Febbre del Nilo, altri due casi sospetti Campagna di eradicazione

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11 ottobre 2011
FebbredelNilo,altriduecasisospetti
Campagna di eradicazione del virus preparata dalla Regione. I cavalli morti salgono a 9
dall’inviato Giampaolo Meloni
CAGLIARI. Un piano generale di
eradicazione, nelle abitazioni private e nelle zone a rischio, sarà
messo a punto nelle prossime ore
per stroncare la Febbre del Nilo, il
virus trasmesso dalle zanzare che
ha già ucciso un uomo a San Vero
Un altro cavallo morto a
Paulilatino (il nono nell’elenco ufficiale, più 53 positivi al
Wnd), stroncato dalla Febbre del Nilo, secondo la Asl
oristanese (ma non risulta ufficialmente alla Regione).
Ma soprattutto ci sono i casi
umani risultati positivi al virus in alcuni centri di cui fino a domenica nulla si sapeva (Terralba, Fordongianus,
Solarussa con San Vero Milis, paese di Michele Maggino, l’impresario di 34 anni
morto nei giorni scorsi e del
quale oggi si celebrano i funerali). Nell’ordinanza non
era stranamente compreso
Marrubiu, comune di provenienza di Salvatore Schirru,
ricoverato a Iglesias in gravissime condizioni. Mentre
c’erano Assemini, in provincia di Cagliari e San Nicolò
D’Arcidano nell’Oristanese,
i cui sindaci sono cascati dalle nuvole ad apprendere di
amministrare aree a rischio
per il virus.
In questi sei paesi le analisi sierologiche eseguite su alcuni cittadini che avevano
manifestato strani malesseri
dopo la puntura di insetti, hanno dimostrato la
presenza degli anticorpi
ma non vuol
dire che sia
stata contratta la malattia. Uno scenario che la
registrazione di casi
nuovi con il
passare dei
giorni rende
sempre più
preoccupante. Lo confermano le vicende di Sorso e Riola
Sardo (ne riferiamo accanto). Sul
piano delle
ipotesi,
le
persone colpite da Wnd potrebbero essere ben più numerose di quelle finora note. Timore che ha
sollevato anche il capogruppo del Pdl In Consiglio regionale Mario Diana con un’interrogazione urgente con la
quale chiede di sapere dati
certi e di fornire informazioni puntuali alla popolazione.
Uno positivo per ogni Comune indicato nell’ordinanza di
Cappellacci, ha prontamente
replicato l’assessore De Francisci, confermando che gli allevamenti equini infestati sono 9 (8 nell’Oristanese e uno
nel Cagliaritano).
Non c’è più tempo da perdere, hanno focalizzato anche alla Regione con la decisione di mettere a punto in
tempi rapidi sia gli interventi d’emergenza nelle aree che
hanno rivelato i focolai e sia
un piano di eradicazione a
tutto campo sull’intera isola.
Milis, forse anche un altro che era
venuto in vacanza in Sardegna ed
è deceduto a Pompei e fatto registrare una decina di casi positivi:
l’anticamera della malattia. Comuni, Province e Asl riuniti dalla Regione chiedono tempi e denari.
L’incontro tra i responsabili sanitari e veterinari delle Asl, i rappresentanti dei Comuni e l’assessore regionale alla Sanità
Un altro cavallo è morto a Paulilatino
La Conferenza dei servizi riunita ieri mattina a Cagliari
proprio su iniziativa dell’assessore regionale della Sanità, Simona De Francisci e
del presidente della giunta,
Ugo Capellacci che domenica mattina aveva firmato
progetto di mettere a punto
Preoccupano i contagi rilevati
un piano generale di eradicazione è stato annunciato ieri
in alcuni paesi del Campidano
dall’assessore regioNove finora gli allevamenti colpiti mattina
nale De Francisci alla Conferenza
con
i rappresentanti
Il 18 a Sassari giornata di studi delle Asl, Province
(Ups) e
promossa dalla Asl con le facoltà Comuni (Anci).
«L’ordinanza è stata condidi Veterinaria e Medicina e ministero
visa da tutti — ha osservato
l’ordinanza con il piano
straordinario di bonifica, ha
dato il via alla campagna di
contrasto ma non ha definito
nel dettaglio le modalità nè i
costi e i finanziamenti per
consentire agli enti locali territoriali di eseguire le disinfe-
stazioni.
«Serviranno — hanno chiesto gli amministratori locali
al tavolo dell’assessorato regionale della Sanità — nuove
risorse da stanziare oltre il
milione e mezzo già previsto
per questa emergenza». Il
al termine l’assessore —: ora
l’assessorato dell’Ambiente
con le Province, che hanno
competenza nelle disinfestazioni con i centri antinsetti,
predisporranno un piano di
eradicazione perchè il virus,
una volta che si è presentato,
è diventato endemico. Ora
serve un atto di programma-
zione perchè la sorveglianza
sui focolai diventi costante
— ha aggiunto De Francisci
—. Inoltre, anche su richiesta delle Asl e delle amministrazioni locali, la Regione
predisporrà un vademecum
con le buone prassi da seguire per gli operatori sanitari e
per i cittadini».
Nell’Oristanese le attività
di controllo e disinfestazione
erano state avviate da qualche settimana: «Abbiamo potenziato la nostra attività ordinaria intervenendo su tutti
i focolai e le aree a rischio, in
particolare nelle aree dove
sono presenti cavalli», ha
spiegato Emanuele Cera, assessore dell’Ambiente della
Provincia di Oristano.
«Resta da definire il nodo
della somministrazione dei
vaccini, ha osservato il direttore generale della Asl oristanese, Bruno Laccu. «Nelle
prossime ore — ha detto l’assessore — sapremo di più sull’eventuale utilizzo del vaccino per gli animali: c’è l’ipotesi di renderlo obbligatorio e
siamo in contatto con il ministero per decidere nel merito».
Utilità che è stata ribadita
da Marcello Giannico direttore generale della Asl di Sassari e dal dirigente del Dipartimento di Veterinaria Franco Sgarangella. «Diventa fondamentale — ha spiegato il
manager dell’azienda sanitaria — soprattutto per la prevenzione». Il 18 o il 19 a Sassari, preannuncia Giannico,
su iniziativa dell’Asl insieme
alle facoltà di Medicina e Veterinaria e approvata dal ministero della Salute, si terrà
a Sassari una giornata di studio specifica sulla West Nile
Disease.
Intanto, le Province (lo ha
fatto soprattutto l’assessore
dell’Ambiente di quella di Cagliari Ignazio Tolu), hanno
denunciato il taglio dei fondi
per le disinfestazioni dal bilancio 2010 e chiesto almeno
il doppio di stanziamenti nuovi. «Noi facciamo puntualmente gli interventi ordinari
— ha sottolineato Carla Cicilloni, assessore dell’Ambiente della Provincia del Sulcis
Iglesiente —, ora valutiamo
la situazione alla luce delle
indicazioni che ci hanno fornite oggi». Le Province hanno chiesto anche una cabina
di regia unificata che coinvolga tutte le amministrazioni
per poter procedere in un’unica direzione.
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