IL PORTALE WEB COMMISSARIO STRAORDINARIO S.I.N. CAFFARO E’ in corso di allestimento il portale web del Commissario straordinario S.I.N. Brescia – Caffaro . Lo strumento informativo (indirizzo web: commissario.bresciacaffaro.it) ha la finalità di aggiornare con puntualità il pubblico sulle attività in essere per la caratterizzazione, messa in sicurezza e bonifica delle aree che sono state interessate da contaminazione diffusa da PCB, PCDD-PCDF, arsenico e mercurio, derivanti, principalmente, dalle attività pregresse dello stabilimento chimico Caffaro spa. I S.I.N., Siti di Interesse Nazionale, sono riconosciuti dallo Stato in funzione delle caratteristiche delle aree inquinate, degli inquinanti e della loro pericolosità, del rilievo dell’impatto sull’ambiente circostante in termini di rischio sanitario ed ecologico, nonché del pregiudizio arrecabile a beni culturali e ambientali. Il S.I.N. Brescia – Caffaro risulta per altro particolare nel quadro nazionale dei siti inquinati poiché la regione contaminata non si trova esclusivamente all’interno di un perimetro aziendale o di un’area confinata, ma interessa anche parte del territorio della città urbanizzato. Per queste ragioni, per le tematiche di tipo sociale, amministrativo e tecnologico che vanno ad assommarsi a quelle ambientali e sanitarie, sono diverse le istituzioni e gli enti territoriali coinvolti per competenza: ATS (ex ASL), ARPA, Comuni, Provincia, Regione e, naturalmente, Ministero dell’Ambiente. E proprio in considerazione di queste note criticità del S.I.N. Brescia – Caffaro , il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, previa individuazione delle risorse finanziarie disponibili, ha ritenuto di nominare il 10 agosto 2015 un Commissario straordinario delegato (dott. Roberto Moreni) per coordinare, accelerare e promuovere la progettazione degli interventi e le intese tra i soggetti pubblici e privati. Il sito web rappresenta, sia pur non il solo, uno strumento necessario per garantire conoscenza e trasparenza a queste attività. Le informazioni contenute provengono esclusivamente da fonti istituzionali e territoriali, enti chiamati secondo norme di diritto, a perseguire il pubblico interesse. Nella consultazione di questo servizio è possibile sia attingere ad una sintetica conoscenza delle tematiche garantita da quadri esplicativi costituiti da brevi sommari titolati di semplice e rapida lettura, sia approfondire gli argomenti attraverso l’accesso ad un ampia documentazione (analisi e verifiche sperimentali condotte dagli enti competenti coinvolti) tramite link evidenziato. Il Commissario straordinario, avvalendosi della collaborazione di un equipe del Comune di Brescia, ha inteso selezionare quanto elaborato su base scientifica (indagini conoscitive e campionarie, relazioni di progetti definitivi, note illustrative, studi epidemiologici, analisi di rischio, tabelle, tavole e mappe), escludendo valutazioni interpretative sia pur qualificate così da limitare osservazioni o deduzioni che non siano estremamente oggettive. Grande attenzione è stata posta a ciascuna sezione, da quella dedicata all’inquadramento storico a quelle riservate all’ambiente, alla salute e alle conseguenze sull’uomo, non tralasciando i necessari rimandi alla legislazione corrente in materia. LE SEZIONI DEL PORTALE Il portale risulta suddiviso in tre sezioni: L’INQUINAMENTO – LA SALUTE – IL SITO Nella prima sezione è illustrato, in rapido inquadramento storico, lo sviluppo industriale nella provincia di Brescia e la nascita della Caffaro, seguita nel suo avvicendarsi di proprietà e produzioni. Due link consentono inoltre di prendere visione della relazione di Sintesi delle conoscenze del Sito Stabilimento Caffaro e del documento che inquadra l’iter amministrativo di Bonifica del suolo, sottosuolo e acque sotterranee dell’area dello stabilimento, dal 2000 ad oggi più volte oggetto di indagini. Vengono quindi analizzati i principali inquinanti e viene posto l’accento su come, tra i diversi composti chimici prodotti e diffusi nell’ambiente dalla Caffaro, i PCB siano quelli che hanno suscitato maggior interesse nella pubblica opinione per i possibili effetti sulla salute umana. La sezione si occupa anche dei limiti normativi, ambientali e sanitari, allegando due tabelle esplicative delle soglie di contaminazione nel suolo e nel sottosuolo e di emissione in acque superficiali e fognatura. Infine quattro distinte sottosezioni trattano delle modalità di diffusione dell’inquinamento, a partire dalle nozioni generali che premettono come l’impiego dei PCB in industria ed il mancato controllo nello smaltimento di manufatti che li contenevano abbia comportato la loro eco-dispersione praticamente in tutto il globo, per stringere poi il campo sulla Caffaro e la sua area. Da segnalare inoltre la sottosezione dedicata alla distinzione fra PCB e Diossina è stata ritenuta utile per sottolineare come per caratteristiche degli inquinanti e modalità di contaminazione i casi Caffaro e Seveso non siano paragonabili. Come è noto, l’inquinamento a Seveso è avvenuto a seguito di un incidente rilevante che ha provocato una nube tossica di diossina, con esposizione acuta a grandi quantità per un periodo di tempo molto breve, mentre l’inquinamento della Caffaro è legato all’attività produttiva dei PCB (terminata nel 1984) che ha interessato i terreni e le acque di roggia. La seconda sezione riservata alla salute, procede in primis con l’analisi degli effetti sull’uomo, evidenziando che nel marzo , un gruppo di lavoro della IARC ha riclassificato i PCB tra i cancerogeni umani. L’evidenza è stata ritenuta sufficiente per il melanoma e limitata per i linfomi non-Hodgkin e il cancro della mammella. Non si sono invece ritenuti sufficienti i dati circa altri tumori. In questa area è possibile consultare il notiziario dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della Provincia di Brescia che nel n.376 di marzo, aprile, maggio 2016 ha pubblicato un Focus sul caso PCB a Brescia riportando la sintesi dei risultati delle indagini ambientali ed epidemiologiche per la valutazione dell’inquinamento e dei possibili effetti sulla salute umana. Inoltre sono disponibili i documenti relativi alle due indagini svolte dall’ASL: la prima nel 2003 ha riguardato 579 persone residenti nel comune di Brescia, la seconda nel 2013-2014 ha compreso anche residenti nei comuni di Castel Mella e Capriano del Colle, per un totale di 816 persone. Nei capitolo dedicato ai provvedimenti sanitari sono invece ricomprese le Ordinanze sindacali dei Comuni di Brescia, Castel Mella, Capriano del Colle che vietano di asportare o scavare terra, allevare animali, coltivare ortaggi, consumare prodotti allevati o coltivati e limitano la fruizione di territorio comunale nelle aree a maggiore contaminazione; il progetto Pastori POPs ERSAF che ha sviluppato un piano agronomico teso a verificare l’accumulo dei contaminanti in specie foraggere diverse e lo studio delle modalità di trasferimento dei contaminanti dal terreno alle specie vegetali e la Convenzione per l’attuazione del Progetto per attività finalizzate a valutare il passaggio di contaminanti nelle produzioni agricole nelle aree interne al SIN BresciaCaffaro. Infine nella terza sezione denominata Il Sito vengono illustrate con ausilio di documenti la storia delle analisi e dei provvedimenti relativi alla Caffaro, il Codice dell’Ambiente, la norma istitutiva del commissario Brescia Caffaro, l’Accordo di Programma per la definizione degli interventi di messa in sicurezza e successiva bonifica nel Sito Caffaro e gli interventi di bonifica, dalle attività ERSAF, ai principali interventi privati.