA CHE È BAGNATA
E CON L’AIUTO DELLA MIA FIDANZATA
TUTTA LA TERRA È GIÀ CONCIMATA.
a cura delle ins. G. Panzica e V. Sanfilippo
GIOCHI MOTORI: COME IL LOMBRICO
L’esperienza sui lombrichi si concluderà
concluderà con due giochi.
Per il primo gioco, nella sala psicomotoria, i bambini riprodurranno
riprodurranno con il loro
corpo i movimenti del lombrico (alternare lo strisciare lento a quello veloce),
costruiranno gallerie (utilizzando cubi e materassi morbidoni)
morbidoni) e scambiandosi
i ruoli imiteranno il merlo che insegue il lombrico per mangiarselo.
mangiarselo.
a cura delle ins. G. Panzica e V. Sanfilippo
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GIOCO IN GRANDE GRUPPO: UNA PRIMA
CLASSIFICAZIONE
In questo gioco si realizzerà
realizzerà un diagramma ad albero sul pavimento del
salone della scuola e verranno distribuite ad ogni bambino alcune
alcune figurine
che rappresentano animali del terriccio.
Prima di iniziare a giocare si chiederà
chiederà ai bambini di leggere l’
l’immagine posta
lungo le due stradine: i primi due cartelli indicheranno HA LE ZAMPE
ZAMPE – NON
HA LE ZAMPE.
Continuando
il
percorso
i
bambini
troveranno altre discriminanti: entrambi le
parti si ramificheranno in VIVE SOTTO
TERRA – NON VIVE SOTTO TERRA, nel
primo ramo si distinguerà
distinguerà GRANDE –
PICCOLO e VOLA - NON VOLA, nel secondo
ramo si distinguerà
distinguerà STRISCIA - NON
STRISCIA e HA DUE ZAMPE – HA PIÙ
PIÙ
ZAMPE. Riconosciuta la figurina, a turno,
ciascun bambino dirà
dirà il nome dell’
dell’animale
ricevuto e la andrà
andrà a collocare nella giusta
posizione del diagramma ad albero.
a cura delle ins. G. Panzica e V. Sanfilippo
VERIFICHE
Le verifiche dei TRAGUARDI
RAGGIUNTI sono state effettuate
attraverso:
•osservazione diretta dei bambini
•giochi individuali e collettivi
•attività grafiche pittoriche
•analisi dei prodotti realizzati
•costruzione di cartelloni.
a cura delle ins. G. Panzica e V. Sanfilippo
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BIBLIOGRAFIA
• Enciclopedia dei ragazzi – IL REGNO ANIMALE –
volume1, Rizzoli junior, Bergamo, 2006
• L. Leopardi, MT. Gariboldi – IL LIBRO DELLE SCIENZE –
volume tematico B: La varietà dei viventi, Garzanti
scuola, Milano, 2005
SITOGRAFIA
www.infattoria-ciaociao.biz
www.comune.cento.fe.it
a cura delle ins. G. Panzica e V. Sanfilippo
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