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Esercitazioni di Economia Politica (Macroeconomia) – [email protected]
CURVA DI DOMANDA AGGREGATA (AD)1
Una semplice formulazione analitica della curva di domanda aggregata è la seguente:
è il moltiplicatore del reddito,
è la spesa autonoma (crescente nella spesa pubblica
e
decrescente nella tassazione ) e è il tasso di interesse reale. Infine,
e
sono (quella
parte de)i consumi e investimenti che dipendono dal tasso di interesse reale.2
Politica fiscale
Un incremento della spesa pubblica o una riduzione della tassazione incrementa il reddito
(politica fiscale espansiva), poiché è crescente in
e decrescente in . L’effetto inverso si
ottiene quando la spesa pubblica si riduce o la tassazione aumenta (politica fiscale restrittiva).
Politica monetaria
La funzione di reazione sintetizza il ruolo della banca centrale nella politica monetaria:
è il tasso di inflazione effettivo o reale,
è il tasso di inflazione programmato dalla banca
centrale e α e β sono due parametri positivi. La precedente espressione ci dice che –
intuitivamente – quando l’inflazione aumenta (si riduce), rispetto al suo valore programmato,
la banca centrale deve aumentare (ridurre) il tasso d’interesse reale (per salvaguardare il
valore dei titoli/investimenti finanziari). Tuttavia, è il tasso d’interesse nominale lo strumento
di politica economica (e non il tasso d’interesse reale). Sapendo che il tasso d’interesse reale è
dato dalla differenza tra tasso d’interesse nominale e tasso inflazione:3
La funzione di reazione diventa:
Poiché
, un aumento (riduzione) del tasso d’inflazione aumenta (riduce) il tasso
d’interesse reale. Ad esempio, se
, un incremento unitario del tasso d’inflazione
aumenterà il tasso d’interesse nominale dell’1,15; di conseguenza, il tasso d’interesse reale
aumenterà dello 0,15. Pertanto, i consumi e gli investimenti saranno più bassi e il reddito si
ridurrà (politica monetaria restrittiva). Gli effetti inversi si ottengono quando il tasso di
inflazione si riduce (politica monetaria espansiva).
Esercizio
Si consideri la seguente curva di offerta aggregata (AD):
1
AD sta per Aggregate Demand appunto “Domanda aggregata”.
Un incremento del tasso d’interesse reale riduce sia i consumi – perché gli individui preferiranno risparmiare
piuttosto che consumare – che gli investimenti – per le imprese è più costoso chiedere (rimborsare) i
finanziamenti per i propri investimenti.
3 In realtà quella proposta è un’utile approssimazione che vale per valori di
, e
sufficientemente piccoli. È
possibile derivarla prendendo il logaritmo naturale dell’espressione (1 + r ) = (1 − i ) /(1 + π ) .
2
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Inoltre,
,
e
.
a) Se il tasso di inflazione effettivo è pari a quello obiettivo (
del reddito?
), qual è il livello
Essendo la funzione di reazione
, poiché il tasso di inflazione effettivo è pari
a quello obiettivo, il tasso di interesse reale è pari a quello desiderato, cioè
. Di
conseguenza:
se il tasso di inflazione effettivo è pari all’1% e la politica
b) Qual è il nuovo
monetaria si fa meno restrittiva fissando
?
c) Qual è il nuovo se una politica fiscale espansiva aumenta la spesa pubblica di
(si usi il dato riferito al punto precedente)?
Infine, si determini l’equazione della curva di domanda aggregata per il punto a) e si
mostri graficamente lo spostamento della AD nei casi b) e c)
Inserendo la funzione di reazione nella curva di domanda aggregata, si ottiene:
π
1,9
AD
Y
570
Lo spostamento della curva AD è identico nei casi b) e c), poiché si tratta sempre di politiche
economiche espansive. In sostanza, a prescindere che sia fiscale o monetaria, una politica
economica espansiva sposterà verso destra la curva AD; viceversa, si sposterà verso sinistra
in caso di politiche economiche restrittive (si prenda come riferimento l’asse delle ascisse,
cioè gli effetti sul reddito).
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