Jessica Caprioli Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri Centro di ricerche cliniche per le Malattie Rare Aldo e Cele Daccò, Ranica Dipartimento di Medicina Molecolare Genetica: metodi di studio e applicazioni in medicina Come è organizzata questa lezione • Introduzione • • Diapositive teoriche: sfondo blu Diapositive relative ad un esempio reale: sfondo azzurro Che cosʼè la genetica • • • • Eʼ la scienza che studia i geni e in particolare la loro: Struttura Funzione Trasmissione Si occupa inoltre di identificare le alterazioni dei geni che producono malattie e come queste alterazioni vengono trasmesse. 1866 Gregor Mendel (1822-1884) pubblica il suo lavoro “Experiments in Plant Hybridisation” e stabilisce le leggi dellʼereditarietà. - dominanza (F1 omogenea per un dato carattere) - segregazione dei caratteri (incrociando individui della F1 in carattere recessivo ricompare nella F2) - assortimento independente dei caratteri (segue la trasmissione di due caratteri diversi nelle generazioni) 1908 Archibald E. Garrod (1857-1936) postula che i difetti genetici causano molte malattie ereditarie. A causa di un difetto genetico, i pazienti con alcaptonuria sono privi di un enzima del metabolismo. Il risultato di tale deficit è un accumulo di un composto chimico che rende scure le urine. 1953 James Watson e Francis Crick scoprono la struttura tridimensionale del DNA e subito dopo ne deducono il meccanismo di replicazione. DNA LA STRUTTURA DEL DNA • Lineare, a doppia elica: due catene attorcigliate, orientate in senso opposto lʼuna rispetto allʼaltra • Struttura portante di ciascuna catena è composta da un polimero costante: zuccherofosfato-zucchero-fosfato • Ad ogni zucchero (desossiribosio) si lega una base o nucleotide • 4 basi: Adenina (A) Citosina (C) Guanina (G) Timina (T) Ogni uomo è formato da 100 miliardi di cellule Ogni cromosoma è un piccolo bastoncello formato da una lunga molecola attorcigliata su se stessa, il DNA Ogni cellula contiene nel proprio nucleo 46 cromosomi: 23 di origine paterna e 23 di origine materna DNA Il genoma è organizzato in 46 cromosomi (capitoli del codice) e i geni sono contenuti nei cromosomi. Ciascun cromosoma è lungo circa 50 mm e quindi in ogni cellula sono contenuti circa 2 m di DNA. Il codice genetico è il manuale di istruzioni per il corretto funzionamento della cellula 15 February 2001 16February 2001 …..AGCTAACTGG TACTAGTCAGGTA CTCCTAGCA….. CHE COSA SONO I GENI Il codice genetico è il manuale di istruzioni per il corretto funzionamento della cellula I geni sono le istruzioni necessarie alla cellula per compiere tutte le sue funzioni vitali …..AGCTAACTGGTACTAGT CAGGTACTCCTAGCA….. DNA Dal gene alla proteina Transcription La funzione principale di ogni gene è la formazione di proteine Funzioni di una proteina: - strutturale - enzimatica - di controllo Transcribed strain Translation Codon Nucleus Cytoplasm Anticodon Growing polypeptide chain tRNA GENI Gene alterato PROTEINE Proteine alterate Malattia Predisposizione alla malattia Le mutazioni Come si possono identificare le mutazioni? La malattia ha una componente genetica? 1) Studio delle famiglie 2) Identificazione dellʼarea genomica di interesse Individuazione del gene mutato 3) Studio del DNA e identificazione della mutazione 4) Verifica dellʼeffetto funzionale della mutazione A cosa serve identificare le mutazioni? A compiere una diagnosi corretta A identificare i soggetti a rischio (medicina preventiva) 1) Studio delle famiglie sono causate da un singolo gene Ripercorriamo con un esempio quanto visto finora LA SINDROME EMOLITICO-UREMICA Malattia multisistemica caratterizzata da anemia emolitica e trombocitopenia, con predominante, ma non esclusivo, coinvolgimento renale. male = dead female = unaffected to date = affected = probably affected = spontaneous abortion La malattia ha una componente genetica? 1) Studio delle famiglie 2) Identificazione dellʼarea genomica di interesse - Quali sono le caratteristiche della patologia? - Eʼ possibile supporre che alcune proteine e quindi alcuni geni possano essere coinvolti? In altre parole, abbiamo uno o più geni candidati? 2) Identificazione dellʼarea genomica di interesse: lʼanalisi di linkage I MARCATORI POLIMORFICI I MICROSATELLITI PRIMER RIPETIZIONI CA individui a b c d PRIMER 24 ripetizioni 23 ripetizioni 22 ripetizioni 21 ripetizioni La PCR Denaturazione a 94° Annealing dei primers Ripetendo questo procedimento per 20-35 volte si ottengono più di 2.000.000 di copie del frammento di DNA di interesse che può essere visualizzato facilmente e utilizzato per il sequenziamento. 2) Identificazione dellʼarea genomica di interesse: lʼanalisi di linkage Chromosome 1 1q32 Gene di interesse D1S412 3 5 7 1 3 7 3 7 5 1 D1S2816 2 3 3 2 2 3 2 3 3 2 D1S413 2 7 7 6 2 7 2 7 7 6 D1S2738 2 2 2 3 2 2 2 2 2 3 F F M M F M F M FM I due soggetti affetti ereditano dal padre lo stesso tratto cromosomico nellʼintorno del gene di interesse: è probabile quindi che questo sia il gene responsabile della malattia in questa famiglia. La malattia ha una componente genetica? 1) Studio delle famiglie 2) Identificazione dellʼarea genomica di interesse - A volte non è possibile individuare alcun gene candidato. - In questi casi è possibile estendere lʼanalisi di linkage a tutto il genoma, fino ad individuare la regione candidata. Allʼinterno di tale regione si cercherà poi il gene responsabile della malattia. La malattia ha una componente genetica? 1) Studio delle famiglie 2) Identificazione dellʼarea genomica di interesse Individuazione del gene mutato 3) Studio del gene e identificazione della mutazione 4) Verifica dellʼeffetto funzionale della mutazione Il sequenziamento Normale TCT TTC ATC ATG TTC TCC Ser Phe Ile Met Phe Ser Mutato TCT TTC ATC ACG TTC TCC Ser Phe Ile Thr Phe Ser Caso clinico Paziente di 21 anni in emodialisi in seguito a ripetuti episodi di SEU Fratello con storia di SEU Genitori sani Analisi genetiche Normale Mutato G A C A C A A T T G T C T G T Asp Thr Ile Val Cys A A T T G T C T G T G A Asn Cys Leu Stop COME CAMBIERAʼ LA MEDICINA? Individuazione del genotipo Comprensione del difetto biologico Terapia mirata C3b Fattore B Il sistema del complemento si attiva Cellula batterica MCP Fattore B C3b Fattore H nucleo Cellula umana Il sistema del complemento non si attiva Le cellule dell’organismo sono protette Fattore H Prodotto principalmente dalle cellule del fegato Fattore H COME CAMBIERAʼ LA MEDICINA? Individuazione del genotipo Comprensione del difetto biologico Terapia mirata: il trapianto di rene non funziona, ma è possibile ad esempio infondere la proteina normale (come lʼinsulina nel caso dei diabetici) MCP MCP C3b + Fattore I nucleo nucleo Cellula umana C3b inattivato Cellula umana MCP normale MCP alterato nucleo (45.3-46.5) Padre (33.1-39.6) Fratello 50 45 40 35 30 25 20 15 10 5 0 Paziente MCP, mediana dell’intensità di fluorescenza Cellula umana Soggetti con mutazione Madre Controlli dializzati Controlli sani MCP E’ possibile che la disfunzione in MCP, che e’ una proteina di membrana altamente espressa nel rene, possa essere corretta trapiantando un rene normale? CASO CLINICO: B.A. una giovane donna con SEU Agosto 1994, a 25 anni: Diagnosi: SEU Gennaio 1995: Progressivo deterioramento della funzione renale Severa, intrattabile ipertensione Nefrectomia bilaterale: Remissione completa dei processi microangiopatici Pressione sanguigna normalizzata, emodialisi Giugno 1995: Riceve un trapianto di rene Nessun segno di ricorrenza, fino ad oggi buona funzione renale Ottobre 2003: analisi genetiche Nessuna mutazione al Fattore H Mutazione nel gene di MCP COME CAMBIERAʼ LA MEDICINA? Individuazione del genotipo Comprensione del difetto biologico Terapia mirata Details of a Single Feature