LE ORIGINI DEL GIOCO DELLA DAMA
Le ricerche archeologiche hanno confermato che il gioco della dama ha origini
antichissime. Il più antico completo da gioco, composto da una damiera (tavola) e le
pedine è stato ritrovato in Egitto, risale al 5000 a.C. Oggi lo si può ammirare al
museo archeologico di Bruxelles.
damiera
pedine
Giochi simili sono stati ritrovati in Mesopotamia e a Creta. Non si è in grado di
stabilire delle somiglianze fra l’antico gioco egiziano e quello attuale, poiché le
pergamene di quel periodo, pur conservando le immagini dei giocatori non
riportano le regole del gioco in modo completo e
chiaro. Su una di quelle pergamene è stata
ritrovata l’immagine del faraone Ramsete III che,
con una donna, gioca su una damiera. Nella stessa
pergamena è descritta la partita, ma fino ad oggi
non è stata ancora decifrata.
Presso gli antichi greci erano diffusi due giochi con la damiera:
la “petteia” (da pessos=pedine) e la “cubea” (da cubo/dado).
Giocando la petteia si usavano solo la damiera e le pedine;
nella cubea, invece, oltre a queste si usava anche un dado che
veniva gettato prima di ogni mossa. In un’anfora esposta al
museo etrusco in Vaticano, è raffigurato l’eroe greco Achille
che gioca a dama con suo cugino Aiace.
Anche i romani giocavano a dama. Alcuni storici affermano che
i romani usavano questo gioco anche per inventare nuove strategie e tattiche
militari.
Per alcuni studiosi l’origine del nome di questo gioco deriva dal fatto che, col
passare del tempo, venne considerato un gioco molto adatto per le donne, al punto
da venir denominato in Francia "jeu de dames" (gioco delle signore) che in seguito
venne abbreviato a "dames" o meglio "Dama".
PAROLE DIFFICILI
Si propone ai bambini di sottolineare le parole che ritengono difficili o non chiare.
Si scrivono alla lavagna e se ne cerca insieme il significato attraverso domande stimolo
dell’insegnante del tipo: “Cosa vi viene in mente se dico…? Che parola è nascosta dentro…?”
1. PER OGNI PAROLA INDIVIDUATA INVENTA UNA FRASE.
2. COLLEGA CON UNA FRECCIA LE SEGUENTI PAROLE PRESENTI NEL TESTO ALLA LORO
DEFINIZIONE
ARCHEOLOGIA
del nostro tempo
scienza che studia le civiltà del passato
ANTICO
ATTUALE
di un passato lontano
ESPOSTO
chiamato con un particolare nome
DECIFRARE
interpretare una scrittura sconosciuta
DENOMINATO
messo in un luogo ben in vista per tutti
PERGAMENA
vaso usato nell’antichità per conservare e
trasportare liquidi
ANFORA
tecnica di combattimento
TATTICA
pelle di animale lavorata usata
anticamente per scriverci
INDIVIDUA SULLA CARTA
1) COLORA SULLA CARTA I LUOGHI IN CUI SONO STATI RITROVATI ANTICHI COMPLETI PER
GIOCARE A DAMA.
TROVA I TITOLI ADATTI CHE RIASSUMONO I BLOCCHI DEL TESTO
QUI DI SEGUITO TROVERAI IL TESTO CHE HAI LETTO DIVISO IN BLOCCHI.
RILEGGI ED ASSEGNA A CIASCUN BLOCCO IL TITOLO PER TE PIÙ ADATTO TRA QUELLI SCRITTI QUI
SOTTO. RITAGLIA E INCOLLA NEGLI APPOSITI SPAZI.
Perché si chiama “dama”
La dama presso gli antichi greci
L’origine del gioco della dama
La dama nell’antica Roma
La dama nell’antico Egitto
LE ORIGINI DEL GIOCO DELLA DAMA
Le ricerche archeologiche hanno confermato che il gioco della dama ha origini
antichissime. Il più antico completo da gioco, composto da una damiera (tavola) e le
pedine è stato ritrovato in Egitto, risale al 5000 a.C. e oggi lo si può ammirare al
museo archeologico di Bruxelles.
Giochi simili sono stati ritrovati in Mesopotamia e a Creta. Non si è in grado di
stabilire delle somiglianze fra l’antico gioco egiziano e quello attuale, poiché le
pergamene di quel periodo, pur conservando le immagini dei giocatori non
riportano le regole del gioco in modo completo e chiaro. Su una di quelle
pergamene è stata ritrovata l’immagine del faraone Ramsete III che, con una donna,
gioca su una damiera. Nella stessa pergamena è descritta la partita, ma fino ad oggi
non è stata ancora decifrata.
Presso gli antichi greci erano diffusi due giochi con la damiera: la “petteia” (da
pessos=pedine) e la “cubea” (da cubo/dado). Giocando la petteia si usavano solo la
damiera e le pedine; nella cubea, invece, oltre a queste si usava anche un dado che
veniva gettato prima di ogni mossa. In un’anfora esposta al museo etrusco in
Vaticano, è raffigurato l’eroe greco Achille che gioca a dama con suo cugino Aiace.
Anche i Romani giocavano a dama. Alcuni studiosi affermano che i romani usavano
questo gioco anche per inventare nuove strategie e tattiche militari.
La dama col passare del tempo venne considerato un gioco molto adatto per le
donne, al punto da venir denominato in Francia "jeu de dames" (gioco delle signore)
che in seguito venne abbreviato a "dames" o meglio "Dama".