Lunedì 18 febbraio (tempo: 2 ore) Alice ha portato a scuola il suo criceto di nome Popi. La sua presenza ha suscitato l’interesse di tutti i bambini, che lo hanno potuto osservare in gabbia ma anche all’esterno perché è stato lasciato libero di muoversi, tra quaderni ed astucci, sul lungo tavolo dell’aula polivalente, dove si svolgeva l’attività. I bambini lo hanno toccato, accarezzato, gli hanno offerto i semi di girasole ; numerosi sono stati i commenti e le domande rivolte ad Alice. In seguito ho chiesto ad ognuno di disegnare il criceto e di descrivere com’è e cosa fa. La proposta è stata accettata di buon grado da tutti. Martedì 19 febbraio(tempo: 2 ore) Ognuno ha letto ai compagni cosa aveva scritto sull’aspetto fisico del criceto, sottolineando sul proprio quaderno le frasi relative. Dal confronto orale è scaturita una descrizione più precisa e completa dell’animale: le parole-proprietà sono state scritte a turno alla lavagna e ricopiate da tutti sul quaderno. La stessa modalità è stata seguita per descrivere il comportamento dell’animale. . Molti bambini hanno tenuto costante l’attenzione e la concentrazione perché ci tenevano a comunicare ai compagni le loro osservazioni e a confrontarsi, alcuni hanno manifestato un’attenzione discontinua, anche perché l’attività ha richiesto tempi lunghi. Venerdì 22 febbraio (tempo : mezz’ora) Abbiamo costruito, suddividendo i compiti tra i bambini, un cartellone riassuntivo sull’animale (con disegno e cartellini con le sue caratteristiche). Lunedì 4 marzo (tempo 2 ore) . Marta, una compagna di 1^A, ha portato il suo pesce rosso che si chiama Stella. I bambini non lo hanno potuto toccare perché era piuttosto spaventato dalla loro presenza, ma lo hanno osservato attentamente, usando anche la lente di ingrandimento. Non avevamo il mangime di Stella (era stata nutrita a casa), quindi, per vedere come mangiava, le abbiamo dato dei granelli a base di farina di pesce, di frumento e di alga spirulina che avevo comprato. Il pesce ha provato più volte ad afferrarli con la bocca, per sputarli subito dopo. Ho chiesto poi ai bambini di descrivere il pesce (proposta individuale) con le stesse modalità della volta precedente. Venerdì 8 marzo (tempo : 2 ore) Per la fase del confronto collettivo, ho fatto ricercare e sottolineare sul quaderno prima le frasi relative all’aspetto fisico del pesce e poi quelle del suo comportamento . Dalla lettura di ognuno sono scaturite le parole-proprietà più esaustive, che questa volta ho scritto io alla lavagna. Il lavoro è stato meno faticoso per i bambini (che non hanno registrato il testo sul quaderno) . Ho poi trascritto il testo collettivo al computer e l’ho consegnato ad ognuno. Successivamente(in un ritaglio di tempo di mezz’ora di un pomeriggio) abbiamo costruito insieme il cartellone dell’animale. . Lunedì 11 marzo (tempo : 2 ore) Alessandro ha portato le sue due piccole tartarughe d’acqua : Ta e Ru. All’inizio erano piuttosto spaventate dalla presenza dei bambini e dalla loro esuberanza, ma poi si sono lasciate toccare ripetutamente ed osservare senza ritrarsi nel carapace; hanno mangiato solo un gamberetto essiccato. Alessandro ha spiegato ai compagni che distingueva l’una dall’altra dalla lunghezza della coda. Ho sollecitato i bambini a controllare se tenevano la testa per più tempo dentro o fuori dall’acqua e se avevano le narici. E’ seguita la descrizione individuale scritta. Martedì 19 marzo (tempo : 2 ore) . I bambini hanno confrontato le loro osservazioni, seguendo la modalità usata per il criceto perché la registrazione scritta collettiva favorisce il mantenimento dell’attenzione . La costruzione del cartellone dell’animale ha richiesto mezz’ora di un altro pomeriggio. Lunedì 25 marzo (tempo : 2 ore ) . I bambini hanno conosciuto il pappagallo femmina (di pochi mesi) di Gloria: Piumina. Non è stato fatto uscire dalla gabbietta, ma si è mostrato tranquillo mentre veniva osservato e si è messo addirittura a fischiare. Qualcuno ha toccato la sua coda. E’ seguita la descrizione individuale dell’animale. Venerdì 5 aprile (tempo: 2 ore) C’è stato il confronto tra le osservazioni individuali del pappagallo, con le modalità già descritte e la descrizione condivisa. . Lunedì 8 aprile ( tempo: 1 ora) Abbiamo costruito il cartellone del pappagallo. Mercoledì 17 aprile (tempo: 2 ore) I bambini hanno compilato collettivamente una tabella a doppia entrata, da me predisposta, relativa alle differenze tra i quattro animali conosciuti. A turno ogni bambino è andato accanto al cartellone dell’animale, ricercando di volta in volta informazioni su forma del corpo – rivestimento e coloretesta- arti (*) e comunicandolo agli altri. Per qualcuno, scrivere nelle caselle della tabella, è stato un po’ difficoltoso perché non riusciva a far entrare tutte le parole in uno spazio limitato. (*)il concetto di arto , prerequisito necessario per l’attività di ricerca di differenze e somiglianze, è stato “costruito” partendo dall’osservazione delle parti del nostro corpo cioè capo – tronco- arti , che . sono state poi disegnate. In seguito i bambini hanno ricercato, in figure di animali date, le stesse parti ( se c’erano) e le hanno ritagliate. Infine con esse hanno preparato un cartellone Venerdì 19 (tempo 2 ore) Ho assegnato loro una nuova tabella relativa al movimento degli stessi animali, da completare individualmente con crocette. Successivamente abbiamo confrontato e discusso brevemente le risposte date. Compilando le tabelle i bambini hanno compreso che non c’era nessuna caratteristica comune a tutti quanti gli animali osservati. Martedì 23 (tempo 2 ore) Ho fatto riflettere i bambini sul fatto che, malgrado ci siano molte differenze e varietà nel mondo animale, gli uomini hanno cercato di studiarli con attenzione e trovare anche alcune somiglianze tra di loro, forse per mettere un po’ di ordine . Così faremo anche noi. Ho domandato loro se i quattro animali hanno lo scheletro o no, mostrando loro un poster dello scheletro umano. Molti hanno risposto di sì. Abbiamo quindi osservato le foto degli scheletri relativi ai 4 animali e visto un filmato che invitava a riconoscere l’animale partendo dallo scheletro, che man mano “si stratificava”. In seguito ho chiesto ai bambini di guardare con attenzione i cartelloni e le tabelle compilate, domandando se notavano ancora qualche somiglianza; dalla conversazione guidata è emerso che: tutti mangiano, respirano e si muovono con gli arti. . .Durante il mese di aprile l’alunno portatore di handicap inserito nella classe ha allestito e curato con l’insegnante un piccolo orto-giardino (adiacente alla nostra aula) dove ospiteremo due animali invertebrati: la chiocciola e il lombrico, che saranno oggetto delle nostre successive osservazioni e di cui i bambini si occuperanno annaffiando le piantine e accudendo gli animaletti. . L’alunno, con l’aiuto dell’insegnante, ha anche preparato un lombricaio: in un grande barattolo di vetro ha alternato uno strato di terra a uno di sabbia, proseguendo fino all’imboccatura. In esso, alla presenza di tutti i compagni, ha messo 5 lombrichi e 2 millepiedi, ricoprendoli con uno strato di foglie secche bagnate . Il lombricaio è stato disegnato da ognuno e poi oscurato con stagnola e cartoncino nero. Martedì 30 aprile(tempo :2 ore) Gli alunni, divisi in gruppetti di 3 / 4 componenti , hanno ricevuto una lente d’ingrandimento e una scatoletta trasparente con coperchio, dove c’era con un lombrico con un po’ di foglie marce. Dopo l’iniziale repulsione mostrata da alcuni bambini, pian piano tutti hanno preso più confidenza con l’animaletto, in molti l’hanno toccato o dissuaso quando voleva uscire fuori, perché hanno compreso che era innocuo. Poi è stato disegnato e descritto nel suo aspetto fisico a livello individuale. . Mercoledì 8 maggio (tempo : 2 ore) Ho domandato ai bambini se, osservando il lombrico, avevano visto o no gli occhi, la bocca e le narici. Solo una bambina era sicura di aver visto la bocca, ma molti erano dubbiosi. Ho spiegato loro che avremmo fatto delle piccole esperienze per capire meglio. Quindi ho preso alcuni lombrichi e li ho messi in una vaschetta più grande, poi ho puntato il fascio di luce di una torcia sulla testa di un lombrico, ma non si è mostrato infastidito. Altri bambini hanno provato a fare la stessa cosa con nuovi lombrichi e ancora non è successo niente. Così i bambini hanno intuito che il lombrico non possiede gli occhi. In seguito ho riempito una bacinella con acqua e li ho informati che vi avrei immerso un lombrico; alcuni erano preoccupati per la sorte dell’animaletto, però la curiosità collettiva era grande… Lui si è mosso appena in quell’ambiente così diverso dal consueto, tuttavia, quando dopo 10 minuti l’abbiamo tolto dall’acqua, era ancora vivo. Ho chiesto se era possibile che avesse le narici e la risposta è stata negativa. Infine ho mostrato loro l’ingrandimento della bocca del lombrico, scaricata da Internet, che confermava l’osservazione della bambina. L’attività si è conclusa con l’aggiustamento, da parte di ognuno, del com’ è la testa del lombrico e con la descrizione individuale del cosa fa. Martedì 14 maggio (tempo: 2 ore) C’è stato il confronto tra le descrizioni individuali e la stesura di quella collettiva, con il contributo di tutti. . Abbiamo poi preparato il cartellone di riepilogo del lombrico. . Martedì 21 maggio (tempo :2 ore) Abbiamo preso dal nostro orto-giardino 5 chiocciole, che erano fuori dal loro guscio e , a piccoli gruppi, i bambini le hanno osservate, usando la lente d’ingrandimento. Hanno ricevuto anche una striscia di cartoncino su cui farle strisciare. E’ seguita la consueta descrizione individuale . Mercoledì 22 maggio (tempo : 2 ore) C’è stato il confronto tra le osservazioni individuali della chiocciola, con le modalità già descritte e la descrizione condivisa. . La costruzione del cartellone dell’animale ha richiesto mezz’ora di un altro pomeriggio. Lunedì 27 maggio (tempo : 2 ore) Come già fatto per gli animali vertebrati conosciuti, i bambini hanno compilato una prima tabella delle differenze, da loro stessi costruita, relativa a forma del corpo, rivestimento, testa, arti del lombrico e della chiocciola. . Martedì 28 maggio (tempo : un’ora) I bambini hanno preparato e completato l’ultima tabella delle differenze tra i 2 animali, che riguardava cosa mangiano, come respirano, come si muovono. Venerdì 31 maggio (tempo : 2 ore) I bambini hanno facilmente trovato le somiglianze tra i due animali, scrivendole sul quaderno. . Successivamente ho chiesto loro di confrontare il lombrico e la chiocciola con i 4 animali precedenti , che possedevano lo scheletro vertebrale . La maggioranza , escluso uno, ha intuito che essi ne sono privi e, per conferma, abbiamo guardato un dizionario visuale sull’argomento. Infine abbiamo realizzato un cartellone relativo a animali con scheletro vertebrale e senza scheletro vertebrale. .