La terapia antitumorale ha cambiato il mio aspetto - Shop

La terapia antitumorale ha cambiato
il mio aspetto
Consigli e suggerimenti da capo a piedi
Una guida della Lega contro il cancro
La terapia antitumorale ha cambiato il mio aspetto
1
Impressum
_Editore
Lega svizzera contro il cancro
Effingerstrasse 40
Casella postale 8219
3001 Berna
Tel. 031 389 91 00
Fax 031 389 91 60
[email protected]
www.legacancro.ch
_Direzione del progetto
Susanne Lanz, Lega svizzera contro il cancro, Berna
_Redazione
Rosmarie Borle, Köniz
Irène Csorba, San Gallo
Susanne Lanz, Berna
Anne Rüegsegger, Ligerz
_Traduzione
Cornelia Orelli, infermiera specialista in cure
oncologiche e traduttrice DOZ, Lega svizzera
contro il cancro, Berna
_Immagini
Copertina, pp. 4, 20, 24, 30: ImagePoint AG, Zurigo
p. 12: mauritius images GmbH
pp. 14, 18, 19: Peter Schneider, Thun
p. 15: Pia Neuenschwander, Berna
p. 32: Driss Manchoube, Berna
p. 40: Kursiv GmbH, Kronbühl
_Ringraziamo
Irène Bachmann-Mettler, responsabile dell’area
infermieristica dell’Ospedale universitario di Zurigo
DermMasc, Kriens, www.dermmasc.ch:
parrucche, p. 19
Caroline Felber, Lucerna, www.huete.ch:
copricapi, p. 14
Verena Flügel, responsabile del servizio infermieristico oncologico/visagista, Spital Thun:
consulenza
Vreni Lorenzini, Ostermundigen,
www.vrenilorenzini.ch: copricapi, p. 17
Annette Pfister, Zurigo, www.image-pool.ch: consulenza, trucco, tecniche di annodatura per foulard
Le fotomodelle: Aurelia Burkhardt, Ostermundigen;
Bernhard Däppen, Ittigen; Heidi Burri Muff, Kriens
_Design
Wassmer Graphic Design, Zäziwil
_Stampa
Koprint AG, Alpnach Dorf
Il testo originale è in tedesco. L’opuscolo è stato
tradotto anche in francese.
© 2013, 2007, 2004
Lega svizzera contro il cancro, Berna
4a edizione rivista
LSC / 6.2013 / 2500 I / 3020
Indice
Editoriale5
Immagine di sé
Come affrontare le alterazioni estetiche
6
6
Una donna malata di cancro racconta
8
«L’essenziale è mantenere un atteggiamento
positivo»8
Come curare i capelli e il cuoio capelluto
in caso di caduta dei capelli
Cura dei capelli durante la terapia
Cura del cuoio capelluto durante la terapia
10
10
11
Copricapi e parrucche
13
Ci si può sbizzarrire con foulard e cappellini 14
Tecniche di annodatura per foulard 16
Parrucche18
Cura del corpo e della pelle
21
Consigli generali sulla cura della pelle
21
Cura del viso e trucco
22
Consigli per la cura del viso e per il trucco 22
Peluria sul viso
27
Cicatrici27
Cura delle unghie
27
Cura dei denti
29
Un uomo malato di cancro racconta
«Sognavo di poter di nuovo contare
le stelle»
31
Chi si piace si sente meglio
L’importanza dei colori
L’importanza dello stile
33
33
37
Avere cura di sé – in tutti i sensi
Familiari e amici
38
38
Convivere con il cancro
41
31
Appendice42
La terapia antitumorale ha cambiato il mio aspetto
3
4
La terapia antitumorale ha cambiato il mio aspetto
Cara lettrice, caro lettore
Per agevolare la
lettura, nel testo ci si
riferisce a entrambi
i sessi usando la
sola forma femminile o maschile.
Il cancro e le terapie comportano
un importante carico fisico ed emotivo e possono avere conseguenze
spiacevoli anche sull’aspetto fisico.
Questo opuscolo vuole aiutare il
paziente oncologico ad affrontare
le alterazioni estetiche.
Cosa faccio se mi cadono i capelli
per effetto della chemioterapia?
Quali colori mi si addicono di più
e mi rendono meno pallido? Ecco
alcune delle domande che può
porsi il paziente oncologico.
Si è indotti a pensare che gli uomini prendano la caduta dei capelli
«con più filosofia» delle donne.
Forse perché la maggior parte
degli uomini convivono con la
calvizie già da sani.
In realtà, invece, perdere i capelli
a causa di una terapia oncologica
è diverso: i capelli incominciano
a cadere da un giorno all’altro e
cadono a ciocche. Anche se i tagli
corti e la rasatura completa sono
di moda, esservi costretti è tutt’altra cosa.
Per alcuni può essere oltremodo
imbarazzante dover vivere nel timore di essere sospettati, a torto,
di ideologie che non condividono
perché girano con la testa rasata.
Altri, invece, scoprono di avere un
bell’aspetto anche senza i capelli e
si piacciono nel nuovo look.
Indipendentemente dal fatto che
lei sia una donna o un uomo,
l’essenziale è che non si lasci
scoraggiare dagli effetti collaterali
della terapia. Curi il suo aspetto.
Si trucchi, si vesta bene.
In una situazione nella quale deve
giocoforza accettare tante cose
spiacevoli, questo è un modo per
riprendere in mano le redini della
propria vita, per non arrendersi
passivamente al destino. Anche
nella malattia infatti, è importante
sentirsi soddisfatti del proprio
aspetto.
Lega contro il cancro
La terapia antitumorale ha cambiato il mio aspetto
5
Immagine di sé
L’immagine di sé è la rappresentazione mentale che ci facciamo
del nostro corpo. Si basa sulle
nostre esperienze ed è impregnata dai nostri personali valori, atteggiamenti, sentimenti e modi di
reagire.
L’immagine di sé è permeata dal
sentimento che proviamo nei confronti del nostro corpo. Anche il
contesto culturale e sociale in cui
viviamo influisce sull’immagine
che abbiamo di noi stessi.
L’immagine di sé dipende quindi
da fattori individuali e sociali.
Come qualsiasi nostra percezione
o idea, anche l’immagine di sé può
cambiare.
Inutile precisare che l’immagine di
sé è strettamente legata all’autostima: immagine di sé positiva =
buona autostima; immagine di sé
negativa = cattiva autostima.
In caso di malattia grave, questa
equazione non vale più.
All’inizio ci si concentra completamente sulla lotta per la sopravvivenza e solo più tardi, spesso a distanza di diversi mesi, ci si accorge
che la malattia e i trattamenti
hanno lasciato il loro segno, sia
dentro che fuori. I cambiamenti
sono visibili: caduta dei capelli,
perdita o aumento di peso.
6
La terapia antitumorale ha cambiato il mio aspetto
Non resta che affrontare questi
cambiamenti e ricrearsi piano
piano una nuova immagine di sé
e forse persino una nuova identità. Ognuno vive questo processo
a modo suo. Altrettanto individuale è il tempo richiesto per il compimento di tale processo.
Come affrontare le
alterazioni estetiche
> Per il paziente può essere
utile parlare con i familiari,
gli amici e l’équipe curante.
Anche le persone vicine al
malato oncologico hanno
bisogno di essere ascoltate
per potersi sgravare dalla
preoccupazione per i cambiamenti subìti dalla persona a
loro cara.
> Chieda consiglio a parrucchieri, estetiste, consulenti
estetiche. Si rivolga preferibilmente a persone formate
per poter consigliare malati
oncologici. L‘équipe curante
o la lega cantonale contro
il cancro forniscono i loro
recapiti.
> Può cercare indirizzi anche
in internet, immettendo, per
esempio, la parola di ricerca
«consulente in immagine»
oppure «consulente sui colori
e sullo stile della moda». Per
verificare se le consulenti
estetiche hanno esperienza
con i malati di cancro, occorre
leggere il loro curriculum formativo e professionale sul loro
sito, se ne hanno allestito uno,
oppure contattarle singolarmente.
> Oggigiorno questo tipo di
offerte in campo estetico si
rivolge anche agli uomini.
Inoltre, sono sempre più
numerose le linee di cosmetici «for men only», che rispondono alle specifiche esigenze
dell’uomo.
> A volte è necessario l’intervento di un consulente spirituale, di una psicologa o
di un altro terapeuta. L’arteterapia e la musicoterapia
o un programma individuale
di attività sportiva possono
aiutare ad accettare le alterazioni estetiche. Chieda consiglio anche alla sua équipe
curante.
> Partecipando agli incontri
delle associazioni di autoaiuto, si ha l’opportunità
di parlare con persone che
hanno fatto esperienze simili
alle proprie. Questo scambio
può far bene. Può trovare
indirizzi utili in appendice.
> Molti pazienti lamentano una
grande stanchezza e un senso
di spossatezza. Chi, prima di
ammalarsi, era sottoposto a
un pesante carico di lavoro,
può soffrire molto del calo
di efficienza e di energia.
> Altre possibilità per rendere
più sopportabili talune conseguenze delle terapie sono
il massaggio del viso, il massaggio parziale o completo
del corpo, la ginnastica facciale e i bagni terapeutici.
Questi espedienti fanno bene
ad anima e corpo. Chieda
al suo medico o all’équipe
curante a chi rivolgersi.
Opuscoli e suggerimenti utili
La sua équipe curante conosce vari rimedi contro gli effetti collaterali. Non esiti
a chiedere consiglio. Inoltre, la Lega contro il cancro ha pubblicato diverse guide
intese a facilitare al paziente oncologico la convivenza con il cancro.
Gli opuscoli della Lega contro il cancro trattano temi come «Senza forze»,
«Attività fisica e cancro», «Terapie medicamentose dei tumori», «La radioterapia»,
per menzionarne solo alcuni (vedi p. 43).
La terapia antitumorale ha cambiato il mio aspetto
7
Una donna malata di cancro racconta
«L’essenziale è mantenere un atteggiamento
positivo»
«Quando mi accorsi di avere un
nodulo al seno chiamai il medico,
ma poi, per paura della diagnosi,
posticipai più volte l’appuntamento.
Fu uno shock tremendo ricevere la
diagnosi di cancro al seno e per di
più la notizia che bisognava amputare la mammella. Ho 32 anni,
non sono ancora sposata, non ho
figli e, al momento, sono sola.
Nella mia situazione, naturalmente
si teme anche di non trovare mai
più un compagno.
Da un secondo accertamento
medico risultò che non era necessario asportare chirurgicamente
l’intera mammella, ma che potevo
sottopormi prima a una chemioterapia e poi a un’intervento conservativo.
Sapevo che avrei perso i capelli in
seguito alla chemioterapia; avevo
una capigliatura molto folta e
lunga. Questo mi spaventava. Ma
allo stesso tempo mi dicevo che
8
altrimenti ero molto sana: avevo
il cuore, i polmoni, le ossa forti
e avrei sopportato la chemioterapia. Sono convinta che un atteggiamento positivo conti molto.
Una dolorosa perdita
Mi facevo la treccia nella speranza
che così non avrei perso i capelli;
un pensiero del tutto irrazionale,
lo so. Avevo paura di pettinarmi,
di lavarmi i capelli. Dopo venti
giorni cominciai a perdere i capelli
a ciocche. Il cuoio capelluto mi
faceva male; non so se si trattasse
solo di una mia impressione o se
fosse vero. È come perdere una
parte di se stessi.
A un certo punto presi le forbici
e mi tagliai i capelli che mi rimanevano, compresa la treccia che,
nel frattempo, era diventata tutta
crespa. Per me era importante
farlo io stessa. Il parrucchiere poi
mi rasò la testa.
Consiglierei a tutte le donne di
farsi fare subito un taglio corto,
sbarazzino. È molto più comodo e
bello da vedere. Io stessa, comunque, aspetterei fino all’ultimo a
tagliarmi i capelli, esattamente
come ho fatto …
La terapia antitumorale ha cambiato il mio aspetto
Un viso diverso
Eccomi dunque con la testa pelata.
Il mio primo pensiero fu: in fondo
non è poi così male, si scopre il
proprio cranio, ci si può passare
sopra la mano per imparare a
conoscerne le irregolarità.
guarigione. Bisogna sforzarsi di
coltivare pensieri positivi. I pensieri negativi si insinuano da sé
nella nostra mente. Ciò non significa però che è proibito sentirsi
tristi o rimanere a letto tutto il
giorno, se si sta molto male.»
È piacevole tenere la testa calva
sotto il getto della doccia. Anche
il massaggio del cuoio capelluto è
gradevole. Il viso è diverso quando
non è incorniciato dai capelli.
Durante la chemioterapia, è consigliabile prendersi molto tempo
per la cura del corpo, concedendosi per esempio un bagno caldo,
un massaggio o una seduta di
riflessologia del piede. È importante prendersi cura di sé e non
lasciarsi andare.
La parrucca è anche una
protezione
«Scelsi la parrucca solo dopo essermi fatta rasare la testa a zero.
Ero molto reticente.
Esco tutti i giorni all’aria aperta.
All’inizio dovevo farmi forza per
uscire, anche perché temevo che
la gente si accorga del mio stato
di salute. Invece fa bene uscire di
casa, andare a bersi un caffè, incontrare un’amica. È un modo per
ricaricarsi. Al rientro ci si sente
molto meglio.
Sono convinta che lo stato psichico influisca sul processo di
Con il senno di poi, posso dire che
non si deve avere paura di fare
questo passo. Oggigiorno le parrucche sono fantastiche.
Metto la parrucca solo quando
esco di casa, per proteggermi
dalle domande e dagli sguardi
altrui. A casa, di solito, porto un
copricapo che non tolgo neppure
prima di andare a dormire, perché
altrimenti avrei freddo. Fintanto
che si hanno i capelli, non si
pensa mai che hanno anche la funzione di tenere caldo.
Nel frattempo ho accettato la mia
testa pelata, ma non vedo l’ora
che mi ricrescano i capelli.»
Testimonianza raccolta da
Anne Rüegsegger
La terapia antitumorale ha cambiato il mio aspetto
9
Come curare i capelli e il cuoio
capelluto in caso di caduta dei capelli
La chemioterapia e la radioterapia
possono ambedue provocare la
caduta dei capelli, ma ognuna in
modo diverso.
In seguito alla radioterapia cadono
«soltanto» i capelli e i peli che si
trovano nell’area irradiata. La chemioterapia, invece, può causare la
caduta di tutti i capelli e di tutti i
peli presenti sul corpo, comprese
le ciglia e le sopracciglia.
Ciò è dovuto al fatto che la chemioterapia si diffonde in tutto il
corpo attraverso il sangue. Non
attacca solo le cellule cancerose,
ma danneggia anche le cellule
sane a rapida proliferazione, fra
cui le cellule dei follicoli piliferi.
Tuttavia, non tutti i tipi di chemioterapia provocano la caduta dei
capelli!
Non tutti i farmaci chemioterapici hanno lo stesso meccanismo
d’azione. Si faccia spiegare dall’équipe curante in quale modo
agiscono le terapie che le sono
somministrate. I capelli possono
diradarsi oppure cadere completamente; normalmente ricrescono,
dopo un certo tempo; a volte, tuttavia, ricrescono di colore diverso
oppure, invece di essere ricci come
prima, sono lisci o viceversa.
I capelli che ricrescono leggermente ricci tornano lisci, se quest’ulti10
La terapia antitumorale ha cambiato il mio aspetto
ma era la loro struttura originaria.
In certi casi, i capelli ricrescono già
durante la terapia. Solitamente i
capelli non iniziano a cadere subito dopo le prime somministrazioni del chemioterapico, bensì
solo a distanza di un certo tempo
dall’inizio della terapia.
Le ripercussioni della radioterapia
sul ciclo di ricrescita dei capelli e
dei peli dipendono dall’area irradiata, dalla dose erogata e dal tipo
di radioterapia.
I capelli ricrescono circa sei mesi
dopo una radioterapia a basse
dosi. Può accadere che zone del
corpo che sono state esposte invece ad alte dosi di radioterapia
rimangano glabre per sempre.
Cura dei capelli durante
la terapia
> Che cosa ne pensa di farsi fare
un taglio corto oppure di farsi
radere i capelli completamente
prima della terapia? In questo
modo eviterebbe, in parte o
del tutto, la sgradevole esperienza della perdita dei capelli.
Se porta i capelli lunghi, ha
invece la possibilità, ad ogni
taglio, di ridurre gradualmente
la lunghezza dei suoi capelli,
fino a giungere a un taglio corto.
Il vantaggio di questa scelta
è che, se poi optasse per una
>
>
>
>
>
>
>
>
>
parrucca corta, la gente nel
frattempo si sarà già abituata
alla sua nuova pettinatura.
Di notte, quando le cadranno
i capelli, indossi una retina
o protegga il cuscino con un
asciugamano.
Maneggi con delicatezza i
suoi capelli: la chemioterapia li
rende più fragili, sia da asciutti
che da bagnati.
Lavi i capelli il più raramente
possibile. Usi acqua tiepida e
uno shampoo delicato, adatto
al suo tipo di capello.
Se non può fare a meno di
applicare il balsamo, faccia
attenzione a metterlo solo sulle
punte dei capelli, in modo che
non entri in contatto con il cuoio
capelluto. Eviti di strofinare vigorosamente i capelli con l’asciugamano: da bagnato, il capello
è particolarmente fragile.
Non tinga i capelli e non si faccia fare la permanente prima
che la terapia non sia conclusa.
Il getto d’aria dell’asciugacapelli
dovrebbe essere freddo o, al
massimo, tiepido. Ancora meglio
sarebbe lasciar asciugare i
capelli all’aria. È sconsigliabile
usare la piastra o i bigodini.
Usi una spazzola con le setole
morbide. Spazzoli e pettini i
capelli con delicatezza.
Non faccia uso di schiume,
spray e gel per capelli.
Se si sottopone a radioterapia
della testa, domandi al radio-
oncologo o al suo tecnico
di radiologia medica (TRM)
di riferimento se può lavare i
capelli durante e dopo la terapia; in caso affermativo, quanto
spesso e con quali prodotti.
Cura del cuoio capelluto
durante la terapia
Il cuoio capelluto ha bisogno di
essere curato anche una volta che
sono caduti i capelli. È consigliabile lavare il cuoio capelluto, massaggiandolo dolcemente, per attivare la circolazione, con acqua
tiepida e uno shampoo blando.
Asciugarlo tamponandolo con un
panno morbido. La pelle glabra
del cuoio capelluto è delicata come quella dei bambini: occorre
trattarla con cura.
Le pomate grasse prevengono la
secchezza della pelle del cuoio capelluto. Poiché il cuoio capelluto è
una tipica zona a rischio per ustioni
solari, è consigliabile applicare una
crema solare con un fattore di protezione superiore al 20 e portare un
copricapo quando si va all’aperto.
In inverno è consigliabile portare
un copricapo caldo, per contenere
la dispersione di calore corporeo.
Di notte ci si può proteggere dal
freddo indossando un berretto
morbido o un turbante.
La terapia antitumorale ha cambiato il mio aspetto
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La terapia antitumorale ha cambiato il mio aspetto
Copricapi e parrucche
Se sta perdendo i capelli in seguito
alla terapia, indossi un copricapo
per evitare la dispersione del calore corporeo attraverso il cuoio
capelluto. Naturalmente può portare anche una parrucca. Chieda
consiglio al suo parrucchiere di
fiducia.
Con capucci, berretti, cappellini,
baschi, turbanti, fazzoletti e combinazioni varie di cappelli e foulard si può rimediare temporaneamente alla caduta dei capelli.
Trova idee per l’uso creativo di
copricapi nel seguito.
Chi paga la parrucca?
Per le persone in età lavorativa,
l’assicurazione invalidità (AI). Per
le persone in età di pensionamento, l’assicurazione vecchiaia e
superstiti (AVS).
L’AI si assume i costi di parrucche a condizione che la caduta dei
capelli sia dovuta a una malattia o
alla terapia.
L’AI copre i costi di parrucche
per un ammontare massimo di
1500 franchi per anno civile. Nei
1500 franchi sono comprese eventuali spese per la tintura, il lavaggio e le riparazioni delle parrucche. Nei limiti di tale importo, è
possibile il rimborso dei costi di
soluzioni alternative alla parrucca
(p. es. foulard ecc.).
L’AVS copre i costi di parrucche
per un ammontare massimo di
1000 franchi per anno civile.
Per far valere il diritto al risarcimento dei costi per una parrucca
occorre un’attestazione medica.
I moduli per la richiesta di rimborso sono ottenibili presso i servizi
sociali degli ospedali, le agenzie
AVS comunali e le leghe cantonali contro il cancro. Sono scaricabili anche da internet: http://www.
ahv-iv.info/andere/00140/index.
html?lang=it. La parrucca è considerata un mezzo ausiliario.
L’équipe curante, i servizi sociali
ospedalieri e le leghe cantonali
contro il cancro (vedi appendice)
sono a disposizione per fornire
maggiori informazioni, come per
esempio indirizzi di saloni che
vendono parrucche, e per un aiuto nella pratica di rimborso.
Coraggio, si butti!
Vada per negozi a cercare
un copricapo adatto a lei.
Si faccia accompagnare da
qualcuno. In due è più facile
sdrammatizzare e il consiglio
di un amico o di un’amica
può essere rassicurante.
La terapia antitumorale ha cambiato il mio aspetto
13
Ci si può sbizzarrire
con foulard e cappellini
Nell’attesa che ricrescano i capelli,
chi non vuole portare la parrucca
o non la vuole portare sempre, in
alternativa, può indossare foulard, bandane, cappellini, berretti,
turbanti o cuffie. Si può giocare
con i foulard, combinare foulard
con cappelli. Dia spazio alla sua
creatività e si lasci ispirare dai
nostri suggerimenti.
> Vada per negozi – Troverà
copricapi in diversi modelli,
a prezzi interessanti e in fibre
naturali ben tollerabili per la
pelle. Si faccia accompagnare
da un’amica o da un amico.
Non tutti sono portati per la
moda o riescono ad annodarsi
un foulard sulla nuca. In commercio si trovano anche foulard
già piegati che basta annodare
sulla nuca.
> Chi desidera, può frequentare
un corso per imparare le
tecniche di annodatura per
foulard (vedi riquadro a p. 22).
> I materiali ideali per i foulard
sono la seta, il cotone e la
viscosa. I foulard in fibra
sintetica si allentano facilmente e tendono a scivolare
dalla testa.
14
La terapia antitumorale ha cambiato il mio aspetto
> Le dimensioni ideali per i
foulard sono: ca. 90 x 90 cm
oppure 50 x 160 cm. Possono
essere indossati da soli
oppure in combinazione con
foulard più piccoli, cappellini
e berretti.
> Scelga con cura il colore,
il disegno e la struttura del
tessuto: così potrà porre degli
accenti. Inoltre può abbellire
i copricapi con nastri e gioielli.
Grandi orecchini attirano lo
sguardo. Non vi sono limiti
alla fantasia.
> Si possono combinare i
foulard tra loro, con la parrucca, un cappello o un berretto.
> Per gli uomini vi sono bandane e berretti da baseball
alla moda e fantasiosi berretti
realizzati a maglia. Quest’ultimi
sono tornati alla ribalta grazie
allo snowboard e ad altre
discipline sportive. Gli uomini
possono inoltre indossare
berretti, cappelli da pescatore
e altri tipi di cappelli.
La terapia antitumorale ha cambiato il mio aspetto
15
Tecniche di annodatura
per foulard
«Caroline»
Pieghi il foulard (ca. 90 x 90 cm)
a triangolo.
Posi il foulard piegato a trian-
golo sul capo, con una punta
rivolta verso la nuca, e se lo tiri
sul viso.
Porti dietro la nuca gli angoli
che pendono ai lati (a sinistra
e a destra delle orecchie) e li
annodi insieme, sopra l’angolo
del foulard che ha precedentemente posato sulla nuca.
Varianti:
> Può ripiegare l’angolo che
ricopre la nuca sul nodo
oppure nascondere i tre
angoli sotto il foulard.
> Dopo i passi 1 e 2 faccia un
nodo semplice e intrecci i tre
capi del foulard tra loro. Chiuda
la treccia con un nodo o un
elastico per capelli.
A piacimento, lasci pendere
liberamente la treccia oppure
la fissi, di lato, al foulard,
con una spilla.
> Raccolga i tre capi del foulard
dietro la nuca con un elastico
per capelli.
> Trova elastici per capelli di tutti
i tipi e in diversi colori.
«Fatima»
Si metta in testa uno scialle
(ca. 50 x 160 cm), in modo che
i due capi che pendono lateralmente siano di ugual misura.
Si tiri lo scialle sul viso, fino
all’attaccatura del naso.
Raccolga dietro la nuca i due
capi dello scialle che pendono
sui lati e li torca due o tre volte
tenendo le mani vicino alla
Si spinga il foulard sulla fronte,
eventualmente ne ripieghi in su
l’orlo; lasci le orecchie per metà
scoperte; allenti il foulard dietro la
testa tirando fuori un po’ la stoffa
per dare una bella forma.
16
La terapia antitumorale ha cambiato il mio aspetto
testa. Con una mano tenga
fermo il rotolo. Con l’altra
scosti lo scialle dalla fronte.
Per poterlo fare, deve allentare, quanto basta, la presa
della mano che tiene il rotolo
fisso sulla nuca. Con la mano
libera continui a torcere i due
capi laterali dello scialle.
Metta il rotolo attorno alla
testa. Risvolti i bordi dello
scialle sul rotolo, partendo
dalla nuca fino ad arrivare
alla fronte. Fissi la stoffa che
resta sotto il rotolo.
© 2007, Vreni Lorenzini, Ostermundigen
Varianti:
> Può fissare il rotolo con una
spilla o con un fermaglio per
cappelli.
«Brigitte»
Combinazione di un piccolo foulard (ca. 60 x 60 cm) con una stola
rettangolare o un foulard quadrato
più grande.
Si metta in testa il foulard facendone coincidere un angolo con
la fronte.
Torca su se stessa la stola rettangolare o pieghi il foulard
quadrato a mo’ di cravatta. Posi
la stola o il foulard più grande
sul foulard più piccolo e annodi
le estremità sulla nuca.
Eventualmente rimbocchi gli
angoli del foulard più piccolo
sul rotolo e li fissi. Nasconda la
stoffa che cresce sotto il rotolo.
Varianti:
> Invece del foulard piccolo può
usare un berretto di maglia.
Arrotoli per lungo la stola e
la pieghi a metà. Così ottiene
un’asola che va messa in
corrispondenza della fronte.
Faccia passare la stola attorno
alla testa. Infili un capo
libero della stola da sopra e
l’altro capo libero della stola
da sotto nell’asola. Nasconda
la stoffa che avanza fuori.
Bindetechniken: © 1998 by Image Pool
La terapia antitumorale ha cambiato il mio aspetto
17
Parrucche
Ecco alcuni consigli per chi opta
per la parrucca:
> Se possibile, scelga la parrucca
prima che inizi la terapia.
Si faccia accompagnare da
qualcuno che la possa aiutare
nella scelta.
> L’ideale sarebbe che acquistasse la parrucca da un
parrucchiere specializzato in
parrucche, in modo da poter
beneficiare della miglior
consulenza possibile. La sua
équipe curante e la lega
cantonale contro il cancro
le possono fornire indirizzi
utili.
> Scelga una parrucca che
si avvicini il più possibile
alla pettinatura e al colore
dei capelli che ha attualmente. Se desidera cambiare
la tinta dei capelli, scelga
preferibilmente una tinta
più chiara, che armonizzi
con la carnagione del suo
viso.
> Aspetti che i suoi capelli incomincino a cadere, prima di
far adattare definitivamente
la parrucca da uno specialista
che ne effettuerà il taglio e
la messa in piega.
18
La terapia antitumorale ha cambiato il mio aspetto
> Esistono parrucche e posticci
di buona qualità e dall’aspetto
naturale, realizzati con capelli
naturali o sintetici. In generale,
gli esperti consigliano le parrucche sintetiche perché sono
meno care e di più facile
manutenzione.
Consigli per la manutenzione
Lavi la sua parrucca sintetica da
una a due volte alla settimana con
uno shampoo delicato, in acqua
tiepida. Si limiti a immergere la
parrucca sintetica nell’acqua muovendola avanti e indietro, senza
strofinarla. La risciacqui a fondo,
la tamponi con un asciugamano,
la scuota e la metta ad asciugare
(ad es. su un portaparrucche).
Eviti di asciugare la parrucca sintetica con il fon. Se non può fare altrimenti, regoli al minimo il
getto d’aria. Non usi i bigodini elettrici: brucerebbero i capelli sintetici. Il suo parrucchiere di fiducia
le saprà dare ulteriori consigli di
manutenzione.
Aggiustamento della parrucca
Si pettini i capelli residui sul viso
e indossi la parrucca. Nasconda il
bordo della parrucca ripettinando
i suoi capelli naturali all’indietro,
in modo che si confondano con
quelli sintetici.
Per fissare la parrucca, vi sono
appositi tondini o strisce autocollanti.
Consulenza
Si faccia consigliare da personale competente nella scelta e
nell’aggiustamento della parrucca. La sua équipe curante o la
lega cantonale contro il cancro forniscono indirizzi di negozi
specializzati. Le foto rilevano quanto una diversa pettinatura possa
cambiare l’aspetto di una persona.
La terapia antitumorale ha cambiato il mio aspetto
19
20
La terapia antitumorale ha cambiato il mio aspetto
Cura del corpo e della pelle
Consigli generali sulla
cura della pelle
Pelle secca
Per prevenire la secchezza della
pelle, si consiglia di rinunciare a
lunghi bagni in acqua calda. È preferibile fare la doccia o lavarsi al
lavandino. Anche il peeling favorisce la secchezza della pelle.
Si spalmi regolarmente di latte per
il corpo o di altri prodotti idratanti.
Le creme per il corpo penetrano
meglio nella pelle ancora leggermente umida.
In caso di rischio maggiorato di
sanguinamento, s’incremi con delicatezza e prudenza.
Protezione solare
Chi si sottopone a radioterapia riceve precise indicazioni dall’équipe
curante su come curare la propria
pelle. Per tutti i pazienti vale la raccomandazione proteggere sempre
dalla luce diretta del sole la zona
irradiata.
Anche alcuni tipi di citostatici (chemioterapici) possono rendere la
sua pelle più sensibile al sole e intensificarne la pigmentazione. Usi
una crema solare con un elevato
fattore di protezione e indossi
un copricapo, una camicia o una
maglietta a maniche lunghe e pantaloni lunghi.
Se ha la pelle sensibile, eviti il
freddo e il caldo estremi.
Prurito e bruciore
Durante o dopo una radioterapia
possono manifestarsi arrossamenti della cute. In alcuni pazienti,
la zona irradiata si arrossa improvvisamente quando la radioterapia
è già conclusa ed è in corso una
chemioterapia. Gli arrossamenti
possono essere da deboli a forti,
pruriginosi o brucianti e persistere
per qualche ora o per giorni.
Reazioni cutanee del genere
vanno in ogni caso segnalate al
medico. Consulti immediatamente
il suo medico anche in caso d’infiammazioni.
Per lenire il prurito o il bruciore,
si possono applicare compresse
fredde intrise nel tè di camomilla
(per 10 minuti, 2 volte al dì) sulle
zone interessate.
Cerchi di non grattarsi. In caso di
prurito, può dare sollievo lasciare
all’aria, rinfrescare e cospargere
di talco mentolato o di un apposito latte per il corpo la zona interessata.
A volte succede che residui di lisciva
provochino reazioni cutanee. In tali
casi, è consigliabile scegliere liscive
neutre, ad azione delicata, e non
usare ammorbidenti. Questo vale
anche per la biancheria da letto.
La terapia antitumorale ha cambiato il mio aspetto
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Cura del viso e trucco
Un aspetto curato ci rende più sicura di noi nel contatto con gli altri.
Un po’ di trucco può fare miracoli, se l’applicazione è corretta e
la scelta dei colori è adeguata. Si
tratta di mettere in evidenza i suoi
tratti migliori e di nascondere invece eventuali punti critici. Proprio
per chi soffre degli effetti collaterali della chemioterapia o della
radioterapia, il ricorso al trucco
può essere importante per migliorare l’aspetto.
Il trucco permanente è sconsigliato perché il viso cambia e vi
è il rischio di ottenere un effetto
maschera.
Consigli per la cura
del viso e per il trucco
> Prima di applicare il trucco,
bisogna detergere a fondo la
pelle. Si consiglia di eseguire
la pulizia del viso almeno
una, preferibilmente due
volte al giorno. Non usi
sapone (a meno che non
abbia la pelle grassa), bensì
acqua tiepida, lozioni delicate
o latte detergente. È importante che i prodotti che usa
siano privi di alcol.
> Non cancelli eventuali segni
apposti dal personale di radiooncologia con un pennarello
indelebile.
Corsi e workshop di estetica
L’associazione senza scopo di lucro «Look Good Feel Better»
(Fatti bella e ti sentirai meglio), con il sostegno dell’industria
cosmetica svizzera, organizza periodicamente corsi gratuiti di
estetica per persone malate di cancro in ospedali di una dozzina
di città svizzere (vedi appendice).
Possono partecipare a questi corsi anche pazienti di altri ospedali.
Anche le leghe cantonali contro il cancro (vedi p. 46) offrono
corsi di estetica – in parte in collaborazione con «Look Good Feel
Better» – e corsi specifici per chi ha perso i capelli condotti da
parrucchieri della zona, consulenti estetiche, infermiere, truccatrici, esperte nell’annodura di foulard ecc.
22
La terapia antitumorale ha cambiato il mio aspetto
> Deterga la pelle del viso
con delicatezza. Sfregandola
troppo forte, infatti, può
provocare piccoli ematomi
(macchie blu), se il numero
dei suoi trombociti è inferiore
alla norma.
> Dopo la pulizia del viso,
applichi un prodotto idratante.
Ciò contrasta la perdita di
umidità dello strato più
esterno della pelle e garantisce
un certo apporto di grasso,
aiutando così a trattenere gli
oli naturali. Scelga una crema
o una lozione idratante adatta
al suo tipo di pelle. I prodotti
idratanti esplicano al meglio
la loro azione quando sono
applicati sulla pella umida.
Trucco
Scelga il trucco in base alla sua
carnagione. Il colorito della pelle
può cambiare durante la malattia
e/o la terapia. Per questa ragione
è consigliabile determinare la
tonalità della pelle prima di iniziare
la terapia e, in particolare, distinguere se è «fredda» o «calda»
(vedi p. 33 e seg.).
Applichi il trucco con parsimonia.
Meglio usarne troppo poco che
troppo. Se porta una parrucca, ci
vuole poco trucco.
Rossetto
Un rossetto discreto basta già a
dare un tocco di colore al viso e a
completare il trucco. Scelga colori
adatti alla sua carnagione anche
per i rossetti.
Prima di applicare il rossetto,
si consiglia di mettere un po’ di
pomata sulle labbra e di disegnarne il contorno con un’apposita matita. Attenzione ai rossetti
opachi: seccano le labbra.
Bene a sapersi
Se, in seguito alla terapia, i suoi valori del
sangue sono bassi, specialmente se il numero
di globuli bianchi (leucociti) è inferiore alla
norma, il suo sistema immunitario è debole
e, di conseguenza, il suo rischio di contrarre
infezioni è aumentato. Quindi è importante
osservare alcune regole d’igiene nell’uso
dei cosmetici.
> Si serva di una spatola invece delle dita per
creme e lozioni. In questo modo l’interno
dei barattoli e i cosmetici stessi rimangono
intatti.
>Durante la terapia, non condivida con altri
i prodotti di bellezza o gli ausili per la loro
applicazione (pennelli, spugnette ecc.).
>Lavi periodicamente gli ausili per l’applicazione dei prodotti di bellezza con uno
shampoo ad azione delicata.
La terapia antitumorale ha cambiato il mio aspetto
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24
La terapia antitumorale ha cambiato il mio aspetto
Sopracciglia
Vi sono chemioterapie che fanno
cadere anche le sopracciglia.
Se vuole ridisegnare le sopracciglia, prenda due matite per
sopracciglia di colore diverso: un
colore che riprenda la tinta più
scura dei suoi capelli e un colore
che ne riprenda la tonalità media.
In questo modo le sopracciglia
«finte» appariranno più naturali.
Disegni le sopracciglia con tratti
sottili e leggeri, rivolti all’insù. Se
non ha perso completamente le
sopracciglia, può camuffare le zone
sfoltite con la matita per sopracciglia. Infine, servendosi di uno
spazzolino morbido, può confondere i tratti di matita con le sopracciglia naturali.
Se, invece, le sopracciglia le sono cadute del tutto, proceda così:
disegni tre punti (vedi illustrazioni
, ➋, ) e li colleghi con sottili e
leggeri tratti di matita per sopracciglia. Usi due colori diversi, come
spiegato sopra.
Cerchi di far apparire le sopracciglia disegnate il più naturali
possibile: fra i tratti di matita per
sopracciglia bisogna intravedere
ancora un po’ di pelle.
Ombretto: consigli utili
> Scelga colori adatti alla sua
carnagione, ai colori che le
donano e al colore dei suoi
occhi.
> Chi vuole nascondere le rughe
è meglio che non usi colori
madreperlacei, scintillanti.
> Gli ombretti a effetto metallico
o iridescenti non si addicono
alle donne dalla carnagione
scura. Le tonalità prodotte
su base bianca rischiano di
rendere pallida la pelle.
> Anche per l’ombretto vale
la regola: non esagerare con
la quantità di colore!
Ciglia
Esistono mascara resistenti all’acqua, idrosolubili e prolunganti. I
mascara idrosolubili sono i più
indicati, perché si possono togliere
facilmente. Di conseguenza, è
minore il rischio d’infezioni agli
occhi.
È consigliabile comperare un
mascara nuovo tutti i mesi. La
maggior parte dei mascara contengono grassi animali che costituiscono un substrato ideale per
la proliferazione dei batteri! Una
volta alla settimana, lavi a fondo
le setole dell’applicatore con acqua saponata.
Per finire, può cospargere le sopracciglia di talco chiaro.
La terapia antitumorale ha cambiato il mio aspetto
25
Nei seguenti casi, è consigliabile
rinunciare all’uso del mascara perché sussiste un’aumentata suscettibilità alle infezioni:
> neutropenia, ridotto numero
nel sangue di neutrofili,
una sottocategoria di globuli
bianchi (leucociti);
> debolezza immunitaria
generale (s’informi presso
il suo medico);
> secchezza oculare dovuta
a una ridotta o mancata
produzione di liquido
lacrimale;
> infezioni oculari recidivanti;
> forte caduta dei capelli:
le ciglia si spezzano o cadono
facilmente quando ci si
strucca.
Le ciglia finte sono controindicate
quando il sistema immunitario è
indebolito. Inoltre possono apparire artificiali.
Se non vuole usare il mascara,
può adottare il metodo descritto
qui di seguito. Questa tecnica è
indicata anche se le ciglia si sono
solo sfoltite, senza cadere completamente.
26
Prenda una matita appuntita
per sopracciglia che abbia lo
stesso colore dei suoi capelli
o delle sue ciglia.
Punteggi leggermente la linea
delle ciglia. Sfumi i puntini
con un cutips (bastoncino
ovattato), partendo dall’angolo
esterno dell’occhio fino a
raggiungere quello interno.
Ora prenda la matita per il
contorno occhi ed evidenzi le
palpebre inferiori, tracciando
una linea dall’angolo esterno
degli occhi fino a metà delle
pupille.
La matita per il contorno occhi dovrebbe riprendere una sfumatura
neutra o fumé presente nel colore
dei suoi occhi.
Come struccarsi gli occhi
Poiché durante la chemioterapia o
la radioterapia la sua propensione
alle infezioni e ai sanguinamenti
potrebbe essere maggiore, è importante prendere le seguenti precauzioni quando ci si struccano gli occhi.
> Prenda un cutips fresco,
ci metta sopra poco struccante occhi ad azione delicata
e si strucchi partendo dall’angolo esterno dell’occhio verso
il naso. Non usi mai lo stesso
cutips due volte.
> Risciacqui gli occhi con acqua
corrente calda. Si asciughi
tamponandosi delicatamente
il viso.
La terapia antitumorale ha cambiato il mio aspetto
Peluria sul viso
Cicatrici
Vi sono farmaci che provocano la
comparsa di peli sul viso che possono essere fastidiosi e appariscenti.
Gli interventi chirurgici talvolta
lasciano il segno.
Faccia aderire questi peli anomali
alla pelle del viso pettinandoli con
uno spazzolino per le sopracciglia.
Poi nasconda i peli con un correttore. Non usi il talco perché non
farebbe che mettere in evidenza i
peli.
Importante: Prima di considerare
altri metodi di depilazione, esponga
il problema al suo oncologo.
A seconda della terapia, il rischio
d’infezioni può essere più alto e
la sua pelle è troppo sensibile per
la ceretta, la depilazione meccanica o l’uso di creme depilatorie.
Se l’oncologo dà il nulla osta per
la depilazione, si affidi a un dermatologo.
Gli uomini debbono eventualmente modificare la frequenza
della rasatura quando la loro barba ricomincia a crescere dopo
un’interruzione prolungata.
Talune cicatrici si possono nascondere sotto i vestiti, altre invece
si trovano sul viso o sul collo e
sono più difficili da nascondere.
Fintanto che le cicatrici non sono
guarite del tutto, è proibito usare
cosmetici.
Una volta guarite completamente, è consentito coprire le cicatrici
con del talco o con un prodotto da
camuffaggio come il fondotinta.
Le cicatrici fresche vanno assolutamente protette dai raggi solari.
Cura delle unghie
Vi sono farmaci che possono alterare la pigmentazione e la struttura delle unghie. A seconda dei
farmaci che assume, le sue unghie
possono per esempio scurirsi,
ispessirsi, presentare righe longitudinali o solchi oppure diventare
secche e fragili.
Uno smalto per unghie di qualità
può rinforzare le unghie. Usi una
crema per unghie se le sue unghie dovessero diventare secche e
desquamarsi. Eviti di usare smalti
per unghie e solventi contenenti
alcol o acetone.
La terapia antitumorale ha cambiato il mio aspetto
27
Spesso la terapia comporta un
calo dei globuli bianchi e dei trombociti. Per questa ragione, la cura
delle unghie va effettuata a regola
d’arte (rischio d’infezione e di sanguinamento).
Le unghie finte sono inappropriate e danno fastidio durante la
chemioterapia e la radioterapia.
Alcuni farmaci provocano arrossamenti dei palmi delle mani e delle
suole dei piedi. Creme per il corpo o per le mani molto grasse possono arrecare sollivo se si soffre
di questo spiacevole effetto collaterale. Chieda consiglio al personale infermieristico o in farmacia.
Consigli per la cura delle mani
>La lima monouso è lo strumento più idoneo per la cura delle
unghie poiché è meno ruvida della limetta di metallo e più
delicata delle forbici. Se si usa la lima, le unghie si fissurano
meno facilmente. Sono indicate anche le lime trasparenti,
dotate di una parte amovibile colorata.
>Limi le unghie dal basso verso l’alto, senza mai cambiare
direzione. È più probabile che le unghie si rompano, se si muove
la lima in su e in giù.
>Specialmente se i valori del sangue sono bassi, è meglio non
toccare le pellicine, per evitare pericolose ferite.
>Immerga la punta delle dita in acqua tiepida per uno o due
minuti e le asciughi con un panno morbido.
>Massaggi il letto ungueale e le pellicine delle unghie con
dell’olio, ad es. con dell’olio per bambini. Lasci agire l’olio per
ca. un minuto
>Se nel suo tempo libero pratica del giardinaggio, indossi sempre
guanti da giardino per prevenire ferite.
28
La terapia antitumorale ha cambiato il mio aspetto
Unghie dei piedi
Non tagli le unghie dei piedi troppo corte. Per tagliarle si serva di
un tronchesino o di un clip per
le unghie dei piedi. Per evitare
lesioni, è consigliabile smussare
gli angoli dell’unghia con una
lima invece di tagliarli.
Le unghie dei piedi sono più facili da tagliare dopo un pediluvio
di una decina di minuti. Dopo il
taglio delle unghie, fa bene massaggiarsi i piedi con un latte per il
corpo o una crema per i piedi, con
movimenti che partono dalle dita
dei piedi e vanno verso la caviglia.
Per un trattamento accurato e
benefico, può rivolgersi anche a
una podologa o a una pedicurista,
ossia a professioniste specializzate nella cura del piede.
Cura dei denti
È molto importante curare bene
i denti durante una terapia oncologica poiché i farmaci modificano le caratteristiche della saliva,
favorendo la carie dentaria. In
questi casi si consiglia di masticare cicche prive di zucchero, in
particolare perché stimolano la
salivazione.
Pulisca accuratamente i denti dopo
ogni pasto con uno spazzolino
dalle setole morbide (quelle dure
possono ferire le gengive). Risciaqui a fondo la bocca con acqua.
I residui di dentifricio seccano le
mucose orali. Non usi collutori
forti o contenenti alcol; irritano le
mucose orali.
Si faccia controllare lo stato dei
denti due volte all’anno dall’igienista dentario o dalla dentista.
L’opuscolo «Difficoltà di alimentazione legate al cancro» fornisce
ulteriori ragguagli sulla cura del
cavo orale (vedi p. 43).
La terapia antitumorale ha cambiato il mio aspetto
29
30
La terapia antitumorale ha cambiato il mio aspetto
Un uomo malato di cancro racconta
«Sognavo di poter di
nuovo contare le stelle»
Dopo un apparente miglioramento, Roberto, 56 anni, ha una
recidiva. La seconda chemioterapia non produce l’effetto sperato.
Malgrado ciò, Roberto rimane
fiducioso e sogna di poter presto
andare di nuovo in montagna a
cercare cristalli.
Erano passati due anni da quando,
volendo contare le stelle con la
sua figlioletta di 9 anni Tamara, si
accorse di avere un rigonfiamento
in gola che gli impediva di volgere lo sguardo al cielo. «La piccola mi disse che se avessi trovato
dieci stelle, avrei potuto esprimere
un desiderio.»
Il medico di fiducia non è reperibile. Roberto si rivolge perciò al
pediatra di sua figlia. «Ero convinto che con un antibiotico la
cosa si sarebbe risolta», ricorda.
Invece il medico effettua un’ecografia e una radiografia, lo mette
in malattia e lo ricovera in ospedale. Non fa mistero della diagnosi
di cancro. Roberto ha un cancro ai
polmoni e il tumore in gola è una
metastasi.
Prima di ammalarsi aveva solo
una leggera calvizie frontale. Ora
fatica ad accettare di essere completamente calvo. «Ma cosa si
vuol fare?» Durante il secondo
ciclo di chemioterapia si fa rasare
i capelli a zero quando cominciano
a cadere a ciocche.
Indossa un capellino, soprattutto
per proteggersi dal freddo. «Spesso mi succede ancora di fare il
gesto inconsapevole di pettinarmi.»
I cambiamenti fisici sono evidenti.
Del resto non è da lui cercare di
nascondere la malattia. «Non porta
niente. Ne ho incontrati tanti,
segnati dal mio stesso destino.
Parlarne aiuta», di questo l’ex
autista è convinto. Tiene al proprio
aspetto. La «cura di sé» per lui è
importante.
Grazie alle terapie, Roberto è di
nuovo in grado di ammirare il
cielo e di contare le stelle con
Tamara. Quando ne trova dieci,
può esprimere un desiderio …
Uno dei suoi desideri è quello di
poter riprendere presto a esercitare il suo passatempo preferito,
la ricerca di cristalli.
Testimonianza raccolta da
Rosmarie Borle
Roberto si sottopone a radioterapia e al primo ciclo di chemioterapia. Perde venti chili e tutti i
capelli.
La terapia antitumorale ha cambiato il mio aspetto
31
32
La terapia antitumorale ha cambiato il mio aspetto
Chi si piace si sente meglio
L’importanza dei colori
Indossando colori adatti a lei,
valorizza il suo aspetto.
Certi colori illuminano il suo viso,
mentre altri la rendono pallida.
Inoltre i colori hanno un influsso
sullo stato d’animo.
Tanti sanno quali sono i colori che
portano bene, mentre altri hanno
bisogno di essere consigliati da
una consulente d’immagine. Le
offerte in questo campo sono
varie, alcune sono chiamate
«colour me beautiful».
Queste consulenze servono a
individuare i colori cosiddetti
«amici» in base alla sua carnagione
nonché al colore dei suoi capelli e
dei suoi occhi.
Va da sé che le consulenze estetiche si rivolgono anche agli
uomini.
Davanti allo specchio, la consulente d’immagine le mostra quali
sono i colori che le donano di
più. Alla fine della consulenza le
consegna un ventaglio di colori
che l’aiuterà nella scelta degli
indumenti quando andrà a fare
shopping, onde evitare di fare
acquisti inopportuni.
Le quattro stagioni
Le tipologie cromatiche prendono il nome dalle quattro stagioni:
primavera, estate, autunno, inverno. A seconda della tipologia
cromatica alla quale lei appartiene, le stanno meglio i colori forti
piuttosto che i colori pastello, le tonalità calde piuttosto che quelle
fredde e le tinte chiare piuttosto che quelle scure o viceversa.
Le tinte in armonia con i colori naturali presenti sul suo viso, nei
suoi occhi e nei suoi capelli non corrispondono necessariamente
ai suoi colori preferiti.
La terapia antitumorale ha cambiato il mio aspetto
33
Tipologie cromatiche
Queste considerazioni generali
non rimpiazzano una consulenza
d’immagine personalizzata. Se non
potesse permettersi una consulenza d’immagine o se non fosse
disposta a spendere per una sessione individuale, può procurarsi
un libro sul tema in libreria o in
biblioteca.
I modelli cromatici* riportati qui di
seguito non sono inderogabili.
Gli esempi sono basati sulla teoria delle quattro tipologie cromatiche «primavera», «estate»,
«autunno», «inverno». Vi sono
altre teorie che distinguono fino a
ventiquattro tipologie diverse di
colore e di stile.
Inverno
In generale, chi appartiene alla
tipologia cromatica invernale ha
i capelli scuri e gli occhi chiari, di
colore intenso: azzurro ghiaccio,
blu violetto, blu notte, grigio
puro, verde cristallino, bruno scuro,
marrone nero.
La gamma di colori della tipologia
cromatica invernale e quella della
tipologia cromatica estiva hanno in comune la tonalità di base
fredda di blu. Tuttavia i colori
invernali sono più chiari e più
brillanti di quelli estivi.
Tinte consigliate:
blu intenso, rosso rubino e rosso
scarlatto, nero e antracite, rosa
sfacciato, tutte le tinte dell‘azalea,
lilla e viola scuro, bianco puro.
*I nostri modelli cromatici sono tratti dal
libretto, attualmente fuori catalogo, dal
titolo «Knaurs kleine Farb- und Typ-Beratung» (consulenza d’immagine lampo
secondo Knaur) di Heidi Grund-Thorpe.
34
Da evitare:
tinte slavate, opaline, giallognole
o arancioni.
La terapia antitumorale ha cambiato il mio aspetto
Estate
Chi appartiene alla tipologia cromatica estiva ha i capelli che vanno
dal marrone topo al biondo cenere.
Gli occhi sono spesso blu, verdi,
color acqua o nocciola.
Tinte consigliate:
dal blu fumé al blu marino, verde
bluastro (dal turchese chiaro fino
a tonalità più scure), giallo limone
chiaro, rosso lampone, rosso vino,
dal rosa antico al lilla, tinte pastello
con una sfumatura di blu o di grigio, bianco tendente al rosa o bianco con una punta di grigio, marrone rosato o marrone grigiastro.
I colori estivi sono meno decisi di
quelli invernali. A chi appartiene alla
tipologia cromatica estiva stanno
bene le tinte leggermente slavate
o fumé, mentre donano decisamente meno i colori forti o sgargianti.
Da evitare:
rosa salmone tendente al giallo,
albicocca o pesca, rosso carota,
rosso pomodoro e nero.
Primavera
Chi appartiene alla tipologia cromatica primaverile ha i capelli
biondi – dal biondo luminoso al
biondo dorato tendente al marrone – o, molto più raramente,
bruno scuri o neri. Il colore degli
occhi può variare dal turchese,
al blu, al grigioverde fino al marrone oro.
Tinte consigliate:
colori caldi, limpidi, tenui o decisi
con una sfumatura di giallo. Tonalità chiare di grigioblu, tonalità di
rosa e di rosso con una punta di
giallo, ad es. albicocca in tutte le
gradazioni, salmone, rosso corallo,
tenui colori cammello, tonalità
calde di verde tendente al giallo,
bianco uovo, bianco panna, calde
tonalità di beige e di marrone, turchese chiaro, acqua-marina.
Da evitare:
colori scuri, nero, grigio (salvo un
tenue colore grigio argento), bianco
puro.
La terapia antitumorale ha cambiato il mio aspetto
35
Autunno
Chi appartiene alla tipologia cromatica autunnale solitamente ha
i capelli da rossi a castani con
riflessi da dorati a ramati. Gli occhi
possono essere di color petrolio,
ambra, verde canna, verde oliva,
marrone oro o marrone scuro.
Completano la gamma di tonalità
tracce di arancione, metallo, marrone e oro.
Come i colori primaverili, anche i
colori autunnali hanno una componente di giallo, ma sono più
intensi e riprendono in parte le
nuance terra.
Tinte consigliate:
tonalità di marrone calde e dorate,
dal verde pisello al verde oliva,
cachi, petrolio, verde russo, verde
pino, turchese scuro, verde giada
lattiginoso, marrone cioccolato,
tonalità di blu con sfumature
di giallo, arancione fiammante,
bianco sporco, giallo senape e
giallo mais, gradazioni calde di
rosa e di rosso come salmone,
albicocca, rosso papavero, rosso
pomodoro e rosso rame.
Da evitare:
grigio marrone, blu verde, nero,
bianco puro, rosa.
36
La terapia antitumorale ha cambiato il mio aspetto
L’importanza dello stile
Forse il suo aspetto è cambiato
durante la malattia e i trattamenti.
Può aver perso o acquistato peso,
per esempio.
Se scelto con cura, l’abbigliamento
può sottolineare i pregi e nascondere i difetti.
Alcuni esempi
> Le spalline fanno sì che le
camicette e i vestiti cadano
bene, senza sottolineare le
linee del seno. Sono ideali per
le donne esili che hanno subìto
l’amputazione di un seno.
> Le stoffe morbide hanno una
caduta fluida e vaporosa. Sono
ideali per nascondere i cateteri
permanenti, in combinazione
con stole e foulard drappeggiati.
> Se la scollatura è diventata
meno piena o la pelle ha sofferto, si può rimediare con un
foulard. Chi ha il collo corto
dovrebbe evitare di coprirsi
il collo con un foulard troppo
grande. Basta lasciar avanzare
un lembo di stoffa dal collo
del vestito. È importante controllare di tanto in tanto la
posizione del foulard.
> Le donne che hanno un seno
prosperoso dovrebbero far sì
che il foulard non scenda sul
seno, ma cada per esempio
sui lati.
> Le maniche a pipistrello distolgono lo sguardo dal petto
e nascondono perfettamente
un eventuale linfedema.
> Le maniche larghe fanno
apparire meno esili le braccia.
> Il girocollo rotondo fa apparire il viso più pieno, mentre
la scollatura a V allunga il
collo e fa apparire il viso più
allungato.
> L’ideale è indossare abiti ampi
e fluidi dopo un intervento
all’addome e specialmente
dopo la posa di una colostomia, di un’ileostomia o di
un‘urostomia. Non è consigliabile portare vestiti attillati
che stringono nella zona della
stomia. Le gonne a ventaglio
e i pantaloni in tricot sono
molto adatti. Cinture portate
larghe catturano lo sguardo.
Gli scialli e le cinture vanno
allacciati sul lato opposto alla
stomia.
La terapia antitumorale ha cambiato il mio aspetto
37
Avere cura di sé – in tutti i sensi
Familiari e amici
Una diagnosi di cancro non riguarda soltanto chi la riceve in prima
persona, ma anche i familiari e gli
amici.
Le persone a lei vicine manifesteranno reazioni diverse alla notizia della sua malattia e ai cambiamenti che essa comporta: coinvolgimento, premura, spavento,
sgomento. A volte la malattia fa
emergere lati nascosti della propria personalità e di quella di chi
ci circonda.
Ci sarà chi si allontanerà da lei o
eviterà in ogni modo di usare la
parola «cancro» in sua presenza.
Ci sarà chi le chiederà in cosa le
può essere utile. Ci sarà chi le dispensà consigli.
Non esiste un modo di porsi verso
gli altri che preservi la persona
malata di cancro da qualsiasi
esperienza spiacevole. L’essenziale, tuttavia, è che sia consapevole delle sue esigenze. Con
quanta più chiarezza comunica i
suoi bisogni agli altri, tanto maggiore è la probabilità che la sua
volontà sia rispettata. Un atteggiamento aperto da parte sua infonde
sicurezza in chi le sta vicino e non
lascia spazio a malintesi.
38
Si prenda pure la libertà di rispondere che non se la sente di parlare
di sé e della sua malattia, di dire
come sta. Anche questa è autenticità.
Forse finora non le riusciva sempre facile esprimere schiettamente
le sue preferenze e porre chiari
limiti alla sua disponibilità verso
gli altri. Forse la malattia l’ha reso
più sicuro di sé e le ha insegnato a
dire di no, se necessario, ad ascoltare le sue esigenze e a vivere di
conseguenza.
Si tratti bene, concedendosi per
esempio un film al cinema, una
partita di calcio, un concerto, un
weekend di benessere, qualsiasi
cosa che le faccia bene. Specialmente quando si è malati è importante adeguare il proprio ritmo di
vita alle mutate circostanze.
Dialogo aperto con i figli
Parli con i suoi figli come sempre,
usando il suo abituale modo di
esprimersi e tenendo conto della
loro età.
I bambini hanno antenne molto
sensibili; fiutano subito che c’è
«qualcosa» nell’aria e sviluppano
al riguardo le fantasie più audaci.
Le incognite e le mezze verità li
turbano più della verità stessa.
Tacendo la malattia ai bambini, li
si inquieta inutilmente.
La terapia antitumorale ha cambiato il mio aspetto
Mostri la sua cicatrice ai suoi figli
o spieghi loro perché sta perdendo
i capelli e porta la parrucca.
essere amati e desiderati; temono
il rifiuto ed evitano il contatto
fisico.
Se tutti in famiglia sono informati e il cancro non è un tabù, né il
malato né i suoi figli si sentono
soli e isolati; anzi, il loro legame
affettivo si rafforza. Questa coesione familiare dà a ogni membro
della famiglia la forza di affrontare
al meglio la malattia.
Per insicurezza o per riguardo, il
partner o la partner assume un
atteggiamento riservato e non sa
come comportarsi nei confronti
del compagno malato o della compagna malata. Sentimenti e pensieri inespressi aleggiano nell’aria.
Relazione di coppia e sessualità
Una malattia come il cancro si ripercuote anche sulla vita di coppia.
Il malato di cancro si sente cronicamente stanco o ritiene di non
essere più attraente. Le terapie
oncologiche possono scombussolare il sistema ormonale e creare
disturbi che a loro volta influiscono sul rapporto di coppia e
sulla sfera sessuale.
Il modo di vivere la sessualità di
una persona è intimamente legato
all’immagine che essa ha del proprio corpo e alla sua autostima. Vi
sono malati di cancro che ritengono di non essere più degni di
In questo contesto è importante
sapere che il cancro non è una
malattia contagiosa. Le cellule
maligne non sono trasmissibili per
via sessuale.
Parlare apertamente di questi
temi aiuta a chiarire gli equivoci.
Il problema è che molti, gli uomini
forse più delle donne, non osano o
non amano parlare di questi argomenti. In tali casi, può essere utile
rivolgersi a una persona esterna,
formata appositamente per consigliare e offrire sostegno a chi è
confrontato con la malattia. Spesso lo sguardo di un estraneo è più
oggettivo.
Per saperne di più …
… su come affrontare la malattia nella coppia, come famiglia o nella cerchia
di amici e conoscenti, legga gli opuscoli della Lega contro il cancro intitolati
«Accompagnare un malato di cancro», «Se un genitore si ammala di cancro –
Come parlarne con i figli?», «Il cancro e la sessualità femminile» e «Il cancro e la
sessualità maschile» (vedi p. 43). Trova altri aiuti anche in appendice.
La terapia antitumorale ha cambiato il mio aspetto
39
40
La terapia antitumorale ha cambiato il mio aspetto
Convivere con il cancro
Oggigiorno le persone con una
diagnosi di cancro in generale
vivono più a lungo e godono di
una qualità di vita migliore di un
tempo. Spesso, tuttavia, le terapie
sono lunghe e pesanti. Alcuni
riescono a conciliare le terapie
con la loro abituale routine quotidiana. Per altri invece ciò non è
possibile.
Ascoltare se stessi
Si prenda tempo per adattarsi alle
mutate circostanze. Cerchi di capire cosa contribuisce a migliorare
la sua qualità di vita.
Questi interrogativi potrebbero
aiutarla a fare più chiarezza:
> Cosa conta di più per me in
questo momento?
> Di cosa ho bisogno?
> Come posso ottenere ciò di
cui ho bisogno?
> Chi potrebbe aiutarmi?
Una volta concluse le terapie, non
è sempre facile tornare alla propria vita di tutti i giorni. Per orientarsi è importante rendersi conto
di quali sono le proprie esigenze.
A tale proposito trova utili informazioni in questo opuscolo e specialmente nella sua appendice.
Comunicare con gli altri
Così come ognuno affronta a
modo suo le questioni esistenziali,
ogni paziente ha il proprio modo
di vivere la malattia. Gli atteggiamenti possono essere i più disparati e spaziare da «Andrà tutto
bene», a «Basta che tutto vada
bene», fino a «Ormai non c’è più
niente da fare», «Sento che debbo
morire».
Il cancro incute paura, indipendentemente dalla prognosi. Alcuni
non vogliono o non osano parlare
delle proprie angosce, inquietudini e preoccupazioni. Altri invece
sentono il bisogno di confidarsi
con qualcuno. Altri ancora si
aspettano che sia il loro entourage
a rompere il ghiaccio e sono delusi se ciò non accade. Non ci sono
regole valide per tutti. Ciò che una
data persona considera utile, agli
occhi di un’altra può apparire del
tutto sconveniente.
Chiedere aiuto
Non esiti a usufruire delle molteplici offerte di sostegno. Chieda
consiglio al suo medico o all’équipe
curante. Le saranno proposte e
prescritte misure di sostegno riconosciute dalla cassa malati.
La lega cantonale contro il cancro
e il Servizio sociale dell’ospedale
sono al suo servizio per questioni
psicosociali e per domande riguardanti la riabilitazione oncologica.
La terapia antitumorale ha cambiato il mio aspetto
41
Appendice
Chieda consiglio
Equipe curante
L’équipe curante può consigliare cosa
fare in caso di disturbi legati alla malattia
e alle terapie. Rifletta anche lei su possibili misure in grado di migliorare la sua
qualità di vita e di favorire la sua riabilitazione.
Se lo ritiene opportuno, chieda di poter
usufruire di una consulenza psicooncologica. Uno psicooncologo è una figura
professionale appositamente formata
per poter offrire sostegno psicologico ai
malati di cancro e ai loro familiari.
Lega cantonale contro il cancro
Le leghe cantonali consigliano, accompagnano e sostengono i malati e i loro familiari in tutte le fasi della malattia. Offrono
aiuto pratico per risolvere problemi organizzativi, aiuti finanziari in situazioni di
disagio economico legato alla malattia
nonché consulenza assicurativa e orientamento in ambito giuridico. Forniscono
materiale informativo. Organizzano gruppi
di mutuo aiuto e corsi.
Anche chi sente di aver bisogno di sostegno psicooncologico o desidera, per
esempio, una consulenza estetica individuale può rivolgersi alla lega cantonale
contro il cancro.
Linea cancro 0800 11 88 11
Le operatrici specializzate della Linea
cancro sono pronte ad ascoltarla, rispondono a qualsiasi domanda sul cancro e
sulle terapie e, all’occorrenza, la indirizzano a centri d’eccellenza, associazioni
di categoria ecc. Le chiamate e le consulenze sono gratuite.
42
La terapia antitumorale ha cambiato il mio aspetto
Guida cancro
La «Guida cancro» della Lega contro il
cancro è un albo virtuale per la divulgazione di servizi psicosociali offerti in Svizzera: www.legacancro.ch/guidacancro.
Il sito informa su corsi, servizi di consulenza ecc. volti a salvaguardare la qualità
di vita dei pazienti e dei loro familiari e a
facilitare loro la convivenza con il cancro
nella quotidianità.
Altri malati di cancro
Piattaforme virtuali di scambio
Chi sente l’esigenza di condividere le proprie esperienze legate alla malattia può
usufruire della piattaforma virtuale di
scambio, moderata dalle operatrici della
Linea cancro: www.forumcancro.ch
Anche l’Associazione Italiana Malati di
Cancro, parenti e amici (AIMaC) ha aperto
un forum di discussione per i pazienti e i
loro familiari: http://forumtumore.aimac.it
Può infondere coraggio intrattenersi con
persone accomunate da uno stesso vissuto. Anche se ognuno deve comunque
fare le proprie esperienze e scegliere le
strategie più consone alla propria personalità, può essere utile confrontare il
proprio modo di far fronte a determinate
situazioni con le modalità di gestione
della malattia o del lutto adottate da altri.
Gruppi di autoaiuto
Inoltre, partecipando agli incontri dei
gruppi di autoaiuto (vedi p. 45), si ha l’opportunità di parlare con persone che
hanno vissuto o stanno vivendo un’esperienza analoga alla propria e di scambiarsi informazioni di vario tipo.
Corsi di estetica
Consulti il riquadro a pagina 22 e la
rubrica «Internet» a pagina 44. L’offerta
di corsi e workshop varia da cantone a
cantone. Chieda informazioni alla lega
contro il cancro del suo cantone.
> Attività fisica e cancro
Riacquistare fiducia nel proprio corpo
Attività sportive di gruppo
L’attività fisica ha un effetto benefico su
molti pazienti; conferisce loro vitalità e ne
migliora l’aspetto. Un’attività sportiva di
gruppo può aiutare a riconquistare fiducia nel proprio corpo e a combattere la
stanchezza. S’informi presso la sua lega
cantonale contro il cancro sull’offerta
di corsi. Dia un‘occhiata anche alla lista
degli opuscoli e dei siti qui di seguito.
> Accompagnare un malato di cancro
Una guida della Lega contro il cancro
per familiari e amici
> Se un genitore si ammala di cancro
Come parlarne con i figli?
Opuscoli della Lega
contro il cancro
> Terapie medicamentose dei tumori
Chemioterapia, terapia antiormonale,
immunoterapia
> La radioterapia
> Dolori da cancro e loro cura
> Alternativi? Complementari?
Rischi e benefici di metodi non
provati in oncologia
> Cancro – le prestazioni delle
assicurazioni sociali
> Scoprire nuovi orizzonti –
seminari di riabilitazione
Corsi offerti dalla Lega contro il
cancro per persone malate di cancro
> Rischio di cancro ereditario
Una guida della Lega contro
il cancro per pazienti e familiari
> Cancro – quando le speranze di
guarigione svaniscono
Un’informazione della Lega contro
il cancro per pazienti e familiari
> Senza forze
Cause e gestione della stanchezza
associata al cancro
> Direttive anticipate della Lega
contro il cancro
Fr. 15.– o download gratuito da
www.legacancro.ch/direttiveanticipate
> Difficoltà di alimentazione legate
al cancro
> Tornare alla quotidianità con il cancro
del seno
> Il cancro e la sessualità femminile
> Le protesi del seno – La scelta giusta
> Il cancro e la sessualità maschile
Modalità di ordinazione
> Lega cantonale contro il cancro
> Telefono 0844 85 00 00
>[email protected]
>www.legacancro.ch/opuscoli
> Il linfedema e il cancro
La terapia antitumorale ha cambiato il mio aspetto
43
Sul sito www.legacancro.ch/opuscoli trova
tutte le pubblicazioni ottenibili presso la
Lega contro il cancro. La maggior parte
delle pubblicazioni sono gratuite e sono
fornite per posta o possono essere scaricate da Internet. Sono offerte dalla Lega
svizzera contro il cancro e dalla lega del
suo cantone di residenza. Ciò è possibile
soltanto grazie ai generosi donatori.
Ci interessa conoscere il suo punto
di vista
Può esprimere il Suo parere in merito
al nostro opuscolo nel sito www.forumcancro.ch. La compilazione dell’apposito
questionario richiede qualche minuto. La
ringraziamo vivamente!
Opuscoli di altre
organizzazioni
«Terapia oncologica nell’ambito di uno
studio clinico», 2009, opuscolo informativo per pazienti oncologici e loro parenti,
ottenibile presso il Gruppo Svizzero di
Ricerca Clinica sul Cancro (SAKK), tel.
031 389 91 91, email [email protected], o
scaricabile da internet: http://sakk.ch/it/
page/61
Internet
(in ordine alfabetico)
Italiano
www.lgfb.ch
Look Good Feel Better: workshop gratuiti
di bellezza per donne affette da cancro che
vogliono sentirsi bene nella propria pelle.
http://www.laforzaeilsorriso.it
Consulenza estetica.
www.aimac.it
Associazione Italiana Malati di Cancro,
parenti e amici.
44
www.forumcancro.ch
Piattaforma virtuale di scambio della
Lega contro il cancro.
www.legacancro.ch
Informazioni, opuscoli e link della Lega
svizzera contro il cancro.
www.legacancro.ch → Vivere con il cancro → Vita quotidiana
La Lega contro il cancro informa sui
benefici del moto e sui corsi di attività
fisica di gruppo che si svolgono nei vari
Cantoni.
www.legacancro.ch/guidacancro
Albo virtuale per servizi psicosociali,
corsi e manifestazioni.
www.legacancro-ti.ch
Lega ticinese contro il cancro.
Inglese
www.lookgoodfeelbetter.org
Tips for women to deal with side effects
of cancer.
www.lookgoodfeelbetterformen.org
Tips for men to deal with side effects of
cancer.
www.macmillan.org.uk/cancerinformation → Living with and after cancer →
Symptoms and side effects
Macmillan Cancer Support, a non-profit
cancer information service, UK.
Fonti
La Lega svizzera contro il cancro attinge
alle pubblicazioni e ai siti internet menzionati in questo opuscolo quali fonti
d’informazione. I siti indicati corrispondono a grandi linee ai criteri di qualità
della Health On the Net Foundation e
sono pertanto conformi al cosiddetto
standard HONcode (www.hon.ch/HONcode/Italian).
La terapia antitumorale ha cambiato il mio aspetto
Associazioni di
autoaiuto per malati
di cancro e i loro cari
Associazione ilco-Ticino
Gruppo regionale delle persone
con stomia
Contatto:
Patrizia Belotti
Via Cantonale 20
6618 Arcegno
Tel. 091 791 46 78
[email protected]
www.ilco.ch
Fondazione Elisa
per il sostegno alle famiglie
con un bambino malato
Contatto:
Via della Posta 18A
6600 Locarno
Tel. 091 796 30 01
[email protected]
www.fondazione-elisa.ch
ho/noho Svizzera italiana
Organizzazione svizzera per
pazienti colpiti da linfoma
e per i loro familiari
Contatto:
Nicoletta Toga
Tel. 078 636 32 11
[email protected]
www.linfomi.ch
Laringectomizzati Svizzera
italiana
Gruppo di autoaiuto per
laringectomizzati
Contatto:
Lega ticinese contro il
cancro
Piazza Nosetto 3
Casella postale 1717
6500 Bellinzona
Tel. 091 820 64 40
Fax 091 820 64 60
[email protected]
www.laringectomizzati.ch
Organizzazione di autoaiuto
per bambini malati di cancro
e i loro genitori
Kinderkrebshilfe Schweiz
Brigitte Holderegger-Müller
Florastrasse 14
4600 Olten
Tel. 062 297 00 11
Fax 062 297 00 12
[email protected]
www.kinderkrebshilfe.ch
Gruppo sostegno pazienti
per donne con una diagnosi
di cancro al seno in Ticino
Contatto:
Tel. 079 605 12 60
[email protected]
Nella Svizzera tedesca:
www.leben-wie-zuvor.ch
Nella Svizzera francese:
www.vivre-comme-avant.ch
La terapia antitumorale ha cambiato il mio aspetto
45
La Lega contro il cancro le offre aiuto
e consulenza
10
12
2
1
11
17
16
8
9
18
7
3
19
9
6
4
14
5
1
Krebsliga Aargau
Milchgasse 41
5000 Aarau
Tel. 062 834 75 75
Fax 062 834 75 76
[email protected]
www.krebsliga-aargau.ch
PK 50-12121-7
2
Krebsliga beider Basel
Mittlere Strasse 35
4056 Basel
Tel. 061 319 99 88
Fax 061 319 99 89
[email protected]
www.klbb.ch
PK 40-28150-6
3
46
Bernische Krebsliga
Ligue bernoise contre le cancer
Marktgasse 55
Postfach 184
3000 Bern 7
Tel. 031 313 24 24
Fax 031 313 24 20
[email protected]
www.bernischekrebsliga.ch
PK 30-22695-4
15
4
5
13
Ligue fribourgeoise
contre le cancer
Krebsliga Freiburg
route St-Nicolas-de-Flüe 2
case postale 96
1705 Fribourg
tél. 026 426 02 90
fax 026 426 02 88
[email protected]
www.liguecancer-fr.ch
CP 17-6131-3
Ligue genevoise
contre le cancer
11, rue Leschot
1205 Genève
tél. 022 322 13 33
fax 022 322 13 39
[email protected]
www.lgc.ch
CP 12-380-8
La terapia antitumorale ha cambiato il mio aspetto
6
Krebsliga Graubünden
Alexanderstrasse 38
Postfach 368
7000 Chur
Tel. 081 252 50 90
Fax 081 253 76 08
[email protected]
www.krebsliga-gr.ch
PK 70-1442-0
7
Ligue jurassienne contre le cancer
rue des Moulins 12
2800 Delémont
tél. 032 422 20 30
fax 032 422 26 10
[email protected]
www.liguecancer-ju.ch
CP 25-7881-3
8
Ligue neuchâteloise
contre le cancer
faubourg du Lac 17
case postale
2001 Neuchâtel
tél. 032 721 23 25
[email protected]
www.liguecancer-ne.ch
CP 20-6717-9
9
Krebsliga Ostschweiz
Flurhofstrasse 7
9000 St. Gallen
Tel. 071 242 70 00
Fax 071 242 70 30
[email protected]
www.krebsliga-ostschweiz.ch
PK 90-15390-1
10 Krebsliga Schaffhausen
Rheinstrasse 17
8200 Schaffhausen
Tel. 052 741 45 45
Fax 052 741 45 57
[email protected]
www.krebsliga-sh.ch
PK 82-3096-2
11 Krebsliga Solothurn
Hauptbahnhofstrasse 12
4500 Solothurn
Tel. 032 628 68 10
Fax 032 628 68 11
[email protected]
www.krebsliga-so.ch
PK 45-1044-7
12 Thurgauische Krebsliga
Bahnhofstrasse 5
8570 Weinfelden
Tel. 071 626 70 00
Fax 071 626 70 01
[email protected]
www.tgkl.ch
PK 85-4796-4
13 Lega ticinese
contro il cancro
Piazza Nosetto 3
6500 Bellinzona
Tel. 091 820 64 20
Fax 091 820 64 60
[email protected]
www.legacancro-ti.ch
CP 65-126-6
14 Ligue vaudoise
contre le cancer
place Pépinet 1
1003 Lausanne
tél. 021 623 11 11
fax 021 623 11 10
[email protected]
www.lvc.ch
CP 10-22260-0
15 Ligue valaisanne
contre le cancer
Krebsliga Wallis
Siège central:
rue de la Dixence 19
1950 Sion
tél. 027 322 99 74
fax 027 322 99 75
[email protected]
www.lvcc.ch
Beratungsbüro:
Spitalzentrum Oberwallis
Überlandstrasse 14
3900 Brig
Tel. 027 970 35 41
Mobile 079 644 80 18
Fax 027 970 33 34
[email protected]
www.krebsliga-wallis.ch
CP/PK 19-340-2
16 Krebsliga Zentralschweiz
Hirschmattstrasse 29
6003 Luzern
Tel. 041 210 25 50
Fax 041 210 26 50
[email protected]
www.krebsliga.info
PK 60-13232-5
17 Krebsliga Zug
Alpenstrasse 14
6300 Zug
Tel. 041 720 20 45
Fax 041 720 20 46
[email protected]
www.krebsliga-zug.ch
PK 80-56342-6
18 Krebsliga Zürich
Moussonstrasse 2
8044 Zürich
Tel. 044 388 55 00
Fax 044 388 55 11
[email protected]
www.krebsligazuerich.ch
PK 80-868-5
Lega svizzera
contro il cancro
Effingerstrasse 40
Casella postale 8219
3001 Berna
Tel. 031 389 91 00
Fax 031 389 91 60
[email protected]
www.legacancro.ch
CP 30-4843-9
Linea cancro
Tel. 0800 11 88 11
(chiamata gratuita)
lunedì–venerdì
ore 9.00-19.00
[email protected]
Forum
www.forumcancro.ch,
piattaforma virtuale della
Lega contro il cancro
Guida cancro
www.legacancro.ch/guidacancro, albo virtuale della
Lega contro il cancro per
la pubblicazione di offerte
psicosociali di sostegno
(corsi, consulenze ecc.)
in Svizzera
Linea stop tabacco
Tel. 0848 000 181
massimo 8 centesimi
al minuto (rete fissa)
lunedì–venerdì
ore 11.00–19.00
Opuscoli
Tel. 0844 85 00 00
[email protected]
www.legacancro.ch/opuscoli
Siamo molto grati del suo
sostegno.
19 Krebshilfe Liechtenstein
Im Malarsch 4
FL-9494 Schaan
Tel. 00423 233 18 45
Fax 00423 233 18 55
[email protected]
www.krebshilfe.li
PK 90-3253-1
Uniti contro il cancro
La terapia antitumorale ha cambiato il mio aspetto
47
Fornito dalla sua lega cotro il cancro: