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La campagna di vaccinazione anti-HPV in Puglia
La Regione Puglia per il 2008 ha previsto
• la chiamata mediante lettera-invito per l’offerta gratuita del vaccino anti-HPV
alle ragazze nate nel 1997 (dodicenni);
• il vaccino viene inoltre offerto gratuitamente, ma su richiesta, alle ragazze nate
nel 1996;
• la vaccinazione sarà comunque disponibile per le giovani donne fino a 25 anni
di età presso i Centri Vaccinali della propria ASL, al prezzo di costo del
vaccino per la ASL (circa 82 euro a dose) più le spese di somministrazione.
Vaccino anti-HPV e
tumore del collo
dell’utero: una grande
opportunità per la salute
delle donne
Regione Puglia
Assessorato alle Politiche della Salute
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Giocare d’anticipo sul tumore
Scelta consapevole
1. Cos’è il cancro della cervice uterina?
6. Cosa offre la vaccinazione?
E’ uno dei tumori più comuni nelle donne. In Italia ogni anno si verificano circa 3500 nuovi casi di malattia
e circa 1000 donne muoiono per questo tumore. Si sviluppa nella parte più bassa dell’utero, quella che
sporge nella vagina, denominata collo dell’utero o cervice uterina.
Vaccinarsi significa proteggersi in modo efficace dai virus HPV 16 e 18, che sono responsabili di circa sette
casi su dieci di cancro della cervice. La vaccinazione risulta particolarmente efficace quando viene effettuata
prima dell’inizio dei rapporti sessuali, per questo in Puglia il vaccino viene offerto gratuitamente alle ragazze
dodicenni, ma è comunque efficace anche nelle giovani donne fino ai 25 anni di età.
2. Esiste una causa per questo tumore?
Oggi si sa che alcuni ceppi del Papillomavirus umano (HPV) sono in grado di causare le trasformazioni
cellulari che conducono al cancro. Dei circa 40 tipi di HPV che possono infettare l’apparato genitale
maschile e femminile, due, il 16 e il 18, sono responsabili da soli di oltre il 70% dei casi di tumore della
cervice uterina.
3. Come si contrae l’infezione da HPV?
Attraverso i rapporti sessuali, o anche per semplice contatto nella zona genitale, per cui la protezione del
preservativo non è sufficiente. Le infezioni da HPV sono estremamente diffuse e circa 3 donne su 4 si
infettano almeno una volta nel corso della vita. Nella maggior parte dei casi l’organismo è in grado di
difendersi eliminando il virus; solo in una piccola percentuale di donne il virus HPV causa trasformazioni
cellulari che portano al tumore. Il processo di trasformazione è piuttosto lungo e può durare decenni.
4. L’infezione può essere curata?
Non esistono ancora farmaci in grado di trattare efficacemente l’infezione, che spesso non dà alcun segno
della sua presenza e quindi non viene riconosciuta. Antibiotici, ovuli e lavande vaginali sono del tutto
inefficaci. Solo l’esecuzione regolare del Pap-test può dare informazioni sull’eventuale presenza di lesioni e
quindi indirizzare il trattamento.
5. Si può prevenire il tumore?
La vaccinazione nei confronti dei tipi 16 e 18 di virus HPV è ad oggi una nuova arma di prevenzione nei
confronti delle infezioni causate da questi ceppi e protegge da circa il 70% dei tumori del collo dell’utero.
Esistono però altri tipi di HPV che causano il restante 30% dei tumori, pertanto è fondamentale proseguire
e migliorare la diagnosi precoce, ovvero individuare l’eventuale presenza del cancro quando ancora non si
è manifestato. Per questo a partire dall’età di 25 anni è necessario sottoporsi ogni tre anni al Pap-test, che
consente di riconoscere fin dall’inizio il tumore per curarlo. In Puglia è prevista l’offerta gratuita del
Pap-test a tutte le donne tra i 25 e i 64 anni, tramite lettera-invito da parte della propria ASL.
7. Come si effettua la vaccinazione?
Il ciclo completo di vaccinazione prevede tre iniezioni intramuscolari, a intervalli stabiliti nell’arco di sei
mesi.
8. Ci sono controindicazioni alla vaccinazione?
Le ricerche cliniche hanno dimostrato che il vaccino è sicuro. La vaccinazione è controindicata solo in caso
di allergia ad una dose precedente dello stesso vaccino o ad uno dei suoi componenti. Deve essere rinviata
invece se è in corso una malattia acuta con febbre o una gravidanza. Per quanto riguarda gli effetti collaterali,
gli studi clinici dimostrano solo reazioni lievi, come bruciore, gonfiore e arrossamento nel sito di iniezione
e più raramente febbre, nausea o vertigini.
9. Per quanto tempo protegge il vaccino?
Al momento risulta che il vaccino assicuri una protezione per almeno 5 anni. I risultati preliminari di ricerche
cliniche ancora in corso mostrano che la vaccinazione possa proteggere per periodi più lunghi.
10. Chi può fornire informazioni sul vaccino?
Per informazioni è possibile rivolgersi direttamente ai Centri Vaccinali della propria ASL e al proprio medico
di famiglia, pediatra o ginecologo di fiducia. È possibile inoltre consultare il sito www.regione.puglia.it